Critica Sociale - XXIV - n. 21 - 1-15 novembre 1924

330 CRITICA SOCIALE civilltà e ad accostarci al trionfo d:elle nostre iid,ee; b) di evita,re, .non -solo il mantenimento ·e rMforzrumento (giustamente temuti dal 'Ca– porale) di ·una casta militai:;e, fa q.uale preten– da di resta,r divisa da;lla vita delila Nazione e di seguire norme ed esigenze •es,-el usivamen te proprie, ma di evitare anche, e a più forte ra– gione, ohe ool pDetesto ohe la funzione militare dieve esser coordinata allla vita dellla Namoue· e particolarmente alla sua attività produtti-va,. . alieuini gruppi arnÌlillati da motivi ti ,politici ·e.da · interessi eoonomri,ci pr,etenda-no di trarre la OOillSeguenza,ch,e, .perta,nto, 11avita della Na– mone deve esse:re ordinata in modo oonf orrme aJlle esigenze dell'appa,rato i]!lilitar,e daJlla cui ef,fi,cienzadipende -l'integrità di tutto l'a,ssetto della vi,ta naizionale .. P,uò darsi oh.e, nel ,fi..ssarequesti llimiti delle nost:re a,spirazioni in rapporto allla, so1uzione del .problema militare, si •S!Ì-a ca,duti nel peri– eolo idi giu,stificare .qualcun.a delle conseguenze che ·il, (Japorale rpornea carico della mia tesi. Ad alcune ,sue ·osservazfoni avrci, ver;1,mente, qualcosa da opporre. Ma me ne astengo, per– chè costringeDei il Oavora,le ed i 1lettori ad at– tai,darsi j,n una polemioa oziosa. Ri.n:un21io .qru.indiben vo1entieri ad ogni vera o apparente pregiudiziale; e attendo che l'in- . consistenza delle we obiezioni e ri1serve ,sia di– mostrata daJ. Oavorale ieon 11aesposizione del .piano concreto ,di rifor,ma militarie, destinata ad attuare i prindpii che ,egli .proJ'essa e (pro– pug1na,è,ontanta f.ede e perseveranza. E sarei ben lieto -di poter rfoonosce_re che ho a,vut-0 torto. IL VICE. LAFILO&OFIA DI .C RLO MARX e la critica filosofica II. 3. IL FIGLIUOL PRODIGO OElLI}JDEALISMO ~sso– LUTO. ,Già il Soreil iav,eva interpretato Marx come un «pratico)), un ipolitico, -di-cui lia parte teorica non -è clle una vaga e a1pproosimativa dottrina ai fi~i diella prati,c·a. Di fatti; il suo conoetto -storicò-rivol uzion'l:li:rio ·precede. il Bii,stema ma– ter,iali.stico, ,elruborato 1nel 1845-46 a Bruxel- 1les,,sopra le di~ussiopi filosofiche con JDng'els, i1n un manos,critto e abbandonato poi « a,Ua criti,ca, roditriice dei topi )), pe1·chè .non soddi– sfacente. Jll fondamen,to della -dottrina .marxi– sta è questo: l'idea comunista è tale, a c001di:. ziione che si wttui, e si deve attW:1,re perchè sintesi ,necessaria delle antitesi 1storiiche oggi immanen.ti nella -società. Aoohe ,se ff lVI.arx d•à,come c-onterruto di. questa ide,a, ill -semiplice « fatto economico)> - e in ciò starebbe ,itlsuo. « sciagurato deVii~mento >> dal .pen!Siero -be-ge– liamo, ·,secondo il Gentile - questi trova che << qui ,parrebbe davvero ohe la grand:e filosofta dell'assoluto g,etti il proprio manto regale ad– dosso a quel .suo p.gliuo~ prodigo, ,eh'~ iil ma– terialismo -storko, qua.si per circondarlo di quel sacro rispetto che impOIIleva la sua alta .spe– cul:azione >). La filosofia di :Marx è, prima di tutto, una filosofia delila prassi. Il ·:Marx chiama <q>raxis)) BibliotecaGino Bianco · i1 concreto: rapporto di •a,zione ~ reruz~one fr:1 l'uomò e il suo ambiente stornco-.sooiafo, r1- duc1bile aUe condizioni economiche. Ques.to rapporto - che è un modo partioolaire del raip– porto di -sog,getto ·(ossia di « 1spirito ))) a o,g– cretto (ossia ccmateria )) ~ no111 è cori,oreto .