Critica Sociale - anno XXIV - n. 9 - 1-15 maggio 1924

.144 CRITICA SOCIALE deputa,ti. La soluzione con cui B~smark armonizzò l'unità dell'~mpero col ;particola-rìsmo dei .suoi compor.ienti, tu una ,soluzione ,prussiana e « p:ocolo-·heldiesca » a.ffa.tto ,prov– visoria, che non riuscì a -soffocare molte aspira.z,ioni JocaJi, che creò 1'.unità tedesca .noi rappo1,ti con a'estero, non 111ei .raJPporti inter-ui. ]jJ rviolento metodo di lotta ohe fu •proprio .di LB~srn.ark, ~profondi, arrnichè .colrrunli, i fossati che sepa.rano i va.rii elementi dei:a niazione germanica. Perciò i primi anni .di rvit.a del :Reich forono ,pieni <li discordie civ.ili. Prima, oon la lùiU·urkampf, furono mess: a.I -bando i cattolici, :poi i sooi.a.Ji.sti, infin.e i Ji,bera1:, quali n€m:ci, .ri-spetti-varrnent,e, dell' impero, ,d,e,lla società, del'.e istituzioni a.utocrati<lhe. Furono :vidlentemente ,perse,gui– tati i oittaidmi di ,n,a,zionalità polaooa ed alsazia.na , La causa· d,e,:J'.impero fu imprudentemente j,d ,enti.fica.ta con qu,eUa del ,lutera,ne.sim.o: i cattoE'ci vennero a p1·iori esdusi da certe a'.te !funzioni; a Colonia si. man,d.a,va up. « Regierun.gspri.i.– si.dent », sorta -di prefetto protestante in~icato di sor.ve – gJfare ,I' arcirvescovo oa,ttoliço; quindi la '])arte ca,ttolioa de1':a na.z-i,one si ,eon,siiderò semipre u,n poco estranea al r,egimt) im p,eriaie unitario. L '.unità conferaiomvle, qua.le es~ste, :per esempio, .in Olanda, non .fu mai .raggi.unta in Ge11ma,nià. A~r •le profond,e mod~'f•icazioni che nel secolo XiIX su.birnno le con•dizion~ eloori.omi.che di ·tutti i 1Pae.s:, il nuovo iIDJ)ero ted<eseo fu. ·a,nche osso, ·.teatro ,di gra,ndi •lott,e sociali; neìle , qua.l,i le ola.ssi diiiri.genti si comportarono con poca inteJli– genza. Sebbene la Ge11ma,nia abbia a•vuta un.a ~egislazione sociale veram,ente oòspi.cua,. tuttavja J'opemio tedesco si è sentito sempre, ìP'ii1 ancor.a che il niihil'Ìista russo, av-verso a tutto ciò che è nazionaJe. Og,ni m1gJiaramento dovette e,-,sern faticosamoo·te stra:ppa,to a;lle cla-ssi dominanti, e per– ciò·fo consi.dera.to ,dru pro'.etoari oome frutto ,di nna vittori,a ·sulla bor:gh:esia, come un miisera.bifo aoconto sulla somma irrumensa ,da, questa dovuta. Ln nessun modo il oeto diiri– gente :tedesco sey,pe 1Prevedere !futuri tempi diffidi. Merutr.e in Inghilterra rapnresèntanti dei lavoratori furono chi,amati alle più alte c.a.riohe, e perfino aJ 'Ministero, cosicchè i loro capi ;poterono formarsi un'idea del.le ,difficoltà inerent: al Gorverno, in Gerana,n:,a. i « leader,s » del movimento. o-peraio • forono tutti costretti .aJIJ'oppooizione, senza che mai fosse loro da.ta l'QPipoi;tunità di mostrava che cosa, fossero caipaci di ;fa.re . Onde la oonrvinzione di mdlt.i che i soc:&J,isti a.vre,b– bero ~aiputo :fare a,ssai meglio ,d~i .loro avversari : la _f .e.de ' nel miracoliamo socia.list.a, che fo tanta. -parbè