Critica Sociale - anno XXXVII - n. 2 - 30 settembre 1945

32 CRITICA SOCIALE o·li uni verso Je libere att,ività, gli altri verso la car– ~iera impiegatizia, con•servano di norma per tutt_a la vita reciproci legami d'intimità spirituale, arri– vnndo con ciò naturailmente a forma,rsi la medesima concezione della .società e della vib politica. Questo Jwnrns spirituale ha alime_ntato nella_ classe impiegatizia, in comune con J~ cos1detla 1_11e.dita bor- 0hcsia senti menti che· sp,esso 111 passato s1 sono mo– ;lrafi diffici! men.tc conciliabili con una forte coscien– za proletaria, com e il culto dcHa tradizi·o,ne, la subli– mazione del concetto di patria, un ossequio alfa le, galilà tendente al formaJismo. D'altra parte quest.o stesso humus, avvicina,ndo la classe impiegatiz'ia, sot– to il sigillo ;d1eUastessa formazione culturnle, ai ceti eosi,detti borghesi, l'ha. r,esa diffidente nei confr•onti del proletariato operaio, e contadino, da cui la se– para una diversa formadone culturale; l'ha fatta in– sieme ansiosa cli d,is-fin,gue,rsi da essu· per conservare la propria presunta supe.rio,rc ·dignità ed educazione, cd infine più preoccupata d'i accontentare il suo amor p·rop,rio a.lll'averso l'alleanza coi cpti. superiori che <li andare alla. ricerca di un presunto, comune inte– resse,. schierandosi a fianc·o, dei ceti inferiorL È questo compJesso di fati-ori psicologici che, pre– ,,alcndo sul fatto,re economico, ha; ·fino a,d, o,ggi, do: vunqne resa impossibile 1 0, per lo meno, assai dHiìcile una in.lima unione del proletariàto intellettuale con quello operaio e contadino, sotto le medesime ban– cl iere. L'odie,rna situazione sociale semhra però avere fì– nalinente creat,o i presupposti necessari per indiriz– zare su nuoive vi,e i ceti impiegatizi. E la prima de– tcrmi na,nte di questa nuova situazione è senza dubbio la p·rogressi·va pToleta,ri.zzazione cui questi ceti sono andati soggetti negli ultimi !empi, particolarmente per 01pera della guerra. Se un tempo infatti· l'imp-ie– gat.o, pur riconoscendosi proletario, poteva sovente· quasi considerarsi sul pi·ano economie-o un p,ro,letario privilegialo in ragione della, sua miglioi'e retribuzio– ne, oggi, caso: mai, le parti possono d'frsi invertite, perphè ciò che !'•operaio è riusci!9 a coq.quistarsi con . i,l suo spirito battagliero non l'ha ottenuto l'impiie,ga,to c·ol suo spirito .di acqùiescenza. Questo stato d,i umilia,zione dovrehbe indubbiamen– te influire oggi in maniera notevole per spàzza,re via certo inopportuno falso orgoglio,, e per convincere l'impiegato che solo un'alleanza ope-ra:nte con gli al– tri ceti p·roletari può fargli rigua,dagnare, sul piano economico, le posizidni perdute. È questo for-se il momento in cui, paragonando la propria triste situa– zione a queHa tut.toira. relativamente brillante di co– loro che, usciti ,d,allo stesso ambiente cuHurale, si sono indirizzati verso le professioni ed il comme·r– cio -. ·per non parlare \lell'industria -, l'impiegato può finalmente intendere di essere la prima vittima di uno stato, di cose voluto proprio da quei ceti che egli considerava suo'i fratelli, e tra.rne le logiche de- . duzioni. · . Nè si dimentichi che il fallimento, del 'fascismo il quaJe aveva dato alla clais,se impiega.tizia, come an~he ai cosidetti ceti medi, l'illusione di poter risolvere per altre vie la pr,o,pria crisi, dovrebbe ,dJ ri.ecessità indurre queHa, classe à medi.tare seriamente se n·on sia p,rn,prio solo n:eU',unità .proJetari-a che essa può trovare la sua vera via. Si potr~ forse obi~tt.a,re che, anche attuandosi que– sto sganc1ame_nto sp,1ntuale della classe impiegatizia dalla borghesia, essa ·non potrà divenire una forza ~i avangu_ardia i:ieImorvimento politico proJetario. l\fa ) osservazH?ne c1 sembra forndamentalménte inesatta, rn quanto 11 contenuto del socialismo odierno a dif– fere_nza di quello degli inizi del secofo, ·è talé' da po– te:rs1 adeguare senza, 1d!iffico ltà anche a lla pskologia d1 coloro che escono da un am bien.te cuilturale fa- miHare non opera,io. · · Il soci3:lismo, an~itutto, non è più oggi una religio– n_e,che ?1 J?