Critica Sociale - anno XXXIII - n.9 - 1-15 maggio 1923

CR1TICA ' ~dèlALE direttivo e decide ,sui ·oontratti che iSuperano una de– terminata somma. Non tutte le imprese sociali edilficatrici attualmente ,esistenti hanno questa organizzazione: parecchie sono ancora Cooperative del vecchio tipo; ma si tende ad uni– formarle sempre più. al nuovo modello e in questo senso opera la « Federazione delle i 1 mprese sociali edili », co– stituita nel settembre 1920 per iniziativa della Fede-ra– zione operai edili e di altri Sinda-cati inte-ressati all'in– clmst.ria edHizia, èhe iSottoscri-ssero il capitale iniziale cli 5 milioni di marchi, allo scopo di creare e promuovere Cooperative o altre imprese sociali di costruzi one-, che non lavorino secondo i principi del -capitalismo priva.to. Le « Gilde » <ielle singole ,circoscrizioni economiche in , cui fu divi,sa la Germania ,sono raggruppate a loro volta in 19 « Federazioni provinciali delle Gilde ». al fine del mutuo appoggio per la realizzazione dei loro fim eco– nomici. , . · Iniziative analqghe furono prese anche dalle organiz- zazioni sindacali cristiane. . · Le imprese che fanno ca'POali.a Federazione, superando difficoltà iniziali di ogni genere, iSopralutto la mancanza Clicapitale, hanno cercato di ottenere una parte, iSempre ·maggiore, dei fondi dagli stessi operai edili, .sia a 'liPezzo di contributi cor\tii;iuativi e straordinari da parfe dei soci dei Sindacati per la co,stituzi-one del capitale 'ini– ziale, sia, in se·guito al voto dell:ultimo Congresso della Federazione ediJLzia, destinanclo il 5 % delle quote fede– rali a -cfi.spo1sizi•one d lle, " Gilde », sia irnfine ricorrenclo ai ri-sparmi degli operai edili con l'emissione di obbli– gazioni', pagabili anèhe a :rate. II successo è stato assai confortante in questo primo biennio di esistenza, essendo le prime Gilde state create nel 1919. Nell'ottobre 1922 esistevano già 250 di queste imprese edili sociali, delle quali 199 affiliate alla Federa– zione, e precisamente 128 Coopera.1iv'e e 71 Bauhutten. Il càpitale totale iniziale delle Baiihuttcn era, alla stessa data, di circa 31 milioni di marchi, mentre nel febbraio del 1923 il ca.pitale cle1la. sola Federazione aveva rag– giunto i 100 miUoni di marchi. 19 Federazioni regionali' avevano un capitale di oltre 19 milioni. Le imprese ade– renti alla Federazione occupano in ·cifra tonda. 20.000 o.perai. La. cifra dei lavori appaltati dalle imprese so– ci•ali edili ra,ggiul11Senel primo anno. i 470 milioni di marchi, il 39 %. dei quali per GOnto ,cli Enti pubblici e il 48 % per conto •d i i,slituti c li pubblica utilità. , Nella Relazione· sui risu lta.ti ciel Primo anno finanziario, l'organo della Federazione ( 8) mett.e in evidenza l'ordi– namento tecnicamente su'Periore delle imprese sociali in confrorito cli quelle private, che permette una riduzione di spesa per il personale {li sorveglianza; la funzione di cal– miere ·che esse esercitano -sul mercato delle costruzioni; gli sforzi che fanno per avviarsi alla produzione <diretta ciel materiale. Le, i mprese s ociali edili', con-clude·Ja Re– lazione, hanno dim· ostr a.to che non c'è .il so-lo interesse· privato, ma. vi sono altre forze propulsive dell'economia, e che il fattore " lavo ro », libera to dalle catene· del ca– pitalismo privato, può diventa.re un potente promo,tore e propul-sore del •pubblico vantaggio. · _ f. v. (8) Sozia.Ze Bamvfrthscha,/t, 10 maggio 1922. DALLE RIVIST.E . ' Nell'ultimo fascicolo dei « Cahiers internationaux » uno· scrittore russò, Paolo Birukoff, intende dimostrare· che il popolo rus,so, da molti descritto -corné imµiat1uo alla civiH.