Critica Sociale - XXXVI - n. 16 - 16-31 agosto 1926

CRITICA SOCÌALE 245 tail'e: gli atti del culto; all'applicazione degli articoli della Costituzione del 1917 riferentisi di rapporti fra Stato e Chiesa,. applicazione dov-e– rosa ma finora trascurata. Questi articoli. cne qui sar.ebbe troppo lungo citare o anche solo riassumere,. riguardano l'eguaglianza dei culti ·cai quali è negata personalità giuridica). la necessità della nascita messicana per esercitare l'Impero! Quando si ha così sviluppato il s~n– so storico e il senso della giustizia, si può bene. come fa la Civiltà cattolica, tessere l'~pologia delle benemerenze del clero verso il pop-010 messicano, basandosi sulla storia del Messico scritta da ... un gesuita. Fons.cmm. il ministero di qualsiasi .culto. la laicità dell'in– segnamento (i ministri del culto sono esclusi dalla direzione di istituti d'istruzione eleme.ntare. e èosì pure i memoi:i di ordi])i religiosi). il di– vieto di fondare 9rdini monastici ( « poichè è -:- è .scritto nel te.~to della Costituzione - lo Stato no'n può permettere che si effettui alcun contratto. patto o convenzione. che abbia per oggetto il menomaìriento, la perdita o il sacri– fido irrevocabile· cllilla libertà. dell'uomo » ) . I FATTORI PRINCIPALI delle "riiorme agrarie" Come si vede, ·nulla: che abbia carattere di persecuzione o di ·1errore: la semplice· appi!i:– cazioni di principi,i iior-mai proprii di tutti i Paesi dv,ili: ma . tan.tp basta perchè il clero messicano .insorga. ,aizzi alla rivolta turbe. fa– natiche. e calcoli di ritrovare nel sangue e ne.i tumulti" la perduta o minacciata potènza. Questo indiriz~..... imposto dalla Costituzione · verso la soppressione della manomorta e l'eli– minazione· della ore_nonderanza QOlitica del- cle– ro. non fu seguito durante alcuni anni. ~er ra!!ioni di oraine interno. O~ il President~ Calles non fa altro che effettuarlo~ come è suo dovere,. e oer auesto viene descritto come un Nerone, come l'Anticristo. Si noti bene che, se alcune cei:ttipaia di preti cattolici di nazionalità estera furono espulsi. una eguale severità, fu mostrata dal Governo verso- i ·Pastori. le scuole e le chiese prote– stanti. Con una sua lettera pastorale del 21 aprile del corrente anno~ l'episcopato cattolico messi– cano chiese la riforma della Costituzione. Gli organi del Governo risposero che 1.ma Costi– tuzione. la quale permette ai ministri del culto di insegnar~ nelle .scuolè elementari, vietando loro .soltanto la direzione; che riconosoe agli stessi ministri il diritto di dirigere scuole secon– darie. tecniche. professionali, non è certamente una Costituzione che miri a introdurre l'atei– smo ·nelle scuole !, Ciò non t~glie che gli organi clericali-. special– mente qnelli che. ·pubblicandosi in Roma .. espri: mono il pensiero del Vaticano. coprano de1 più inaucl.iti insulti i legislatori messkani e coloro che traducono in atto la legislazioJ1e. Nell'ultimo quad~rno della Civiltà catt.qlica si parla dei « per_secutori » messicani come di «· gente che non sente nè. la· parola <l;ella_fede nè quell~ dell'onore », ammala da « dia?ohco » odio contro · il cattolicismo sotto la gmda del « selvaggio Calles » ;, mentre_ l'Osserll'! -t.or~ ro– mano parla di una mtoller.ab1le « sostituz1on:e .» del potere civile a qu.ello della Chiesa. Le res.1- stenze in alcuni luoghi opposte da una plebe fanatica all'applicazione della legge sono de-: scritte nei termini seguenti, per dest~re lo sd~– gno del