_ongad1 fmnte- a. mete remote, nelle quali nesca d1ffic1le credere a chi, pei: un certo suo abito oritico, respinga come frutto di fantasia o come· enun- - ci-azione do,gmatica ogni visione dii forme sociali fon– ta,ne da quel1le in cui vive. Il s•o,cia.Jismoha superato il periodo eroico e ci p•one oggi ,cl.i fronte a mete immed'iate, che sono la. inderogabile risultante del– l'odierna situaz~one economico-sociale: donde la larga ,dose di postula,ti socialisti anche nei programmi dei partiti cl1e pm si richiamano ad ideo og1e liberali. · Questo socialismo più prosaico - diciamolo, ,pure ma più concreto rispetto a queHo dei primi tempi, questo s·ocialismo che non appare più come oggetto di feid.e, ma piutto:sto come ·conclu,sione ·di un razio– cini10, non dovrebbe oggi trovare difficoltà a pene– trare anche in que gli a mbienti ·culturali c11e non potevano accoglier,Io q.ua, ndo esso si presentava, al!e menti incoUe o insufficientemente colte, sotto la for– ma di ·mito. D'altra parte il socialismo di ,o,ggi, purificatosi, come tutti i movimenti che hanno i:,a,ggiunto la fase della maturità, da certe dure·zze che ca. ratterizza rono il suo iperiod'o eroico, non pretende.più impor.re èerte idealità, le quali hanno sempre suscitato res istenza in quell'ambiente cUil,turale -cui appairtengono i ceti impiegatizi. La ,retorica ,deU'antipatria è ormaj se– polta, ,l'anticlericalismo e lai lotta antiireligio-sa hanno esse pure fatto il lor;o, tempo, e il culto delle tradì ziinni, tanto caro alle class'i medie, appare oggi con ciliabile -còn la, dottrina e l'azione s•ocialista. Se queste osse,rv-arzi-oni non sonio, ines•atle, dobbia mo attenderci di vedere, in questo travagliato dopo guerTa, estendersi e potenzi,a,rsi il movimento socia Usta anche mercè l'app9rto ad, esso dato dai ceti im piegatizi. I qua.Ji, dal punbo di vista numerico, diven gono ,giorno per giorn,o- una forz,a sempre p-iù impo nente, dal.o che l'organizza ,zione m'bderna della so cietà p·ort-a a un conti n.uo aumenbo, di impiegati am ministrativi e tecnici, di fronte aid1una diminuzione relativa della ma,no d'opera industriaLe, dovuta al per.fezionamento delle macchine, e a una no'l'l meno evidente diminuzione ,d,elle libere attività commer 'ciali e professionistiche, iIJ r,e,lazione all'estendersi deUa sfera ;pubblica. Oggi sono, mHioni nella. nostra nazione gli impiegati·, ed, erra c hi ritiene che il loro .numer,~ sia destinato domani a diminuì.re, so,Io per chè certi uffici peccano noliOO'iamente 1d,i eccesso d burocrazia. La dasse impiegatizia può daire al movimento so ciale l'apporto quantitativo d'i una. gr'ande massa, .ma quel'lo anche di qua.Jità ed energie, che alla. classe operaia e contadina, ricòa di energie e doti di alka natura, difettano: più vigile sens,o, critico, ma1ggi·éir al;>itudine di raziocinio, ecc. Il movimento socialista, giovandosi pertanto dell'apporto id egli uni e. degli altri, del p,ro'1etaria,to, inteHettuale e del' proleta riat10 manuale, _potrà raggiungere veramente qual.la mag– gi,ore maturità e pienezza· ài prep·arazione, che sono le condizioni e i pr~dirorni della vittoria. LUIGI PRETI Oltre che accogliete gli scritti di compagn~ che portano il prezioso contributo del loro pensiero e della loro esperienza allo studio di problemi in cui sono partiçolarmente versati, .noi desideriamo che le nostre. c'elonne siano palestra' -di addestra– mento per i giovani. Invitiamo quindi tutti coloro che hanno sérié intenzioni' di studio e di lavoro a rivolgersi a n~i, per. indica;e gli argomenti che si' sentono meglio disposti a studiare e trattare, per offrirci i loro scritti che noi esamineremo con cura e .con amore, per prepararsi così ad essere dei veri colla!Joratori nell'opera. di organico e consapevole avviamento alla creazione della c~viltà socialista. ' LEGGETE E DIFFONDETE organo del Partito Socialista Italiano di Unità Pro·letaria Direttore: Ugb Guido Mondolfo Redattore respons.: Antonio,Greppi Autorizz., Allied Publications B.C. :N. 288, - 1_0-8-1945 Arrhetlpografia di MIiano S. A. - Viole Umbrlo 54 •i>

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