Critica Sociale - anno XXXII - n.13 - 1-15 luglio 1922

( . >',-), . . che è.' n:ell' aria; tirare inQanii è prender~ tf/ retto. da 'tuttd le· influenie p;lesi ed. oècu-Ité delle - poco le vacanze che spf\ra indisturbate ... Ma ciò classi· dirigenti e mdnop0Hstici1e. 'che si prepara, tra la 'per,ple'ssità e Ia divis1one, .· · Allorà dal folto della massa dolorante venne dei partiti,. borghesi, l''ingrqssare delle associa-: il gti/10 : "Tempo è .di mu(ar ta:ttièa, dt valorizzare zioni è· le·· ilecessità incalzaùti di rinnovamento, !'azion,e parlam'entare, -di ,_trova're'aiuti· ·ect alleanze per. non morire _·e assai 'più grave di· una e- :~r!•ltprfu· ca!llpi, di giun~er~ ad influi:rf ed a èòntrol- stiva crisi 'di Gabinetto·.· · t a· , lt . . dtrettamente I az1one s-tessa del Governo,,. · . . .. _m vis.a , 1 un a ro 1 P.·· Non furono gli antichi teoretici della collabo-· termezzo di sonno ,e d1 1~coseienza. . . ·. razi0ne che levarono fa bàndiera- pel rinnovamento. ' · • · CLAuriio TREVES, · "91Ib' uomi~i del!~ Destra s~ci~li~ta, devoti ·fjn_o ·at• · .- · ai ,Ìavoratod.· d~ltalia I ·a negaz10ne dt :sè ,alla d1sc1p·ltna··ed all'umta del Partito, furono in questo-,,i ;nov.im 'énto ·sopravvanzati · daUa niassa, C•he,.~otto l'iHsegna1nent9 dei fatti, ne fece . propri,• levandoli in ,alto, i principi teor.etic.i. E I-a'Confede(azion,e d,el Lavoro :·cne, racco- ' gliendo le v,òcl daHe teue, più martoriate, levò il grido della riscossa. . ,.., . · , · · La._Dir'e~i_one_ del Pa,rtit9,, irnpacciata da 'pre-· Compagni I 'la,voratori /.. concetti dottrmal1 e da un'osservanza tutta forma- , L'antico dissenso teorico fra i socialisti che listi ca d:ei voti intransigenti_ òegli ultit:nf Congressi' considerando la· borghesia un. blocco· compatto ed _non sì sentì di farlo ·suo .. Cop esHazion:i e penti~ uniforme; non concepisco'no che· ,una tattica di o.p- menti che le.,rertdevano inutili e pe.rsino · pericolose, posizione senza tregua, e senza ,distinzioni finchè. ·.fece coì1cessio11'.i mpotenti, 'come quella· ai auto– fa spinta rivoluzionaria del ,proletariat@ !iesca a rizzare il Gruppo parlamentare alla, asfensfone •dal debellar~ d'un colpo la borghesia stessa e ad, 'ab~, voto per favorire la costituzione .di UJ1 Governo ~at~ere m ploc~~ tutte le istituzioni, e quéi socia- borghese nieh-0 avverso ç1gli ·1nté·ressi del pro\eta- ltstt che, pur ltgt al concetto ,classista, scorgono i · riato. · · · : · ' 1 '. · '· pro!ondi antagonis)Jli che· dividono, per Io· stesso . Ern la capitolazione dottriMle 1' ed, ·era la in~ regu11e della concoqenza, i ceti e i pa,rtiti borghesi,, · congruenza pratica ct·ei mezzi offerti 11ifine voluto. e per conseguenza credono di approfittare, nell'in- · . Toccò al'-.Cirnppo parlament' a.re, più a contatto téresse del proletariato, di tàli divisioni, inseren~• della realtà dolorante dei bis0gni · multiformi della dovisi dentro e utilizzando, gli uni contro glf altri prgf!nizzazione' operaia e delle amministrazioni lo- . -:--_t~le dissens_o t_eoric?: .che, Aurante la_ guerra, . cali, .·c:t\e per òrga:no suo assiduamente .si ,rivÒlge– per 11 bloécarst dt -tutti ·1 · Parttìt bon,hest .a:veva . :vano a.I Governo, udire, il riCl:iiarho della Confede- perduto ogni impmtanza pratica, in qùesti ultimi rnzio11,edel Lavorp; ' . , .. ,, • . , ' 1 tr~va~l!ati tefr!p_ì.dì ·uf!.dopo,-guerra senza pace, . Fu così, Ci~ela maggior~nza, de~. Gruppo par– di cr1s1 economica, sociale e morale, di rinnovate ·lamentare st trovò condottà a votar.e' due ordini divisioni- borghesi e di guerra civile altrettanto spie- , del giorno, co.n uno dei quali, proposto• dal com– tata quanto unilaterale, doveva. riprendere· tutto il pàgno p:irardihi, il, Gruppo ·si riservava., ,s&lve, le suo valore pratico, ·sotto. i colpi delle· circostanze ci.rcostanze, di, concedere evenfualrnentei il suo ap-. e della .esperienza. · • . · · · . ' > p_oggio ad un · Ministero che offri~se le,. garanzie La tattica parlamentare d1 opposizione· unica nchteste ; con l'altro, proposto dal èo(llpa-gno Mu- 1111ifoi;me, senza distinzioni, doveva condurr~ ·com~, satti, il Gruppo,' per leyare' di: mezzo l'imbarazzo pratic~mente c~ndusse, il Gruppo sodali 5 t; a in- del dissènso teo.rfro con-. la Dirfzi'One del Partito, d~bohre e a. dtstrl!