Critica Sociale - anno XXIV - n. 7 - 1-15 aprile 1924

, I ORJ!.L\IO~ SOOLA.1JE -- . ;: \ ! i . 105 sue industrie, e la speTanza che il commercio jugo– slavo, superando la potenzialità dei bacini che gH sono stati assegnati, debba valersi a poco a poco anohe di tutti gli altri. * * * P,er quanto riguarda Trieste, una prima conse- . guenza, fors.e inevitabile, dello stretto legame eco– nomico stabilito tra Fiume ed il regno degli S. H. S. sarà la perdita quasi totale del comm~rcio con la Carniola d'oltre confine e coi distretti slovenì della Stitia e della Carinzia. Ma assai più grave di questa perdita, attenuata dal fatto che una parte_ della vec– chi'!l,Carniola, assai ricca di foreste, è oggi compresa entro i nostri confini, è la minaccia che da una· gara di tariffe ferroviarie può venire a Trieste in una gran parte del suo ant-ico retroterra. Non sono in– fatti necessarie profonde cognizioni geografiche per. sapere che· la differenza di distanza· fra Praga, Vien- per il quale essa è preparata meglio d'ogni altro port.o, per l'ottimo -attrezzamento dei suoi punti franchi, per la moderna ed abbondante ndtta mer- ' cantile, per la tradizione ed organizzazione commer– ciale, che per fortuna si è conservata quasi del tut– to intatta anche in questi anni di crisi. Ma perchè si arrivi a questo risultato; di c·ui le statistiche portuali dell'ultimo quadrimestre e l'ac– cordo fiumano sono un segno assai promettente, bi- . sogna che gli interessati e gli ispiratori della nostra politica doganale, portuaria e tariffaria, abbiano ben chiara la visione dello scopo da raggiungere, e rinuncino per questo ad ogni suggestione delle .vec– chie e superate rivalità. GINO ·LUZZATTO. La perversione dellospirito del capitali1D10· (*> · ' . Assenza, nel capitaiismo, di ogni scrupolo n,orale: b) La guerra è il c-apitaHsmo. na, Presburgo e l'uno o l'altro dei due porti adriatL ci sono tanto insignificanti che uno Stato, il quale domini un lungo tratto del percorso da quelle città al mare, potrà facilmente, con tariffe differenziali, attirare la ·maggior parte del traffico al porto· che esso vuol favorire. " Ma. 'lliI'l. dielSideaii,o di oohi:acdar,e ,C:hi-non lha e non , Ma appunto in questi giorni si viene stipulandb s_a, ,gllJ iv,ileniei ,eta :un'altra ma'Illiife,staz·fone dellia sua il trattato di commercio fra l'Italia ed il Regno de- attività: 1a gueinrai. 1 <d..a g,uenna - dice i:l .So.mbart gli S. H. S.; e sarà certamente una delle massime - notI1 ihia sod!Lamfo -dtlstruitìo i1a soistanza omp,ita!Liisti- cure dei negoziatori italiani quella di evitare ogni e.a, ,esisa 'Ilio/Il i.hiaiso.Lamenite:i!II1jp1edi.Jto1 ili sv:i.'liuppo, del guerra di tariffe ai danni di Trieste. Quando ai due porti sia assicurato un regime di oauJ1i:tail.,e; '0!SIS8J lo h,a pure -seoOOYdato; siJC'llI'O - ésis•a completa uguaglianza in materia doganale e ferro- Jo ha x.eso _pe;r ,p;ri.Jmapo .ssibi.te, ;po~ohè e:e-Tteconidi-_ vi!}.ria, non è probabile che Trieste abbia a subire ziom;i importrunti, 1a ,cTui. 01gni ,o{upita;l-ismo è 1egiato, _gravi danni dalla rinascita di Fiume. Dall'ottobre soltanto nie1!1a1101tta Sii pateV'.3.tThO nii1evaire. :Io :p,eiilJSo in poi, dopo un lungo periodo di stasi, il porto di hnnarnz,i tutto a]~ai fo1mamio,ne d~,g-U Stati, ,CO!ffile: ~i Trieste ha avuto una -improvvisa ripresa del suo mo- vie<Ì'.ifica ,f:r.a: ,i:l XVI' .e il XVU:I seicolo, in F ,uro.pa, , c.he vimento, che .per fortuna si è mantenuta e si è anzi ema um :pmesuipp·o,sto !P~r l,o isy:iih1lppo del ,sistema eco~ accentuata nei mesi successivi, raggiungendo il niomtco ic:a[)iiitJa.Ltst.Loo. ,GI i :Stati mode-mi, ,e non c'<è massimo nel gennaio, uguagliando quasi nell'impor - bisoigno di di1Ìlliostr.a:rl1o-, ISOill.,o iJl tnn'Odorttod'el!learmi: tazionè le cifre del 1913 e super:;i,ndole sens-ibilmen- P" te· nel traffico di esporta.zione. · 1a l;o,ro 1esteri,01I1ità, -Da !Lor-o d-e!l:imiitazfo,ne teirrito;riale, Ad un tale risveglio, tanto promettente quanto in- come Jia wo!l'o,i'Illte.rna o,rgam,im;azii-OIIl!e: l'-ammitI1iJSJtT.a- sperato, le provincie jugoslave dell'antico impero ziolile, ilie. d:im,ainzie isi0tI10 iSlta:te i:rnjlin,edia:tamente svi- non hanno contribuito che in misura assai mQdesta; hLpip.a-te tn :se-rviz.ilo d.eig,li oooipil ig.uer:ri<ep:tij ideillo Stato mentre esso è stato ·determinato, nella sua quasi to- moldeirn,o,; 1srt:iatiismo, ifi 1 scaJJismo1, milllitamilsmo,· soino, talità, dall'incremento del traffico con la Ceco_ ~,e.cia,ltme!Thte in (fl.liOOt!)