Critica Sociale - anno XXXV - n.2 - 16-31 gennaio 1925

30 < 'Rl1'ICA ROCIALJÌj e.roliici dl8i lavQltatomi ,di Mioùi,ne,IJ,a,,in tutto, ipara. gon,abil'i ai ,primitivi cristiani ,c,he ,s,er ,e.na ,mente ,af. ·frontav.aJ1Jo rfame, e moriJe,,,.an:z.i che• 11ininegarei 111 lq,ro f.eide, 1p,otremmo desideirar,e, che si pariasse con rpiù s,ptriio dii verità d1e1l 1 sindaca1i 1 smo « mat,eirialista 1> pro,pag;ato dai ·s()ICi<11isti. Intanto cì 1)wm1eltt,a la Ci'Viltà Cattolica: ,dii respi,n. gere il paragone da essa ,posto, insieme con i facili rètori del nuovo regime, tra Sindacati moderni e Corporazioni medievali. Queste, anche qu:andto ,inic.I,usero i « ,co,mp,agni » ti<a le .file d'e1i maeistri, non ,eirano nè -notevano essere paragonabili agli odierni Sindacati, figli della gran– de indu.st11ia, e ·auindi ·animatt da ·urna ,cosci,enza di fini e di mezzi, che non potevano avere le Corpora– zìoni -rrJ!ediielV'aJi, v-e,raimeinte « ma,teriaiiste n. cioè· i,n. te'!lfo iso1:o,ad uno sco,po l,i1mitat,o di mig:lio1rameinto pro f,e ,ss.io n a,1 e. E 1\a,p,paiamiento la -CiviUà -Cat'tolica lo ouò fa,1•e, in quanto essa pure limita l'oggetto del Sindacato moderno aGl unia {< -P'I'omo.zione dei ,comuni inte~eissi pt'o.f•01S1!;\Ìo·nali n, -otoè .a.a una a'zio-ne, che- non si J1eiv.a un palmo tla terra é riduce ,davvero il Sindacato a,d un m;iopP- mez.oo ,d'uttl'i,tà iln11Illiedi1at.a. Solo, un -po' più innanzi la .stessa Rivista parla di « bene-s– selr'e fisioo. eccmOIIlli,co,, •mOlriale 1 » ,per ,dieite·rminaJ1e1 il fine dei Sindacati e allora, con l'aggiunta del re– q;u:i'Sito '" morale », si 1entra in un aJ:t1•0 campo neil vieiro camipo tin ,cui no 1 i soda;lirsti !possiamo :rletta- . n~einte ,dir-e ohe, l'oir.ga.n'ilzzal)ione catt,o,Hc:a, <male è dei.· s1derata- e propugnata dai Gesuiti della Civiltà non è tm:OII'ale. . ' Difatti. se morale devè significare umano, nel se.n– so ip,iù alto ,d,eM:a1parola. cioè is-vo,Jgimento, neU'ul()mo di' ,quell'i-ntitm-e, pe'rsonalitii che r,ffilld,euomo l'uomo e, oom:ei.tale, lo fa l'i:beiro nel ,a,o,ve,re, ,n:e/lla il'ei~g,e, 1 Cthe gh 1mpon1ei .}!a su.a 'I':agioilet ,e, ah.e, ,è ta div,ini tà insi~a nell9: 'Urt1:atnità, l,a 1elgge ,di -Dio oome si iJ)UJÒ e/ •Sl diwe m,ca,ma1re nell'Uomo; come P'U.Ò dirisi ,a fl11;e '!719raLe una or.~,a,ruiz~a;?Jilone ohe, ,parit,end,o· d'al P:mc1p10 che povert e ricchi sempre ci furono e C'l saranno, ·come ,s,crh,,se Pio X vuol porre 1Stotto tutela Ja. isoci-età det Jia,v,Q1r.ato1ri: p-er ,avveizzarei ,i « :Loro soci a temei:5i conbeint~ de!l:Ia l-01rosorte, a so,p– po,~re con m~nto ~,a ifahca e a mena:r sernrpr'e quieta e tranquilla vita n, come consio-Iiava Leone X.III_ neiTl'en,oiclioa Oiwd ,wpostolici dei"' 1878? ~Sen,z,a· C?~11deirare· ~he, .se :I'um~a-qità aderisse a questo con– siglio,, ich~ 10 ·V101glro r1tener.ei dato solo -peti<fin ,di bene e d1 P'll!Ce_sociale, la storia_ steis.sa, 1ea }u1ra.ta dal].e ,suie 8:Jlhtesr f,e•c-0~de,,staig,n,ere:bbei in un ,quie. t,ilsm? _mooti!f-e.rtoe o,grn v 1 rog111es~o•sarebbe ;reiso im– ,po,ss11b1le.; Q'Uelsto oomsi1~lio d,i rassegnazione ohe: ri– &pond-e! ,ad ·un ori,sti-an,e:sÌ !J.no , steri.lizzato ' sarieibbe oarto :beine .acic:etto ai ,deit;~tor:i, :del ,cap-ita.l.e:, p,romet– te:rielbbe.tfor-se y,n,a, l"edieiniz:10ne in :p ,ruradi.so al -po,v,eiro Lazza1r<?, ma mtiantd, su ,qu,eista dur,a