-ggere .ogni Governo di tendenze assumeva t11tta~là respons:al:lilità, del proprio atteg– ptu eque e ltbe(alt, a profitto dei Governi di più. gia.mento, affertr)ando l'autonomia - alme·no '~ino ~ed~a reazione politica, fìsc 4 le,, nazionalista .e mi- al· Congresso - della propria azione. · • litél:ns~a. La f?rtuna della fa~ione agra~ia-Jasc.is{a; · Riuscito vano ogni tentativo di intesa col Con– funbonda nen11cà del pròletana,to e delle sue isti- siglio nazionale c;he, per: l'infelicità della . nqstra tùzi_oni,:non. 'è che• u-pa dell~.' .conseguenze· di .talè costituz,ione, non è che, il çonsiglio della Corona tattica. . . . della Dire,zione dèl' Partito, e quindi' Ser.Jza potere J\t:I essa ègtralrrJenté si 'deve se noi abbiamò dirimente, là conseguenza· era· là convocazione del pe~duto qua~i ogni vantaggio· delle ·superb'e con- · Congresso nazionale: , , · - •-qp,tste deì Comuni, delle Provincie, delle Operè Noi. affrettiam,o coi voti• il grande arri'ngo. Il. pie, .essendo preveduta !'·assurdità, del resto ,ma,ni- contrasto tedre:tico, d'i\'.èhtiito pratico e foriero di · festa, della pretesa di ainminislrare .con utilità so-. vita o .di morte -per il nostro 'Partito, ci troverà , cìalista tale rete. di istituzioni, p'rescindendo dalla ferma.mente al nostro posto. Il Partito ·ed il· Prole– realtà de.Ile leggi ~sistenti e cozzandd. sistematica- fariato ti intenderanno. mente, ç_ol'potere centrale n1;mico, e da nemico, , , Nessuno di noi yuole. attentare :all'unità- del , costantemente trattato. . · Partito. L'unità del Pàrtito è Ja premessa di sai-· , . Infine, nella stessa politica èstera, cosl e~sen/ vezza comuné per qualunque '.fattica che il Partito . ztale a'! tempo nostro, in cui ,eravamo tanto impe- . si voglia dàre. Per l'intransigenza o per la transi– gna.ti per la dif~sa della rìvoluzioné russa e per la genza, scinderci è un indebolirci, è un negare lo causa deUa pace e della restauraìione economica · ·scopo nel!'atto d_i affermarlo. · , , eurnpea, ·noi at>biamo ,quasi rinunzfato ad eserci- · Quello che vogliamo• è .una tattica conforme tar~- una 1 influel)Za decisiva, mentre pure la coinci- alle. esigenze presenti della vita; del proletariato. <lenza, detle nostre vedute con quelle, ,di altri, nel Dobbiamo. salvare Je, nostré. organizzazioni. campo- botghèse; era ·evidente per una lunga, non , • Dobbiamo salvare la vi.ta degli Enti. Ap'cali. trascurabile linéa ,comune. ·. · •Dobbiamo salvare il- proletariato dalla· disoc- . · 1.nta'ntò la' crisi econòmic'a · ·del dopo-guerra, cupazione che lo decima, mediante una politica di . culminante nell'offens,iva pàdroriale, favorita dàlla . lavoro -che ç1ffronti, occorrendo, alcun.i pregiudizi crescente disoccupazi!rne, dei t:avoratori, · ,accumu- dì scuola. Nulla per il proletariato è più triste della ,lava .sut proletariato ·i suoi peggiori contraccolpi, •disoccupazione: è la fame, è il rilassamento dell.e· deter(!lina11:do.quell'intimo disa;gio .nell'inh!fho· dell~ r~t_i sfodacali, è la, demoralizzazione economica, orgamzzaz10111, che le. rendeva· rion valide a reg~ f1s1~a e morale, ché lo pone nelle mani del nemico-. , gere }!i· co,lpi ~sterni, ~elvaggì, del fascismo, sor-' Dobbiamo impiorre una politica estera vigorosa . ' . i

RkJQdWJsaXNoZXIy