Critica Sociale - anno XXIV - n. 9 - 1-15 maggio 1924

CRITICA SOCIAUE 143 nell'osta.colaife· ed .iJilllpediirela -fo.1'.ma;zionedi vasti e serii. iP~iti, uniioOI crogti.1.10WQI nel .quale ,si dia, una oos.cienza ed un'edu-cazfone /po:litti,ca ai ,po;polJ, ha provato .Ja .gue•rra :mondiaile. Nella quale l'Italia en– trò -divisa.~ donde usd vittòriooa rpe.r la màgniifica ·ri,serva -di fultinti,ve forze di conservazione, che è ·nella . sua jurpe. Mia, -lai ·g'U.101I"l'a, n:el mentre dà un· lato . ci !ha -01fife!rlo, la· ,pro·v.a piu .alta' e più so1enne d·ene · forze di isa.criifli.ci, o ·e ,abnegazione· e:hé il Paese poo– sied'~, uniitamente a quella· -di una 1dihscilpJ>inache p,otea /iparet' ,so,gnio, d ha p-ur ,da um a;litro lato mo– strato, quale :spiammtosa 1,Ba;be,Le ,poooa essere. un· po-pofo p1~tvo· di: educaiione politica, Nè voglia.rrlù con 'Ciò ootfenmartci sulla istupida e insana -diakipa che ha diiv.tso hl .Paiese, du\J'ando wa gue·rra; tra in– teTventiistf ;ei neuitralilsti, a/lllorai ·ldh1ei 1 int6!I'vento e neutrailità eraino, p-ar.ole pdve c1i sein:so, ,po.sto che il priirrio er.a .or.mai un fatto compt~fo; 'I_P,avogliMno aHud-e1re .aHa atSS<)'lut1:1, ·hnprepatazi10ne -d•eU·e olassj dirigenti ---:' ISjpecchio 'fedele, .in ·sostanza, checche BÌ diica, de.gli Italdani - ·'incerte· ,suiJ.1e ifinaiJ.i:tà deHa guerra, .pronte aHe pu1oonesse ,demagogfohe ed agli sfolti. so,gni imp,ariaLtstièi ad un tempo, ·in-deteitrn.i– na.tam.ente ciarlanti di -demo 1 crazia, 1d1i so,vranità po– polare,· di diritti dei 1:popodi. Mia se, nel c1'ogiuolio al'd'einte de,JJ,a guerra, tutto po,tev:a -amdere ,e pur.iif.iica,rsi, H ,dopù-guerra d0>veya rivelare a pieno l'81s.solu1-amancanza di educazione p-0,litica e dli 1Senso IC'iv,ioo ,degJi Italia'Ili. 1E' sto 1ria ·ai. ieri e non '◊ICicoirre rievooarlai minu.ta ,mente. Le .f,olle, · reduci d'alle trincee, ·,ct:eAuse ne1'le p;mmesse che so 1 lennèrneinte erano state: foro natte, .aibbandonate a ie ·stesse, ·eJccitate -dallo &penpe•ro, ,degli arri-ochHl, abharbagJ!iate da? fenomeno 'boilscevic-o:,-che nena Russiç1, .pall'ea :ct,air vita ad un'-èra nuo-va, furono co– me invase da um:a fo'11ia co11ettiva:. Ri-eercare le responsab.iliità non iconta': sono di tutti, dei Go•veirni che non ebbe110nna visi;one della pace c:he il '{l'O-f oJo ch'i-edev.à e •invooaNa, del poipolo che non sapeva fr.enaI'Si e cedeva; .ai sogni e .aUe illusioni; dei Par– titi oorg:hesi, ;che gareg:gi,arono ,da un Jato in ,dema– gogia e Tinnegarono ,da un altro, tutte le ideaJlit:\ che dur.ante la ,guer:r.a f!lvevamio·aigitato.; dei Partiti pro- · 1etarii, ch:e n-0n rsepipero guardare la re-altà, ,capire la. 1-ezione della sto11ia e •su:. di oo-sa modeltar~ la, propriia :azione. .V-educazione ,po.litica mancava tanto fn aftto•quanto in basso,: è ·v,era.:mente .il caso dii dire che ,chi è senza ,peccato. ,s-cagli la .p1-:ima pietra. Tra la folla soompoi.sta e tumultuante -ché viliJpende e stac,cri e calpoota il 'S,egno ,legittimo d'-Olfgo,gli:odi' un do,ver/3 comp-iuto, che ifreg,ia .fil petto !di un u,f,fi,ciale icom– batitente, e il ,ciomlbattemte demag.ogo -che vuole tra– sformare un ,diovere oompduto, ,quale ,corrispetttv-o di civici diritti -che ha- goduto, ,gode ,e godrà, in un nuovo ,di·ritto di supremaizia e cLi comando, non v'è - se non nella •forma esterna.