Critica Sociale - XXXII - n. 23 - 1-15 dicembre 1922

. ' ;. , ORlTICA BÒOIALE 355 ---,;....,,-,-----=----..,..::,,------'-....::__-~-~-'--__:...!...,. ________________ _ sion.alistno p0litico o relJgios·o per gli uni, si ammettesse per tut-ti. E'· vero che con• ciò si fmstrava 'il primo; il più essenziale còmpito della Ouganizzazione opeFaia, la, sua 1mìtà, premessa _funzi0.nal~ per il più -spedito ed efficace .rag– giungim_..ento del :monopolio della man.o d'òperà 1\eUa classe lav0ratrice. Ma il frenetico sogget-. ti vi-smo ri-y·©hizionario Il©l!l~adava a tafi picco– lezze. Esso prpced.eva impavido -nel· s·qo sogno m&Ssim11lista,_travolgendo nelle. proprie· spire tutta l'Organizzazione. Compiuto. il fallimento del sogno rivoluzionario prima ancora che ten– ta,sse una attua:zione, · e iniziat!l:si ·la reazione . borghese, questa prese per· primo bersaglio le i.sti-tuztoni ùeon0miche, come quelle _che ·erano. _il eal-v.aidanaio del Partì~o. E. il Partito, il quale aveva scovertoi · con la· ·sua .indi-sc:ueta premi– nenza diretti va, le Organizzazioni e·eo_noD1iche, quando gli a!tace'hi !sÌ _:ufonovarono e ,si ino1tipli– carono in forza, riòn seppe far pulla p-~r pararli. Imp~ccia:to in tutta la SU!',.!J)'~J;~!ì,sica . . i.ri,tqi.nsi– gente, non bovò la vi•a per influire sul Gover~ n'(l), per iìnpad.ronirsi del Gov!;lrn<;>,a ·fine .di a:ssieu.m1.r-e al-le o·rgan:izzazi0ni la tutela del· di rjtto comune. · · · La Confeder·azi0ne gridò al s.occor&o,invitò al-la èollabomzione, s•uscitò eresie nelle· fìJe del Partfto, indusse il G~up,pO' a scuotere l'a bud– distica indifferenza della DirPzione. Era tardi. La Reazion~ e-r.a orr,nai pa:dr9na de_lla situaiione, con la crimi,Fl'OSae stupida òomp-lici·tà della òor _ghesia .. Il P'ar:tit0 ri:voluzionario continuò a non' capire nulla e, nella sovv~rsi:one -ispirata dallà · CoBfederazione del Lavoro, non vide che un cr·imenlese da pun-irs-i con le pene_ comminate dal C6dice pefòlale inassimal-ista: l'espù.hiione dei. prev·enuti. Era la scissione-. La Confederazione avve~tì che, ·_scindendosi il Partito,· essa non .a- , vrebbe- ·saputo chi seguire e·, per non sbagliare, non 1)-Vre_bbe seguito nessu·n.0._Rottura del patto di alleanza•; ricupero d'ella propria l,ibertà. Ahi– mè, ahimè! che 1' «alleanza» non c'era già più, per il, precipitare del principale alleato, e la I « lib-ert.à » dèlla Confederazione .non era che · l'isolamento della· sua lair:ità, recuperata in mez~ · zo ad un arèipelago di isole- sindacali, quali più; quali meno, ma tutte soggette ai partiti. Ora,., écco il problèma che si. impone alla Coafederazioné, del Lavoro: come tornare essa e far ton1aire le altre-_corporazioni al prin_cipio · originario ,informatore del movimento operaio, la_ neutralità, p.er ricostituire la. n~cessaria.~unità : ~Ìndacale. In detto ·ritorno pu:ò davvero consi– stere la· s·alvezza, co~forme al, classico insegna- · mento di Machiavelli: che le istituzioni decli– nauti·si r.istòram> svia~dole vei:~o le l@i;oorigini ... M31il campo sindacale è tutto pervaso di a p1·iori. partigiani..~.· E ,la_ convei:sione della Confedera– zione è c0sì rec&nte e appare ,così determinata· • dialla necessità, .