Critica Sociale - XXXII - n. 17 - 1-15 settembre 1922

, zione della costituzione e dèllo Stato, che è organo oggi ·prevalent.imente dominato dàlla borghesia, ma che può e deve esser· peneti·ato e innovato dalle forze proletarie, e rappresenta comunque nn potere meno pernicios.o 1 anche .se avverso, che· non la violenza delle fazioni lasciate. al • proprio Ìibito ; ricostruzio.ne dell:1 economia· e dèlla, ric– chez:;;a, la quale Jier se. stessa non è borghese o proleta- . ria; ·ma è la pregiudiziale di ~ita per _tutt.i, per la Na– zione •in cui tutti viviamo, che noi amiamo ·con animo di socialisti, ·che noi vogliamo risorta .nella prosperità .d'el suo popolo e nel fiorire della sua civiltà nella: pace, . che noi vogliamo salvata dalla guerra all'interno e dalla , guerra esterna.· Quando noi leviamo il nostro grido di ·appelfo è .. di .allarmti aÌ cittadin 1 i ·- anche 0H1:e le cliiostre del pro· 1 letariatò - noi no~ parliamo solo pér. i:ioi, per·la n.ostra difesa, o per le sentimentali aspir;izioni della concord'ia. Noi ~orremmo 'fosse. compreso tutto il pericolo di questa g·uer~a interua;· dietro lii quale 'si profiia lo lsp~et-rò dì<'i, nuove guerre estèrne; vorremmo fossir compreso come il prevalere delle correnti di vic;>lenza,di dittatura, di auto– crazia, renda pòssibile una politica estera di armamenti· e di avventure: ponga r1t11-liaal.seguito di ·quelle nà: I zioni che,mèditano e·fome·ntanò nuove conBagrazioni'° e nuove stragi, conforme ai loro stato d'i sp.irito e agli i-n- · teressi dei gruppi in esse ~\edpr,ninanti. Il danno .c.omune,deHa guerra civile. . . ~ Non si tratta di • collabora11econ la borghesia per la ricostp~zione e la salvaz-ione dell'ordin11 borghese e dello Stato monarchico •, · come vanno affermando. gli imboÙitorf rivoluzionari di cranii e come .ripete' anche il ,na:nifesto ·del, Oorriit.ato 'Oen;trale · massimali:sta (Avanti!' del 17 agoHto}; si trat·ta .semplicemente di acc~rdarsi an– che c9n qiiei borghesi 'che. sono' contrarl alla: violenza 1·eazionari~, perc];iè' ne vedono i ,POricol.i per la s~cietà · cfvile e per il futuro; ·perchè n'on possono decidersi a tradire,qù.e~ p~inci·pii- di libertà;'di civiltà', dì. rispetto al pen_siero, iri nome dei :qÙali è sorta la èiviltà moderna, · sì_è·ricpstituita .l' !talia a naziorie; furono sc;cciat~:gli stranieri e deinoliti i Go,V6;Il~ « n_egazione.di Dio• i pe11- chè n9n vogliono solidarizzare con la. •qrimin,alità ·.che uccide e, distrugge, an,che se coperta dal grido di « Viva· l'Italia! »; perchè ·sanno che la stessa borghesia, pe:r co~: piere quel· tanto di missione ,storica che ancora le spetta, · ha. bisogno della· liber_J;àe di., un prbletariatò evoluto e · 9onscio dei propri ,destini, dappoichè .-il lavoro · servo è sempre"stato improduttivo per ,tutti; merl·tfo''l'a:Iotta di– classe civilmente intesa e p~aticata fu: -sempre'· io sti~olo più pòten tè· del progresso economico; che .è la bas~ del pr?gres_so politico e ,\Ilorale, e le• dittature furo~o il!lmpne più incompetenti e rovinose - per gli ste~si i_nte;es~i che· pré~esero di'fendere - .. di qualunque· d.emocraiia, '· ·malgrado gli errori da cui anche le democrazie non vanno immuni, ma che la esperjehz~ e il libe'rò gioco.del-le forze civili correggono; ·perchè. infine ·vedono che non solo la· gu.erra intestina a cui è in preda l'Italia impedisce qual– siasi vera ricost/ruzione dei valori ecoaomici interni che interessano del pa~i il proletariato .e ·10 classi dfrigeliti, ma vedono che éssa demolisce il ereditò dell'Ita-lia'. al– f'estèro -.,. tanto è vero che ·le _plutoct~zie straniere, ri– vali, ne sogghignano e· ne godono e probabilmente con-· tribuiscòpo ad· eccitarla : credito d-i cui \1 nostro Paese,· p(!r i debiti che lo gravano; per le sussistenze,a cui non · ·ba~ta_ J.a prod'?