Critica Sociale - anno XXXVII - n. 3 - 15 ottobre 1945

\ 46 ) CRITICA SOCIALE IL SOCIALISMO DEL PARTITO D'AZIONE Nel- quadl'o delle forze politiche an·ermatesi in Ita– lia in quesl'i ultimi anni, il Pa!'tito d'Azione ha avuto e tullorà detiene un posto di p1•imo p'l'ano.Ma non può dii-si che il p1·og1·amma e l'ideologia del nuovo paJ·– lilo siano completamente chiar·i · e ~iff"erenzz'af.i da quelli di altri parlit'i. Se pai·nicola1J•1 1 condizioni gene– l'ali hanno permesso t'ale situazione, 01"a è il momenl'O delle pucisazz'on•i anche sul piano teorico. Per questo abbiamo richiesto a wi vecchio compagno, passalo nelle file del P. d'A., que'Sto arrlicolo come conh-ibuto alla definizione dii una fisionomia del nuo,vo part-ito. Il che non implica, beninteso, la rinuncia a un esa– me critico da parie nostraJ di tzctla la sua impalcatura dotll'inale, politica eàl e·coniomica, esame che ci ri– ' · serviamo di fare, Conv.ien.e, sciairta,ti , tut. ti i· preamb,o,Ji, pe.ne' lrare su– bito nel nocciolo deBa questione. f: H Partito d'Azion°e un: pmti lo ,socia Hs•t 1 a? 11 suo è un ocient•amento idçolo,gic.QIe pra.fi.co' che s,i-possa effettivamente d,efin.irrecome socia11Iismo? Costituisce, insomma, nell'attuale paino1rama politico, italkt,no, il terzo partilo socialista:? La rris,posta va meddtata. Bisogna gua,r,dla,rsi dalle . appar,enze ingannatrici, daHe f ormu le orecchiabili, cllaUcinfatuazioni verbalJ, t1a111 to p.iù facilii :iJn un Pae– se come il nostro che, dopo ven'l :'•ann i di silenzi-o e di diseducazione, va ba,lbetitand!OI i p.iù eieme'll,tari ter– mini del linguaggio .polHico. Ad una seria ed'. impe– gnativa 'l"ispos-ta a!Je domi a,nde p,osite non ,può .idiare, a mio avviso, un gra!ll.de contributo il f 1 a1to che nèl Part1to d'Azione vi si-a.n101 corrrewti abba,s.tanza nutrite, l,e quali non. esi,terebbero un .istante a risp,01ndere af– fermativamente (e n~i termini p-iù calorosi e catego– d,ci) a questi interrogativi. Ques,te correnti •anzi si · J:a~nano che il Pa-rtito non si ,d:ichiM·i ap·erta.men,te e fra·noamente'socialista ,e -non l()IJ)enin conformità. Il IP.d'A. è un partito recente, nato e affermatosi nella clandestinità, che non. ha avuto agio di passarè an– cora, sul p-i,ano democratico, ad u111a, ferma e v•recisa pll'esa di posizi.ione ide0Lo1gi,ca; per c1i più le sue s'tesse ca,rte prrògramma:tiche, in a1itesa del prossimo congresso, sono incerlte e so{to poste ancora a discus– sione. È ,dlifficile giudicare p.er, tanlio, in. una siitua.zione in via ,dii ehiarifioaiz,ione, s-e ,e fino a qual punto que– ste correnti operino, non ·dicò nell'ambito ma nello spirito e nella prassi del Partito d'Azione. ' Nè mo1toimaggior peso mi pa•re p,ossia •ave,re il fatto che il congresso, di Cosenza del P. d'A. (un congresso i1nv-eroassai diis,cusso -e fa cui valiidliità è con:te's-tata ave1~do preteso definire la pos,izionè ideologica dei Partito quando ancor più •Che mezz,a1Haifa. gemeva so·lfo il. tallone .fasci-o-nazista e non era quin'!l.!i in grado di far sentire la ,sua voce) abbia frettolosamente approvai-o, nell'estate 1944, un ordine del giorno pro– posto da, Lussu, a mtolo di' chi,arificazi{)llle (?) col quale si definiva il Partito