Critica Sociale - anno XXXIII - n.9 - 1-15 maggio 1923

?T'A flU1tCA N>Ct.Ai.l ------'"--"-'-----"--'-'--'---'---....!._--- e-i JYOi:tavano_ a~.macello?» Ebbene, ,in Russia, durante , l!J-guerra col Giappone, fu,rono, numerosi itreni -che non poterono partire per il fronte perchè le donne si erano getfate sulle rot~ie, oppure, per ordine dei comandanti• partiremo ,schiacciando i corpi femminili che attraversa'. v.ano la via. ' No_,la guer'ra non è un'istituzione. l!'ussal *** La « Polonia. economica » è il titoLo di uno studio che si legge· nel quaderno del 15 marzo del « J ournal' des é•conomistes ». . - !,'autore dell'articolo, dopo aver rfoordato ·con sodd{– sf,aztone come il Trattato di pace alroia privatò la Ger– mania delle migliori miniere slesiané e dei prodotti na– turali ~i ,cll;i.sono, fertili le provincie cedute alla Polonia: c-ommcia dunostrando quale fonte. di ricchezza. costitui– scano per la Po1o_ni_a i petr.oli della Galizia. Allo scrit– tore. francese poco importa che il.popolo .galiziano, in maggioranza di nazfone' ucraina, tolleri mal volentieri la aggregazione del suo paese alla Polonia: per lui l'im– ·POrtante è che tale aggregazione apporti nuova forza militare ed economica alla.« buona amica ed ,alleata de.Jla Francia», anzi, alla « Francia dell'Oriente». . I pozzi di Galizia, che. prima dell11 guerra rendevano fino a due milioni di tonnellate· di petrolio all'anno, negli ultimi anni ne resero in media circa 800.000:natu– ralmente, la minor produzione è attribuita alle devasta– zioni commesse dalle truppe russe ne.I tempo in cui occuparono. la Galizia. Ma ora si nota. una vivace ri– presa; e .si prendono a sfruttare vasti campi petroliferi, in gran parte proprietà dello Stato, che finora nom erano stati mai messi in valou,e. · La Polonia conta più di 30 grandi -raffinerie, capaci di trasformare oltre un milione di tonnellate di nafta ogni anno: lll più cospicua è la fa.bbr.ica statale di olii minerali di Drokobycz. L'e.sportazione di questo pro– d0tto è e.I·evatissima: circa 350.000 tonnellate annue. Una porzione ,notevole• dei pozzi e. delle. raffinerie si trova nelle mani di capitalisti francesi, inglesi e belgi: i soli francesi hanno• investito circa 600 milioni di franchi nei petroli polacchi, e posseggono più: della metà dei campi petroltieri galiziani. Se i campi .si trovano in 'Gahzia, le raffinerie. però, pur esse propri-e·tà dt Francesi, si tro– vano ne<Jla vecchia Polonia: quindi la convenienza che. Galizia e Polonia formino un -solo Stato, e che i rappo,rti commerciali fra i -due paesi -non vengano inceppati da dazi -di· oonfune·. Con queste ragioni, oltre che con ra· gioni puramente. politiche, si ,spiegano gli ,sf,a;rzi oom– piuti dalla Francia per togliere 1a· tocalizia all'Ucraina e assegnarla, cont,ro, la v-olontà della popolazione, alla re– pubblica dell'aquila.i bianca. Ma questo, naituralmente, lo -scrittore franoese non lo dice. - · - Sin dall' i-nizio della .sua ricostituzto,ne. la Polonia si trovò alle pres,e con le _più gravi difficoltà. La sua mo.– neta - il marco polacco, ..