ter.ra . in cui ·i oadrom sono ,così prqpe,n:s;i a ,servine a Dio e,d a Mamm?'Tha, e _:soi:i, >CQISÌ c,onitenti ,·d!e1 1 J,e ,parole: ,del Pa,pa, -a che 1S11 T'J.,dlLrTeib.be, ,set non. ad u,n rinS1al– d~.mei~:to _delle catem,e a,l ipi·ede del •proùetariiato? . E d1f.a.tti 00 1 si ,e: .rnon alt-rimentJi ,è struto s·oe,sso moUo ·spe~o, inteso il cri,stiianeistmo da 1politi1ci aÙa Ba– kum:n,e, d::t ,flla:o·~ aJla, NietaJsohe e, da og,rui fac·i[e o.raif.Olred1 com12no. · · · Ma è ·quJeiStto, il c-riisti.anesimo ,de,I di6•CO'r,sod,ella montagna?· No· e •p,oi no,! E la Civittà Ca.ttolica questo dovrebbe sapere: inte– so. al m-<?tdiO' ,de,gl: eoonomi,s,ti cattoli·ci, tipo Le !Play, , d,eq, isog:ru _,air~omstli diel Ba.stiat e... d!eii te'ntativ-i dei!Ìle ~orl?orazwm collaborazioniste dell'odierno fascismo 11_Smdac_at?, oltre che neigazione e tradimento del~ • l>' 1 ?•ea <:n,t~ana., ~ c_osa vam.a, e fllJO!I" d'opel'a, petr– che ess:o ha ragione. d',es,sere Ste 1Stottinten:de· una l?,tta,, U:11 {;O?,i;rasto da isu,pe,r,a~e; e da s1.1ip,erarPi ,cQIIl I OO'g·a.mzzazwne, co,ntro i p,a.èhroni, che ·,sono, !P•er effetto_ sp~nta.ne01 d'e1Ua forma economica modlerna 01rg.an1zzati per ·co,n,to lOll'o. ' Sindacarsi 1P~ Test1~e come1 isi è, è da scemi; ie _1-osanno_, que,gh or~aruz2'atori ,cattolici ohie·, 'Una vol– ~a ,f.a,tt,i le le.g\h,e ~1,anche, ih-<1:n •~CMJ.topQil"si sul tell'– reno ,di~lla,_ lott~ ~r ?1,a1ssei,ne 'Pl'Ù nè meno di quoo d3:11!l8,_ti d1 ?ociahsti; ,e· l•o &anno -i ,dev-oti padri ,ge– suiti,_ 1 quali confessano che lo sciopero " ha radici assai -profonde » e -« le icontin,g1emze ,d,ell' ora lfug. gente no~ potranno schiantarlo ». Dunque: Sinda- Bi pi oteca Gino Bianco oa,to vuol ,di1re .associazi01ne, ·OOtffiposta 1per -0tten001e ie di-fondwe tn una fo,tta. migliotameniti ,pmflessiona:li; ma eiss{~sarà meiz.zo d'cleivazione H mrutiecri•alista », se a questo· solo còmpito si arresterà..i sarà mezzo d'ele– vazione, ~< mo,rale », sei iI11quad:rerà quello SOOJPO iprti. m01rd:iaJ,e in un ,td,ea:llé swp,eriore di, v-ita sodal'ei. ,e I ca.ttolici han,no, antcth' eSSli 'llll. l01r0 idealie, ,e , sanno ,c.h'e que1Sii0, -ei ,questo :solo·, ;può ri:diaire a;lla nazione ,quel seinso- della f.rat,ell'anz,a, (I'lliedilac-01scioo. _za ,ct,e,J ,d,oiv,we, qu,eiUo, stfmolo ·,della cooperaziooe, quel gusto e bisogno della giustizia, d'onde, sgorga IPo,rdine ,e il ;p,roigr,eis,so el la ,g11andiez.za della •Pa· tria ». !Così ,wrivo,no· i IP'ii do,ttori :ai Civiltà ,Gatto. lfoa, ,co,nf()IIlldend-o, lei 1 p,iù diispa:Date: co 1 se ,e scivolando· nel tbieille,d-eHa Patria, iment.:r,e ·si tratta. fa prilmo luogo del bene delle classi lavoratrici, che·, in quan– to sono !IDcllggio,ranza 1 e f01rza P'rodu ttiva ,die,11,aPa– tria, ,co,oiperenanno al bene d'il 1qu1e,st1a, sowo -se si ado•. !pEllT'eTa.nno a:l berne fi1sd1co ,e moira1e 'Proprio. Tuibto ,c_iò eiSiSle1 ;potr,a;n,oo ,fare, non stanido,sene ,qui,e. te1 a:11-alQro ISIO!rttei, cornei •V:Qlleiva 'PlaJpa Pi-o X, ma l()lf,. tando 1p•en·mi,gliora:rla e p,eir raiggiun.g1ere ,q:u.ietllie condi~zfoni sodaihi, in oui l'uomo ;possa eissere vera. mente uomo. E questo è l'oggetto dei Sindacati so– cia:l'isti, in cui si ruvvera l{]'Utellalotta 1p,e'r 'fu., gi1usti– zia che Cristo volle, non dei Sindacati cattolici, in cui la •rel1ig'ione diventa amrnaliatri-ce, e fa Chie-sa si conv,eTte