Critica Sociale - anno XXXVII - n. 3 - 15 ottobre 1945

I· CRITI~A, SOCIALE 35 P UN T .1 FERMI (Mentre si r~d111na il Co~itato Centrale del P.S.I.U.P.) Nei pr:o,ssimi gior~i si raquna a Roma il Com"itato ,Centrale del nostro Partito. Silone, di ritorno da -un vi~ggio ·all'es-tero -e_dopo un pi;olungato soggiorno a Milan,o, ha dato a:li'Avanti! (13 ottobFe) ùn articolo di esemplare chiarezza che, oltre a precis.·are il carat- . tere e le tendenze dell',attuale momento politico, sot– :tolin~a la necessità di una svolta radicale neUa linea politica del no:stro Partito. Eccone i punti fondamen- tali: · · · 1) Qual'è la si'l'uazipne z'rnternaziorutileo, almeno, europea, dal punto dli vista del movimento òperaio?. Silo ne: « Si va consolidando nella direzione del· so– cialismo democr{lfico » e « ben ,presto tutti i paesi europei awann.o govermi prevalentemente socialisti». Se fino a qualche mese fa vi pote.va essere qualche ih.c~rfezza, negli ultimi ,due mesi si sono diss1p•à:te; anzi: «Tl socialismo si é affermato come il d-irigenté la rivoluzione democratica. europea». 2) Qual'è la situazione in Italia'! « Si notano sin– tomi allarmanti per la democrazia e il movimento operai-o». Cl:;liè abifuato a giu<licare la situazione da-. gli indizi. discerne « i primi sintomi di' una ripresa r_eazionaria » e « non ·può ingannarsi sulla 1-o•roeffét- tiva, gravità».. . · .· · 3) Qual'è l'atteggiamento ,da assumere? Premesso che, allo st,a1toattuale delle cose, « è da qualificai-e co– me .disfattista e reiazionaria ogni tèoria che volesse far credere alla inelutta-bilità del regresso politico oondi:Zionato da p,retesi o reali fattori oggettivi» Si'. Ione ritiene che.« bisogn!l, al contrario, affermare 'con estrema energia 1,a r:esponsabilità degli uomini e fu– stigare spietatamente ogni ricerca•,di alibi».. .· 4) Che cosa deve fare U Comitato -centro.le d'el Partito?. I,n 'iJ)reparazione al Congresso, ·al quale evi– dentemente non può sostìtuii;si, <e del qUJale però deve favorire e affrettare la prepa:mzione, H c'o1nitato '· centrale deve formula,re « il pensiero socialista sulle .. questioni 'pi-incipali della riforma dello Stato d,ell'e– conomia e della società ibaliana »; ma Sìlone .~vverte subilo. che l'efficacia del_l'·azione·politica· dipende so– pmttutto « dalla personalità che un. partito o. g,ruppo politico acquista agli occhi del popolo, dalla fiducia ' ch'e esso riesoe ad ispirare, e direi quasi dal t0010 ,della -sua voce». · · . . 5) Come si afferma la pérsonaWà dèl Partito? Prendenrdo l'iniziativ.•a ,d;i una linea pol-itica chiara· e definitiva,, una iniziati via che ponga il partito.« al centro di,.una coalizione repubblicana e popolare che co_nvogli su un programma positivo i partiti d,i massa . e tutti ~ gruppi di sinistra i>. La nuova situazione, os– servia S1lone, « ha s,postato i termini della discussione ap,ertasi nel nostro Partito .in occasioae dell'ultimo Consiglio nazionale». · · · 6) È possibile tale affe,rmazfone? Sì perchè Ia'· ' necessi-tà ·di un aggi'o-rnamento e di una precisazione ,della ·politica socialis-t,a «-è oggi seatifa - sembra a Silop.e - dai. comp•àgni più responsa,bili sénza distin– zione di' tendenze » e perchè oggi « nessuno mette più ìn. •dubbio se il nostro Parfito- debbà o no esistere». 7) QuiJ.U sono gli scopi -dliquesta <( svolta radica– le»? Presentare l'azio:me soci<alista· all'.opinione pub– blica· <( come schiettamente democratica e italiana » </dimostrare c)J.e noi non siamo· :asserviti ad- alcu~ interesse o influenza di Stato estero» e infine « alli– neia·re l'Italia nello schieramento socialista democra– tico ,degli aUri paesi europei•». , · Urge dimost.l'a1re, conclude• Silone, <(che la nostra politica è ispirata unicamente, esclusivamente, dal bene dei lavoratori e della nazione italian•a, e che solo esso ci guiqa nell'auspicare l'tinità europea» .. ,. ( be vi'!aci q_uantos.erene atfe1•mazioni di Silone., sul– le quali abbwmo c1•eduto opportuno di richi'all}.are l'attenzionie d'ei lettori d'ella Critica, hanno a nosll'o· avviso S'oprattut'lo il merito di chiudere una polemica che aveva pa.ralizzato lo sviluppo e l'affermazione ,,. autonoma del nosfro Parftito e di porre, al 'd{ la· d(· essa, uiia linea diretUva sulfp, quale tutti i socialisti quale che sia la loro tendenza, possono trovarsi d'ac~ cordo. Il -che, nell'atto stesso che ne denuncilr. i sin- . tdlpt evidenti, costitui'sce, per la reazione, un pzmto, d'arres,t0·. · Dice bene Sz'lone: '~ Noi'abbiamo ogni interesse di sep~are (e riv~ndlicaz_ioni della classe operaia da. · or;m. elemento 1deolog1co o politico. esll'aneo ". Ciò szgnzfìca appunto dau una fisionomia inconfondibile al nòstro partilo, restituirgli intera la sua. autonomia . e,. s9.pra~t1:.tto,. att!'ibuirg_li la funzione di guida della vzta p,olztzca. ,talzana. Significa, anche, tracciare già un_ programma cal!ace dli resistere· e di valere, a prr– sczndere da qualszasi manovra rea:zionacria,nori solo . per_la ?lf!