·creato durante l'occupazion,e tedesca-" per ragioni politiche e finanziarie.andò sem– pre più per9-entlo v-alore,, Attualmente, sono in circola– ziòne 650 milia:rid.i dì marchi. Il Govenrn pensa a creare una moneta· •sana, condizione indispensabtl"e di quella completa ricostruziooe· industriale e finanziaria ch(I è già feli-cemente iniziata, come dimostra la con– tinua, fondazione. di BUove banche., ili. moltiplicarsi delle aziende tessili, minerarie e metallur.giche, il rapido svi– luppo dell'esportazi-one, il miglioramento delle finanze, ,statali._ Uno sforzo consid,erevoJe f,ra tutti venne. operato nel campo delle comuntcazioni· e de.i tra.sporti; dopo la guerra, lo Stato ha ricostr]JitO 7.500ponti, 93 stazioni fer– roviarie, 350.officine-idroelettriche, e ha ricondotto quas~ -alla cifra -nor.male il numero dei vagoni e d•elle locomo• ti ve. Ma una rete di 16.600_ chilometri non può bastare ad un paese che possiede abbondan,ti giacimenti di mi– nerale solido e liquido, una produzione agricola impor– .fantissirna e immens.e foreste da sfr.uttare; ad un .paese s-ituato nel centro del.J'Europa; ad un paese attrayersato dalle più brevi e più comode vie di comijnicazione fra. - Oriente e Occidente: perciò il Governo ha pronto un vasto programma di nuove oostruziont, e ha già comin– Ciato a .realizzarlo congiungendo la rete dell'Alta Slesia con la rete generale. Negli -stabilimenti di çhrzanow I.o Stato fabbrica ,con mezzi 'I)ro,prii le sue locomotive; il ca.pitale eistero è 1-ar,gamente sollecitato- pe.rchè, inte– g!'alildo quello polaoco .. insufficiente, assuma la e-ostru- zione. e l'e \Serci:z.iO ' di nuove-linee. · Tutti gli ,stabilimenti metallurgici di.strutti o guastati dalla guerr:a sono s-tati rimessi in grado di 1-avorare; la ghi-sa e l'acciaio vengono prodotti in larga quantità, specialmente ne1 bacino di DombrG1wa; così pure il ce– .mento, del quale nel 1922 si -son pr6dotti due milioni ·di quinta;Ji, in parte spediti all'estero. Grande attività nelle industrie del cotone e della lana: le aziende tessili di– stribui.scono altissimi dividendi ai fortuna,ti azionisti. L'agricoltura che fu -sempre una delle maggiori. in– dustrie polacche, ha pur ·essa quasi totalmente risanate le ferite _della ,guerra. La- superficie seminata nel.1922 fu del li per cento superiore a gueUa d-el 1921. Dei,raccolti, una frazione ·~sài notevole, dopo soddisfatti i bisogni BibUoteca ·Gino Bianco del Paes,e, è rimrusta disponibile pe.r l'e.sportaiiorie, Nel 1922 le •raffinerie di zucchero fabbricarono 30.000 va– goni di quel prodotto; ogni g,nno, un milione di quintali di_ zuc.chero prende le vie- dell'estero. Il c_apitale in be-– stia!71e è. stato p1ena_mente rricostituito·. Gli ,scambi inter– n~zwnall s~o_,, ne 9 11 ·ul'l,imi• due anni, pressochè raddop– piati; e. p91che _l eccedenza delle importazioni sulle e~portaz1~ru s1 e an_data progress.i.vamente riducendo SIJ10 9uas~ !i scomparire, s9no leciti- i migli0ri pronostici sul nstabil1mento del cr,ed1to polacco. I Trattati di com– mercio recentemente conclusi con paesi 'vicini e lontani assicurano nuovi sboccht -alle materie agricole e ai ma– nufatti industriali. E_'da notarsi che alcuni giorni or sono il Sottosegre– _ tano d1 Stato per 11commercio, Strasburger, esponendo– ai rappresentM1t1 della stampa estera i propositi del Go– verno, ~iceva che questo int~nde fondare la sua politica economica sul ritorno · al llber.o scambio e. sulla' sop– pressione dei regolamenti ostacolantì la libertà del com– m~rcio nell'interno dello Stato,. in conformità con le rac– ooman(\az1om della Conferenza di Genova. Se questi propooiti saranno attuati,· si potrà· affermare che nell'Europa d'oggi la saggezza economi-èa ha posto s-ede_in riva alla Vistola ... ANGELO TREVES. . Ciò che SI stampa · Il neirvosismo ne.Ile scuole. Sotto questo ittolo è uscito or ora un libro dedicato special• men!e ai '?aestri, ai quali l' A., Enrico Morselli (1), chiede un prezioso amto ,per assecondare il medico e la famiglia nella profilassi neuropatica, e ,a.I tempo stesso glie ne offre il modo, 11;-ettendo :1' ed.ucatore in:_condizione di dis~inguere