- d;i.fferenza alcuna di edulcazione 'polìtiica. L'una ico,sa vafo l'altra. Tanto l::i. oc•sa è vera ohe, nei ·P,ae-si ai -civi'ltè,p:r10,gredita, ne' quali i me.todi e le forme ,lib,era,li ·e demoC'raii,ci non isono -vuote iparole, non si -è 'Verific81to. rnè ]a deplorevo1e -vio 1 lenza -delia f-oJl.a.., contro il re'i;luce che si fr.egia dei segni' de,1 ,pro;prio valore, nè il <feno– meno de-1 icomba,ttente demagogo il .quale p,rietenqe · comandare e goiyernare, non .in ,quanto ne ha le ca·pa,oità po,li,tidhe •e segue idae e 1pr.inci-pii, ma solo i_n quanto è stato ,combattente. Questi- due fenomeni a-p:p·ar.entemente. op,pooti, ma in :realtà .frateJ.lì ge– rne1Ji, son runasti UJn triiste ip-rtvj.Jegio italiano. Valte11na. vicenda· della vita italiana -dall' armi-– stizio ad oggi, ,dieilreLSto, non fa chie rib.adire queJ]a che è fa deficenza 1prima e maggiore del Pae.se: la manca.nza •d.i ed'u,cazi,o•ne, La ma,IJ.canza di 11Da co- 1Scienza 1pol'iti-ca. A,11',eicceis,so si è ri.spo1Sto• con l'ec– ce,sso, a:Lla viofazi,one, aftl'offesa vienso la libertà a,1- t-rui, .oop una più .grave offesa. ,.i\. .ll.ad 'emag,o,gia di siniistra si è .sootituita ·una: ,demagogh di destra.; 1à dove· ieri la ..Patnia si ofifendeva nel noone dt una patria più grande, ivi ora la Patria si offende col trò1ppo iVaJl.-0' ce-l-eb1·ar-l.a. INo, no! Ozio'SO è recrilminare isuJ passato, oq.ioso • elevar 1J)'X'ocessia questa o a queJla. parte, quanto Biblfofè1a:3 '{3fncfl3-f~ttcd11l'avve,nil'e con gli ocohi fissi ad un •passato -che :non può ripeterai. AI1e spentè ceneri deUe veccihiie i1cL~olo,g1ie, ila reto,riica · può ri:chiedere l'iilUJSio!Iledi un .attimo fuga,ce, cor– rompendo la d'acile ignor·anza di·,generazioni: impro.– p.a:rate ed inco1te; ma la storia è fatta di una -reaità viva. -che guarda -ve:nsOI Ìll,futuro, e so1o iper un atro-ce scherz.o - che 'è -castigo ferc,ce - può, per un istante, cu1la:re, i po,poli bambini, nel sogno ·insano- che ,pro– cede a rit:mso ne1 tempo. Ma,i •come oggi •è!Stata vera la storica frase: « Nta– li.a è fatta, bÌlsognà fare- gli Italia.mi! ;,. ,Fatta è oggi" l'Italia ,en4'·o i confini ,che la natlliI'a ~e' -dette, ma n-0n son fatti gli ,Italiani. Si. ,cia,ncia di nar.i.o,ne e di antinaz.iorne, di, bi.i.oni •e -di ·reiprobi:, di eletti e di schiavi; ·usciti· da una guerra alle ha. dato uno spirito -unitari.o a,l Paese, si -,minaccia. di rompere questo spirito uniitari'O anzichè .el~arlo a .cmscìenza, si rmnegano -quelle tdee lib9rali e àernocra.ti- che cui l 'ltaù.ia deve la sua unità e la sua adolescenza ,di nazione, ·s,i oLferude .p1•ofondamente nello ,spir.fto queHa Ca·.rta icos.ti 'tuzi,onale, cui il Paese cleve il suo, ,p-o.sto tra ,le nazioni ci-vili.. Cittadini del se-colo XX, ·01p,po.nia!rnoalla co·ncazione, me-dieva!le di na– zi,one · e antinaz-io,ne hl· ,diritto ·poUtioo, e ,civiJle rli tutte J.e içlee e, di tutti i r,ensied, la cittadinanza di tutte le ideaLità nel ·sen0 -del Paese·. Consapevoli che la storia di una nn:iione è creata. da.I risultato della l_otta tra Je .for,>jepoliti,~he ,che ,dal suo seno si espri– mo-no e nel suo se-n:i ope1·a~10, -riv,cndirchiarno ·u diritto di vita e di a:l-i.,wiel)er ogni Partito 1politico, il diritto de-lle mino~·[rn;r,e .a diiventar maggi0ranze, la. liiYer,tà di 1n·opagar.,t 1 '(' il proprio cred0 rc,!i- ' . ,J(.,(. 