Critica Sociale - anno XXIV - n.14 - 16-31 luglio 1924

CRITICA SOCIALE 217 uMUSSOLINI ,presi.dente .del Consiglio dei ministri, mini•st:vo delll'.tnteu-no e ad interim degli affari esteri.. - A vreste avuto il piombo neLLa. s.chie7ia! (lniter-ru– z.io- nrl!} M,a ne a1bbiamo il c<>raggio e VE LO DV\1,O· · STR ER-EMO! {Alp,plau;si- Rumori). S-iamo sempre in tempo! E PlU' PRESTO Dl QUELLO CHE NON CREDIATE./ (Ap,p,laooi - Rumori - Commenti pro- lungati - Scambio di apostrofi). . « PREiSJDENTR - Ono1•evoli de.pu.tati, pr(!ndano il. l•oq·oposto e f acciiano silemziofo. ' L'on. Mlatte.o.tti ara prooente. iNo,n si .può d'Lre,ohe n® sia sta,to •defuiita:rne:nt,ei p.revenuto. E, al ·postutto, lo spetta-00Jo tdi un Presi-dente del Co,Miglio che non si trincera •co.da.r,damem. tedietro ·le tStpiaille dei soiliti Battirelli, ma assume a .p.rio.ri 1e !I'etspoo1Sal>ii!lità che g'li :sipettano, merita ,di ess ere sei g.n.alliato,. Altri v.i·trQIVi un .esempio •di cinica sip.avaJ 1 dietria. Jn altri tempi' in– terrua.ioni di ,quasto geneflet, dovute a,lla .inoontem.ibile siil!Ce·rità delJ ':ilmjp,rovvisazione, is~rebtbero state. fald– diate ,pruderutemente da:Lla. -revi,SiOITl.e p.res1dem..ziale. Qu,~sto è bene che ogg.i -più non avvenga. E ripetia– mo che -pur fra gli e 1 rrori e !le ,owrbitanze detl sistema d!i Qovie:rno,che combattiamo, una oo,s.i a,p€1I'tae .spre– giudicata ,sincerità gov ernativa: ha almeno H diritto d.i eisee•re « .pOII'tata à.ll' -0,rd·ine,del gio1rno ». L'ANNOTATORE. La Lega delle Nazioni e le cause eco~omiche delle guerre Nei miei dne pPe<:e-denti .arti-roH (1) ho cer– cato dimo.strare_che, lnnge il nazionalfascismo da[ ra,p,pre,sentare, sfa in politica. int('.lrn_a,shti in poli,tica esterna, un superamento del libera– lismo, della democra~ia e delle varie forme e <'Orr.enti di ricostruzione socia,1e v.enute a noi dallo « ,stupido ,se,colo XIX», esso rappresienta, nel mondo moderno, un f.une~t;i.ssimo anacro– ni·smo; e che lo Stato naz-ionaile moderno, che fu già un .mezzodi ,superamento del fteudalisin-0 e delll 'a~solutism-0, nonchè di espansione ,e svi, lup.po di quel che va per dviltà moderna, oggi non ,so lo non basta più alla ipromozioue di que– sta e alla i.S U.a difesa, ma ancora, nella misura in cui per.si~ te nel suo anarchico egocentrismo, divent a una minaccia formidabile- aJlla stessa civiltà, in casa propria ed altrui. Abbiam-0 vi– sto che lo Stato, ,sorto tin generale, daJlla più remota antichi~à fino a noi, come lo -strumento, da part,e dii un .dato gruppo etnico, per as-si– curarsi la libertà di vivere ,secondo i ,suoi gu– sti· e convinc-imenti contro le intrusioni di altri gruppi e per assicurare a ogni su-0 membro la libertà di usa,I'teIle sue ,energtie fisfohe -e .spiri– tuali in modi non nocivi -ed anzi utiili ai suoi simili, è pur o.ggi in fondo. lo strum ento me– diante il quaJ:e ogni gruppo etru.co, ,nella mi– sura deUe sue c-0no.scenze d ella nat ura ester– na .e della natura umana, con l'estendiere 11a ,propria sicurezza contro l'arbitrio e iil ca.so , estende la propria lib('.lrtà, cioè la proipr ia ca– pacità di essere tutto ciò che può essere. Ed abbiamo visto che lo strumento •di tutto quest-0 è la liegge, nella mi,sura, in cui essa rispecchia la volontà e l'ideaJl-edi tutti, non solo, ma nel- (1) Il trionfo