i predispo.sti a_,d1Sturb1 e alle malattie nervose dalla tnste ereditarietà 'dalle condizioni .fisiche e ,fisiologiche della loro vita e dai, fa.tto;i edu• cativi e sessuali. · Il nervosismo. i;mpera :nel ,:n-o_ndo,oggi più che mai! ed ha nella scuola le sue prime manifestazioni. Il qua.dro delle costi• t,izioni neurooich.e è- qui, in- tutte le sue dolorose sfumature· e segue il quadro, ancora più dol9roso, delle vere malattie r:er· vose. Quante volte l'educatore _attribuisce per ignoranza i di– fetti _del fa.nc_iullo a cattiva volontà e si trasforma in aguzzino, ' pegg1orandoh, proprio- dove ,potrebbe, .medico e missionario di civiltà, ri,velarne in tempo le cal.1$e fisiologi.che e psichiche e prep.arare l'intervento rutile della fa.miglia e della società! Ciò ohe manca a questa beli.a sintesi del Morselli, il quale conserv-a cooì lbrilla.nte il suo etile e così chiara e completa la sua, informazione, è una terza parte, che il titolo promette– -rebbe, ma che, a meglio riguardare, non il neuro-patologo, ma i1 maestro stesso di oouola dovrebbe aggiungere. Ed è la pat'te riguavdante le anom,wie fisiologiche, ma sopra tutto psichi.che e morali, ohe prqprio nella. scuola (nel.Ja oattiva scuola è n<alla errata pedagogia) trovamo le loro cause -e le loro oondizion.i di ,,viluppo. Per i,noompetenza e impreparazione specifica, del r<,sto naturale, degli, ·insegnanti, il quadro, non certo breve nè poeo interessante, delle ma/.attie acolastiche è ancora assai vago e oonfuso. Quando ayremo un pe,clagogista, -ohe sia anche medico e psi• oologo, e aJbbia esperienza. sufficiente per darie forma. soienti.fìca a: c:fò ohe ancora. si .trascina.. in discussioni letterarie sul sopra– lavoro scolastico, sugli orari e sulle ,materie di studio, sul- 1' <( i.ncretinimento >) degli alunni, evide...1 "1.te in. certe scuole e con cert~ maestri, sulla curiosa « m•oralità » che si forma artific-ia.1- mente in alcuni &m,.bienti -scolastici, sui rapporti fra alunni e rr;iaestri spesso falsi e origine dii immoralità nella vita., ecc. eoc.? Gli studi pn,rtioolari, specialmente dovuti alha psicologia. spe· rimentale di altri pae,ai, sono lontani da.I soddisfare a questa. ~s::gen.1~, perohè si occupa.no di questioni ri-strette al caJ11po delle reazioni ,psico-fisiche e psico-fisiologiche in rapporto al la– voro scolastico. Qualohe studio del ca.rattere morale, dell'atten– zione, dell'intelligenza, eoo. eseguito col metodo dei « testi men– tali », getta solo alcuni sprazzi, di luce sul vasto complesso dei fenomeni scolastici. Giova. dunque sperare che gli insegnanti vagli-ano collaborare col ,Morselli, non soltanto per la parte che riguarda la psico– patologia extra scolastica, m_a., integrandolo, per quella più ~ strettamerìte legata alla vita della scuola. · A. BARATONO. Urba,nità dell' « 01110S'al,vatico n, Tra.tt:asi di un Dizionario net senso che i suoi autori, Fa.pini a Giuliotti, esprimono i.dee ,ed a;pprezzaanenti su uomini e cose messi in ordi,ne alfrubetico. Cosa già fatta da altri, segnata– mente da D' Alembert e d-a-isuoi amici, -editori di quella famo– sissi,ma. « Enciclopedi.a. », che fu uno dei massimi prodromi e fa.ttori -dell'89. Solo che quella .aveva uno 'spioca.to sapore di lotta politica e sociale, la.ddove quest,Q « Dizionario • è assai pi i, anodino, genericamente mo~alista. Bel libro, del rest.:>: ;,rg-uto sp"'!"", non di rado oout.o. Attuazione brillante di· una non (1) ENRICO l\foRSELU: li ·n.rrvoti.,nw nella .,rnolrt Colle~ione . • ProblQJili mod10rni >, ed. Latte,, Torino, 1923. .,,

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