-SS~ la_vor_atricepropriamente detta, ma per tuttz glz zta_lzanzdz. buona fede che intendòno coope.- 1;1z:ealla n~os_truzzone .del,Paese .su i/asi morali, po– lztzche, soc.zalz ed e-conomiche· aderenti alla nuova-' realtà uscita da un v·entennio di malgoverno fascisla · e da una guerro disastrosa1. . Non ~i resta, l!,er ora, che aggiungere un voto per z lavori, d_elComztato Centrale del nostro Partito· che gM uomlii! .c-he ,lo compongono sappiano, al di;opra .delle p~rtzcola:1 tendenze personali, percorrere la via sugl{~r,ta da Szlone, che è quella della consapevolezza de{l mteresse generç.le della cla,ssé lavoratrice e del n_ostro Paese e sentano la. necessità e- il ·dovere di COfVOCA:RE SENZA Il'fDUGIO IL CONGRESSO. . NEMO IL DIRITTODf ASSOCIAZIONE NELLANUOVA COSTITUZIONE ITALIANA . U_no,,de~ teni.i .che la Costituente .dovrà prenuere . 11; esame e quello che concerne il diritto di associa– ZI01!,e7Co)ne è noto, il dir"itto ,d;i associazione in Italia è accordato in virtù dell'art. 32 dello Statuto albertino, così formuNfto: <( È rico•nosciuto il diritto <(di adunarsi pacificamente e senz'armi, u'niforrnan- . <( d-?si alle leggi che possono regoiatn.e l'~sercizio nel– <( l'u~te;esse -~:ell3:cosa pubblica. Questa disposizione .. <(non e apphcab1le aUe adunanze in luo,ghi pubblici · << od aperti al pubblico, .i qua1i rìmangono intiera'. _ <( mente soggetti aHé leggi· di polizi•a ». · · .Queste articofo non è davvero un modello di chia-. ·rezza e l'.1scia dubbiosi circa il sapere se il legisla– tore ha mteso concedere ai cittadini la libertà di formare delle associazioni. vere· e proprie o se invece . ha volut~. soltanto co•ncedere- la libertà di fare 'adu– n'.1nze:mome1;tanee (.per esempio: p-er ascoltare un d1scors-o, redigere una 1 protesta, scegliere i candid,ati in teip.po di elezioni, ecc.). 1 Tanto ciò è vero che· in un primo tempo i giuristi .ed i magistrati non furono sempre ,d'acco-rdo nell'interpretarlo. Soltanto dopò che furono_ ca!lc~Ua.ti dal Codice Pe!iale allo!'a vigente g!i ~rhcoh _d~l 483: al 486, che vietavano ogni asso– ciaz10ne rehg10sa} letteraria e politica, o·gni"incertez– za sèomp,arve ,e le ass-odazioni di carattere perma– nente furono riconosciute legittime. Lo. Stato italiano non andò oltre; nessuna legge apposita fu mai promulgata dal ParJ,arnento, in.tesa a rendere es.pHcita 1'a libér,tà di associazione in gene~ rale e dalla quale risultasse· in modo èhiaro quali associazioni· fossero permesse e quali vietate. Noi pe– rò sappiamo che i Governi la distinzione l'hanno fatua tacitamente per un lungo_periodo di tempo. Nel 1862, il Consiglio di Stato, consultato dal Governò, ricono– sc~va che questo può valersi del diritto, che gli ap– :pa:rtiene di vegliare alla t:r,anquillità economica ed è autorizzato ad: ordinare ,anche Io scioglimento di una società al1orchè essa pone in 'pericolo siffatta tranqùillità. Forti di questo, parere, i Governi scio– glievano le leghe .di mestiere·, le cooper,ative, le Cac mere del lavoro tutte le vol~e che. repùtavano neces– s1ario salvaguardare !'-ordine' pubblico. Affare di com- petenza del ,Ministro degli Interni. · Siffatto regime poliziesco, ,durò sino alla firie del secolo scorso. Nel 1901, finalmente, lo.,Stato it.alhno venne nella determinazione di dare· un'interpretazio– 'ne pi,ù larga e li:berale del djritt-o• generico di asso– ciazione, dichi,arandro pubblicamente che le leghe di i:_esistenza _hanno pien0 diritto di cittadinanza e non devono essere in nessun modo perseguitate. Non per– ciò furono apportate delle modificazioni·· al diritt,o. forniMe, ·per quanto il Ministro degli Interni - che era allora l'on. Giolitti - si .fosse diciìiaro.to favio-

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