Critica Sociale - XXXIII - n. 22 - 16-30 novembre 1923

CRITICA Sò'"clALE alla necessità del massimo di produzione, concedeva agli op.erai 1,mericani un ·principio di • C_arta » indu– striale. Venne decretato che ~utti gli operai avevano il diritto alla contrattazione collettiva; nessun fndustriale poteva negare agli operai almeno una discus-sione in co– mune per i salari e le condizioni del lavoro; .il « con– trollo operaio• veniva largamente propugnato e pro– mosso; • Consigli di azienda», qua-si ignoti in America pTima della guerra, erano già stati iistituiti nel 1919 in 175 gran'1,i fablbriche; la Federazione americana de-Ila– V•oro vedeva aumentare continuamente i propri soci, da 2 milioni nel 1916 a 4 milioni al ,principio del 1920. Ma fu questo l'apice .della curva, in America come in tut'to elementi più giovani degli orga,nizzatori, i: quali vedono 1 nell'estensione del pptere governativo e nella partecipa– zione ope.raia all'esercizio di questo ,potere il mezzo mi– gliore per comb1;1tterei potenti « trusts », ch_edominano Je ferrovie, le miniere, l'industria dell'a.cc1aio e altre industrie fondamentali, e disappTovano la tattica poli- tica opportunista della Federazione. · A Montr.eal come a Denver h81vinto ancora in parte la vecchia guardia, che al Congresso di Montreal ot– tenne anche il distacco della Federazione llalla Confede- il monclo. Ancor prima che la crisi ca,ccias-sesul lastTico milioni di op~rai., non appena finita la guerra, si ini– ziava, da parte dello $tato e degli industri!l.li, una vio– lenta reazione contro il movimento sindacale. Un pe– riodo di terrorismo senza precedenti veniva iniziato nel 1919; una trentina di Stati emanavano leggi reproo– sive ·contro il « sindacalismo criminale», l'anarchia o la sedizione, J,eggi rivolte sopratutto contro i socialisti estre– mi, poi comunisti, e la sindacalista rivoluzionaria « Fede– razione internazionale degli operai», la « I. w. w.·•, , contro la qu_ale si era del· resto già iniziata un'azione. di persecuzione feroce per disfattismo e ipropaganda se– diziosa durante la guerra. Leggi speciali, come quelle degli Stati del Kansas e del Texas ciel l!P..-0, vietava no lo scioprro in determinate industrie, e proibivano a cer.te catègi>I'ie di funzionari di -organitzarsi. Da parte loro , le a6sociazioni industriali, sopratutto per •opera d-ella grand_e·Associazione dei metallurgici, della,« Associa~io• . raziÒne i-nternazionale d'Amsterdam e un voto contro. il Go'\7.erno« antidemocratico » russo. Ma il conflitto è de– stinato ad acuirsi e rico.rda la J,otta tra la « vecchia guardia » corporativista, delle Uni-oni operaie qualificate e aristocratiche inglesi, contro le « nuove correnti » che prep_ararono, attraverso il «neo-unionismo» del 1870, l'ortentameuto politico di classe del traduniO'Ìl.ismo in– glese e la costituzione, dopo il 1900, del Partito. del lavoro. • ' . f. p, PUBBLICAZIONI PERVENUTE IN DONO Bos1 PiEn EMILIO, Il dktruttore, 3 brevi a.tti per fanciulli e giovinette, commedia vincitrice del concorso della Rivista ban– caria.. - Milano, Assoo, Bano. Italiana. GRIZIOTT} PROF. BP.NVENUTO, La ptJlitica italiana ilei pre,t•i·t i' all'estero: qual'è e quale dovrebbe essere. • Estr. dal\'a. Rivista Bancaria. - Milano, Ass. Banc. Italiana (opus.). · ne nazionale degli industriali »-edella As•sociazion.e 'degli industriali di Indianopolis,. iniziavano quella yiolenta· campagna nazionale in favore d.ell' u open shop » che si è già ricordata; sconfiggevano gli