d'Azione come « un r:iovi– mento socialista an,titotalitario, autonom'ista e libera– le, che intende realizzare il socialismo nella società e nello S•La..to ·:iln funzione perrnan 1 entlc dii libertà». In · u.n.alftioOl!odli c:ommento a,J Coi1gresso, ~pparso nella rivista cl-andestrna Lo Sfato modl erno,, un amico ne traeva_ J.e corns-egueinze, ponendo • esplicirtamen.te l'aJ– .;te,rn:i-.liVla,: « grande pm•tiito democratico o pi ccola eresia ·s9oia.Ji,s,ta?». Per il primo· ,c.Olrnod~l dlilemma la iproclal!la~ione ,dlisocialismo n,on era cer:to un ele~ ment,o chiar1ficator,e. Punto dii confluenza e d'incon– tro di ·uomini, di indirizzi, di spunti critici d~O'fi– ?ine diversa, il P. id~ A. veniva male ed unil.a.teralmente rnterpre'tato, ~ssu!llffi?-doa cara,tteristiC'a. una soH;mto del'l.e. sue d-envaz1om. Quanto al ,secondo corno re– resi~ si sal"~~be mia,n,ifesta'ta_ J?Oi in un senso del tutto prabioo e sciattamente pohlt1co: ,nel -flesideri10 cioè •cUi volere ad -0gni costo fa,r p,arte per sè stessi. Infatti dal pun!to di vis,ta ideologico, non s.i vede in sostanz; co_me la tr~pl_ice aggettivazion1; fatta seguire al ter– mme « soc1aJas-ta» fosse sufficiente a motivare una stabile separazione, quanto meno dal Partito Socia– lista, a!Dmesso che ,qualche diffidenza potesse peFsi– stere di fronte aHe nuove affermazioni progrramma- · liche, impostate ad intenti tanto inconsuetamente democratici, del Partito Comunista. Non ci vuole un gran - talento per OO'Illprender-e come questa dichiaria.~ zio.ne con gressuale (ah, finimancahlle inconsis'lenza, sul p iano ideolpgi.oo, delle p'!'oclama:t-ioni congressua– ·1i !), del r,esto p,oco com,sp,001dente aJ,Jo spirito edl all/! prassi del P. d' A., costituisse, politicamente, una intri1nseoa deminufio capitis: Una volta proclamatosi partito «socialista» (che poi si dichiarasse « an-tito– talitario, auto,nomista e·liberale »· costituiva una trop– po debole differenziazione, ,almeno attualmente), I~ stessa ragion ,d•'essere del Partito d'Azione, coine parti– to a sè stante, veniv'a a dissolversi nel suo contenuto. Esso (qualora ,avesse riluttatoi a!Ia logica conseguemm di un·a fusione) sarebbe rimasto un partito contin– gentista, occasfonalisia, opp•ortunista, costretto à vi– vacchiare sui diissoos,i politici, sulle inceir,bezz-e del Partito Socia.Jista, sui pers,on,afosini, suJ.le manovre parlamentari. Un partito, in6omm-a, fatalmente desti– nato ad assumere un fondo grettamente elettotl"'a!ista, che avvebbe tu:tt',al p,iù accolto qua,nto nel socialis"mo costituiva la !•abile ed inconsliste11,te .schiuma: il .ri– :voluzio,narismo vérbale, il giacobismo libertario, le inquietudini trqtzkiste,' l'opportunismo ministeriali– sta, il legali,tarisino riformista: in ooa parr,oJa, tuttia, la t!radlizion·alc zav-0rrra. Sa,rebbe stato à,ncora una voi– ba l'.l delet,eirio fenomeno italian,01 deJ frazionamento dei partiti, dei partiti doppione, dei partiti affainnan– tisi a. dis'ti.nguersi purchessfa. Qosa tanto p,iù imperr– dlonabHe in un partito nuovo ed 1 innovatoo-·e, che dal– l'esperienz'a del fascismo ritiene aver l!rla.tto una se– vera lezwone di irealis'mo politico. E ,non basta: pro– pll'io daJ.1,osbesso punto di vista