mondo civile contro i Nerom moderm: « Eccitamenti, stragi di 'pacifici ciJtadin;i, ~ev.a– stazioni d'intieri villaggi, soonvolg1menh _d1c~t– tà e di provincie, distruzione e rapina d1 chie– se. di santuarff venerati, di seminarii, di col– legi. di istituti destinati alla benefice~za: una persecuzione che non ha pari se non m quelle dei primi secoli del cristianesimo ... ». La Costituzione del 1917. e la· legge del 1 ~ giugno 1926 .che· _la ·integra. para~onata ~g_lI ed.itti degli lm_peratori ordinanti lo .sterm1ruo Bibli~~~-if\18 •gf~lieb ~u tutto il territorio del- .Sotto il termine « riforme agrarie» si intende di solito enunciare provvedimenti, di forma 1f1SSaidi– \1ersa, ma tutti tendenti, in massima, al frazkrn::i– mento di grandi proprietà fondiarie e alla distribu– zione delle parcelle tra lav,oratdri diretti, sia lo– cali, sia im111iigrali. Sembra a noi che questa ge– neralizzazione porli ad una confusione di elemznli che è di ostacolo ad uno studlo metodico di un problema assai complesso e difficile. . ·Così, per esempio, chi volesse ..mettere insiéme· gli allotment acfa dell'Inghilterra ( 1), le leggi sulla colonizzazione a~ottate principalmente nei paesi del- 1' America del Suc,l, e dell'Europa Orientale e Cen– trale, confonderebbe in un'unica categoria tre or– dini di .fatti tutti , ugualmente importanti - che han.no cause, natura e sviluppi del ti:lllo dif– ferent.i. Per l'Inghnterra, noi siamo di fronte ·a proY– vedimenti legislativi tendenti a reagire conti:o l'e– sodo delle classi agricole verso altre forme di imp:.ego, esodo che poda all'inutilizzazione di un::i parte della superficie agraria in un paese tribu– tario dell'estero per buona parte dei prodotti _ali– mentari, e in un periodo in cui le industrie sono in crisi e la spécializzazione del lavoro rende dif– ficile l'adozione di rimedì contro la disoccupazio– ne. Quivi il lotto di terra - risultante dall'ado– zione delle leggi sul frazionamento delle grandi proprietà fondiarie - viene dato spesso a famiglie cli lavoratori i cui componenti più abili sono e tendono a restare "impiegati nelle industrie. Esso deve fornire un supplemento in natura al salario per,cepito dagli operai delle fabbriche, delle mi– niere, del co~mercio, e degli uffici, e procurare una occupazioipe sana e utile nrlle ore di riposo e nei giorni di disoccupazione. Per i paesi dell'America del Sud, si tende ad attrar1ie .mano d'opera agricola straniera facilitan.– do agli immigrati l'accesso alla proprietà di un'a– zi,e.nda agrarfa familiare (2), al fine di mettere ~n valore le riserve di fertilità che, in quei ;paesi spopolati, rest3no allo stato potenz:ale. Diverso è il caso dei paesi dell'Europa Orien– tale e Centrale. Qui siamo di fronte a provve– dimenti che traggono la loro particolare ragione d'essere nella storia, e nelle condizioni demogra- (1) Studiati recentemente su queste colonne dal Dott. Schiavi. · . . . (2) S'intende che il termine . • fam_ighare • i1;d1~a . un rapporto fr.a la capacità lavoraltva d1 una fam1gha im– messa sopra un fondo, e il . bisogno ?i. la_voro <;he nel fondo stesso si riscontra. E: nahll'ale qu1_nd1 c_h~ ~n ~re– senza di sistemi di coltura non ancora mtensiv_i 1I biso– gno di lavoro è, per ogni unità di superficie, scar<;•J e l'ampiezza dell'azienda. ~uò ~ser~ notevole __pur coi\ servando la sua caratter1st1ca di azienda fa1_m~ia~e. Co~1 in Argentina si possono vedere aziende fam1glt'.1rl anche di 200 ettari.

RkJQdWJsaXNoZXIy