Critica Sociale - XXXV - n. 20 - 16-31 ottobre 1925

CRJTICA-SOCIALE 259 ugualmente, la Russia non può più conside– rare la Germania come uno strumento contro l'Occidente, nè la Polonia come uno slrumen– to della Francia contro l'Oriente. Una· certa costru_zione diplomatica dello immediato dopo-guerra è precipitata. -Col venirle meno degli strun:ieùti a ciò necessari, là n ussia a sua volla ct·eporrà dcfinitivamenlc - anche in rapporto alle nuove esigenze della sua-cvo- 1 uzionc i1!lcrna, se1npre più portala agli scambì conunerciali con l'Occidente - l'idea di uria conquista, con la spa<la alla mano: _a modo b_onapartistico, dell'Europa, alla causa della rivoluzione bolscevica. Le inquie– tudini della Russia non hanno più per campo l'Europa; esse esula.no tutte in Asia, dove pul– sano _-frementi, implacabili, le rivalità con la Gran Bretlagna e dove attendono i paurosi conflitti del Pacifico. Allora non· solo alla Hussia vieii.e a poco a poco a mancare il mo– liyo dì disertare la Società delle Nazioni, l'ex- .- Sindacato dei vincitori, p:1.apotranno venirle motivi gravi e, decis~vi per parteciparvi. Ciò dipenderà molto dagli atteggia.menti futuri degli Stati Uniti. Nessuno può· ora penetrare col suo sguardo i veli dell'avv,enire anche prossimo. Ma quello che si può asserire per · la Russia sovietica è che la pace in Europa agirà sulla sua costituzione interna per af– frellare lo slacciarsi della ·grave à.rmalura clil– talori a, elevata come Una fortezza contro l'Europa_bellicosa e reazionaria, che solle– Yava contro la riYoluzione i generali super– stiti :dello czarisrno. Così è. E non solo 1icr la R_ussia. La pace di Locarno è opera di democrazia e rassoda le democrazie europee. Chi, infatti, se ne af– fligge'? Chi iuvesle i suoi autori con l'accusa .di tradimento'? I nazionalisti francesi, e i ìno.- n archici · tedeschi. l\llostransi rassegnati, co-: slrettivi dalle circostanze, i fascisli italiani, ma cercando cli logli ere all'evento ogni gran– dezza, perchè sentono chè l'evento, ugua– gliando l'Europa nello sp~rito della demo_cr-a– zia; renderà vieppiù insostenibile .la separa– zione dell'llalia dal clima- generale politico europeo. A Locarno non si è combattu~o sol– tanto per la pace dei popoli, ma anche per la loro libertà. E la villoria unisce le due idee sollevandole nella luce dello· stesso lrionfo. RABANO lVIAUR,O. Da Erfurt a Heidelberg I socialisti italiani sono slati poco informali del rivolgimento programmatico del partilo socialista tedesco avvcnulo nel recente Congresso di Heidel– berg. I nostri quotidiani, dando una notizia sin– Lelica del nuovo programma, si indugiarono in impressioni complessive, ma non risposero alla domanda: in che si sostanzi a la differenza de I nuovo programma dall'antico'? È vero che il mar– xismo ne è stato tutto ributtato? È vero che il · partilo socialista tedesco, non è più .... sociali– sta? La risposta a queste domande iinplica innan– zitutto un quadro preciso delle modificazioni in– trodotte nel programma. Queslo quadro ·ci propo– niamo di tracciare, quando potremo aver soll'oc– chio il lesto di tutte le deliberazioni votate ad Hei– delberg. Frattanto ci pare apportuno offrire ai Biblioteca Gino Bianco noslri lellori Ulna indicazione riassunlfra delle novità introdotte nel programnia del par1ilo soc:a-– lisla tedesco, traducendo l'arlicol-o che il compa– gno Quarch pubblica nell'ultimo fascicolo (di ol;o– bre) dei Sozialistische Monatsl1efte. Pur nella sua brevità, che pressuppone nei lettori una pre=– cisa conoscenza del precedente programma di Erfurt,·esso può servire da vademecum atlraverso