in... cai<abinierei. ·Sofo una talle OII'lg,arri.zza;zi-onie'. sinidaoal,e, (e- non queina 1prof,éssata •dlaJi,Gesuiiti) ,è •« •hec:ita· non solo, ma oppo,rt1.1ina ,e, vanta,g,giosa, anz;i ne.cessa1ri,a IP'81r ri•sol 1 ve.re: l,a, queistione O!J)leraia », coonei :sorive ~,a Ci– viltà .Ca.tlol-ica. In conclusione: l'oggetto del Sindacato non può es,se,r,eisolo -d,~ natu.ira :pirolfessÌ'o-naJe, ma, come:. rpe,n. sano i ,catto 1 lfoi, -a:ev'e1S1S1e1re, anche di nah.1i1·a rnorale; .solo che ,o.ue ,sto, il morale· 1» nOln -dtecvie intendei1,si oome sfo1tz.o a tra.ttem1e1r ,I'a/StSleig1Il!a-ti i ,J,a,vora:to,rì nel loro assetrvime,nto di lbruti, ma -oomei .Sforzo, a so,spingielI'li vertso la loro liibteiraz:ioine morale, ,vie:r,so~1alo-ro uma– TI(iità. E a:~lora, siccome· ,q.uiesito fine non :si ,può, non dico raggmngere. ma nemmeno avvicinare, nell'at-• tua:le ordina1:nento sociale, così il Sindacato deve tenderie, iPe!Ì' -finieimJo,ra.lle, a mutaa1e 11 prei_seinte si– stema ,di p,ro,duzione:, ei -cioè deve, ,e,ss~re :g()lci,a;li.S'ta. .AT 1 FREDO. POGGI. PUBBLICAZIONI PERVENUTE IN DONO. Pietro Franciosi: San ;lf"arino, il .più · piccolo Stato d'Eu– ropa; fase. 36.mo de « Le cento città d'Italia ». Casa Edi– trice Sonzogno, ·Milano (cènt. 80). L~ stesso: Ricordi in Repubblic1 dell'dbale Cesare Mo11- talt1. - Imola, tip. Galeati, 1924. . Cor~ado, Barbagallo: Passalo e presente, saggi di storia, f1losofl'l e politica. :..... Milano Socielà Editrice « Unitas • (Viale Monforte, 12) L. 10. ' · · . . L'a_ut_ore ha _racco!to in questo volume scritti ·pubblicati 111 R1v1st_ee f:ll?rnah, _e ;1e n'ha aggiunlo qualcqno nuovo. ~1 quesh scrilt1 alcnm s~ legg~mo con, vh·o hgeresse, spe– cialmente quel)o . s~1 lr~ (me d1 Cc(rfag111e, in. cui, se pur ~on qu~lche hberta eh mterpretazwne, sono rappresentati 111 mamera molt9 efficace i termini del duello all'ultimo s~ngue fi;a Roma e Cartagine, che termina col trionfo del- 1'.mgordo e_ travolgente imperialismo romano. Interessanti riescono anche lo scritto su un duello di civillèt ( duelfo fra la civiltà occidentale e l'orientale, in seno all'Imp_ero· romano) sebbene non sempre persuada l'allribuzione alle. opposte tendenze e caratteristiche di due civÌltà dei mo– tivi che generarono l'urto onde venne la. crisi deÌla società romana; e quello su le orivim della guerra franco-prussiana del 1870- 71, in cui tuttavia la leggerezza e avventatezza della politica francese non appare posta in così chiara luce– come son poste le calcolate insidie della. politica bismar– chiana. Dei due scritti filosofici uno esamina con sottile anal_is1 il passaggio del pensiero crociano dall'equazione ~tona-arte an·e_quazione . sloria-!ilosofia .. : e. l'àlt~o- espon~ il contenuto e 1 caratteri del sistema dt hlosof1a scettica de1 nostro amico e collaboratore Giuseppe Rensi soffer– mandosi su alcuni punti, principalmente su quell~ filoso– fi~ . del)'autorità che. parve la dottrina politica e la giu– ~hf1caz1ime d:el fa_sc1smo, contro la .cui . azione vicev~rsa 11, Re~s.1 senti_ sul.11t~ quella repugnanza politica .e morale _di cui 1 nostri lettori hanno avulo un saggio eloquente nel– lo scritto ?el Rensi pubblicato su queste colonne. Rigamonti Giuseppe · Redattore r~sponsabile OH Tip. EIIRICO UZ.ZARI a[.- MILAHO (24) Yia Barbavara, 2- lei30-124

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