Critica Sociale - anno XXXVII - n. 4 - 31 ottobre 1945

/ • \ ·critica ~Sociale . . . 'JJJVISTA ~QUINDICINALE DEL' SOCIALISMO Fondata da FILIPPO TURA TI In Italia : Anno L. 320 Semestre L.· 170 Abbonamento ■ettembrè-dicembre 1945: L. '100 -• ■ettembre ,945 • dicembre 1946 1 L. 400 _DIREZION~E A~M,Nl~TRAZIONE: Milano, Via Cus~ni, 1 Anno XXXVII.- N•. 4 Un numer,o •,parato L. 15 Milano, 31 Ottobre 1945 SOMMA.RIO Politica ed Attualità A~l11 amikt abbo1JatiJ ai Le-ttori (I,A CR;TicA _SOèlALP.) .. Per ie e.teZio-ni. deUa CÒstiÌuewte: 1 ra PPrÙe11.ttinza t-ro1f,or:-:_io11a.1e · 11_je11-ie blo(..chi » (ll. C. i\fc,:r, ;ncr.ro ). I.e sedute del Gnmitato Ccnt,-alc de! P.S.I. .(I,a C., S.). Paese, Pa.rlitJb·e .iistemi el.ettoraU (Curno Bf.kSFL-t:;INI). Res:lon.e e provincia (LUJGI PRJ-:TI). Ferle?·a1i.'w10 e funzionaUism~ i'n Tn,ghil.terra {FR.'-NCOJS • I Problemi economici· e· sociali · 1/ist,nlzione dep.a ~lasse oPer{l·ia (1HA1t10 _l\;~1NAIJ3:A)·. 11. 1·idonwci1i1,ento àeUa Paternit,ì {P'Aor.o• P'ERUc'c-H~TI)C Storia, ftloeofta, t,arietà ~JhsOcialismo del Partito dJAzion-e (U.C.l\i.). D"eter·miinismo t: nw.terial:hmio stat'ido (M.ICHlvLE GtUA). Soé·taiis•m.o di 4eri t: dlii oggi (V. PELLEGRINO eJV[ÙG). • Cfò eh~ si stampa: F•:~RUCC'IO TA~DINI, Pet la; s'-t'o-ria del '001J1,11111is·mo. AGLI AMICI ABBONAT{, Al LETTQJJI. La Critica ha avuto da voi tutti un'accoglienza, ·cosi benevola, quale non avremmo osµt,o·sperare. Sappia– mo b_ene che nel. cÒ.lore dli quest'accbglienza entra in . gran p(l;J•ie il fascino che sull'art!l'mo,, di tutti voi eser, cita il ricordo di quelle nobili figure èii pensatori e scrittori pe•1·la cwi ,o,pera la Criti'ca Sociale ebbe tanl'a. parte nell'e·ducazione politica d~l nostro Paese, den– tro .i[ Partilo e {Ùori': Filippo Turcnl'i,Anna K11li'!1cio(f, Glcnudio Treves, Gi.9vanni Zibordi. Ma dalle pprole che voi ci rivolgete possianio frçgitfimamenfe ritener.e che, pm· sentendo la gmnde distanza che ci separa da quei nostri Maestri, considerale tuttavia cliè..noi ·cerchfoJino di seglÌirne. la tradizione e l'in'5egnamento. Insieme con le paro,le di c,0 ,11sen.so, c i' gi'ungono pero numerose lagnanize: dm abbo nat'ì che ricevono con troppo ritardo la Rivista o nom ,la ricevono affatto, di lettori che non la l'rovimo in vendita nelle edz'cole . a cui la chz'edono e c.he ci stimolano a provvedere. Lagnanze giustissime. Preghz'amo tuttavia letto,ri e abbonabi di voler tener conto delle condizioni anor– mali in cui sz' s~olge il servl'zio pos·tàle, per eui, fra le altre cose, ci e p•recluso l'invio dliretto della .Rivist'a in alcune regioni d'Italia, e d1 1 tener ~,onto anche delle eondizioni difficili in cui, per la mancanza di locali (redazione e ammtnisfraJJione in rn a sola stanza, dove ci hiiiaccolti la gen,ero{a beIJevolenza di persone amiche) si svolge l'.ope'l'anostra. • Speriamo d'i poter prestp sistemarci un po' meglio, ma sin d'ora abbiamo provveduto a,fare in modo che i lamentati inconvenienti possano rapidam.ente altea nuarsi, fino a scomparire. · ' La Critica Sociale ( Per le elezioni della Costituènte: · rap~resent~nza proporzionale t; niente blocchi Il Governo Pa1~ri, còme è ormai noto a :tutti, ha dèlihèrato di indire le elezioni per la nomina dei membri della Costituente col sistema della rappre– sentanza proporzionale. Non entriamo a discutere gli aspeui tecnici ·di qtÌesto problema, di cui hanno trattato,, e trattano amici ,nostri in .altri articoli di quesia rivista. Qui vogliamo esaminarne soltanto gli aspetti politièi. Al sistema della rappresentanza proporzionale, insieme col fondamentale pregio di rispecchiare con la massima es_attezza possi;bilè (specie quando siano applicati certi accorgimenti) Je proporzioni che esistono nel Pa~se fra le di– verse correnti <li pensiero, politici?,, si imputano anche alcuni' sostanziali difetti: 1). di 1·endere im• possibile, come l'esperienza del 1919-1921 ha di– mostrato, la· formaziòne di maggioranze politiche assolute. e quindi di un Gov'erno formato· di per– ·sone concorµi nel pensiero e nel programma_, e di costt·1ngere pertanto a coalizioni che snaturano· la 'fisionomia -dei. 4iversi partiti e rendono incerta la r. vita dei Goveni.i e inefficace la loro a~done, perchè contjnuamente viziata- dall11 qecessità di patteggia- , menti;-. 2) di togliere autonomia alla scelta degli elettoi;i e cost1·in~erli a subire la volontà dei par– titi (o, neggio ancod, dei ,loro comitati esecutivi), i quali riservano a sè la formazione delle liste dei c-antlidati', senza preoccuparsi molto della volontà e delle preferenze del corpo elettorale. - Il p~·inio inconveniente, che_ nella pratica si è dimostrato ,1 più grave, p.on può legittimamente essere, addotlo P-er combattere l'adozione del si– stema proporzionale nelle elezioni per la .Costi– tuente, in Òccasione dell~ quali la preoccupazione di formare un Governo è" affatto secondaria, .dato il carattere particolare che il periodo di' funzio– namento della Costituente per la elahotazione della Costituzione ha nella vita del Paese. Il pericolo di dittatura dei partiti non può essere. negato, ·ma non crediamo sia molto ~uperiore· a quello che esisterebbe çoii ·ogni a_ltro sjstema elet– torale. La scelta dei candidati col sistema del col– legio uninominale potè qualche volta essere deter• . minata da uno spontaneo pronunciamento della volontà popolare (o,. per meglio dire, di qualche gruppo di popolo), _quando in ·molti collegi. i par• titi non erano sufficientemente organizzati, o addi– riuu·ra non esistevano. Ma oggi, con l'organizza-_ zioue che essi hanno, non è possibile pensare -che non avochino a sè la scelta dei candidati, anche col· collegio uninominale. E per quanto· riguarda il và1w·e· personale de.i candidati, se pure è vero

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