Critica Sociale - XXIV - n. 22 - 16-30 novembre 1924

CRI'rICA .SOC:LAiLE 343 raggiungere. Nè .si confonda l'attivismo mar– xista col ipra,mmarttsmo, perchè ,questo riduce !il vero a utilie, verità di comodo, -meritre, il pri– mo riduce l~uti1le a v,ero, come real,e: l'utile ma,g,giore è la reaJizz.azione d''un vero più .u,ni– versa1'e;,. che Qa c.ritiica ci fa .scoprire, mentre l'ideologia contemplativa ce lo maschera illu– dendoci e il!lu<1endosi. Ma, :&e questo -soggetto sensibile aittivo opera cangiando e operando conoisoe, bisogna chie a sua vo11ta ci sia già qualco!Sa da cangiare, un oggetto che muove iQ soggetto, e lo determini all'atto. Insomma, l',educato:re deve esse:r:e sta– to a sna volta educato. E oome? Il 1Marx, secondo n Mondolfo, intende sem– pre ;Ja pra.xis in una ciontinuità .sto:riiiea,che oon– siste in un successivo arrov,esciarisi della praxis medesima, come iper,enne azione e reazioue fra sog,getto e oggetto. Il sqggetto a.ttJivo operando eio110rscee· ,produce.; e il prodotto (ila nuova forma, il 1 nu-0vo ambiente) a ,sua volta, per-il rov,eso~a-mento delQa prassi, modmca il ,sogget– to. Anche ·qui, non si tratta però <li un rap– porto cliaU'e~erno : l'ambiente modi:fiica •l'uioimo in qua.nto l'uomo e H .suo ambiente non sooo due co-s,e,sono una e.o.sa , sola. L'uomo è soci.a;Ie, è pskofo,g<ia collettiva .. L'ambiente •quindi è in lui come bisogno, come ,gentimento, come co– scienza, ossia, .se,mpre, soggettivamente. Ln ·que– •Sto ,s,enso ,si deve intendere il passo noti,ssimo e citato, dovie Marx dioe, che non è la coscien· za che fa l'uomo s,ocia1le, ma vicever-sa. La co– sdenza è ,cosiedenzadi un dato ambiente -psioolo– gico-•sociale, e in tal guisa -è bisog,no, che espli– ca for~e sociali; e quest.e opera-no -su Q'ambien– te, modi.fìcandolo, •è dti.venendo cosi co11sapev-0li del fine e dei mezzi; o,n,d,elo ·.sviluppo storico, eihe iprocedie ver.so un .fine sempre più vero, d!i rea,ltà .Sìemprerpiù univel'sale, qual è !ill comuni– smo. Teleologismo e rivoluzione·,sono i termini teorico e p-ratLco ,d;el voilontari,smo dii Marx. . A,.pplioata aJla storia concreta, questa, oonc-e– z1-0neipr.ende l'aspetto dti.materiaJ.ismo storico. La coscienza di classe si sviluppa nieiU'azion,e di clais.se, che opera come lotta di e.lassi. Azione ed -esperienza .storica sono in una voita, per 1Ia; prassi che di continuo s'hwerte, risuHatto e fattore. L'amo-ne fra opposti, che sonQ a vicen– ·da soggetti e oggetti -di ,essa, è la -dialettica delle «cose>>, la diaQ,ettica « che si fa, da sè )). Si fa da •sè, non per un ·princi1pio faitalis.tico nè per _.un dete11minismo oggettivo; ma iperchè Ja cosc!lenz.a operante e volente è nella, dasse e -non nell'aistra.tto icerveHo individuale; e la «cosa)) o ~ne <lelle azioni è nota come prassi, non come oggetto in -sè. Lo spirito dialettico perehè ·storico, ri1pudia ile ca,teuo:ro.e eterne~ ~•e coi:i,seg-ue i~ criterio su1lmetodo. Aipparen– _doorm.ai la.s~orm com:e .una rivoluzione in per– manenza, v1 e ad ogru 1staJ1Jt~, a,na:liticamente osservaito, un duaHsmo dei due momenti queMo s!oricisti~o, tradizionale, effettuale dell~ pra,s- .. s1 ~o-ve~mta. (l'ambiente fa l'uomo); e quelil.o ant1stor1co, Hmovato:r-e, della pra-ssi diretta (l'uomo fa l'ambiente): onde l•e due OP'pO'Ste tenaenre sui :metodi d'a-mone. Questa medesima antinomia •si riproduce in seno a ciasèuna clas– se,. e ipoi a. ciascuna frazione politica che lavo~ glia r3a>presentare ooc. ecc., costit-uendosi Biblioteca Gino Bianco