Critica Sociale - XXXIII - n. 16 - 16-31 agosto 1923

(;Rl;IICA 50ClALll l'inno alla foika, allo spirito. di sacri'flcio,. an·~- moderno, necessariamer.ile Jemoc.ratioo e in g.er· r-oismo del!~ . pilebi, specifllment_e con'tadine, minaz·ione socialista, e distruttolo, non è ane,ora · fu ·-così alto che soffocò ,la mo,rtmorclJZi!One d gli riusqit.o a definire lo Stato che·gli vuol sostituire, · irredùcibi.li conser,va.1,ori.'Allora 01gnJ-più ambito lo _Stu:to in cui vuole concretarni. Esso sembra premio -e pèrsino la concessione d'.ella terra ai paf't,eggiare pe-r lo Slalo autorital,ivo hegeliano. contadini e delle if;-i;bbricheai~p,roduttori, sembra- qu.mdo parla co-n tanto pathos della di,scipÙna, rono inadeguate a-I merito. della ,gerarchia, deJ•la_ competenza, e _.quasi ne _fo Oltre la fun.zione sp.e6ifica della organizzazione una. -lrasc,end.enza del(o spirito;, ma subito d.i talP. I . • . economica, çJei lavoratori, .il pa,rtito sociaHsl.a eb- Stato ne,ga le funzi~ni essenziali; na;,i-onali3ta, be a.d agire per là. democratizzazione, dellQ•St<;1-.t-0 l'~-pu-rlia. la nazionalizzazione dei monopoli: su– medi.ante l'estensione .. del suffragio, l'assorbi- pr,emo reg.gitòte cl ella pubblica ~olLura, si spoélia memto nel Parlamènto, di ,c;erti ,airc.aici priyileigi dell,e sc;uole -e lavora affannosamente per la sèuo– del1la Corona; e il nuovo poi.ere politico con~egu( la privata., confessionale· del la reJ:gione posit.iva , tò da.I pr-0!-etarinto dir.esse nelle. amministrazioni o confessionale cieli'a tPisnio, monarchica u re– locali e in q•uella cent.ral-e nel senso• che 1r1co·ìlét- pubblioan:i, neutn1 o classista., a.ul- onoma sen,– ' · tività si, s,o,sti,tuisse dovunque --~ra. ~ped.ient.e a i p,re, ergo irnl-isl.:1-l,il le in f)ot.enza, ·essendo l.roppn gruppi privati monq,po-lizzatori del;~ economia. e ridicolo colI'reLt.ivoil taù ma t.ùr.gico ed ;i ntirlicla.L– tiranni della vita sociale: n~lla (Iua,le opera mu- ti-co ... esame cl·iStato! . • I nicipi e cooperative socialisl.e, ~,. fino' a un certo Nè, con ciò, si ·può cl ire ohe il. fascismo adoti.i punto, 10 stess0•. Go:verno, si p,f.'estaro:noreciproc;o lo Stato "male nec:essario » ri-cloU.oai minimi aiuto; si c;he non~are sono le attestazioni ufficiali termini ·come è, od era, nt>lle'aspir,izioni dei ra.- , delile benemewenze de,i sindac;ati coo-perali.vi ver- · cl icali -indiviqua.Jisli in:gle:;i; perchè se concorda so lo Stato nella difesa. di questo dal:Je pressU<re, e.on q,uesti nello :;pog'tia.re lo Sl.ato cli tutt.e le che su di, esso esercita.vano imprenditori audaci 'runz.ioni che non sinno quelle sLr,e·t,tecli conse,r– e senza scrupoli e le bancqe da. cui quelli attin- vrnzione e di r·oercizione 1(gi1.1stizia,guerra e fì– gevano. In mili~ guise eme_rgeva_ nella p~atica ',sc-0) n~·l'ifiuta cosi il concetto ntomistico ·c1e11,t vi– una edncaz-ione a.Uo Stalo tEn-iehùng Zurn Staat) ta socia;le come l'idea ,"!,ella armonia naturale e _ per dirla. ~on la .frase consacrata dai' sociali- spontanea per il liberò spiega,rsi di tutte l·e at.