Critica Sociale - XXXV - n. 18 - 16-31 settembre 1925

CI{ITICA SOCIALE 239 potersi applicare a larghe estensioni con carattere di uniformità. Sono in fondo le ragioni stesse della scarsa effiJ cie_nza e della volubilità dei partiti politici in Itali :1.,· onde seguì che anche le pur poche conquiste o con– . cessioni politicli.e ed economiche siano rimaste assai più teoriche che pratiche. *** Pei noi - ritornando ai pi;,incipii resla ferm~ il programma che mira .a sostituire l'ordinamento del , s·alarialo con altri ordinamenti produttivi, piuttosto che a sostenerlo con mezzi correttivi. Il limitato sviluppo, che riteniamo, nelle condizioni presenti, ancora per molto tempo riservato in Italia alle attività della grande industria, ci mantiene fermi nella antica fede: che, mentre non teme e non ostacola i Consigli di fabbrica e non dispera di un razionale· e benefioo sviluppo della ra,ppresentanza operaia, crede e confida tuttavia molto più nel progressivo sviluppo qelle Associazioni coo- perative di produzione e di lavoro. · FABIO LUZZATTO. Lalegislazione s ciale inglese nel. dopoguerra L'« Archiu fiir Sozialwissenschaft » reca nel suo ul– timo quaderno uno studio del dott. F. Heyer su questo argomento. · . . · Dopo aver ricordato l'alto grado di sviluppo al quale era giunta in Inghilterra nel 1914 la legislazione sociale, l'autore sostiene che la guerra,.mentre in ap– parenza ostacolò il progresso dellé conquiste operaie, in reallà lo affrettò. Egli ricorda la legge per mode– rare il prezzo delle pigioni e ass· curare .l'approvvi– gionamento delle masse; la creazione di una Cassa di assicuì·azione per i disoccupati; l'in traduzione d'ei ~a– larli minimi in moLte industrie; la riforma dei parti di lavoro nelle miniere (squadre- lavoranti sette ore e scala decrescente dei salarii). Quasi tutte le leggi so– ciali vennero ritoccate, per opera del Ministero di coalizione subentrato nel 1916 al Governo liberale. Espressione della nuova importanza assunta dalle leggi sociali fu la creazione del Ministero del Lavoro. La guerra· dei sottomarini costrinse nel 1917 il Governo a ema11:are decreti p_er la coltivazione obbligatoria del suolo e a stabilire prezzi minimi per i cereali e sala– rii minimi per i lavoratori dei campi. Queste misure durarono fino all'agosto 1921. · Le difficoltà di vetrovagliamento verso la fine della guerra diedero origine al « Mother µnd Child Welfare 11cl » ·del 1918; col quale si autorizzavano i Comuni a sussidiare le madri e i bambini fino all'età di cinque anni. Lo Stato contribuiva nelle spese. Qurslc prov– vlidenze sopra:vvissero alla guerra: si noverano oggi in Inghilterra 2000 « maternily centres » e 350Q vis' la– trici che assistono le madri nella loro casa. Importante è il fallo che, durante la guerra, i lavo– ratori conquislarono definitivamente, in' quasi tutte le industrie, quella giornata lavorativa di otto ore, che da tanto tempo era nel loro programma. Questa conqui– sta però, sebbene attuata· in pratica, non è apcora consacrata dalla legge, a dispetto delle decisioni della Conferenza di Washington del 1919. I Consigli di fabbrica, che, durante la guerra, ave– vano preso una discreta es'lensione, in seguito andaro– no perdendo influenza, ed oggi sono quasi dappertutto scomparsi. Il • Tracie floards .lei »del Hl18 stabilì. anche per il tempo di pace, la norma dei salarii minimi, intro– dotta dalla guerra. Il Miùislpo del Lavoro ebbe da quella legge facoltà di creare « Tracie Boards » dovun– que non esisCessero istituti per il regolamento dei sa– larli. Attualmente questi Uffici d-eì Salarii, estesi alle industrie della juta, del lino. della canapa. del tabac– co, ecc., regolano le paghe di oltre 3 milioni di operai, di cui 70 per 100 sono donne. Il • Goal MinPs Agre– ment » del 1921 fissò i salarii minimi per i minatori!, i quali in Inghilterra ammontano ad un milione. Così, oltre 4 milioni di lavoratori hanno acquistato il di– rillo di un minimo di paga: più della metà del totale proletariato industriale inglese. Biblioteca Gino Bianco Ad integrare i Trade Boards furono creati i Joint lncfuslrial Councils, chiamati· anche Whitley Councils dal nome dell'autore della legge che li chiamò in vita. Mentre i Trade Boards regolano i salarii nelle indu– strie non organizzate, i Whitley Councils assolvono tale còmpito in quelle