-zione nazionale, per le' ma,te;ie prime .di cm: ~ifetta·, h~. bisogno assoluto ~d urgente pe1,. ·svilup- · parsi e per vivere. · Si tratta insomma di esserè oggi ciò che ir nosti;o BibliotecaGino Bianco Partito fu ieri e' 1:1empre,pri,ma d~U:i ab,érritzio_ne bql– scevica; si: tratta di. esigere che il Parti'to socialista ab– bia oggi, come ·l'aveva ieri, diritto di cittadinànzà ·in ltalia; ~i tratta di chiudei·e, a~zic'hèr prolupgare e ·ina! sprire, la fase della dittatura fascista é quella della guerra oivife e di •l'Ìacquistare per noi; come ·per tutti. gli altri partiti,· il dfritto tdella minoranza,· che ·è ·quello di agire nell'orbita della leggè, ..cÒn -la propaganda, col– l'organizz9iztone, col v:otò, per· di~entare maggioranza'.~ .Noi n9n dobbiall!o l'imjnciare .oggi, comJ non rinun– ciavamo ieri, nep'pure ad ·una linea ·del nostro program– ma: d9bbiamo semplicemente es~ere ~ggi, come· er!l,vamo. i~ri, socialist_i. · La lotta ·di classe è più che mai vera. . ,. ' Perchè ci dicniariaino' evolùzior'iisti, legwlitarii; gra- . dualìsti, e siaino disposti ad 'allearci (come nel '1901) c~n le forze. tindividui e partiti/ avverse. àUa· réazione: è ·ri– ,dico lo·: d'iril · -'&h'e' 1 'ahché' htìl ·•.sogifàmò •1-'11.topia hòrghese delle « armonie· socia,Ji »,· cò-me··scrive' Serrati, e· che non teniamo conto degli antagbnisni.i' economici inerenti 'al 'regime capita'lisba e dai ,qtiali inevita4i.lmente promana la .Jotta di ".!lasse. · '• · Il fatto e. l'. inevitabilitç, della. lotta. di 1 c!assé ,oggi no~ sono, veramente negati quasi da• nessuno. I :f1tscisti negano anzi con .MussoÙni che la lotti;i, di. crasse, possa mai :scorr,iparire :. e felega'no ,fra.le utopie.questa sp~ranza e questo proposito dei socialisti-. A parte anche •J.avio– lenza· fascis~a, mai la -lotta -di• .classe fu ~i;a e generale co~e ,adesso, .Tutti i parti.ti • e tutti i ceti S\ muovono 'or~· su questo tetr!)no, e su questa direttiva.· I popolari, · mentre' ~· parole· negano e combattono la· .iotta di classe, ,organizzano Sinda·cati e Cooperati.ve. IndtÌstrial,i, çom-• ·merèianti, professionisti, si uniscono in Siridacati. l nìedici-sòrio arrivati persino a proporsi la fornfazione di un· Partito Sanitario'. Nazionale! . .. Supporre c!Ìe prdprio noi, socialisti, possiamo· a;ere ,a:d~ssolà. iUusione - ~he non:a vemmo 'mai ...:...de.Jle ar– l!lònié socia)'.i, e quindi il proposi,to •di, fondere.'e co;nfon- . .'dere insieme gli i1Ìteressi,· i gruppi ed i pa·rtiti più '(li-·• versi 'ed òpp~·sti; è J~ri;t,mente attribuì~ci un ,assurdo. . Noi riconoscia1~10 oggi più che i'.nai l'assoh1t~ •l'ealtà del fatt.oi ·«lotta d,i cla■se:~ e la necessità der metodo della lòttà' di classe,. R~~oiiosciamo. cioè. ]'opposizione :di- inte- r ress,t· èhà esiste !frlÌ. sa.la ;fo.ti • e_capitalist·i, come fra con-'.· sumatqri,.e ·venditori, e 'cfui'ndi la ·n~cessità che i ,lavora– tori' come .i . \JÒnsu'iha'tori, ,: ltloilattendano ìhoro vantaggio ' dai partiti é d'allé •organizzazi@ni eapitalistiéla•e,n/lcai con– fonda-no qon ·questi,;· ma si o)'.ganizziiio, essi nied-s~imi e- . conomieamente·· e' politicamente ·per la difesa, d~i loro in– ter6ssi e 1a·eònq~ista del potere, pér la . tra-sfo~mazione · sociale, dal inonofoHo dèlla· proprietà' alle.' proprietà co'l- lettiva. • · · · · · · ' · · .., · . ' ' .. · : Lotta· di classe, d~nque, nel -campo economico, come·, ne~ campo poli tfoo: Prbgrammà di .Genova 1892 i M~r- .,xismo puro-, ·ii'àl quwle· non possiamo certo. deflettere.noi,' me,ntra lo 'applica~o su tut~a 1-!llin'ea -·ed·· inche'.fero– ce_mente - gri stflSSi c~t( ,llapità.JistÌei. , ' . I . ; · ·Lotta. di classe, o guerra di classe?, :Ma in' q,~ ~I mo.do, con ~uali, armi- si dev~·combattere · 1a lott:1 di· èlàssei' Con là..prbpaganda, con l'organizza– .·~ione, 'con lii scheda eléttoi:alè, ·ossia con l'appe1lò démò– cratico alla' sovranità pòpÒlare, alla volontà della mag– 'gioran~a, oppur~ col· bastone; con, 1~ dévastazioni, con '1 'assassiriiò, con la dittatura e éol'·te'rrere come voglio.no fascisti e i bolscevièhi? · · · · · - · · ' · Dev'esse11e 'lotta. di classe{Iotta: eivile fra. ~vversari '.

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