seIIllpre una << destra >>·euna « ,sirnistra » p.er gli opposti metodi. La coscienza aistratta -- di classe, dd.ipartito, di frazione - •s'abbranoo, a un solo dei termini, sopravrulutandone l'utile pratico, perchè oono– soe un solo fattore, quel'lo ,storico o quello an– tistorico, così operando. In tal mod-0 si hanno i reazionari e i rivoluzionari; nell seno di (f1.JJe• sti, i legalitari co1laboraz.ioniisti e g1i insur1~e– zionisti rigidi, ecc. ooc. Ma, pur ,essendo cia– scuna tendenza un fatto· storico, perc.hè -e-siisten. te, il d11a1Lismo.d,el1le t ndlenz,e in rea'ltà conflui– sce nell'unità d,ella p:riaxis storira. Il processo è del:la totalità. Pertarnto, il comunismo critico . d ' mu•an. o al progres.s9 1s-toric,o- cioè affila sin- tesi ohe aboUsc.a., non una <l-e1lle èlassi in lotrta a vantaggio dell'altra, ma la, ,stessa lotta di clas– sj (1econO:mkhe), liiberando, co:l, pro1J.etairiato, tutta la società - ha un criterio sintetico deil metodo ,d'azi,one, che ai ,seguaici di Marx par– ve or dell'una or dell'altra, tendenza, iperohè guardava.no l'M1ali-si ·,e non videro la, sintesi. Marx è rirvoluzionarfo e non evoluz-ioni,sta perchè intend,e che 1e a,ntitesi ,siidél:Jibano acui~ re a-1massimo per giungere al o-radio della loro· ri,so:lu7ione; ma fJ.arivoluzio-ne ~on può -yernire, se non s,e ne preparano le condizioni storiche. P.er es., €gli ammette TJ.èces,saria,la; violen21a e 1 la dtittatura del I?roleta,riato (il Mondolfo, giu– stamen•t~, le con,s1~era soltanto come possibìl-i), ma la· v10.J.enza utiile (« la 1ev•atrice del:la sto– riai») è ,soH~,n.to.quella che ha un fine adeguato n~l 1 1~ ma,gg1or bbertà conseguibile: cons€gui– b1le 1n qua,nto è l'espressione di for.,ze 'Che rseal– mente. a•bbiano il -diritto, l}Ssiia il pot,ere .di :li- berar-SI. . : . Qu,eista, · in poche llinee, •e .salv-0 enori d'in– te:_pr~tazio·ne, ·sempre possibili in cÒ.sì com– phc,ati .al'!g,omenti, è 'la concezione che il lion- · dolfo 01 ip.r.eisenta della :filo1s.o:fia del .socialismo marxi.s.-~a-e deilla 1proprfa., che vi •s'immedie-sirua. Aittend~amo da lui un volume ohe, abba1D.do– nando 11 terreno storico e 11aforma di .Sauuio tienti arditamente il disegno d'una filo~~:fi~ della p:r:atica,; ch'.egli ,ch 1 ia.m~ socialista. Al qua- 1Le ter~m~ ·non s1 puo dare rn :filosorfiaeh-e que- 1sto -s1gm:ficato: è .socfa,Ji.sta quella :filosofia delila pratica alla qua.le il .socialismo non con– tra.dd1ee, ,e dalla quia.le ,si può de~ivare'ill fonda– ~ento per una rpediago~ia socia.i.i-sta e il crite– r10 p,er un progr.amma d'a7,ione in questo .senso. (Oont-in1u1,) ADELCHI BARATQNO. La Cooperazione socialista belga dopo quarant'anni _Nel 'Belgio, la coo~erazione più antica, più salda, più diffusa tra le masse_ lavoratrici è nettamente socialista. Essa ha per. ba~e questo ideale : con la cooperazione, si sostituirà. al cap1~ah~mo __ un nuovo regime, poggiato sulla giustizia, nella d1stribuz10ne. . . Questa _ca~fl,tteristica soèiale e politica della coopera– z1.one cost1t_u1sce per essa una tara che ne ritardi O impe– disca lo sv1lu~po, oppure è- un coefficiente della sua cre- scente prosperità? - · Il quesito è _interessante perchè ancora si discute tra noi s~, la cooperazme debba essere rochdaliana, intendendo <'On c~o ~lcum. c~e abbia ad es~ere fine a se dtessa, oppure 80 _ ciahst?-, ~Ioe mezzo - anz1 uno dei mezzi _ per arrivare al soc1a;hsmo, se debba mantenersi neutrale attirando ed abbracc1~do tutte le classi, eppure se .debba poggiare sulla

RkJQdWJsaXNoZXIy