organizzate. Essi sono Comi– tati volontarii di imprenditori e operai, comprendenti un intiero ramo d'industria, e quindi operai di azien– de diverse. Ma il Gov.erno, che ha un suo rappre– sentante in ogni Trade Board, non ne ha alcuno nei Whillèy Councils, pure appoggiandoli nella misura del possibile. Loro soopo è quello -di attenuare i conflitti fra capitale e lavoro, mettendo in rapporti continµi quegli imprenditori e quegli operai, che ipv~ce di re– gola si mettono in rapporti soltanto in via eccezio– nale, quando ·c'è minaccia di uno sciopero o sorgono difficoltà e contrasti o crisi industriali. Con ciò le due parti, tenute in continuo confatto, si còmunicano i loro desiderii e i loro bisogni, non come potenze ne– miche, ma come collaboratori. Tale almeno è, in teo– ria, la funzione dei Whitley CounC:Zs: più graditi agli imprenditori, .che agli operai, i quali sospettano in essi un mezzo ·per indebolire l'influenza dei loro S:ndacati. Le più importanti fra le industrie oosì organizzale sono quelle della lana, della seta, della carta, del legno, del · ,vetro, del"cemento, del cuoio, ecc.; comprendenti com– plessivamente circa 3 milioni di operai. Ma, nelle mag– giori e meglio organizzate industrie, finora non at– tecchirono: per esempio, in quelle del carbone, delle costruzioni navali, dei lha_nufatti tessili. *** Nel 1918 si effettuò un'opera legislativa. da lungo tempo pvogettata, la legge che diede basi- giuridiche alla istruzione primaria e media nell.a Gran Breta– gna: l'Educalion Acl che prese nome dal ministro Fisher. Essa ha importanza sociale anche perchè pre– scrive che i r_?.gazzi d'ambo i sessi continuino fino ai 18 anni compiuti la loro istruzione nelle day confinua– tion schools; e perchè autorizza i Comuni a istituire Asili e Giardini d'infanzia e a nutrire i bambini in quelli accolti; e infine perchè limita l'impiego dei fan– ciulli in certe industrie. Nel 1919 il Ministro Lloyd George fece approvare la legge « per le Corti industriali», 0011 cui era creata una stabile autorità centrale ( « industria! Court •) con sede in l.cmdra per la definiztone dei dissidii indù-· striali. Non è, obbligatorip per le parti in contrasto il ricorrere a tale autorità o l'accettarne i responsi, ma le sue sentenze in genere non restano senza influen- za nel regolamento delle controversie. - Nello stesso anno e per oper.a dello stesso Ministro · fu resa obbligatoria la « squadra di. sette. ore » per i minatori lavoranti sotto il suolu. Come è noto, attual– mente costoro tendono a far abbassare di un'altra ora il limite della loro giornata di lavoro. Col Miniri.(J_ ln– duslry Act der 1920 fu rafforzata la sorveglianza dello Stato sulle mipiere, e fondato nn reparto minerario (Mines Deparfemenf) nel Roarc/ o/ Tracie. Fra le altre disposizioni di questa legge, merita di essere ricor– dalo il prescritto versamento di un penny per,ogni ton– nellata di carbone scavalo. Poichè in media le miniere hrilann1che producono ogni anno 250 milion i di ton– nellate di carbone, questo versamento get.ta circa un milione di sterline annuo, di cui i quattr o qu inti sono destinati al miglioramento delle condizioni dei mina– Lori (case di ricreazione, terreni sportivi, ecc.). e il quinlo rimanente serve a finanziare ricerche e studii interessanti il lavoro nlinerario. Coll'Old Age Pension . le! del 1!)20 il sussidio per la vecchiaia, che durante la guerra era stato aumen– tato da 5 a 7 scellini. fu portato a 10; con un prov– vedimento successivo fu stabililo che i ciechi perce– pisséro la pensione di vecchiaia a partire dai 50 anni d'età, anzichè dai 70 come avveniva prima, e che ai Comuni incomb~sse l'obbligo di nutrirli. Con l'Housinr, Act il Governo si sforzò di n1ettere r:– paro àlla penuria di abitazioni. La guerra aveva por– talo ad u,na stasi quasi complela nell'industria edilizia, anche perchè lo Stato teneva artificialmente basse le pigioni. L'Housing Act autorizzò i Comuni a edificare ed appigionare case operaie; il Governo, cons:deran– do che la limitazione statale degli affitti avrebbe reso poco redditizio il capitale impiegato in tali case ed impedito l'ammortamento, si impegnò a rimborsare alle Casse comunali le eventuali perdile di capitale o d'in– teresse. Anche agli imprenditori privati vennero con-

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