operai metallurgici e i minatori nei grandi sciQperi del 1919; organizzavano, durante il 1920 e 1921, una campagna concertata contro le organizzazioni, valendosi dei tribunali, che si mostra– rono'più pronti che mai ad emettere« ingiunzioni» contro i. Sindacati; procedevano alla rottura dei contratti di lavoro;_ obbligavano, favoriti dalla crisi, le organizza– zioni oper aie a met tersi ,sul terreno della difensiva. Il • control)o opera.io• aveva finito la sua marcia; i «Co– mitati di f abbr ica• sparivano in buona parte cosi rapi– damente come erano venuti, resistend•o solo ove erano basati su una forte organizzazion.e, o dove -erano stati i6tltuiti dagli industriali c-ome « organizzazioni interne » per tener l ontani gli op erai dai Sindacati liberi; il primo Congres,so industria.le, del!' industria di Washington , del 1919 p er · la colla·borazione industriai.e' veniva fatto saltare ,per la iniransig:enza del ." Consiglio nazionale ~elle_industrie»; che ebbe .parte decisiva nel rigetto d·el: 1 or<lme del giorno sul contratto collettivo. Si verificava insomma, anche i.n America quella violenta reazion~ a.ntioperaia del dopo-guerra che, inaBprità dalla minaccia della rivoluzi>one ru·ssa, doveva affermarsi vittoriosa– mente, favorita dalla crisi economica s·otto forme di– verse, in tutti 'i paesi ed assumere i.l carattere di un cont~att~cc'o generale, essenzialmente politico, della bor– ghesia .mtern~~1onale contro le più vruste a,spirazioni eco:1om1co-pol!t1chedel proletariato. (8) , .D1.fronte ad 11Jncosì r,epentino fallimento delle illu– s10m armoniste del .periodo di guerra e ad una così froe- · _beliana lezione di sociaUsmo quale ·questa solidarietà de!Jo St~to cogli industr iali contro un'organiiza:zioine corpoT_at1v1sta e flno.ra antisociaJi.sta coone la « Federa– zi•one,americana del lavoro», pre6ero un certo impulsò le correnti più modernecnel seho stesso -della Federa– zione. Nei due Congressi della Federazione di Montreal n~l 1920 e _di.Denver nel 192J si manifestarono propositi d1 una più decisa politica operaia. II Congr%so di Montreal ~f!ermò, .c_ontro lo stesso Gompers, il principio della naz10na1Izzaz1-onedelle ferrovie col controllo de– mocratico. secondo il noto « Plumb pian », e quello di Denver! r1~~Tmando qae.sto voto, richiamò espressa– men~ 1 prmc1p! fondamentali della Costituzione ameri– Cjna, dando mandato .al Consiglio d,i p1'edisporre il pro– g'f'8.1!1ma l_egislativo atto ad Msicurare alla claS6e Iavo– ratric~ gl! :5tessi. diritti, privilegi, immunità di cui go– don~ 1 _cap1ta1L~t1. Contro il gruppo di Gompers, ostile ad o~ru e,ste,ns10?'8. del controllo governativo sulle in– dU61.nee ad ogm idea socialista, fotta il gruppo degli (8), S~lla poli~ica dello ~tato '? degJi industriali n~l dopo– gue:ra ,1~ Amer1c_'!- i:0:1~ il, movimento. operaio fornisce gra.n copi~ d1 1~ormazioru 11citato The Americllln Labor Year Boole. .· BibliotecaGino'B1anco 'BAJLAPROF.DOTT.EUGENIO, ll ses,so n,ella,r,.atp,Utàe nel~ mor– taUtà di } ;filano prima e cl,opo la querrq,. - Estr. · qal Bol~ettino dell'Ordine d.ei Medici di Milano, 1923 - Milano, tip. Cordani. GEISSERALBERTO, Uomini del Risorqi,111.ento; Remini,tMnzo; Pensieri al tramonto. - Milano, Stab. Matarelli. CIATTINOORESTE, Un forte pensatore ita!Ji,a,,w: Mario Pilo. - Buenos Ay~es, Imp. R. Canaes, 1923. D1 TORREPADULAVV.CARLORocco, Per il .riordinamento degli Uffici 'f}1'ovitMialidel ·Lavoro (Pubblicaz. dell'Uff. 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