ù. st.i tedes~ihi - per la quale il pr~Jet.a,riato si pur- vit.à dei s.in: goli. Anzt, i-I fnsèìsm-0 vuo-le lo Stato gaya gradatamente cielle tendenze meramente di- t.ut.ore, lo,Sta lo paterno, depositario, come lo Sta.. struttive ant.iis'tatali anarchi.è.he, che erano pro- lo· teocral.ico, cl ella sa:lvezza cli cia$cuno e d1 tutti . . prie d ella. sua e.on- dizione primigenia, seilvatica, . Allo Stato, e, pratica.mente, a quei quattro po– nello , sfo.to, e CO•SÌ il tra.passo clèllo· Stato clél or- VeI'i -cliavo.Ji '•Che formano poi il Governo·, dà a ga.11:0 esclusivo di oppres•sione cli classe in orga.- giÙdicare inappellabilmente- cl.el bene nazionali• no di miglio.ra.mento e di emancipazione, del pro- nel contrasto immanent,e l.ra.i lavoratori· e gli im– letariato a·vveniva ,rnc-b·r-a pfu rapidamente ·nella prenditori. Niente laisse::. [aire laissez pass1ir, cp~èienza cl.elle masse che nella esterior-e reali,'1 niente. libertà ... -di nuoc.ere alla.' Nazione; i sin• ~torica. Ad ogni modo il Partitò soe,ia!is'ta si te- clacati i~qhadraii, ma. lo Statoi a.ssent.e da.i pro– neva fermo alla· concezione dello Stato consa,cra: Memi della proclu~ione e della disl,ribU7:ione ciel- . I.a nell.o s,f.atutèÌ-p•ro,gramn'\aclr,libera.to dal Con- la ricchezza, -n.lmeno per quanto rigu,1rda .... i gresso' di Genova -(i892), .allo &tesso-.modo che il cap-italisti. partito socialista tede::co si atteneva ~Ila iden- Lo Stato del rascismo non pone un p_rincipio 1-i:ca formulazione del suo programma· di Er- c,he per violarlo. Liberista, vuOlle rinunziare. al– furt, risultato dalla- fusione dei la.s,saJlliani è de- l'esercizio dei pubblici servizi, resliluend-0Ji alln gli eisenachj-ani. Nè. le improvvide· - e clai veri iniziativa privata_. Ma po-i mette lo Stai.o in so– socialisti ci;ttegoricament,e contrastate - modifl- cietà con pl'iv.ati in industrie oscmre, di torbidi c;azioni ai1ttd-E)!lllOcratiche bolsceviche approva- preoedenti 1 senza neppure la gtustifiGazione chf' te da.I -Congresso di Bologna dopo ila guerra ,pos- servano a monopoli. Autoritativo e statola.tra, ri– &ono storicamente annulla,re la rea.Jt-à ill UQ. 'ope- nunzfo. ad ogni intervento, ripudiando anche iI ra trentennale, che metteva il proletariato ·sotto monopolio -delle assicurazioni, senza alcum l'egida dello Stato - sia pure di tin:o Stato non proocc·upnzione cli quel serbai.aio di numerario, ancora che a.ss.ai pa,rzialmente esistente, di uno in considerazione d/>JqualP- lo Stato l'aveva fon– Stat.o in [i.eri, di.' uno Stato. da conquistare e da dato per averlo a sua dis,pos.izione iQ ogni est.r-e– trasformare - m!:J.sempre delfo Stato, in.'Lenden- mo caso cli bisogno finanziario. do ,questo nome nella sua più ampia ~cce,zione Gli eserripi s,i potrebbero mo-ltiplicare: la con- democratfoa. elusione sarebbe sempre uguale. Lo E:tato del fa- Ora · awenta!tòsi il fasc-is,mo contro ·10 Stato scisma essendo ·insorto contro lo Stato dell'evo- lioteca· Gino B1anèo I •

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