Critica Sociale - XXXIII - n. 2 - 16-31 gennaio 1923

CRITICA SOCIALE essendo più vasl,e, perchè o:!treva!sario l'interesse sLrettamente economico dell 'oi:ganizzazione ope- 1-aia. Allora questa è obbl,igata a scegliere fra una politiea 'che ne protegga I '~Il te.resse economico immediato, particolare -- formai.a quincli' di adat– tamenti è di ac;oordi con la classe capitalistioa, pe-r i ,quali le rà.ppresenl.anz·e (le c,ompetenze) del– le organizzazìòni stesse sono meglio indicate, co: me quelle appun l,o che non- varcano il punto d1 vista particola.re e non si curano clell'interesse univ ersale-, e una polit.ica mirante ali-a genera– likì.' r1 1 ei rapµort-i sociali e alla trasJo,rmazione in– tegrale, rom'è quella promossa dal parli·t.o socia– lisLa. Scelta la prima via, o il partii-o polit.ico opernio riduce il suo prngramma e la sua azione al fine po•liLicosLrel,tamente sindacale, -in un collabora– zionismo (divenuto, di mezzo, fì111e dell'a7ii.9ne) destin ato a cli.f,endere inleress,i, peir quanto estesi, se.mp ,re però partioolari, coDtingenti e unicamente econo 1mici, rome avvenne, cli taU.9, del inovimen- 10 socialista dell'uHimÒ trentennio, che si chiamò ri[ormista, ma lo fu sempcr-e in un senso solo e assai limital,o; o il Sindacato scinde la propria ~zione ct,a. quelta del pa:rlJLo, che lo trascinerebbe ;1 una politir,a trcIBcendenLe le proprie finalità sin– rliicali, o se ne crea uno proprio, pe.r non clivide– rn i rischi dei partiti politici.' E' quello G'he si.a n.vvenenclo. E' quello eh-e dimostra una volta, cli piLt che, se la politica overaia è tani-a. parte della politica socialisl.a, in quanto questa tencle a una, società del lavo,ro, non è tutLo, ani.i può a un certo pui1to distinguersene, come J.a parte si distingue (lal tutto, come la contingenza si distingue dalla -fìnn.lità'volontaria, come l'adattamento si distin– gue dalla rivoluzionte, come il pn,rticolarismo dei rompetenii si distingue dall'universalismo dei ve– ri politioi. Se, cli quesLi, ce ne so~o ancora! ADELCHI BARATONO. Ciò che • SI stampa Politica p_ositiva ? Anche s~ dice sovente malo dei socialisti, noi vogliamo se– gnal~re con simpatia, ai nostri lettori, quooto immenso volu– me di UMANO: Positiva Scienza di Governo· (in-4', di pp. 1214, con 9 tavole, Torino, Fratelli Booca, 1922; rilegato ele– gantemente in tela, prezzo L. 90). Perchè Umano è un troppo candido uomo per non Jlleritare l'affetto ed il rispetto dj tutti gli onesti. Chi non lo conosce? E ohi lo conosce altrimenti che sotto cotesto nome di Umano, ohe egli ha voluto assumere da. anni ed anni, quasi -a ·significare ohe egli voleva &pogliarsi di ogni particolare individualità per vivere soltanto nel suo gran– di! sogno di altruistico amore per tutti gli uomini? Egli era un giudice, e della sua ooltura' giuridica fa fede anche. que– sto suo volume di politica dell'avvenire; ma, sfiduciato della inefficacia della giustizia dell'epoca, ha abbandonato sdegno– samente la magistratura, e, affrontando stoicamente l'indigen– za materiale, si è creato un'esistenza di magnifica libertà. spi– rituale, per vivere « secondo il cuor suo ». Sempre pronto a dar la sua opera disinteressata per ogni buona causa - tutti ricordano la sua propaganda per il Teatro de( Popolo - en– tusiasta della bellezza e <lell-a bontà, ha tentato di oonciliare, con la sua fecle etcreci, la. spiritualità religiosa e le conquiste della scienza. Ma, d~ anni, la sua ardente coscienza di apo– stcllo è tormentata sopra tutto da un problema: quello di far terminare la inciviltà, interna ed esteriore, della vita delle na– zioni. Ben prima che scoppiasse la oonfiagiazione mondiale, egli pubblicava a Parigi, nel 1907, un Essai de constitution internationale, per finirla col veochio pacifismo e con l'ubbia produttrice di guerre; dell'indipendenza internazionale. Du'. rante quella ohe egii chiama, in quooto suo nuovo libro, e la ll'randa a-uerra della a-randa ia-noranaa », ebbe l'idea di una 'BibliotecaGir10Bianco I Conferenza .wieo_tifica internazionale per