~el senso dd. partioolmre (o empirico) :ùn q?an– to -cioè riguarda, un partfoola,r contenuto leco- . nomfo-o): è ,concreto nel senso· che per il Marx, come a,veva intuito il La,brfolla,,l'uonw e il SU-O ambiente torm..a,no un'uni,e,a realtà e non due cose esterne una ·all'altra. L'uomo .non è altro c;he ((bisogno)) -e <<attività>>eoonomi,co-sociale~ Il ra.pporto, q,uind,i, fra, soggetto e ogg,etto e tntto quanto ·interno. Di ifatti Màrx dava la c.acda · -all'astratto) o.ssia, .al pensiero teorie.o ipuro e alle idee in .sè, che ,non hanno .a1Icuna importanza ·pratica perchè i-rrea1i (idea/li, miti~ , ntopie), a meino di con~iderarli ,con:1,e S('lm:p.lici t>ffetti della, realtà soCiiaJe,soggettivairn-ente trn– vi,sa,fa,o ma] c-o·nosciuta, .senza pre1Ru.rnereche i-.ian pr-esi come ,cause ,della ,storra. Al <'onc-etto de1Ua<< .praxi,s )), elle ora appro– fondiremo col Genti1le, Marx erRi giunto a tra,– Vf'r,s.o T◄'eui>rhach. Questo <lis,c•epoforibelle di Hegel, nPi suoi famosi ,scrH.ti ( FJ_ssen,za del Gri– sti<1,1nesi:mo) 1841 e Prinoipi'i di· filos. delfav– venfre) 1843), <<rovescia>>l'i-ò:ea.lisnw hegeliano in un rea11ismoantropologico. La realltà, tutta la realtà, non è ,u,e]]',idea, rna. nell'uomo. E' l'i•ndivi.cluo uomo, formato di biso-gni, perchè .<< conp.o > > c.hr si dev,r prim,a, di tutto nutr.ire, quell-o .che prodnce Jt>i,rlf'e, ffJroietl:~1clo in esse i 1suoi biisogn.i imappa,ga,ti. ùiò è visibHe nel mHo ;r•p1Jigioso. li~ sacT 1 .a,. f.a,mtglia. non è che - nna proi-ezio•ne iclfl.aile,l,ella. famiglia terrena, iperfe:dqna ta, ~Pconclo che ·,cle~iciererenvmo che t> .s.sa fosise. L'idea ·è).'d.llusioD,e deUa natura; reale -è l'h1<divMuo 1sensi 1 bHe, il. quale opera · Rec•ondo fini posti <!la' suoi bisogni e <lail cuo– re, e per il resto si rimette a Dio. E' però ,pos– si,bile ,il ,prog·ress.o d•e[ diveJiire. unw:J.10a con– dfaione che l'uomo, scojpriendo con )a .fr,edd-a ragione che 1~, diviinità .è op ,e.ra .. sua,· ·e c.ono– scend,o re.aHsticamente •Biè ,e Dfo, ceN~,hid,i ade– guare que1sto 5loveiP-essere, negillDldo, Ò;ssia rL beJlarndo1sial :suo esse:re reale imperfetto, e su– pera,ndosi ·per. attuare l'utn.anrità pe:rifetta, non IJ)iù c-0:ntempfata fuori cli noi, nia consapevo1l– mente nostr11 e attiva. · · Il Ma,rx, come diimostrò i1l Mondolfo, non inter:ruietò giustamente :LIFeuerha1ch, ·a, qnan– to p,a·re daUe -sue Glosse; tuttavia ne if.u il con– tinuatore. Il matfl.rialismo s.t.orico di •M:arx cii aippariisce come un'esteJ1Jsione del u1a,teriaHstJuo nomina.lista -di F1eue:riba,ch : <( N-on è ila cosei,Em– z-a deU'u.omo che determina il suo ~ssere, ma è a[l'incontro il ,suo esserie sociale che deter– mtna Ia· sua ·cosc~enza >>, dice il noto passo del Marx, nella Oritioa all)Economia pol.itica; per cui la storia non ,si può fare su)l-e ideologie; ma sulla reailtà ecom.ornica,.perchè sono le ;f or– ze ·produttiv,e, ,condizionate da :rapp'orti mate– riali, che determinaillo ,gli antagonismi- .socia.li . · Il Gentile però ·nota, pr:i:rna, di tutto, che 1l'cmomo>) di Ma1--x .non è quello indjviduale, e perciò astratto, del Feuerbaieh': è l'uomo so– ciale, di cui ila nat'l!ra è quell'arti.ftcio (o.ssia quel fatto volontario) ch'è la storia, in cui egli agisee modilficando la natura; agisce, _perchè è

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