• seco[o, la st-es:sa èù3il-•>. (17). slovacchia, salito da 16 mila tonnellate nel gen- La gue;r~a rha aonitr•iJb.u;iito .ess,enziia.Jimè,ntei .a siy.Uup- naio 1923 ad 83.500 nel gennaio 1924, e da quello col- p.a;r.e i:l .c:a[P!i. 1 ,aJ,ismo. ,Sooniliart ,t:wva !Cihele q:walità l' A~stria-tedesca, salito, nello stesso periodo, da 20 mila a 62.000 tonnellate. chle- seirrv-01I1Jo. 1a for!ma'I1el •U/Jl mJiibita.re (11ed',amosei 18 Di fronte a queste cifre la deviazione probabile del quaJ'1tà 1c:he D:aJVidi IFass!Ill)aJ'liU isoo,p,ri-va neil ibu,oiri commercio della Carniola per'"de una gran parte del- oo,looto), ·SOIOO 1,e 1ste;S1S1e l 1 q;1.1tallii.tà ,c:he , ·se:rvono a lf.oir- la sua importanza. Ma -se- anche questa deviazione ma:r,e un ibuio!Il iÌJ11td'UJSlt:cia~e1, , ilimeino come ,rhs111litam.o dovesse risultare, proporzionalmente, molto più gra- tn un ie3iPd.rt:1ailiiJS1ta ,del!Jl'ep01ca !PU,r,ita.na.Qua11·tà .di do-_ ve, Trieste avrebbe in ogni caso assai più da guada- min-i•o, di 10,r,g,aJnJiz.zaz~oirrn, idi ,rumrrri'Illi.slt:r1azio101e, d!i gnare che da perdere dalla. ripresa del traffico fiu-· oomand.o, d'il · O!p'P,OirlUJI1 1a :utililzza.zi ,one, oome sono m~:~~hè l'alto Adriatico pòssa dar v:ita a tre grandi •ihd!ispeooalbil,i n:e:L 'buon im 1 1'ttare, ·sOùllo ;n,emessariienel porti commerciali, bisogna che esso ridiventi una caJPitaJ,is. t a i<nduistiriaJ1e .. Del r.esto, ISi può ap,punto delle grandi vie del traffico mondiale, che esso atti- OiSISeirvianie come La;, g,na:nda g.uerr,a ablroa -dimmstr.ato ri nuovamente le marine mercantili di. tutto il c:he 'll'Il •biu-Olll! :aimJIDiniatmatome -di'Veinta.anche .un ibuon mondo. , cap,itan,o, ·e cli.e .1e -quaù.ità di ,domtnio e -di oontr:o.Uo, Perchè questo avvenga _è necessario. che tutti i che o,oc-orron()I:ne:lla vit.a civiJe, sonJ, op,po,rtune an· popoli che lo attorniano trovino in esso il loro sboc- · Cihei ,i111 g1uer-r:a. Ma l'ooerdio J:e.!ha a,1'tificia;limente co nelle condizioni ch'essi ritengono più favorevoli. eduicate 10 sv:filuipp,art,e.; e h,a ;quindi fornito un mo· Per questo .noi ritenlamo possa esser benefico l' accor- delùo al!la stes:s~ inchustr.ia caip1taListica. do per Fiume, nella speranza che esso, anche nell1;1, F-O!I'ID'i•dal:J,ile pirOJp,uJ.lso:re di icap1taJ1ismo -divi,ene il sua forma poco favorevole alla città italiana, sia un mezzo efficace per attirare all'Adriatico la maggior mii1iitari•smo. Le prdrrne .g.:r.a nd 'i org,ainiz.zazi!Oln.i tnidu- parte del commercio marittimo dei bacini della Dra• str.iia1i ia fo.mnia icaip'iitali.Btica,s.i p.r.0tp,oingono ,aJ)!p,unto va e della Sava; per questo noi speriamo che da quel. d,i -soid-d!ii$fairre eiSligenze ·delll',eser.cilto. La ;p~o,duzi,ooe l'accordo, nonostante i suoi pericoli, venga indiret- deUe ;aJI'lmi ,è, ab antiqu0,, una ,gmam,detndu.sbri,a. Gli tamente un grande beneficio anche a Trieste, dan- a:rts1en:al,i ,sono tilpi 1d~llla 1gra.nidielf1rubbricamoderna. dole, coli.a maggiore attività assicurata al commer- Goilà ,p,eir J.a ip:r.ima ivcxlitasi videro '!'iunirte migJfiaia cio Adriatico, il mezzo di riguadagnarsi definitiva- di qpè-r,ai t.So1Jto una .oomune dii,11etl,00Ile. L'industria mente tutto il suo antico retroterra dalle Alpi Giu- , lie· alla Boemia, e di riprendere, dopo una troppo lunga interruzione, il suo ·cammino ascensionale, Biblioteca Gino Bianco ,(*) Continuazione, v. numero ,precedente. l(l7) W. 'FoMBART: Krieg und Kapitalismus, i:J.913, pa,g. U. ...

RkJQdWJsaXNoZXIy