Critica Sociale - anno XXXV - n. 1 - 1-15 gennaio 1925

6 CRITICA SOCIALE E il Governo? E il Comrnissari_ato dell'Emigrazio– ne? Non .solo l'uno e l'altro non 1,gnoYano nulla, 1!1?– si comportano in modo da appanre corresponsab1h. Se ne vuole una prov.a? . . . A Homecour, nella Lorena, .un3: d1t~a 131deiI·urs1c~ occupa all'incirca 200_0ope~a1, ~1 cu~. una_ n~eta _e stabile perchè fatta d1 qualificati o d1 sipecia1Izzat1. Per sopperire ai 1000 ~perai ~he le !flan'.:ano, ha_ re-• clutato in quatfro anni, solo in Italia, circa qua1 an- tamila uomini. . . . .. Che significa ciò? Che gh em1gra~t1, u~a volta giunti a destinazione, non possono res.rnterv1 e _s,ene vanno a cerca:re lavoro altrove. Credete for,~e che 1~ autorità italiane abbiano oercato di sapere 11 perche di questo esodo inint~rrotto? n~m1_neno _pe;i: :SognC? Hanno continuato a vistare le nchrnste, md1v~dualI o collettive, come se nulla fo13.se. . . . E questi casi sono, purtroppo, numerosLss1m1 ! * ~ * Due questioni di alta importanz_a S?~O an~he quelle riguard,anti il diritto siinda?ale e _il d~ntto d1 voto de– gli inscritti_ alle Casi~e ~bbhga;tone d1 s-o,coorso o alle Cas-sei Pens1om per 1 mmaton. . Il Trattato ignora i sindacati, nono1S~ante che_ m Francia vigano disposizioni di legge m pro:pos1to. Se in esso si è sentito il bisogno di prev,edere 11 caso di italiani inscritti a Società di M. S., è indiSipe.nsa– bHe estendere agli Italiani i diritti ,sindacali degli operai indigeni. . Ma la questione del diritto, di voto ,pe~ la nomma dei de1egati alla g12s,tione delle ~a~se d_1B-.occorso _e pe.r l'elezione ~ei del.e~ati dell~ M!mere e _di_ una evi– denza chiari,ss1ma. V1 sono Officme e M1mere dove la maestranza frances.e,si riduée ai dirigenti e ai capi repairto. Poichè le trattenute_ per la_ Cass,3: di soc?o:rso v,engono praticate anche sui. salan degh op~ra~ !ta– liani, è somma.mente ingiusto negare ad oos1 11d1ntto di scegliere il rappr-esentante d~ loro_ ~ducia.. . Ma gli Italiani che lavorano m Mmiere haTuno d1~ ritto di eJeggers.i il deleg0to che li rapi:pres,enta nei confronti dell'Improo1a. D1ce testualmente 1 art. 18: <; Quando gli operai italiani di:iuna impresa mineraria avranno designato, tra i compagni della stessa impre...,:;a, un «delegato>> per esporre le loro . domanòP. relativa– mente alle condizioni di lavoro,. sia ai padroni, sia ai delegati minatori, sia alle autorità incaricate della sor– veglianza sul lavoro, le dette autorità francesi facilite– ranno, al delegato l'esercizio del m~ndlato affidatogli dai suoi compagni ; e così -reciprocamente per i minatori francesi in It..'1lia>>. Il Trattato contiene,, almeno in apparen~a, un'am– pi.a e precisa garanzia. Però_ c'è questo piccolo incon– veniente. Il Trattato parla di Autorità ((incaricate deilla sorvegliainza .sul lavorn ». Chi sono queste 1 i rappresentanti dell'Impresa o gli agenti del Governo francese, addetti alle miniere ? E - ad ogni modo - la redazione stiracchiata di questo articolo dice chia– ro che si tratta di una concessione, non di un di– ritto. Quando il delegato italiano vede troppo, è at– tivo, vuol difendere veramente i dP.sidecr-a:tadei s;uoi rappres.entati, è messo alla porta. E il caso con1une. O almeno le era, pe!rchè .è,c;ommamente pericol~w p.er gli It.aliq,n'i coprire cente cariche. Questi delega.ti .son.o infatti divenuti così rari, che ormai non se ne sente parlare più. Anche se la Ditta li tollera, c'è il Con– sol,e chei li ti,ene d'occhio, e poiichè un delegato non può e.sisere che un bolscevico ( bolsceschifo, come g;raziosamertte si dtce oon linguaggio fascista), a tempo e luogo ci pelils'erà l'autorità frances-e a esipeil- lerlo perchè ... soggetto pericoloso. , *** Ho voluto di. proposito limitarmi a pochi rili,evi, a quelli, cioè, che balzano subito all'occhio anche del più di.ginno dei problemi deM'emigrazione. - Ma ve ne sono altri, e importantissimi, che riguar.