Critica Sociale - XXXIII - n. 2 - 16-31 gennaio 1923

CRITICA SOCIALE un grande avvenimento storico con un meschi– nissimo episodio cli cronaca po)im,esc;a. E cosl sfuggirono al vero grande problema innanzi -al qual,e o,ggi si trovano: come far sali>igl'interessi. del socialismo in un processo storico, che è tutto avviato verso le soluzioni nazionali dei problemi economici e culturali. · Per chiarirn il mio pensiero dirò che le diffi– co1t.à·di questo problema non nascono punto, co·– me si potrebbe far credere, da un c;ontrasto fr.a in t.ernuzionalisrno socialistico e nazionalismo bor. ghese; chè tulLo l'inLernazionalismo socialistico, come avvertiva anni addietro il Bern~tein, « fu una bella idea priva di ogni r,ealtà >) (Neue Zeit, i 0 ottobre i9i5); e il nazionalismo borghese è sconfessato dall'internazionalismo del capitale finanziario (3). La difficoltà è in questa ·esperienza della storia, che le unifioazioni interiori dei Paesi, cioè il loro assogget.tamento ad una regola co– mune, quando si compiono contro una Glasse o una parte, lasciano questa classe o questa parte in una c;ondizione di permanen.te iJltfeiriorità, e così i caLtolici in Ing hilterra e g li ugonotti in Francia non ripresero mai più il predominio. Perciò mi parve s,empre singolare che di ciò i so– cialisti itaJ:iaai non si pri.occupassero in tempo, fidenli (chi sa perc;hè?) nell' inevil.[Jbile avvento del socialismo,· che, dopo tutto, è una so.Juzione p•resagita, ma non una lrgge di natura, e potreb· be anehe non verificarsi punto. Il c-0so è grav.issimo e non va confuso col ri– t.orno a condizioni civili di convivenza umanra, col ritorno ali 'ordine giuridico della società, a cui prima o poi la stessa pressione dell'opinione, pubblica e J<astanchezza dei seguaci ( - perch/: anche di tormentare un topo preso in trappola i fanciulli più c.rudeli presto o ta·rdi si annoia– no - ) costringerit il ,gruppo dominante. Quan– ti siarpo s•ocialisti, o iscril-ti a,i pa,rtiti, o, c;ome me, liberi da ogni disciplina di organizzazioni, - dobbiamo proporci il quesito con la maggiore se-renità. Se accadesse che l'unità morale, del Paese - alla (fuale il sociialism'tl tende con non minore sincerità. dei suoi nemici - si costituis– se, contro i· socia listi, cioè senza lo·ro parlec;ipa– zione ali 'opera cuUurà le della unità, sarebbe difficile evitare che le soluzioni soc,ir1Jistiche vr· n iss.ero indeflnita men I.e rinviate e sorgesse un cont,rasto fra la normale evoluzione degli é1 llri Paesi e il nostro; ciò· che nasconde sempre nelie pieghe il p,ericolo di gravi e◊nflagrazi.oni inter– nazionali. Esamina,re questo problema è il più tingente bisogno del socialismo teorico e ·pratico 'in questo momento. Anzi è sin superfluo dire eh.e i 1 lato prati e.o prerlomina S\1 quello teoricò. ARTURO LAilRJOLAé (3) _C~e I' internazionali.mio non sia un'idea specifica,mento soc1'!-h.st1ca,ma dal Manifesto dei Co,nunisti colta, quasi con reminiscenza delle stesse parole, dai manchesteriani Cobden e Bright, -poi da qu?sti passata nei radicali e pacifisti inglooi (Gladstone !), ho dimostrato in una m_ia ve.cchia conferenza,: , Il sosta!'zialf e _l'acc_i~entale nel Socialismo » (Napoli, 1914); _che tenni ali Un11•ers1ta popolare di Milano, e non piacque all'attuale capo del Governo, anzi la sdegnò profondamente perchè • troppo » nazionalistica e borghesizzante... ' La GIUST·IZIA, organo del Partito Socialista· 0 Unitario I, l' esp,·essione quotidiana di quell'indirizzo di p•mie,·o e di q'ue! metodo d'aaione che noi t!,ifendiamo su, q,ueste colonne. !Ye ra~comandiamo vivamente la lettura ai no,tri abbonati e