1 Ma 15olt,anto una isaM-a co~i.flnz.a. politic~ può dare il gjusLo senso delle c~vfohe 1 ibertà, che sono .. un diritto ed un dov,ere. 11-ello ste-sso. -trmpo. Cu~enza ed educazione ·poUti.Jca si, a~qui.stano .attrn-ver,so la ·tonsuetuchne de.He 'lotte civili dei Part.it.i, i ,quali tutti hanno un minimo ,comune denominatore, eh.e consiste nella ,« felicità ,, delfa Pat1-h, cui ,contri– buiscono rp,aTime,nti, determinandcne Jo sviluppo e le fortune, perchè il contrasto delle fo,rze 6i risolve neH'eqniJil >r.io a ,queste _e t.t quello nece,ssario. Og_ni Partito ha una sua funzi-one .storka da compiere, ha una ne:oesLSità60ciale cmi, obbedire: determfoa.re , JP·effciò,1.a fo1mazione dti Pairtiti, equi·vale a -rego– La·re .Ja ci1ioolazione sanguigna della nazione; im– pedire questa .formazio•ne è quanto volr,r arrestare la vita. ,del Paeise. GEROLAMO LAZZERI. Dalle Riviste. La, Rivi-sta Sti.n?s:-inen der Zeit, che si pubblica a FrL bu.rgo m Brisgau, me! ,quaderno di fobbmio-marzo esamina le cause del ,d,isaigio·fod~. Secondo il.'autore, Ja ipre– sente miseri.a del ,popolo tedesco è ,dovuta, più ancora che alle conseguenze :del tr.aittato di Vensa-illes, a quel gusto germa.nico dei contrasti e delle -antitesi, a, quelle innume– revoli contraddizioni del mondo ,germab,ico, che iirnJpedi– scono il realizzarsi dcl:e iu.n-ate .aspi.razioni tedesche verso l 'or-di.ne e l',u,ni,tà. · La· sua posjziione ,geografica - .sori-ve la Ri,vista - -fece in ogni .tarop..o, ,della, Germania, riJ. campo di ,ba.ttagJia deJil'E,uropa. Non - 00:1,a,nto ,il ipaese, ma anche lo spi-rito tedesco si itrovò ,e~sto all'influenza de1le civiltà idcll'•Est e delltOvest, del No.r<de del Su.d. Così ,i 1.'ed-eschi si riem– pirono la .te.sta, di 'll!Ila massa fol'II!J.drubile d'~dee e di ii11usioni, .fecero prqprii i 1ProbJ.emi e ~e :discussioni degli a.litri., ma ,non seppero, nè politioamen.te niè intellettual– men,te, 1racc.ogJ,ier,e .1e ~oro forze sparse per :ind.irizz,a,rle ad un fine unko. Alcùmi uomini di -Stato eoce21ionali riu-scirono a,d .a.ssioura.ire,per ibreve tempa 1''11Il-ità poli,~ ma, ,a;p.pena.scollllpa-l'Sa la foro ,infJuooza ,peroonaJe, i ,gl"11P?Ì e i partiti ricomi'Iloia,rono a:d a.gita.rsi, qu-aai. liberati da i rrbcillerabili oa.ten.e. [,a, Germania, per la :molteplicità,· delle sue irazze e per l,a diversità del loro svì,luppo storico, non ebbe e non avra maii. un centro di gra,vi-tà pohtica, e cuiltu.rale. Essa possiede una dozzina di caipitaJ.i: .nei diE{Persi ·cen tr.i della sua arte, della .sua oo:enza, de~a -sua industria. e del .suo commercio, oonduce n!trettafil:te -vite jparticolari che si oppongono aihla sua 'llnifi~zione. Pi,uttooto ,di la.sciarsi iÌll:nporre amo Stato .uni-ta,rio suJ t:•po della ,]\ra,ncia, i Tedeschi ,preferirebbero essere go– verna-ti ,da oento ,princ~i, o da 150 ministri e 2000

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