della libertà (C. S. 1924, N. 6, pag. 85) e La crisi dello Stato moderno (N. 9, pag. 138). Biblioteca Gino Bianco la miisura ,in cui ciascuno coopera rulla elabo– razione della legge ,stessa; giac,chè ,solo nella misura in cni la legge è cosa no~tra, si ha la garanzia eh<-' ,n('.lil contribuir.e alla sna forma– zione ciascuno ha· a.vuto occasione e modo di . mettere in tale sforzo tutta la sua cosci-enza; a tal punto che soiloa tal patto si è liberi, per– c4è 1soltanto obbedendo a una. le 1 gge ,in cui o– gnuno ha rne,sso la miglior parte di -sè, i•n real– tà ,si obberh~e ~olo al .pr-oprio Io miglior,e, nel quale ·soiltanto parla la vera autorità ul– tima : la coscienza. L'imperio deilla librrtà e quello della sicu– rezza 1sono ambedue commi,surati alla caipaci– tà di un dato grn 1ppo a ,stabilire, a mantenere <' ad espa,nder;e l'imperio della 1]egge. Bbb('.lne, · noi .siarmo arrivati al punto in ,cui il vecchio tipo di Sta.to non ba,sta più a mantenere da so– lo, pnfiuo in cn,sa ,pr-0pria, la dviltà, perchè la, possibilità d('.llla gnnra mrtte· in peri(·oilo la civiltà su.interi continenti, visto che non e– fiiiste una legge suiprema reg-ol.ante i rapporti tra gJi Stati e così instanrante il regrro della libNtà, e de1la sicurezza dei popoli tutti. La lrgg('.l eh,{' ha .presiednto al ~orgere dPgili Stati modPrni deve pre,si(•,dpre al si,stema dei loro rapporti, se non si vuole ,rbC' nna fntnra crisi internaziona,le mandi i-11 rovina. tntto il 1lavoro di 1 ~<.>iroli ('.lp(' .lrifi.no cli milJ('.lnnii -cli storia, .pn– rop('.la. La LPga de:lle Nazioni è.almeno il .:-:-:h1tomo (:'Ù in quaJch,('.lmisura è ~11 germe dell'a.vvento del re-g·n-o rh.. lla ]egge pnr nei ra,pporti tra Rta ti e tra !I)Opoli. In q ue.<.:;to artiro1lo <'i proponiam-0 .cli esami– na.re alcuni -dei ('Òmpiti 1pjù •nr.g,enti cui oc– corre dNlica.risi ~ si vuol{' dar sostauza (,d autol'iità alfa. Lega, prima <>he· venga la pros– sima rrisi. Procederemo da ,quelli che ci sem– bra!lo, -pnr nella loro complessità, relati va· mente ~e1p.pHci,ai più complessi. · *** Vengono in prima linea i problemi di poli- tica c-0mmerciale. Ba·sti ,pensare al problema dell'ineguale di,stribuzione delle mater,i,e pri– me ipiù neoessarie al vivere civ-ile d'ogni Paese che v-0glia es.serie moderno. E' un problema di grande importanza .per l'Italia, ma che è, e va diventando ogni giorno pJù, di capitaJle -importanza anche i,n Paesi che in Italia ,passa– no per monopolistici. Gli Stati Uniti, ad es., per quanto for-se, d-0po la Cina, il Pa.ese oiù bastevole a ~ stesso in quainto a matertie pri– me, dipendono nondimeno dal di fuori ,per 110 stagino, necessario alla loro indUJStria delle conserve alimentari, e per 11agomma, neces– saria alla loro industria automobiHstica, iper la juta, pel nickel, per tutta fa 11oro-seta, p.er metà d('.lllaloro canapa, per un terzo della lo– ro fana e per molta parte del loro lino. L'Iu– ghil tRrra dipende daJll'America per i nove de– cimi ,del - suo cotone greggio; dipende dal di fuori per.il 70 per cento delle -sue materie greg- , gie ed aliìr n:mtari; l'intero Impero Britannico non rapip11esenta ,se non un quarto del suo com– mercio internazionale totale e pure per ristpet'– to a questo quarto essa .deve comperar.selo con ,f

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