Critica Sociale - anno XXXV - n.19 - 1-15 ottobre 1925

CRITICA SOCIALE 249 l'Emilia, a superare i 40 quintali per Ettaro; e il Bar– toli, ben noto agli agrari italiani come una delle su– preme guide della loro organizzazione, precisava, in un Riflessioni e ricordi suo articolo, nel numero citato dell'Italia Agricola, che sono già parecchi e parecchi anni che è cominciata que- Prendiamo atto che la càmpagna granaria del 1924-25, sta progressiva elevazione nel prodotto unitario del le cui operazioni utili all'increment-0 della produzione grano; per effetto della quale « fortun:,i.tamente è ormai si sono tutte esaurite prima· che fosse ingaggiata la lontano il tempo delle magre '6, 7, 10 sementi, e non « battaglia per il grano», ha dato una raccplta di fru- _sono più tanto rari i 25, 30, 40 quintali per ettaro)), mento straordinariamente abbondante, che. fu ritenuta Il Valenti poteva anzi formulare, già 3 o 4 anni ad- in un primo momento di circa 60 milioni di quintali, fu dietro, un interessante diagramma, riprodotto. ora dal valùtata subito dopo la trebbiatura di cil'ca 62 milioni Bartolì nel suo studio, per dimostrare cpme, biennio e ora, dopo più accurati calcoli, vien computata a circa per biennio (data la quasi costante alternazion·e di. un 66 milioni, con una eccedenza di quasi 5 milioni di quin- anno grasso e· un anno magro che si ha nei prodotti tali sulla massima raccolta avutasi precedentemente. agF-icoli), si constata, da che si hanno ordinate e ra- (di· quintali 61.191.000 nel 1923) e con un prodotto - zienali statistiche agrarie, un continuo progresso nella medio unitario di circa 14 quin'tali per ettaro, superiore produzione assoluta e relaliva (cioè per unità di super- di 0,9 a quello del 1923. · fice) del grano progresso interrotto soltanto dalle anor- È lecito presumere eh{}, con tutto il complesso degli mali condlzio~i del periodo della guerra: 9,85 quin- sti'umenti bellici coi quali si vien oompattendo la bat- tali per ettaro nel biennio 1908-09 e 1909-10; 10.25 nel taglia per il grano, il Governo e i suoi collaboratori ~i biennio 1910-11 e 1911-1-2; 11 nel biennio 1912-13 e ripromettano, nei prossimi anni, 11n ulteriore incrp· 1913°14; poi, dopo la guerra, 9,55 nel biennio 1918-19 ment-0 nella. produzione dei frumento. Per la cam- e 1919-20; 10.25 nel biennio 1920-21 e 1921-22; 11.6 nel pagna prossimà, frattanto, le condizioni atmosferiche biennio 1922-23 e 1923-24. Non è quiqdi arr:schiato pre- sembrano esser tali da costituire i migliori auspicì per sumere che si possa, nel biennio in corso, toccare la Jhe• le semine. Auguriamoci ch,e questo favore delle condi- dia dei 13 quintali per ettaro, e forse anche s1iperarla,. zioni naturali continui ad assistere i combattenti nella dato il fortissimo racoolto già ottenuto quest'anno e . loro lotta e ci regali, nell'anno venturo, un risultato che, le favorevoli prospettive anche per l'anno pròssimo. con la sola asségnazione dei premi e con la pro1ezione * * * dei films, noli sarebbe forse possibile raggiunger~ Certo l'jntroduzione del dazio sul grano, avvenuta - In· attesa di questo augurato evento, vogliamo espor:- come h~ acutamente dimostrato Gino Luzzatto in un re alcune nostre modeste riflessioni. Non sarebbe 1if- suo 1 .ecente artioolo su queste còlonne _ in un mo- fatto vantaggiosÒ che il clamore di quest~ battaglia per mento in cui l'agricoltura italiana, per il rapporto fra il .grano avesse l'effetto qi ;far estendere l_asuperfice di i prezii interni ed esteri del grano, ·non ne aveva alcun terreni coltivata a frumento. È. noto che ,da quando il bisogno, non è uno strumento molto adatto a stimolare compianto Ghino Valenti riorganizzò in Italia, nel 1908, l'incremento della produzione ur1itaria. Le statistiche l'ufficio di statistica agraria e dette un indirizzo or- mostrano che ia .temporanea sospensione del dazio sul ganico e razionale alla raccolta dei dati, fu, .constatato grano non aveva prodotto l'effetto _ chr alcuni pote- che in Italia