– dano l'igiene, l'alloggio, l'asisistenza in caso di ma– lattia, il collocan1ento in caso di :Sopravvenuta disoc– cupazione, la emigrazione agricola, ecc., -ecc. Sa– re!bbe trnppo lungo dire qui in quali. condizioni di aibbando,no sono lasciati. gli entigranti nostri e come il Trattato di lavoro sia ineffica:ce, applicato a ro- · vescio talvolta,_ o. be,lla!nente _ignorato quando po– trebbe ess,e1·e d1 arnto a1 nostn lavoratori. C'è però la beffa aggiunta a tutte le manchevolezze çhe es.so contiene nel testo e, sopratutto,. nella sua pratica applicazione. Ed è il funzionamento, debita- BibliotecaGino Bianco m,ente, previsto dal testo,, di un Comitato di cui parla l'art. 20: · . Art. 20. - Il Comitato composto di cittadini francesi ed italiftni, previsto all'ai't. 9 délla Convenzio~e fra~oo~ i!tali.ana del 15 giugno 1910, peir la protezione dei fanciulli ed eventualmente degli operai adulti, estenderà normal– mentè la sua azione di patronato agli operai di ogni età, Itltliani in Franciia e Francesi in Italia, nelle regioni nelle quali siano occupati lavoratori liell'altro paese in numero sufficientemente importante. La oomposizione del O-Omd– taito sarà da ora in poi cosi is.tabilita: a) il Prefetto, o Sottoprefetto, o un Consigliere di, Prefettura ; b) il Sindaco del Comune o un .assessore; o) l'Ispettore del lavoro o un suo supplente; cl) il Console o un suo delegato; e) il Presidente di una Società di mutuo soccorso, di istruzione e -di a,ssi-stenza dell'altra nazionalità e, in mancanza, un cittadino dell'altro paese, residente nella regione; f) un rappresentante dei sindacati padronali· ~ un rappresentallJte dei sindacati operai della regione; g) un operaio di ciascuna delle due nazionalità. , Cioè non. Bi tra~ta di un solo Comitato risiedente, puta caso, a Parigi e irradiante la sua opera in tutta la zona, ma di Comitati locali in ogni regfone do'Ve l'afflusso degli italiani sia tale da giustificare l'uti- lità. ' . Ebbene, proprio que,sti organismi, i quali p,otreih– bero fors,e armonizzare e interpretare il testo deJ Trattato e delle disposizioni -access,orie con la pra:- , tica e le necessità emergenti, o non furono rnai costi– tuiti o non estsitono P'iù. In tutti. i centri della Franci&, da Marsiglia a .Lilla a Nancy a Lione, passando pe•i minori dove ho avuto oocasi.ione di recarmi, ho sempre chiesto conto di que– sti « Comitati di proteztone », ma dappertutto mi si è ris1posto che ne:SS'lino ne ha mai sentito_ parlare. Pare,, a de.tta di un vecchio emigrante, che le co~e siano andate cosi. Quando vigeva la Convenzione francese, c'era una larva .di Comitato misto, iuc,on– clude.nte e in.effi.,cace, che ,si occupava specialmente di crocifiggere i Franc81Sii e di sollecitare il nastrinu rosso drella Le,gion d'onor-e per gli Italiani. Il T~·att_ato d_~ 1919, volendo dare a quena larva una vitalità pm co111.sonaai bisogni dell'emigrazi-one, ha finito con l'uccidere il vecchio (e non fu cosa malfatta) senza dar vita al nuo,vo. .· Pe.r me il problema è chiaro come acq1+a di fonte: piuttosto di_ mantene,re in piedi questo Trattato al– l'ombra de,l q:uç1.lei nostri emigranti s,ono truffati, lasciati s-et1.za dife.sa ,e bèffati, pr,eferirei miìle volte che fo,s;se abrogato; tanto le poche garanzie che eS1So contiene provengono dal Trattato di Versailles di cui è un meschino aborto. Ed è detto tutto. E il mio parere, ne siono ,certo, è condivi.so dalla gran massa degli emigra'Ilti italiani in Francia. -Parigi', dicembre. ERNESTO CAPORALl. ·La·pressione tributaria sulle varie classi sociali· << La vera questione non consiste nel sapere quai.e ,persona anticipi l'imposta, ma, qua.le clç1,ssed'individui in ,:fin dei conti paghi l'im· po,sta, anzi quale cla1sse di individui abbia l'im– posta a siw oarico o a suo vamta,qgio )). In que· ste parole, che il professore americano J:G. Se– ligmann scrive nei suoi Sag,qi (Paris, Giard et Brière p. 29) è e~:r:esso il contenuto intrin– seco della ,questione che io.mi propongo di esa· minare in questa terza parte -<ilel mio studio (l). Esaminiamo .dunque suocinta.mente, per cia– scun tributo del •bilancio italiano, con la scor· ta délle più accreditate teorfe' sulla incidenza e ,sulla tr.aslazione delle imposte, sopra quaJi spalle ricada in realtà il carico tributario. E cominciàmo dal1e · · (1) Le due parti .anteriori oono: n reddito degli I taUO!nli (Critica Sociale, an. 1923, pag. 362) e La pressfone wibii-• twri<i in Ita.1-ia e negli Stati arteati (Ibid., 1924, pag. 71),

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