à., è invece profondamente pervaso, in tutte le sue• classi. socia!\, di quello che è - 1Secondo il Birukoff - il principio fondamentale di ogni pensiero ,civile, cioè 1a·ripugnanza alla 1~uerra: ripugnanza generata non da po.ltironeria o da viltà, ma, dal sentimento intimo della immo ralità cl' un i,stituto che. pone. 1a forza bruta alla ba.se del di1itto. · . E q uel popolo, nello .scritto che riassurrni·rumo, non si limita ad odiare la guerra, ma,, nelle. diverse forme e misure che. le chrco.stanze gli coMentono; .si sforza di sot!Jrarni al mestiere dell e armi . Per qua,nto concerne le classi popolari ne fanno fe.de il «folk-lore, », la poe.sia epica popolare, le. .canzoni, i raicconti e, sopratutto, i proverbi; nei quali anche noi italiani ,ravvisiamo rispec– chìata la « sapienza del popolo ». Esiste neU'anticà lette– ratura russa un ciclo cli canti epici chiamati « Byliny », .ci-oè: racconti del passato; dove, sf nanrano le favolose imprese di giganti, di eroi nazionali, modelli cli una O· di altra virtù ci vica o m orale: ebbene., i migliori f.ra quegli eroi, i più ama. ti. dal popolo-, non professano af– fatto uno .spinto m1htansta: si battono a malincuore;, e sempre unicamente pe.r difendere la terra russa dalle in'va.sioni dei Tartari. Uno di essi, .,-Nicola il contadino,», s11nbolo della Russia agricola della. forza della terra rifiutava recisamente di far la 'guerra, e, secondo la leg'. genda, non avendo mai versato sangue umano, gode del- BibliotecaGino j3ianco l'immortalità, e vive tùttora. Le nenie popolari cantano gli orrori deUa .guerra, maledicono la coscrizione mili– tare. Suona una di e.sse: .11 Ti .si 1lrascina lontano,, o Gio– vanni, con le reclute; tutti piangono nel villaggio, i gio.- . vani si tagliano le dita, si strappano i denti, ma non vogliono andare soldati » TaJe è lo spirito della plebe .ru,ssa. .Non meno vi'lace .si manifesta l'avversione alla guerra fra gli intellettuali e gli ar tisti. La Russia· non poosiede .pittori di battaglie, me nt.re, tanti ne « vantano » 1a Fran– cia, la Spa-gna, l'Italia, la G e.rm-ania. Up.o solo ce ne fu, Vereiscb:tchoguine_ ma della guerra egli dipinse non le .I grandezze » ma gli ·orrori; e fu, a modo suo, un vali– dissimo propagatore dell'idea antimilitarista. IL più fa– moso dei suoi quadri, la 11 Apoteosi de1lai guerra», rap– presenta una enorme piramide di cranii UIIIlani. E fra i musici iru.ssi si cércherebbe, invano un compositore di marci~ militari; tutte quelle che eseguono le musiche militari russe sono di origine francese o tedesca. L'an– timiliiarismo russo è un sentimento naturale, istintivo, incosciente e, fino ad un certo punto, cairattertstico, della razza. ' Nemmeno i governanti possono quindi sotllra.rsi aJl'in- , fluenza di una mentali .tà cosi radicata e,diffusa. L'autore dell'articolo d ei " Ca.hiel\S » è un. antibolscevi co: ma egli si dice costretto dall'amore per la verità a riconos ce.re che U partito•comuni-sta è, ne.i I?rogramma e nella prassi, pacifista; che « nonostante 'l'esJJStenza dell'esercito rosso, no,nostante la gue.rra civile che- attraversò la Russia come un uragano a1struttore, l'attuale. ,governo -russo, è ani– mato da uno -spi,rito_antimilitarista, non wma la guerra, non la vuo~e. e fa 11possibile J;Jer.evitarla »,_. L'indipen– deJi!za concessa alle piccole nazioni aHogene di conrtne che gli .srurebbe stato facile te.nere .sottoposte con le ai;mi; . è una delle ·prove della riluttanza del presente. regime a considerare la guerra come legilltimo strumento di. po– tenza. Il Bi,rukoff, avendo personalmente condotta una inchiesta negli ar,chivi dal ·Commi-ssariato russo per gli Affari Esteri, vi trovo le tracce di più di. ·quaranta Nu-ie diplom·atiche rivolte. a different.i paesi d'Oriente e d'Oc– cidente, e con~ enen.ti proposte di pace. La maggior paine d_1quelle No.te,.chiedenti La cessazione delle ostihr.