dà:la ri,vo- lu7,ione del 1918. · 1 • [/ostracismo di certe dassi, che ·in Germa,nia sepa,rava i :dirv:ersi strati soc~i, ~onitribuì. a irn:fforzare gli [bnta,go-_ · msmi : Ue oause gi-à esistenti di reciproca. diffidenza, Ri ag,g.ra.v,a;rono · e :si moltipl,ìcarono. L'aJta ,burocrazia, reclu– ta,ta in a.mbi,~nti ben df,temni'l1ati, non· eqhe alcun legame cql r-esto .:d-e:l.a :popolazione. La German:a ,a:ppa.rve come governata da nn ooto dal q,u:ale si aforza:va di àibera.rsi. Questj el~e!)tì ·cl-i d:eom-;d~a,•già gravi in ·tempi calmi, fu.rono maspyi,t1 -•dalla .guen-a. e -da•IJ.a· r~voluzione, che scrol- 1.ar ,ono. da c~ma a. fon.do i.I v-eccbio -edificio. I :promotori de..la. nvoluz1one ,g_m~•seroa.I ,potere affatto i1mprepa.raiti- ~hd esorcJ-~1 ,r.lo ;e commc:ar~no con im ,prov:visa.zioni aH'interno etl a.J estero. Le lotte mt,erne assunsero tal,e acutezza. ifa d!,sto.~Ji~re l'a,ttenz.'one_ da.i problemi, hen pil'.1 i.mportauti, d-1 po_1troa ~atera, a, CU'l ,erano affatto imi])reparwti. Biemark a,vev:a conffidera.to Je relazioni internazionali come· una specie di scienza se.gret,a, risérva.ta ad •ambi.enti ufficiali molto ,ristretti, senza, intei,vento del Paiùimento. LI risul– t :a.to tf~ ~he Par.liment,o e pooolò aibba:n,dona:rono al Governo •la •pobt:ca estera,, ,per. me:g.lio. dedica.rsi •aLle ~otte ~-rit-erne · nel nuovo regfane, :pochissimi uom:ni ebbero nozioni su.ffi: ,cien'ti in quel campo; e l'inf.erioT:tà .rlella. cli.ploma.zia tede– sca, di fronte a.lle soWli e ant'.,ehe di•olomaz:e· fra.ncese1 e bri,t-an•n•ioa, aR,pa;rve · subito enorme. Anche ,i « neu:trj » ri.rriase,ro Spe&SO_ ,sti.i!pit~ d~lla co'.ossa.1e in.sufficienza della dinlom:az·:a ,germainin1. · . .T ,o 1snfrit ,0.di ,part.ito è un .vel-eno che scor,re neHe H'•De d,eJ]'jnbiern oorpo 19t-atale e rende impossibi.le ogni lavoro cr.Patore. Dopo ila rivoluzione esso è iil ipa,drone della 'Vita !-edesc,a. Gran •p.arte del.'.a ;nazione a,ma meglio r-imescolat·e 1.l,passato.che prov,v,edere :a.H \prese-nte e pensa.re all'avvenire. Tl parlam1entari.<rrno -degenerato ha reso- impotente lo &f ;a.to . , Mtentr-P ma,nc-a un .gra,n,de statista, c.iascU!n •Lede.se.oha, in , ·taS<'a ·ra: r>ir.ett!"-per irillllettere ordine nel mondo. Alt.ra maJatt.ia morta.le del popolo terlesoo è ]a. ma,ncanza di ì.deaJismo, ~a. •perrlita. de1 :Sènso· rel;<rioso e l'abb:mrlono .d~ .senso ·moraJe. Mi ,po~ohè il rimedio .a q.uesto morbo non pnò. èssere cl:w -lènto e lontano, mei_crl.io ,criova e, ~a.mi– riare il n:ioòo di aJl.eviare aJmeno .].e più" ur,g~µ m;E.erir:- delia ina.z1one. · · Anz1tutto. si deve tentar di ,dimin.'Ìlfre·1e sofferenze ma– teria,J.i -dì. fan~a- ipair.te d~l ~p&o. La ,povf\rtii, fa stra,gi oom,pr,e p:ù ,difd'use, Ua ;vita ;rmc:ar-a mentre !a disoc®'PU.– zione 0.umenfa, le claJssi medie S9UO ri-dotte a·,la {iii::rwra– zione. 