è persino troppo ampia la superfice colti- • vano aspettarsene _ di diminuire la superf;ce colti-. vata a frum.ento, specialmente in zone elevate, dove. vata a grano, eccetto in alcuni paesi, come le Puglie, si semiha grano in terreni che, anche ooi migliori-mezzi la Calabria, la Sicilia, che hanno pòpolazione agricola di cultura, non possono dare, anche nelle aimate più scarsa, la proprietà più accentrata e le terre ooltivate propizie, più che 7 od 8 volte la semente; sicchè. da una massa instabile di ,salariati. Le oscillazioni alla . se si dov~sse fare un rigiqo bilancio economico di superfice coltivata a grano furono, iflfatU, ·negli ul- quelle coltivazioni, il cui. Erodotto dovesse esser ven- timi anni, le seguenti: duto sul mercato anzichè adoperato - come è - per l'uso famigliare dei·coltivatori, si _troverebbe che sono 1919-20 Ettari 4.286.600 collivazioni oostosissime, le quali presentano anzi un'ec- 1920-21 ,, 4.570.500 cedenza di spese sul reddito lordo. 1921-22 ,, 4.766.700_ Anche recentemente, uno dei più competenti studiosi 1922-23 ,, 4.649.500 di problemi agrari che abbia oggi l'Italia, il professor 1923·24 ,, 4.675.900 Serpieri, nel fascicolo del 15 séttembre (tutto dedi- 1924-l5 ,, 4.566.300 cato alla battaglia per il grano) dell'Italia agricola,. e cioè fur-ono di poca importanza, anche ,dqpo l'ab- riassumeva i rilievi fatti in argomento, osservando che bondantissimo -raccolto del 1924, che ptire determi- dei 28.4 fu~lioni di ettari di superfice- produttiva che nò un notevole ribasso nel prezzo del grano. Non è ha l'Italia, i terreni seminativi costituiscono poco meno escluso, viceversa, che la soppressione del dazio abbia della metà (Ha 13,3), e di questa H grano occupa oltre servilo di stimolo, in questi ultimi anni, ad intensifi- una terza parte (4.7); aggiungendo Che non v'è nes- care la produzione granaria,· per avere nel più abbon- sun'altra nazione (fatta eccezione della Danimarca la dante prodotto unitario un compenso alla minor fa. quale p17esenta anzi una notevole eccedenz,a) che abbia cilità di aumentare i prezzi. In t.utti i campi della pro- una quota di terreni seminativi superiore a quella del,- duzione l'aculeo della conoorrènza esercita questo be- l'ltalia, e, fra i terreni seminativi, una quota più alta nefico· influsso; mentre la possibilità di posare sui mor• assegnata al grano. . bidi guanciali della protezione toglie lo stimolo a per- Anche nella recentissima cerimonia romana dell'll fezionare i sistemi produttivi. È stata ta protezione ottobre il Duce della battaglia ha del resto procla- doganale che ha lasciato sussistere per tanto tempo mato che « non si tratta di aumentare la superfice col• certi zuccherifici che avevano un macchinario arre- tivata a grano; si tratta di aumentare il rendimento me- trato e in cattive condizioni, il cui uso l;lccresceva no- dio per ettaro ». Ora questo aumento, che è augurabile tevolmente il costo cli produzione; ed è dovuto al dazio si abbia, rappresenterebbe non un fatto nuovo nell'eco- doganale sul grano se per tanto tempo, negli ultimi nomia àgraria italiana, ma la pròseçuzione di im fatto decennì del secolo passato, 1-aproduzione granaria pro-• ,che si va avverando da lungo tempo. g·redl con estrema lentezza ed ebbe anzi regressi, sic• Già il Ministro dell'Economia Nazionale, nel discorso chè fa media che fu· di 36.318.000 quintali nel quin- da lui tenuto agli agricoltori convenuti per la cerimonia quennio 1879-1883, discese a 35.914.000 ne\ quinquen- testè ricordata, riconosceva che, mentre al Valenti era nio 1896-1900, come apparisce dalle cifre dell'An- sembrato quasi favoloso, nel 1913, il raccolto di 30 nuario statistico italiano, pubblicazione ufficiale del- quintali per ettaro ottenuto in qualche zona, oggi in- l'Ufficio Centrale di Statistica. vece si è arrivati, in alcune zone. dei Cremonese e del- Dal 1901 comincia un incremento notevole nella pro- Bibliotec·aGino Bianco

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