Critica Sociale - XXXIII - n. 14 - 16-31 luglio 1923

CRlTlCA SOCJALR '!19 Ilproblema 11[i~e o Mauint e~ inMarx (Z9) - 6) Solldariemo e lotta di classe. Il perièolo di scissione del movimento nazio– nale richiamava Mazzini - . già così simpatiz· zante col socialismo, da dichiarare nel 1834: « l'E. poca nuova è destinata a costi Lui-rel'umanità il· socìi.alismo » tOO)-- àllla consapevolezza di antite– ~·, p,rima per. lui velate,' fra la Silla dottrina e quella che animava il sorigente movimento prole– tario. Non solt.anto la preocoupaZJio'nedell'Italia d'a ciostituir.e in un1tà indipendente, ma tutto un sistema d_iidee radicatp nel più intimo della co– scienza dli Mazzini ne veniva urtalo e ridestato alla vigile determinazione delle posizioni reci– proche. !Mazzini non soltanto è imo spirito reli– gioso, ma, come osserva ripetutamente anche iii Levi, è pure un solidarista. Non per nuna la .sua visione dello sv'iluppo storioo. è da lui, ràffi– gurata nell'inanellarsi de!lle epoche c:ome ,anelli di una sola catena. tMia: se il compiersi de-I pro– gresso pe.r•una serie di rivela2Jioni religiose, sus– seguentisi nella cos cienza . della umanità, pone fra le epoche succ.e~ siv e.la stessa distinzione che tra i ,singoli anelli di una catena, ogni singolo . .anello è unità compatta, perchè ·incarnazione di W'l4 idea. Incarnazione ohe· tutta ·occ.upa ed in· veste l'epoca e, quindi,· .« raccoglie intorno alla conquista di quel fine le forze e gli atti » (31) di . tutti gli uomini in essa v,i-venti. Quindi l'Epoc(l è tutta solidalmente unita pe.r Mazzini nella mis. si.one che [e spetta; e -per ciò, mentre si distingue e quasi ·&i dista.eta dalle precedenti e dalle suc– cessive del 1 pari, è in· se st.essa compatta e so– lidale. Ora, il ·riconoscimento•·della .realtà: dei contra– sti delle classi; ràpp!Ì'esentanti in una stessa età sto,rica _Epoche diverse. in. lotta fra fo!l"o, ~pezza questa V'isione solidaristica della ni;issione reli– giosa nella ·cons.tatazione di un .cozzo di inte– ressi. Pertanto Maz:cini vede quella realtà e l'ac– cetta. come premessa di fatto alla determinazio– ne del prog.ramma d'azione, finchè la .r.ruda esperienza non gli dà la consapevolezza del con' flitto, che è tra rac:cettazione di quella realtà e il principio relfgioso della missione: posto a ·do" ver scegliere, non esita; o. per quanto non i: ossa negare il dato di fatto, lo 'attenua e lo 1:unsidera facàlment.e, eliminabile con l'appel[o al.Ja mis- sione e al. dovere. . Tar:ito più poi il su.o aJteggiarnento diw,nta di opposizione al sociahsmo, in ·quanto e11tro le coi-renti socialiste ,s,i veniva determinando sem– pre più netta.niente quell'orientamento antireli– gioso, che arriva poi. a culminare nell'umanismo di !Marx '.P~ !-'•influsso.d;ei Feuerbach; ed 'Ìn quanto il movimento proletario di. r.ivendicazio– ne poneva l'esigenza. dei diritti urnani più che l'affermazione di doverii· e l'ui-genza aei bh,ogni mater:iali come premessa: e condizione di tutte le aspirazioni ideali. C<;>lpito dalla negazione del concetto religioso-, senza del quale egli non sa, (29) Oont.inuu. vedi. n11m. precedente. (30) Btlù. nu., I, 370. (31) Sericei ,tl .. iMd., XVIII, 206. peva pensare nè •il dcxvere nè l'idealità Muzzini non intende come la rivendicazione di ~n dii-itto universale umano si traducesse nella coscienza di un dov~re e d'una missione storica, 1:è come l'elevamento delle condizioni materiali fosse ri· chiesto· quale mezzo, per il più