Critica Sociale - anno XXXVII - n. 3 - 15 ottobre 1945

34 CRITICA SOCIALE · tima perchè nei C.I_:, .N.ha appen~ un. voto su se~ 1 e non può f acil111ent e far v alere 11 suo p~nto di vista. Per uscir fuori dall'equivoco ben vengano per– tanto le elezioni, le quali potranno dirci quale è" il seguito 'che ogni partito o coa~izione di partiti h.a nel paese. E ben vengano anche, olt_re ~lle el~– zioni per la Cos!ituente, .anche le eleziom ammi– nistrative, la quali .appaiono sempi-e più una imperiosa necessità. Non· possiamo infatti pensar_ di rimandare la nuova organizzazione delle pub– b]jche ~mministrazioni al momento in ·cui la Co– stituente abbia stabilito le linee fondamentali del nuovo assetto amministrativo. La Costituente . Francese del 1789 impie,gò oltre due anni a for– mulare la costituzione. Oggi il periodo può cer– tamente essere più breve; ma non dobbiamo fa1·éi soverchie illusioni,. giacchè compito della Costi– tuente sarà di ere.are nel nostro .Paese non solo il nuovo assetto:,politico e amministrativç, {che non è poca cosa), ma anche le linee fondamentali del nuovo assetto economico-sociale. . * * *' A questo· proposito ci sembra anzi. oppor'tuno avvertire che invocare la Costituente e deside– rarne la sollecita .elezione e convoc.azione è legit– timo e necessario per sventare le manovré di co– loro che amano tenere in uno stato di sospensione la vita .del Paese,, per impedirgli di créare e 'con– solidare il, suo assetto democratico. Ma oltre che a invoc.are la Costituente, dobbiamo pensare an– che, e soprattutto, à segnare il compito c.he essa dovrà proporsi. Non è la Costitu.ente che pre me, ma la Costituzione, cioè il contenuto concreto della .nuova legge che dovrà ordinare la struttura dello Stato e la vita· della Nazione e che noi dobbiamo voler tale per cui al nostro Paese. sia assicurato. il massimo possibile di libertà, di giustizia, di de– mocrazia. Bisogna uscir fuori dal vago e comin-' I ciare. a pensare e a dfre in modo preciso come debbono essei:e· costituiti e funzionare il potere legislativo e l'esecutivo, se si intenda di dmaner fedeli alla concezione del Montesquieu della sepa– razione dei poteri o si voglia stabilire la preva- .- lenza di uno fra essi, e in che limiti e forme e con quali ,gar,anzie; con quali· procedimenti e foi:– me deve essere costituito il potere giudiziario e · come assicurata la sua indipendenza:; quale dovrà essere l'organizzazione delle amministrazioni lo– cali, i loro limiti territoriali, la forma è i JDezzi di tutela della loro autonomia; quali le forme, i limiti e le garanzie delle libertà fondame~t.aH d.ei cittadini e della loro attiv~tà politica, sinda cale, intellettuale; e così via. Quel che 'diciamo p~r la' Costituente e. la Costi– tuzione vale anche per lutti gli altri punti .del nostro pro,gramma. · Abbiamo parlato e parliamo di socializzazione dei gr.andi complessi in4ustriali, delle assicurazioni e degli istituti bancari;. abbia– mo, parlato e parliamo di riforma agraria, di fe. derazfone fra i popoli. Ma è tempo ormai .che si , escà da queste frasi generiche e si veggano, i pro– blemi e le loro soluziòni nel loro ,asoetto concrèto, coJDe desiderata· e possibile realtà di domani. Quest.a precisazione delle · finalità che perse– guia~o e dei metodi ·coi quali intendiamo ~tituarle è appunto il compito che. abbiamo prefisso a que: sta nostra Rivista' e col cui ..adempimento pensiamo _di recare il miglior c~mtributo alla causa per cui il nosti·o ·partito combatte .. Ma occorre che que– st-'ope,ra nostra sia contiquata "poi ·dall'azione del Partito.' Quando gli studiosi abbiano prospettato soluzioni dei problemi, occorre che queste si'ano prese tn esame e discusse d~ tutti coloi·o che hanno q_ompetenza per farlo, i quali poi cerchino di dif– fonde~ne la nozfone, per quel tanto che è possibile, nella mai,sa dei compagni e del proletariato orga– nizzato, in modo che verso il socialismo si vada col seguito .non d1 v.n gregge ìnèonsapevole, o ser~ vile o irrequieto, ma di un esercito cli sa dove vuole andare e si rende conto deJ.le vie che occone s.eguire e che effettivamente esso J!egue per ani– varvi. · Quando il fine e le vie 'siano precisamente defì– niti, allor.14 si· possono ve'rnrrj.ente valutare le ,affi– nità e disaffinit~ fra il nostro .e gli .altri' partiti.; allora si, può discutere e ·fissare su fond:àJDcnti chiari e sicl!lri i,l patto di azione con dett~ partiti, che senza questa precisazione è una formula v.aga e senza contenuto. Si p-qò infatti 'procedere uniti quando si ·ha in .comune non sol~ la mèta lontana ni,1 l!l singole tapp·e da percorrere e quando vi si voglia giungere' seguendo la medesima via. Intanto, e preliminarmente, occorre che, fissati j fini e i metodi della nostra azionè, noi ci proponiamo <li rimaner noi stessi e non· adattà1·ci a subir contr,af– fazioni nè le~arci con· vincoli che cottjprome:Uereb– zero quella schietta fis,onomia democratica, per la quale tante speranz!) si appuntano verso il 'nostro Padito. ' · - L'e1>empio ~ell.a Fran~ia può, darci conforto sulla ·.vi.a da seguire. Là dove pure è stato poco meno' grave che fra noi il ,disorientamento dell'opinione pubblica e così.difficile vincere il turbamento eh~ le vicende politiche avevano generato dal giorno dell'armisti.zio al giorno della lib.erazione, il Par– . tito Socialista hli sapùto ritrovare se stesso e, per il consiglio sagace e per la nobile ispirazione di Léon Blum, è 1·iuscito a .diventare il punto 'di con– vergenza verso cui si ori(]Dta oggi il grosso delle forze che sinceramente aspirano I ad un'opera di civile ri:qnovamento ed elevazione. Questo è. riu– scito ,ad ottenere il Partito Socialista francese, per– chè ha voluto ma.ntenere fede al proprio pi·ogram– ma .e 1·imaner se stesso, rinnegando improvvisate fusioni. Lo stesso_ ri;ultato potrà consegui:re anche in Italia il no.sti:o partito~ se~apFà seguirp la .stess,a vi.a che una consapevole visione della i·ealtà e una avveduta intuizione delle ,corn;lizioni dello· spirito pubblico hanno. così felicenient.e sugge1·ito ai· no– stri .comp ~g.ni di Francia. La C. S. Oltre che accogliere gii scritt( di compagni che portan.o il prezioso coptributo del loro pensiero e della loro esperienzà allo studio di problemi in cui sono particolarmente versati, noi ·desideriamo che le nostre colonne siano palestra di addestra– mento per i giovani. Jnvit,mmo quindi tutti co'loro che hanno serie intenzioni di studio e, di lavoro a ,:ivolgersi a noi, per indicare gti argoment{ che si sentono meglio disposti a studiare e trattare, per offrirci i 'loro scritti che noi esamineremo con cura e con am~re, per prepararsi così JUi, essere, dei veri collaboratori néll' opera di organico e consapevole , wvviamento alla creazume della civiltà socialista.

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