Critica Sociale - anno XXXVII - n. 2 - 30 settembre 1945

Critica So.ciale RIVISTA QUINDICINALE DÉL SOCIALISMO Fondata da FILIPPO_ TURATI In Italia: Anno L. 320 (Abbonamento sostenitore L. 1000) - Semestre L.170' Abbonamento settembre• dicembre 194S I L. 1Q0 • settembre 1945 • dicembre 19461 L., 400 DIREZIONEE AMMINISTRAZ.:Milano, Via Cusani, 1 e.e. post. n. 3-8225 inno XXXVII• N., 2 Un numero Ììeparato 1;,' 15 ·MIiano, 30 Settembre 1945 . . SOMMARIO Politica ed attualità I.JltaLln e le Pote11ze vi:11citrici: Pa,role molto sc·111Plici e ch-iarc (U. G. i\il•0NDOI.F0). Claudfo Treves (NINO lWAZZONJ). Parole i:11attes-e di Benedetto Croce (NEMO). Conwc11ianio il CùngreSso (G. F.l. • · « Ciò che. lJJtaHa n1sc.g11a _lo lFn.n•Po 'fmun). Per "ll'IICI ReP1ibblica ,tenioC'rutica (ALP.SSA!\~DRl.l I,.EVI). Problemi economici e sòciali La rifornia :i·nd,'ustriale - II:. H Problen-ia. dcll'-i11d'e1·qiizzo agU azi.o– ni-sfri esPropriaU (VIRGII,10 DAGNINO).' Pl'r (!;T .. t~~~-~';-~ ;;;~:·!~)'. d.a.ll, i 111-e~za(l;rfo aua· (l/'i,tta-i~za cotlett.i·va· Storia, fllosofta, varietà Soci,(llismo e classe imPi,ega~izici {L-UÌGI .PRETI).. L'IT ÀLIAELE POTENZE VINCITRICI Parole molto semplici e chiare Il gretto egoismo con cui le classi dirigienti italiane -han.rio sempre governato il paese sin dal momento della sua costituzione ad unità aveva. impedito che il pensi.ero e l'amore di Patria si radicassero a fondo nella mente e nel cuore degli Italiani, spe• _ ciallllente delle classi popolari. Le quali 4all.a Pa– tria si sentirono più ch,e mai straniate dopoché il , fascismo· ebbe rinnegato tutti i valori ideali. per cui l'unità nazionale si era costituita ed ebbe ri– dotto il nome d'Italia ad esser· simholo ai tiran– nide, di corruzione, d-i pi·epotente imperialismo, di violazione di ogni diritto, di ind1socim~nata vo- lontà di violenza. · Le lunghe sofferenze ,durame11te sopportate e il sangue generosamente vers,ato dai patrioti per ri_– scattare l'avvilita dignità del Paese e riconquistargli il senso e il bene del:lla-libertà hanno servito a riac– cendere l'amor di patria nel .cuore del proletariato, la _cui parte più consapevole guarda oggi accorata ai mali del Paese, .non solo per legiittima •preoc• cupazione dei suoi intéres~i personali, Jfia con sen– so dii yer.a solidarietà naz-ionide. E i mali sono molti e le sofferenze ,veramente atroci; e le viene nume- - ' ~-ando ogni giorno ogni cittadino p.ensoso, dai Mi'- · nistri che hanno 'responsabiHtà di Governo' sino alle povere massaie che· hanno la responsabilità di condurre innanzi faticosamente l'azienda :familiare. La folle politica autarchica con ta qua'le il fa. scismo s'era illuso di daré l'autonomia alla vita nazicmale aveva già contribuito a privare· l'iltalia· · d'ogni riserva di alimenti e di materie prime. Le distruzioni prnd@tte dai bombai:d.amenti ' e dagli eserciti comb.attenti hanno accresciuto lo stato di miseria, acu,ito ora dalla scarsità dei raccolti di grano e degli altri' p.rodoJ;ti più necessari. Per la diffiç_ohà dei riifornimenti dall'estero, accresci'i1ta dalla. freddezza con· cui -le potenze alleate conside– rano j) problema italiano, noi andiamo incontro a , un periodo di gravissime difficoltà, per insufficienza di rifq_rni~nti. Anche all'interno gli scambi sono ·estremamente difficili, per la devàstazio~e eh~ ha subito tutto il sistema di comunicazioni ferroviarie e straaali, · per le perdite gravi sofferte ~alla ·Ma- , rina -niercantil.e, ridotta .a· un'a piccolissima parte del suo precéd~nte tonnellaggio; Molta giente è s·enza allo,ggio e ·costretta a vivere :tuttora lontana dal cen– tro dei ·suoi affal'i, la cui ripresa -diviene quindi più che iµai difficile. Le industrie; oltre che per mancanza di· materie prime~ non riescono a funzio– nare per la dispersion.e e distruzione di molta· parte , de)l.loro macchinario. Anche questo accresce ilpe– ricolo di una .spaventosa disoocupazione, proprio mentre il costo della vita cresce 'in maniera verti– ginosa e i bilanci familiari avrebhero perciò his9- gno di essere più abbondantemente rinsangu~ti. A· questa J;erri,ficante situazione economica si ac– comp,agna un' altrett_anto tenificantè situazione della finanza statale. Mentr.e crescono vertiginosamente le spese, delle entrate dello Stato è cresciuta irt sen• sibile misura solo quella p1·oveniente dai generi' di privativa. Il g~ttito tributario è rimasto staziona– rio, anzi è, in p1•atica, sensibilmente diminuito, per la larga evasione a cui dà luogo lo stato di di– sordine in cui i(l paese si trova. I prestiti, se anche largamente sottoscritti, non provvedono al bisogno in misura sufficiente e apportano 11u.oviaggiravi di inter.essi e di -preoccup,azioni per ,l'avvenire; la confisca delle rapine fasciste; dei sovràprofitti di guei:ra e degli altri sovraprofit!i di contingenza pro– cedono in maniera lenta e insufficiente. C'è per– tanto forte pericolo che da questa situazione diffi– cile possa sorgert: la spinta ·ad un 'ulteriore infla– zione, il cui ·effetto sarebbe veramente disastroso ·:per quel tremendo circolo vizioso p.er cui o«ni in'. flazione determina aumenJii di p-rezzi e o«~i ·au– " . mento di prezzi determina necessità di inflazione maggi.ore. · Da questa complessa situaziorie nasce rin grave pericolo di irrequ~etezza e di incomposte agitazioni delle masse popolari, a -cui non si può chiedere con– sapevolezza e pazienza, quando sono sotto l'assillo della disoccupazi0ne e del1a fame. Il malcontento può esplodere da un momento ali '.altro: i fatti di Napoli, generati dal1a s·carsa ·sensibilità dellJ.e_auto-

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