l'cv·enlo; p,oichè ben si lralla cli un « evcnlo » che il più forte parlilo socialisla del. mondo ,sotlopong:.i a solenne revisione la sua magna clwrta-. LA CRITICA SOCIALE. La commissione nominata nel Congresso di Nurn– berg per la revisione del programma del partito so– cialista lavorò con la massima intensità durante i gior– ni del Congresso -di Heidelberg. Ai vecchi membri la Direzione del· partito aveva aggiunto :Paolo Kampf– meyer, Roberto Schimdt e Paul Levi, in guisa che. tu·t– te le correnti del partito erano rappresentate nella Co.m111issione. Il Congress-o accolse in pieno tutte le proposte della Commissione, per la quale riferì - unico relatore - Rodolfo Hilferding, la cui azione media– trice unitar-ia fu sensibilissima . . Il programma si distingue in due parti, una cli prin– cipi, che ne forma come l'introduzione, ed una di azione, che propone le rivendicazioni concrete inerenti 1 alla costituzione, all'amministrazione, alla giustizia, alla politica sociale, culturale, scolastica, finanziaria e tri– butaria, alla politica economica ed internazionaJeJ Mancano due. capitoli: il programma agrario e il pro– gramma sanitario, non essendo arrivate a tempo le Commissioni a formularli compiutamente. Si lasciò vo– lenlieri all'avvenir.e di assolvere -questo compito spi- noso. , • Si sa che sul ·terreno dell'agricoltura l'evoluzion~ si compie iìÌ ,modo parzialmente dìverso che in quello dell'industria; e si sa pure che la social-democrazia è stata finora in Germania principalmente un Partito composto di lavorat~ri dell'industria, che non· hanno una diretta esperienza delle fatiche e delle preoccu- . pazion_i dei contadini e dei piccoli prnprietar1 agricoli . Ma c'è stato un fatto decisivo: da un anno i grandi im– . prenditori del capitalismo e i grandi proprietari ter– rieri si sono mobilitati per l'offensiva contro la classe · lavoratrice; la coalizione dei partiti di destra ha cer– cato di piegare 1o-Stato ai suoi voleri. La risposta del · proletariato tedesco non poteva essere che quella di un grido di guerr.a e di racoolta contro tutte le tendenze reazionarie nello Stato e nella Società. Ciò spiega in qual modo è sorto il nuovo programma cli Heidelberg. Cot_esto impulso politico si fa sentire specialmente 11clla parte fondamentale del programma. Nel primo comma di esso, nel quale è richiamato il processò marxislico di concent_razione del capitale, è stata inter– polala una nuova proposizione. nella quale si _afferma che una gran part~ del suolo si trova nelle mani dei gressi proprietari terrieri, « i nalurali alleati del grande capita1ismo "· Con ciò le- forze preminenti dell'agri– coltura tedesca veng,ono considerate esse pure come nemiche dei lavoratori. · Nel secondo oomma è delineata l'importanza che ha-nno nel processo ~oonomico gli impiegati e i lavo– ratori intellettuali. I loro interessi coincidono sempre più con quelli degli altri lavorat,ori. I « funzionari " non sono invece stali compresi, nel programn'l.a definitivo, Lra gli altri lavoratori, perchè essi, nella loro µos_izione iulermedia, gravilano ancora lroppo dalla parte degli imprenditori.- Il Lerzo· comma stabilisce che anche ai medì celi spetta la piena partecipazione al progresso ma· et:iale e coltu- ale, res-0 possibi'e da]e aumentate for- ze produttive. · Il pensiero fondamentale di questo capitolo è chiaro: lavoralori, medi ceti e intellettuali vengono dominati dal capitale finanziario e si Lrovano in uno stato di di– pendenza economica. Come possa compiersi •e come effeltivamente si compia un continuo incremento delle

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