Critica Sociale - XXXII - n. 23 - 1-15 dicembre 1922

366 ÒRITlèA SOCIALE > lo sa? Ohi sa se il Governo v9glia a!l.ontanare rano, in fatto o in potenza, due ali, visibilissime da sè il corporativismo fascista come un grave ad occhio nndo: l'uni! che desiderava la scissione peso tendenzialmente classista che lo rende so• ritenendola ormai inevitabile 1 e dolorosa111ente utile. spetto ai const:irvatori ed ai nazionalisti, oppure a chiarire e a rifare da capo l'anima e lai(dirò cosi), tenerlo soLto di sè come una forza da liinuia.re pedagogia socialista fra le masse, così come fu cuntro i conservatori e i nazionalist.i, nell'ipotesi espressa nel Manifesto prampoliniatro; l'a\tra che prevedibile che il Governo, 1)er 11011 essere pri- subiva la. scissionè e ·l'avrebbe voluta deprecare, gioniero delle destre, cerchi di allargare le sne anteponendo 'e antevalntando, alla'-- innegabile e basi a sinistra? E' quasi lo stesso problema dello riconosciuta differenza dottrinale, la necessità di - squadrismo fascista, di cui la Dittatura può dire: un'unione proletaria da opporre al sormo-:1tante . .Nec tec1rni possum vive1·e nec 11i11e te. O'_è di mez- • neni'ico. · zo una pregiudiziale . ncizionalista,- che· bisogna, t. lo stesso divario che, me·n che due mesi dal punto dì vista della Oon~e'derazione, rimuo- dopo, alla prima _occasione di segnare concreta- . vere in ogni caso, perchè incompatibile col com- mente la nostra fisionomia e le diffèrenziazioni dai' patto intrecciarsi cosmopolita dEii rapporti eco- coi11pagni di ieri, si palesava tra chi voleva, a nomici che si impongono alla Organizzazione, e_ Milano, il blocco dei partiti proletari contro il perchè anacronistica ri~petto alla st.essa legisla-. blocco borghese sfrettosi intorno al Fascismo, é zione positiva i[).ternazionale del· lavoro e degli chi riteneva dovere il Partito socialista unitario organi in_ternazionali di applicazione di quella · scendere Ìn campo da solo, con le sue ·idee; coi legislàzìone, come sono regola ti dallo stesso Tra.t- suoi programmi, e con gli uomini s1ÌOi. tatto di Vt<rsailles. Il rinnovati) indirizzo della , l')J,elqual divario, oltre e più. che una diversa Confederazione del Lavoro verso l'unità sinda- valutazione della distanza che ci separa dai 111as– cale indipendente dai partiti, se conferma il ri- simalisti, c'è una diversa valutazione della situa– pudio di Mosca, non nega con ciò l'identità delle zione di froote al nemico ·vittorioso, {!ella pos:silili– aspirazioni del proletariato internazionale a e- lità, della uHl(tà, ~ella ~fficacia di dargli_battaglia; man ci parsi dal regime capitalista e la necèssi là del ,moqo ·e della mlsura della nostra lotta, della di ac:cordi, altri transitoi.·iì e<d altri µermanent;i, · nostra resistenza, e (dicia1110 pure la parola che per sistemare la vita sindacale da- nazione ii, na- :ci riconduce e ci ricollega alla questione g@nerale zione, ossia non rinnega in- sè lo spirito e il me-. politica) della nostra " oppos,izione ,,. · todo del so0ialismo. Come è stato ripetutamente Dopo di ,questo divario. c_ongei:iito nell'ala qe– detto e dimostratò, nel Sindacato è sempre in- stra del vecchio Partito, bisogna tener. conto del t.uit,o di socialismo, il Sindacato è socialista sta- ' fatto che il Partito Socialista Unitario, subito dopo remmo per dire, sno malgrado. Ma se il sinda- la sua costituzione, si acèrebbe di non pochi e_le– cato è socialista, è anche - ci. si' intenda con menti staccatisi dal massimalismo, o da, altre sot– giudi'zio - libertario. La cr.isi presente~dei Sin- tofr.azioni intern;edie, alcuni dei, qu,ali portarono dacati è essenzialmente crisi di' libertà. Tra breve• ed esplitarono, com'.era naturale, la loro menta– a?-che i. ~inda?~ti_ pi~1fortuna ti, perchè appoggiati .lità '.' di' sinistra ,, ; n~entre ~Itri, in on,ta alle· origini, . a1 part~t1 pohtw1 tr10nfanti, sentiranno il chiu,so m~n1festarono attegg1ament1 che s~rebbe inesatto della propria gabbia, anche se sia· d'oro; _e ape- chiamare ultra-dtstri (v_ocaboli U ctìi senso.· è, se leranno a scamparne, per guadsgnare aure più non superato del. tutto, certamente mutato), ma libere. Allora - nella libertà - si ris 0 J verf la che, inspirandosi a un'Ììltèrpretazione nuova di fe– crisi, e la Confederazione trionferà tanto pii 1 nomeni nuovi, apparivano affatto indipendenti da_ quanto più sarà s~ata vigile ed· accorta ad· assi'. • prec.oncetfi di tendenza e .da pregiudizì ereditad -curare .la propria assoluta indipendenza ed a di frazione. farne centro di attrazione e, ove occorra scudo a tutte le corporazioni; 1 ' OLA.umo Tn-EvEs:. · ,Dissensi ed· .attése Chi ha seguit0, in questo primo mese di nuovo regime, gli atti e le manifestazioni .giornalistiche del nostro Partito, e di ·quegli uomini dell'orcra– •nizzazione confederale e cooperativa che più h:n– nò voce d'essere- col nostro Partito in stretta affi- . nità o identità di pensiei•o e di azione, non potrà non aver notato sensibili ondeggiamenti. Se la stampa avversaria o interessata esagéra goffamente parlando di profondi dissènsi nel campo nos~ro,_ sarebbe del pari grottesco e puerile negare og111disparere, e non comprendere e- 110-11 dichia– rare naturalissimo e inevitabile il disparere. . Premettiamo che, già al tempo del Congresso clt -Roma dell'ottobre u. s., in· quella ala destra che divenne poi il nucle.o él'el nostro Partito,. :v'e- BibliotecaGino Bianco . * * * • I Una dive~sità di atteggiamento - meglio che un dissenso di pensiero - c'è dunque, non nega– bile e non occultabile, anche se 'rioi avessimo· la · ingenuità o il "bigottismo di volerla nascondere. Assai più· giova " dichiararla ,, in tutti e due· i sensi : del confessarla, e del chiarirla. È prciba– bHe che, r~gionandoci intor'no, quel ch'è equivoco si disperda, e -quel che rimane risulti n1en grave. Facci.amo anzitutto ·1a tara alle troppe intervi– ste, concesse o inventate, e a ·quelle che sono espressioni o gesti esclusivamente· ind.ividuali, e ·che, s~ tr~g~on.o gualcire importanza· dalla qualità , e dagh !tfftc1 delle persone, non oltrepassano, vi– ceversa, le persone stesse, · e 11011 . investono .nè • compromettono gli ?rganismi a c_ui qu_egli 11·on1ini' appartengono. Facciamo la tara alle chiacchiere e alle_ fantasie, e atteniamoci 1 ai fatti e 'ai documenti incon'trovertib'ili e incontroversi. · Al primo formarsi del Ministero Mussolini parve che il nostro com·pagno Baldesi fosse invi~ t~to a p~rtcciparvi,. come pegno ed •ostaggio di , pace e dt accostamento· dleltproleta1>iato à! nuovo I .1

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