6-oltant,o una modificazion~ ·d.ella situazione l)<> :it.fr ~ estera. ,ootreib-be irend-ere a.I popolo il Javoro e il ,pa.ne . Ma :l modifica.re ta1,e situazione non è f.acò1ità ilelh sola', Ger– ma-n:a. Nel .fra-ttemw, si deve ;por· mente a q,ue.sta sem– :o!ire rverità, che tutte le lotte intorno a:la costituzione del Reicb conta,n-o •poco, men-tre .g-li abitanti muoiono di fame. Solta .n.to la solid,a;rietà fra tutte Je sàfferenze può renderle BibliotecaGino Bianco meno gravi e, adducendo una mutua comptienswne, può awpor,nare almeno la caJ.ma negli ·sph-iti e qui,ncli- la ;possi– bilità di orientarsi verso· Ja, .saJvezz-a. Poi, è m:.gente svégliar,e ne:L!a. nazione il .sentimento del– l'ordine e la. :eosèienza. civ,ica. Dati i numerosi a.ntagon.ismi di reliigione, ,di razza, di classi e cli .pa,rtiti che ooistono m Gèr1I1ani,a, una v,era unità naziona,:e non ,può· ottener.si se non a pa.tito ohe ila direzione de.gli aJfari sia a.,ff.idata a uomini forti, indipend.e.nti e prudenti. Nè ,prussiani nazio– nalisti, nè ·ba/Va.resi o sassoni n,a.zionahsti oonvengono a1~a. pr,e,serrte om -tedesca. I eeminatori di odii e -di diffidenze etniche o socia.li ,devono essere scaifnati. Il papolo è ;terri– b:i1mente 1St.a.nco .delle ,ga,re fra paro~i e fanfaroni;· esso darà tutto .il suo amore e .la. sua fiducia a oolui che, tenen– dosi .sopra i .partiti, avrà niel cuore e ,da:V'anti agli oc.chi la Ge.rmania, unicamente ~a Germa.nfa ... ANGELO TREVES.. PUBBLICAZIONI PERVENUTE IN DONO. GIUSEPPE RENSI, professore a,IJ'Unive.rs.ità di Genova: Inte1'iora re1'·um; Mila.no, -Soc. Ed. « Unitas », 19-.24, (L. 10). ,- Questo lihro, la cui ispi1raz:one, come il ti– tolo (L'intimo delle co~e), h.a sarpore baoonia:rio, vuo1 oose.ro « l'i:l:iustrazi-one ,di una y.isuad~: -d'•una visu,a,ìe scet– tiro e peissimista ». Scetti,c.:.smo e ,possimi.smo; .be,nchò non ,semJ)l-e COOt!:(Ì'llillti, ha,runo, secondo :l'Autore, una stessa ra.dioe: na.s.cono ,daHa, oonst.atazione d-eJll'a.ssoliuta, etro.,rn1, iusanabi1e ir.raziona,Ji,tà •del rea::e, -Oonstataz'ionè ,neùla qu,a,1enon ,saipreib.bern oon.s611tire nè ,i .g.i.ova,ni,nè i .vincitari della vita : i:l Re.Ji.si vi giu0100 a, tra'Venso il . orolllo •di 1m.tte 1e -sue ~!Jusii@.pi, sopratutto ,d,i ,d,ue g,DaJDdi, a suo ,dilre, ci'11uisioni, .:a. prll!lla. de11e -quali f,u d'idealità soaiaJi.sta., pe1r :La q1.1&e miùitò n()g-E anni di giovinezza. Libro, q:uin-d:, :p& a,d;uilti, .peir ,molto adulti, . ma, scritto sopratutto .per .98 -ste.."L<:10, pe,r vedersi trn.dott.o « iin .beiJ,)a oop~ », tutt'al più ,per ceroare q;ua,lc:he s,pÌlrito• aff.:ine che. vibri d~11a ,stelj!!a mi,a. tona%tà. J/a,utore, in quest.a. spietata, v'i-viisezione e &.alf.nificaz.ione dii se ,-,tesso, ,neJ!o. qua11e r-ica;pi.tola, g,ue,J1a fiilosofia soottm -cui dedicò ,già, pwrec,chi vol;umà. e che :ri-cor<lasov,ente ,gli iatteg:giallllenti ,d,eJl pf';n,s:ero .scbope<n aueriiano, vuol esoore S<JPl'alm tto « v.e,riti~o », :a.nzi « il veriti,en-o », ,al di ,sap.m ,dj tutte . ,!e illus:10ni, -di t.ntti ,g;l.iinteresfil -pet.son,ali1 di 1m-tti i iSe-. oon.di fini e ii .r,i,spett,i umani, a,nche se in.con:Sci; ma il ·q,ualificativo è meno CXI'.godioso,di quel ,che ,ap,par::r.ebbe o, rir:ma vi,sta.,. prof.e&Sa,n,do •l'Autore stesso che .]a, ve– r,:tà .non es:ste, ma esistano fante verità. guanti sono i oe'rVehli ; onde egili sarebbe « verirtii.ero » oolt1an.to per oonto mm. Ma è ,poi siouro anche <li QIIJesto? O non è u'l;)'iJ!umone anche q•ueist.a, 'll•n ti1ro bi•rbone •d,i .Maiia, i-1 .;;upoomi ~ilbern ida og,ni i111u.siqne?Comunque, il -v()IJ:um~ è ·d~m~o -di 1YeJD.ie:ro. moc.d:emt.e ,e trnOOÌiDlante. e, in un ·oeJri,()(do ipciliti.co mwùle è g-uetk> che tra.versa oggi l'Itil • i!i.,a,. ,1a,contenuta di.swraziane ·chè in esso si .r:f.lottc, •p:ù stoica. 1delJ10 .ste...<\~ stoici-m10, nuò anche e!'\Selfe una co.ri – so1azione, 'IIlJa.lqra.rlo,a,nzi in ,gmziia .. ,cleJ drfore ~aincil!la,nt~ che mette n~iU'a.néma,, e che fiun/!e ,dia·rervulsi-vo. Annate arretrate di CRITICA SOCIALE. La n-;..,ve,z.i.one ,di ORTTICA SOOLAùE ha disp!olllib:'.i n.ì– <"u-n.era,r.oolte delil.a Rri;vist-a, ru,J,ega,~ i.n tel,a, -e oro, dal– l'anno 1904 a,l 1914 inolusivo, a li. 30 il volume, fra.noo di porlo. A ehi fa.cci.a acgruisto ·dii tutte Je 1'l a,runate, sconto del 20°/o (L. 264 Ìul-veoo,di L. 330). Vi oon.o a..noora a.Jouni esem 1pla,ri - iJZli1111timi- anche <le!Lleseguen,ti .ainna.te : 1894, 1895. 1896. 1897. 1900 · - e <iinolt,re: 1903, ]915, 1916. ]917, 1919, 1920. OiaiOOUJla'n– natAl.,;ri,le,.mi,ta come sourn. ~ fl'll,nC'fl il~ 'DOIJ."ho, L. 50. Le !011;,me a.nna:tie (1891, 189'2, e 1893). l'l de an.nrute 1898- W. 1901, 1902 e 19.18 sono ffia.Uif:ite. S-ti,a,mo veide.ndo se <'.i iri.el 'ICedi li'a-c-imo-:.aTIDe quailche esem ,pla.re , a,nche valLen– doci di numeri ::JU,_qa,tri. Le uilti.me tre wnna,te (19-21, 1002, 19'23) rifo~te e fra,n– che :di 1p01ito, L. 30 ciaiSCJUna. Si ricnmpra:no," puxchè in b:uono sfatto <li coniseirvazione, le a:nm1J.fl '1891 -(1" an,nat.a,\. 1892, 1893, 1004, 189!5'. 189fì. -1Hffi, 7gg.q..99 (un solo volume), 1000. 1901, 1902. 1903, 1910, 19:6. !1917, 1918, 1919, bonificando per oiascun,a, un se.rn ,esfre ,di a,bbon:a,me.n'to. oppwre • a ;pl'lezzi d~ conwmi.rsi . ,Gradiremmo, .per compl,etare alcune oollezioni ria.vere i se,g-ue.nitinumeri ooiolti: 1893. N,. 1 - 1896. N. 2 e 3 - 1898-99, N. 12 - 1914. N. '20 - l9115, N. 19 - 191n. N 4, 9, e 14 - 1917, N. 2, 21, 22,.,23, e 2A - 1918, N., 6, 7 e H - 1919, N. 2, 6, 19 e 24. - lro-2, N. 21 e 22 - 1923, N. 2. TI presente annuncio annulla i pr,ec,edenti. Offerte e comrnissi.oni con vaglia esclusivamente aUa Direzioue di CRITICA SOCIALE, Pèrtici GaUeria, 23 - MJ:LANO. Riç-amonti Giuseppe - Oerente responsabile. Off. Tip. E. Lanari C. - Milano, ViaBarbavara, Z- Tel. 30-1Z4

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