fondare il nuovo di- ritto pubblico positivo e per illumina.re le ottenebra.J;e menti degli uomini. Ma i ferrei te mpi non v olgevano propizii alle iniziatiYe dei novatori innam~rati del ,bene, ed U'!li(ano si .mise a oomporre questa sua colossale opera, ohe l'ardfre géneroeo dell'editore Bocoa pubblica ora con singolare ricchezza di ve- ste tipografica. ' · Il grosso libro di Umano, pieno d-i acute ed argu.te osser– vazioni, di critiche vivaci delle istituzioni ·e delle teorie pas· sate e presenti, non ai d_iscute: bisogna leggerlo per gustarne l'assoluta originalità. Basti qui aocennare alla tesi fondamenta.le . Duo gràndi pia• ghe hanno afflitto e continuano a.d affliggere il genere umano: una piaga. e.sterna, consistente nella barbarie della indipenden– za all'estero degli Stati e nella conseguente necessità di gu·erre cli difesa e di conquista; una piaga interna, consistente nel– l'arbitrio <lei dispotismo all'interno degli Stati e nella ·con– seguente necessità di tirannie o rivoluzioni. Come la medicina ha fatto i suoi migliori progressi dopo che il Morgagni ha cercato lo cause e le sedi dei morbi nell'-anatòmia patologica, così ii, politica scientifica potrà. provvedere alla guarigione <lell'umani"tà,. dopo che, cliagnosticjtte quelle due piaghe, se ne potranno cercare i rimedii. Ed il rimedio essenziale con•. siste nel diffondere, mercè la ,;cienza, la persua.'!ione ohe non si potrà avere pace nè all'interno nè all'estero se non quando si lascerà il dominio alla forza di mente, di oorpo e di rio– ohezza, nella quale stil la sola 'baso' positiva "per 1•:Utorità e funzione di governo. • La ,•era Internazionale si avrà con l'indipendenza degli Stati nazionali, armonicamente cooperanti per il bene di tutti gli uomini. · · L'idea, come si vede, è semplice. Meno faoile è, certamente, la realizzazione. Ma, ogni tanto, fa bene rifugi1trsi nelle re– gioni stellari delle ricostruzioni ab imis della vita sociale, ape• cialmente quando ci sia di guida un uomo di così tersa fede. com'è Umano. Il quale, mite com'egli è, non vuol oerto esal– tare I.a forza por la forza, mo., linbrigliare la forza per attuare la giustizia e la pace. a. l. Edizionidella " CRITICASOCIALE ,, : E. C0LOMBINO - La tragedia 1'ivoluzionaria in Europa, con prefazione di CLAUDIOTREVES. . . . . . . D. LEVI MoRENOS - Contro ~l vino e per ~a vitiooltu,·a, • con proemio di F. TUBATI . . . . . . . . . . -- Per la viticoltura alimentare· e contro l'intossica• zione alcoolico . . - . . . . . . . . . . . . . G, E. MODIGLIANI · I lluaio,oi di ieri e prbspet{ive t],i, _ domani - Discorso al XVIII Congresso del Partito Socialista Italiano (14 ottobre 1921) . . . . . . R. M0NDOLFO - Significato e insegnamenti della; rivo– luzione russa - Prefazione di CLAUDI0'TREVES . . . G. NoFRI e F. P0ZZANI. La Rusitia com'è, con prefa– zione <li F. TUBATI (3• edizione, 35' migliaio) . . . F. TURATI - Abbasso la violenza! Abbasso lx,. morte! - (Commemorazione delle vittime della bomba al "Teatro Diana) . . . • . . . : . . . . . . - La nuova legislatura e il fenomeno fascista . . · - Per un prog,ramma d/4 rìcoatruzione economica . - Per l'unJità del Partito nella libe,,tà del pènsiero. - Djscorso al XVII1 Congresso Nazionale del Partito Socialista. Itali-ano (Milano, 14 9-ltobre 1921) . . Oommis$Ìoni ~ vaglia esclusivamente a_ R. BEMPORAD e l'IGl,10, Editori Via Cavour, 30 ~ FIRENZE_ L. 6,- - )) 1,- » 0,75 » 1,25 » 1,25 » Q,- » 0,50 » 1,– » 1,50 l) 1,- ..... .,. ... . ,.. ..... . .,,..., ......... ,.- .................. ':'-··-··· · E' uscito: FRANCESCO NITTI: La decadenza dcli' Europa Le vl_e detla _rlcesiruzlone Volume in-8' (\On ritratto dell'Autore, fac-simile <li autografo e indiéé analitico-alfabetico . . . . . . . . . . L. 15,- Dello stesso Autore; L'EUROPA SENZA PACE 2• edizione - Ventesimo migliaio . . . . . . . L. 12,– Presso R. BEMPORAD e FIGLIO, Editori vl'a C3:vour, 2-0- FIRENZE RIGAMONTL' GIÙSEPPI!, qerente--respomabile Stab. Tip. • LA PEllllODieA LoMBARD.t. • - Via. Mosoeva, 17 - Milano .

RkJQdWJsaXNoZXIy