alto fine de,11a ascension:e spirituale del prolatariato e dell'uma– nità. E crede pertanto cli coipire nel vivo il di· fetto del sociaLisJl}o-quando ,scrive: « Je vois da:ns ila classe OU'V~re f'él,ément é1e l'avenir; mais c'est à cr0ndition qu'elle nè se pose pas pour but un p.roblème de pur inLérèt matériel. Il a,boutirait à en _faire une nouvelle bour,gooi- s.1e >> (32). · - Egli è ormai nell'ambito di quella visione, per la quale la lotta di cLa.ssenon può significare che dedizione al materialismo degli interessi, preoc– <.;upaz.ioneesdusiva di un ,, pur intérèt maté· riel». Quindi egli ·la ripudia energicamente, e in luogo di riconoscere in e.ssa una realtà di fatto, che preesistendo nelJa c;ondotta de:lle classi do· minanti imponga alla ·concreta azione stor-icadel– le classi soggette la nèce&sità di porsi sopra il suo stesso terreno per superarla o negarla dialet– ticamente (33), egli, con· una negazione non dia– }ettica, )a respinge, quale 1templice conseguenza c1i contrast.i teorici, che la dotbrina religiosa del dovere e della missione annulla .. , Da ciò il conflitto con Marx e con Engels, il quale· in un suo scritto del 1850 assaile con li11- guag.gio aspro e violento un p'roclama di Mazzini. Led.ru Rollin ed · altri : I • Le lotte delle diverse classi ,e frazioni di classi, l'una contro l'altra ... per i nostr~ evange.listi non sono che le disgraziate conseguenze del,l'esistenza di si6temi. diver– genti, mentre l'esistenza di diversi sistemi è conseguenza delle lotte di classe ... Negano l'esi6tenza de.Ile lotte di classe.'.. proibÌIScono ,alle singole classi di formulare i loi'o interessi e le loro rpretese rispetto alle altre claJ&Si.Essi pretendòno da queste' che dimentichino i loro interessi per -pacificarsi sotto la ·bandiera di un'iJ!(lecisione altret– tanto banale quanto st-acciata ... Il popolo non .deve pen– sai-e al-domani... arrivato il .gran giorno ... il problema dell'avvenire si 6Ciog}ierà come per mira.colo. Questo ap– pello alla spensierate-Lza è run tentativo di truffa, proprio a danno delle classi più oppresse• (34). Accuse ,ingiuste ·tontro Mazzini, che instanca– bilmente predicava la necessità che la classe ope– raia esprimesse i suoi bisogni e le sue aspirazioni, mentre aveva riconosciuto ohe i sistema di idee e ,l'-organjzzazione sociale, pOllitica, religiosa domi– nanti. sono jll riflesso (consapevoJ.e o no) degli in– teressi ·della cJlasrsedominante nella società. Ma dalla c onstat azione ·dell'egoismo cli una parte Mazzini n.on. vuol conclllidere (e qui En.gels col· pisce giusto) la necessità d'una lotta ,per l'alltra parte: egli vuole affermare invece la II fondata speranza che noi potremo•, senza· tJrisi, violenze o dissidi, cancetlaire le motte ingiustizie delfordine sociale » (35). (32) L-e_ttr. a D. Stcrn, 23 marzo 1865, ciJ. in LEVI, 197. Ed è nota Ja· frasi! ohe aocw,a il socialismo di sostituire « au progrès de l'Humanité !es progrès de la cuisine de l'Humànité • (Lettr. à D. Sten>). (33) « I postulati teorici dei oomun.isti non riposano (dice il Manifesto) niente aff,atto sopra. idee o principi, inventati o sco– perti da· qualchl> riformatore peli a società. Essi non sono che espressioni generali. dei rapporti oft'ettìvi di una lotta di ol&68-0 g~à esistente, di un moto storico spontaneo, ohe -si svolge sotto i oostri oochi •· . · .. (34) Dal maggio aU'ottobre. · · -· · (36) Scritti ed. ined., IX, 008-9.

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