Critica Sociale - XXXVI - n. 16 - 16-31 agosto 1926

se hi avi' ..______ .., i,,,-_ -------~-'~ .ritica • oc1a e RIVl~TA ,QUIND!ClNALE. DEL SOCIALISMO Nel Regno: Anno L. 24 ,- Semestre L. 12 - Ali' Estero: Anno. L. lt. 30 - Semestre L. 15 DIREZIONE: Milano Portici Galleri~, 23 - AMMINISTRAZIONE: Via 0.!"'enoni, 4 . Milano Anno .XXXVI - N. 16 Il Numero separato L. UNA Il Milano, 16-31 Agosto 1926 ·' SOMMARIO. POLITICA E AT'fUALITA': Nel partito soci(lllista a-ustl'iaco. - Revisione ed azione (La c. S.) - Il progetto ài :tm programma. - La dichi1,1razio1ie vrelimin(llre. La lezione ìH uno sciope1·0 (Rab11,no Mauro). ·Il "K-uzturkampf,, measicano (Forscher), t ' STUDII ECONOMICI E SOCIOLOGICI: I fafttori prmc•ipaU delle "Riforme agrarie., (Dott. Olindo Garni). FILÒSOFiA, LETTERATURA, FATTI SOCIALI: Ritorno a Fichte r (Frauz Weies), Tra le Riviste - La crisi del comunismo russo. PubbHcazioni pervenute in àono. NelPartito .Socialista Austriaco R-evisione ed aziene Stimiamo dl grande interesse per i nostri lettori / aver notizia del Progetto di .un nuovo Program– ma della Socialdemocrazia austriaca, da discutersi nel suo futuro Congresso nazionale, in un mo– men,to in cui tutti i Partiti Socialdemocratici., non escluso il nostro, hanno << revisionato » o stanno e< revisionando » le formule dei loro Programmi, · non all'intento di. rinnegarli in nessuna parte so– stanziale o di ·scuoterne le· fondamenta dottri– nali __,. poichè · mai come oggi i fatti della storia confermarono il nucleo essenziale delle constata– zioni e previsioni marxiste - ma all'intento di in– tegrarli, di perfezionarli, in base ai fatti nuo-vi e alle più recenti esperienze, specialmente dei pe– riodi della guerra e del do-po-guerra. Revisfone e integrazione che ,non investe le gran– di linee teoriche o le previsioni finalistiche, ma ri– guarda le rivendicazioni immediate e sopratutto i modi e metodi rivelatisi più opportun,i, anzi impre– scindibili, per la difesa delle conquiste operaie, pre– se di mira con tanto maggior accanimento quanto più esse apparvero risolutive dei problemi sociali; e inoltre ciò che ha tratto al trapasso graduale dalla v.ecchia alla nuova società in incubazione. Quei fatti e quelle esperienze erano anch'essi, generica– mente, nella grande e infallibile previsione dei maestri : ma non ne erano precisabili a priori le mÒdalià. Così da un lato, l'invasione dei trusts, veri Giani bifronti, che, mentre confermano la tendenza all'unificazione anche internazionale del– la produzione {provvida, ai fini socialisti, quando fosse sottratta al gretto interesse di pochi specu– latori e volta a beneficio del lavoro e del consumo), · aboliscono sempre più quella libera concorrenza • fra singoli, fra imprese, e fra Stati, che era il pre- suppos'to sottinteso e preconizzato sub specie aeter- 8 iblioteca Gino Bianco · nitatis dall'Economia liberista, e forniva gli ar– gomenti apparentemente più poder0si contro il socialismo, argomenti che lo sviluppo stesso della economia capitalista va, ogni giorno più, ine-sora– bilmerite sgretolando coi fatti. Così, dall'altro lato, e in apparente contrasto col fenomeno dianzi ·no– tato, ma, in realtà, in obbedienza a ~na ferrea logica economiéa di involuzione del sistema ·capi– talistico alr a~me del suo sviluppo, il_ritorno pro– gressivo (si direbbe meglio : regressivo) alle eco– nomie chiuse · degli Stati, mercè l'imperversare del protezio•nismo doganale, anche laddove il. free trade, come in Inghilterra, s~mbrava connatura– to ormai alla costituzione economica; e gli ·impac– ci opposti alla circolazione e migrazione, nonchè delle merci, degli stessi lavoratori, con l'effetto di ostacolare sempre più la' naturale divi:sione del la– voro fra i popoli, di turbare i naturali- equilibri demografici e mercantili, di aumentare il peso dei molteplici parassitismi e 'il- costo dei prodotti, e di . pr_eparare le co_ndizioni necess~rie, e sufficienti a nuovi· sanguinosi e sempre più vasti conflitti inter– nazionali. Così, infine, il doppio assalto, apparen– temente antitetico, effettivamente solidale, alle istituzioni di democrazia - politiche ed economi– che, che sono i due aspetti di una sola. sostanza - da parte dei comunisti da un lato e degli impe– rialisti, nazionalisti e monopolisti dall'altro, ecc., ecc. Tutti questi ed altrettali fenomeni, che - ripe– tiamo - in apparenza sembrano contraddir.si ma in realtà ubbidiscono a una identica necessità di vita del capitalismo nella sua fase degenerativa e conclusiva, impor:igono a tutti i partiti socialisti un e< aggiornamento n e una migliore precisazione dei loro postulati, non soltanto programmatici nel senso espositivo, ma altresì strategici e tattici nel campo dell'azione. Come si vedrà dalla e< Dichiàrazione prelimina– re » che oggi traduciamo, il Progetto austriaco - nella -cui compilazione certamente ebbe mano uno dei· più dotti ed acuti teorici e condottieri del mo– vimento socialista·, intendiamo Otto Bauer - si sforza di rispondere çzppunto a cotesta _esigenza di rinnovazione nei particolari, ossia di' conferma in-' tegratrice; di potatura nei rami e di innesto di nuo– vi virgulti nel vecchio tronco ·immarcescibile del– l'idea socia'lista. Anche i programmi, come i par– titi e come gli individui, se non si mummificano nella inerzia della tradizione dogmatica, hanno una vita e un'evoluzione. Al Progetto austriaco, da due anni ~ cioè dal Congresso di Salisburgo del 1924,_, lavorarono parecchie Commissioni, le quali, nel compilarlo, dopo aver già licenziato il Programma agrario, che s'intende far parte inte– grante · del progetto totale e anche del quale in– tendiamo oc·cuparci, non si preoccuparono soltan-

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