lettori. · i BibliotecaGi_noBianco laiolmione iel ,ro~lema ~elle ,itaii più incerta che mai Che c0su' si d0ma1~Llavaperd1è Ja ct'isi delle abi– tazioni si avviasse a una risoluzi,me dopo. circa un decennio di stasi edilizia? Si domau(}avano condizioni certe per tutti. . A commciflre dagli inquilini di case vecchie, ciò che li assillava era l'incertezza nella misura e nel tempo degli a~menti d'affitto ai quali c1ovrebberodo– vuto sottostare non appena si ritornasse 'in regime di libel'tà, cd intanto si opponev_a.noad· ogni cessa- zione di tale regime. . Sarebbe quindi riuscito per essi :-i.ccettabile, in quanto cornJJortabile e in quanto il bilancio dome– stico avrebbe potut0 via via adattarvisi, un ~umento periodico del titto in misura percentuale, ma noto in precedenza e per un peri".>doabbastanza lungo di anni. I proprietari di casa preferivano; f'ì, innanzitutt,.> ra libertà di cont'rattazione dei fittl, ma, comprf)nden– do che, fincllè dura l'attuale acuta penuria di case, la libertà sarebbe stata il cannibalismo e avrebbe provocato reazinni inevitabili, si sarebbero adattati - quelli ragionevoli - a un regime .di.fitti vincola– ti, ma con aumenti in forte misura, un regime _çhe. sopra ogni altra cosa, avesse un termine fisso, certo, improrogabile. E, correlativamente, che il règime fl. scale fosse noto e certo pur esso, senza incognite preoccupanti ad ogni mutar di luna. Del pari agli investitori di denaro, per assicurarsi un frutto determinato ·e sicuro nell'industria edilizia, occorreva sapete qual durata avrebbe avuto il re– gime vincolato, di quali benefict fiscali essi avrebbero fruito, così da poter calcolare con una huona ap– prossimazione quartdo, con gli aumenti concessi, i prezzi delle vecchie case si sarebbero avvicinati a quelli delle nuove, é si sarebbe stabilito l'equilibrio, e quale, in quello stato, poteva presumersi sarebbe per essere il frutto del d~naro investito, e a quale tasso pote\rano, in basfl a tale calcolo, ,contrarre, presso gli Istituti di credito, prestiti di denaro da in– vestire nelle costruzioni. edilizie. . Infine i Cqmuni, gli Istituti, le Caoperativ:e a pro– prietà indivisa ed inalienabile, avevano bisogno, per svolgere i loro programmi di èostruzione di case popolari in misura propor2;ionata al fabbisogno, al– meno pe:r un decennio, di conoscere-se pote.vano con– tare sui contributi dello Stato e degli Enti locali, in modo certo ed in misura eongrua. Invece si è segnita tutta una politica a rovescie, fatta di ince:r;-tèzze,di tentennamenti, a sbalzi, a pro– roghe, insoddisfacente per }utti, c9stosa per ~o Stato, senza trame un vantaggio corrispondente per nes– smio. Era un regime di fronte al quale agli spiritI° sem– plicisti la libertà deve esser sembrata un rimedio sa– luta re, e lo sarebbe di fatto se ·nori fosse, comè abbia- mo detto, il cannibalismo. · Invece gli spiriti ragionanti, che nel ragionare son guidati dalla visione dell'interesse della collettività e non di categorie o di gruppi, suggerivano un piano razic,nale nel modo, nella misura e nel tempo, che a tutti gli interessati al problema - e sono i tre qu.arti della popolazione consumatrice. ·e produttrice - assicurasse un graduale trapasso dal periodo anor– male a quello normale e la parallela costruzione di nuove abit.azioni. il Governo ,fascista-conservatore, assicurandosi al- - meno questo primato fra i grandi Stati europei, ha prov ocato, come è suo costume, lo-scatenamento delle forze individua.li ... dei padroni di casa, dando loro la li bertà di sfra ttare gli inquilini, e di aumenta,re

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