cleJla solidarietà so– cialistica, il persistere di° Ùno "'dlQ!p,pi•amento ,d~ par– titi s•arebbe stato p·eggio ehie un errore. La mancanza di ·lllllità av,rebbe assunto sapore settario. Se oo,sì stessero le cose, devo dichiaraire èhe, personalmente,· mi ,sentirei diel tutto, a disagio di f1ronte ai c·ompagn,i socialisti 1 d\i un 'lemp-0.,La cosci:en12a (qwella politicJa, natur•alimente) mi rilll1orridlerebbeper un s-imil'e trastu.J– ·Jarsi in- formule e peir un foHe frrazionare le fo1·ze in un'ora tanto grave, e· :rn6n· sa,p,r,ei da·r lo;ro alcuna pI;ausibile ,spi,cgazione del,Ja mia apparrtènenz-a al P. d'A., anzichè alle loro file, se non quella c_he, im– ba1•candomi altrove, m'e:l'IOI illuso dJi baUeire lt!utt'aJtra, e, a mio giudizio, miglioo-e rotta. « Se ,Jieèose 1\tessero così», dico: ma• in reaHà qu~– s'llo «socialismo» del Piartito •d'AZlione è altra cosa.· C'entra,. vero (e un'anailisi che vuol essere realistica hon deve sottacerlo), una certa dose di que11a dema– gogia di sinistra che invase fotti gli italiani, di quella « corrsla al rosso»,. dli quella. p-aura di esse·r-e tacciati di «-d~s,trismo », che -fanno p·encolare .,tutti in una direzi one. E c'·eintra altreisì, ))er molti uomini che ad· es.so &ono pieirvenuti daHe file sociialiste °(senza anid1ar molt o lontano, anèh_e ,p,er chi scriv•e), la suggestione senti1IDentale che eséircita il risorgere del sòcialismo suscilJatrice di nostalgie che si vor-rebbea-o placar~ con la pensuasione che no, che ,dia! s,odalismo anche noi del P. d'A. hon ci siiamo mai stacoalti. M'auguro\ che il tempo, ma sòpratllutto la serietà - che ama la realtà delle cos·e e ruon il suono <lei .nomi - serv~no su c_rues·!o punto a chi•a.rire ie iidoo, e a dissipare gli eqmvoc1. Ma, a p,arle queste deviazioni nominaU,sti– che, c'•enl!r_a _quàiJche oos-~ di p,iù sieri.o ~ ,dli più éf– l"ettua~e. C10e Ia ipea-suas1one, v·eriamen11ecopmne a· , tutto Il IP.d.A., nessuno escluso, che nessun regime di libertà e di d 1 emocrazia. può s101J.iidame1111le ist•aurarsi senza una profonidla tras,foirmazione sociiale capace -di dare agli astratti diritti politici un conten.'uto con-· creto; che l'era borghese dei p·riyilegi,, dei monop,oiLii ec,Olllomici ,e s•ociaili, degli esclusivismì dJi classe fon-· dati su base plutoc:ratica, è chiusa, ,dii frronte ;ll'ir– rompere di nuovi stra...ti sociali, id!inuove forze p1o,po– lari, ,consci deBa !nsostenibilità deill,a,1Huaziione tra- . d'izi-on.a:Jee miranti ad un ordi!llamento &oiciale che non conosca fratture ,ed1,oltlgllll'chie finanziarie; che· l'rp_oca ':1e.l'l'assoluto.(e ip<_l'te.tico) liberismo, id/ella in– d1v1duahta, sovrarua, de11'1J11tere.sse .privato base del diritta e motore delJ'ecoll!Omia va ormai trap,assando neH'epoca idlellasocia.Jità, dell'interesse collettivo e del «servizio» a favore della' collettività. Dobbiamo chia– mare ques•IJil storica tende:n12ia,li,tà « socialism10,»,e con– cludere che, o@me il s.ecoLo. XIX è s1ia;toil secolo d'eMa 1ibertiì., il secolo XX sarà i'l seco1o del soci "aiJismo- ? E sia. Ma alJ.ora bis,ogna constata;re che i,l tenni.ne « socialismo» as,sume una pori~ata cosi v,astn e oo\Si

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=