à,, è ['ima.sta senza nsposta. Alla Comferenza di Geno.va -il de– le_gato russo fece un ,passo per il disarmo del mondo intier9, che .fu sabotato dall'mtesa; e sono ben avvia.te ·1e trattative fra Mosca e i paesi baHici pe.r una ,reci- proca -ri'.luzione degli armamenti. . . Infh,-. - e questo è un fenomeno particolare della · Russia e ,signincantissimo, a.Imeno neì1a misur.a in cui colà :si ,riscontra - esiste un numeroso gruppo di per– sone che rondano le loro convinzioni morali e relig10se sul principio dell'amore assqluto, della «non-re,.<;istènza.», del ,rtflutp,- Il, far parte della forza armata. I toLstoiani, i 11 douchobors », gJ.i 11 stundisti ", i co ntadi ni formanti co– munità,,religio,se che professano un c.ri: stianè.simo più o meno puro e ricond·oLto aHe. orig~ni, i membri d1 pa– recchi .altri grupp i religiosi o rtloooflci, rifiutan-0 di seir– vire m~J .l'è.serci to, inseg nano.un antimilitarismo a,ssoluto. Sotto il regi.me czarista costo ro erano, cructl?lmente per– ""gu1taLi, uia l e ,soJ'feire.nzepa:tite non fecero che molti– pl!care: i1 .numèro dei martiri. Durante la guerra mon– diale i refrattari alle leve .salirono a mol'r.e decine di migliaia: delle quali -l a mag,g ior parte fu ·chiusa nelle • gaiere. La •rivoluzione libe.ro quei .retrattaTi, e durante 11primo anno del nuovo regime essi godettero una li– bertà ,completa. L'invasione degli eserciti bianchi pro– vocò la creazione dell'esel'Cito rosso, e il servizio mil!– tare obbligatorio venne, ri&ta.bi1ito. Alloca •S1 rinnovò lo. spettacolo di cospicue quantità di refrattari, e avvennero . .casi di fucilazioni in massa compiute ai.lfronte da generali bolscevichi. Grande tu ' .l'emozione tra, i pacifisti: e una ,società di tobtoiani di– retta da un amico di Tolstoi., Vladimiro Tche.rtkoff' ri– vo_lse al Governo. la .richiesta: di esent~e dal· servizio m11Itarn coloro cmJa coscienza-vietasse l'uso delle armi. , Letta la nch1e5ta, Lemn n.spose: ,,.Il 'Governo sociali.st.a n~n può usare rig~ri contro c_oloroper i quali il servizio m11Itare è contrario alla coscienza morale»· e in confor– mità ,con tale rLsposta, il Consiglio dei CommJ. ssa·ri del Popolo emts·e il 4 febbraio 19).!tun decr.eto che, conce.de l'esenzi_one dal ,servizio mHitare a quelli cui la coscienza vieta d1 _far uso ~elle arm1. Natura1mente., per evitare, la• d1S1So.Juz101),e dell esercito. .rosso e la possibilità. di ma– scherar~ con u:qa profes~rone d_i principii la ,ri.Juttanza· alla fatica e al pericolo, il Consiglio circo'ndò di cautele il riconoscimento del « caso di coscienza »: 'il refrattario deve comparire din·anzi al giudice di pa,ce, e·-soltanto se può pr~vare la p,ropria_ smce_ri,tà,con testimoni.degni di !ede, riceve, non la l1beraz1one. completa, ma .il per– mess o d1 prestare un serv1z10 civile. in luogo ai quello milit; i.re. Paolo ,Birukoff chiude il suo ,Slf.udio ricordando le pa– role de1!,eroe del romanzo d1.Latzko, • L'uomo in guer– ra ». L'ufficiale. u~gherese, !lei delirio dell'agonia.; si ri– volge. a sua moglie e le grida: ·• Perché voi d-0nne. non avete impedito la nostra partenza per la, guerra? perchè non vi siete coricate sulle rotaie per fe!1Illare i tr.eni che I.

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