~a sembrare meno persuasi va -a corporazioni baldanz;@se · dei f:!Uccessi poli~ici . dei' partiti cui si appoggiano .... Si vècie in que~ - sto momento ·uti òonfuso agitarsi e SCOI)_trarsidi correnti, ognuna d~Ue qua.li la;soia intendere che mira ad:. assorloire le altl'e; tuiite vorFebber-<>l'u- , uità, · a,. pr;@fitto del pfoprìo' preconcetto politico più ohe dell~ ,liLJU:tà. e 'l!leutralit~. Ii>. _tale-diretti– Vll< &iveggono apP.reçoi1,si le_ggono dichia,razioni , ì . ' . . ·I ·. ca Gino Bianco iu' interviste 'sibilline, si assumono nì1ziati ve iB di viduali, ecc., che, se n_on altr:o, provano l' in– timo travaglio di gest!!,z'ione; I no'stii compagni della Qonfederazione del Lavoro hanno uri bel c~mpo per mostrare il loro coraggio ~- la loro prudenz·a, la fermezza i'ncroll_abile dei principii e la soave ;i.mabilità delle forme. E' un giuoco di masse di diver:sa grandezza, in· cui bi,sogne-, . rebbe correggere, anzi invertire, la nota legge dell'attrazion~. C' è il ·sindacalismo fascista,· c'è quello popolare, c'è quello dannunziano; tutti tendono all'espansione, tutti tendono all'unità, - non tutti tendono alla .neutralità come la Con– federa;zione del Lavoro, comechè. tutti, à parole, vantino l'organizzazi~ne' puramente economica. · Tra neutralità e apoliticismo c'è il mare di mezzo. . La neutralità è forza; Papoliticisìno è debolezza; la prima ha un'anima, il secondo ha solo il corpo. Il campo è fertile di equivoci. Tra i fautori della neut?·alità · dell'organizzazione proletaria rispetto a;t partiti ma con anima politica propria,. che intende tu-tti i còrilpiti dell' organizzazione e i riflessi che su di essi esercitano tutti i fatti d~lla politièa nazional-e- e internazionale, si ·staç:cano i fautori di. ul!l Pa1·tito <J,el Lavo1·0 di s~ampo in glese. Qu~sti amici nostri non veggono come in– Italia- àn-che un Partito del Lavoro fatto delle Legb,e, che si a·ssocia·no uomini politici, è ..:. un .partit0 politico; cioè-è· un quafoosa che- contra– sta alla restaurazione ·della neutralità per l'unità sindacale,: e che im ba:razzerenbe il generalizzarsi del-l'opera di :rnclutamento operaio ·e implièhe– rebbe un· immediato impegno di lotta del nuovo partito contrp tutti gli altri partiti, e _segnata– me:nte contro il partito fascista indiscretamente al . Governo. Sotto tale profilo; il Partito del Lavoro·ob,e l'amico Modigliani, nell'intendimento di: aiutarlo, vorrebbe caèciare tra i piedi 'a D'A– ragona,· costituirebbe 'il rpiù grand_e ostacolo ai piani di questo. Si tratta, per. D'Aragona, di ri- . fare l' Organizzaziorie non - partito, pure· for– mÌl.ndo ·un'organi_zzazione che ri.on potrà non fare dell'a poìitic~ -e c_he farà politica èssenzialmente socialista, -.perchf, necessariame)Jte is-pirata al1'i– deale d·ella abolizione de_l regime del salario e dell'intero profitto del mo lavoro assicurato al lavorator,e, tranne lé decurtazioni di interesse so– cial-ef democraticamente stabilite' nei Consigli generali di tutto il · popolo. Non si tratta, per D'Aragona, di fare: un · pa1·tito _- non - organiz– zazione, c◊me ne-lle presenti circostanze sarebbe il Partito del Làvoro - partito degli organiz– zatori e non organizzazione degli .... organizzati, D'Aragona ha cento mila ragioni di volere far scl).ivare all::t Organizzazione, ché vuol portare alla u"nità sindacale per via della neutralità po• litica, ogni urto diretto e preconcE'tto ~ontro il partito al Governo. Egli attende. Egli opera. Egli si lascia coprii:e di- fiori dal Governo ; m_a non si commuove. Anche, perchè non .sa _quale sia' l'inte.niione del Governo nei suoi riguardi: E' es$a fiv.orevole · o contrariz1. a que~to sforzq supremo di ricostituzÌ.oue . dell'unità sindacale su.lla base della neutralità? Il (foverno vuole che · D'Arago•na assorba _Rossor.i, o Rçssoni D'Arago– na? Ossia è la Confederazione del Lavoro che deve di ven~are fflscista o la Corporazione fasci– sta che deve diventare neutrale ed. unitaria? Chi \-

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