Critica Sociale - anno XXXII - n. 9 - 1-15 maggio 1922

CRITICA SOCL~.LE '·131 gli altri· Stati: Esso è imposto. altresì dai con– traccolpi sortiti dalla tattici!, opposta, della in– tra,nsigenza asso'luta. e della viofenza .esclusiva. 1 · pur solt~nto prof.essata e 110nmai ve~amente at– tuata. ll fronte unico è la riconciliazione sui me– todi opposti a quelli cbe hanno determinato, per le lò·ro qom·eguenze di oppressione e di dis.fa.tta - per usare la parola di Leriin -, h1.necessità ef· fattuale d~l fronte wnico. Ciò dice la logica ste.;,ia delle cose. Primo màggio di re:v;sione e•di pen.• timento. Primo maggio di f1·onte unico concorde nei metodi, il ripudio dei quali ha cagionato 111.. necessità del fronte uniéo, per spegnere le fiac– cole accese delle nuove guerre èhe si preparano, per r1dare quiete e vita ·fecor·da ·agli istituti proletari di :resistenza e di cooperazione, per· ~antenere le 8 ore -· le .8 ore-: la prim~: scritta · della bandiera d el P rimo Maggio: 23 anni fa! - e ricominciare l' à.sc- ensione. Per noi il senso del fronte unìco. è, che rion è p_iù u11. pnrtito, anzi una frazj_one, è la classE>; è tutto il proletariato che langue, gli operai e i contadini, quelli. ·so-– cialisti e quelli cat.tolici, ma· che sono con.tro l'esosità del padronato; è il lavoro ;manuale ed _ il lavoro direttivo, il braccio e ·la mente, che si stringono insieme, nell'ardore della lotta e del sacrifizio, per at~uare le gra~di idealità del so– cialismo. Per noi tutto ciò ·vuol dire - e tanto peggio per chi non l'intende · che'l'antica, sem– pre nuova e santa fatica riprende, deve ripreI!– dere CO!)le rorme e i mezzi più spediti; per in– tegrare il valore delle organizzazioni, della a– zione diretta e dell'azione parlamentare, armo– nicamente congiunte ·nell'obbiettivo della con• . quista., nella maggior ragione, del :i:,otere poli– tico. Non il vento delle sÒlite grandi frasi, noh gli incit131menti isterici alla violenza stupida e · impotente, ingenua -provocatrice delt;t violenza calcolata ed assassina; ma · 10 studi o sereno ·e profondo dei grandi problemi contingenti, _mli, la coscienza, marxisticamente illuminata, dei rap– porti contingenti di classe nella produzione ACO– nom,ica e nella fenomenologia politica. Ecco il f1·onte unico al cui appello non siamo sordi in questo primo maggio, tutto pervaso di enigmi e di paure, tutto spirante 'ancora l'a:tf;flato e le rovine del Ia gu_erra pa~sata e ... di quellfl futurti, se il proletariato non saprà.scongiurarle. F?·onte· iinico senza e.<1clusione_ di mezzi, ci.- dicono. Sì, · tranne i mezzi che l'esperienza ha dimostrati errati e sterili. Fronte unico di difesa, ci dicono: · ma noi, pi'ù ottimisti, rispondi.amo: fronte unico di conquista, se. il buon metodo giova ugualmente alla difesa ed alla, c onquista, a conservare· ed a progredire,. essen.do incoer.ente ed empirica la distinzione, c he non è se non il portato delle ,circostanze avverse. a cui ei tra:dussero i metodi avversi e i éomuni 'errori di valutazione storica .. Fronte· unico, ossià tutto il proletariato che .va_ incontro ~ primo maggio con l'antica fì.Arezza .di convinzione, con l'antica fiducia di esprimere tntta la sper,mza. del_ mondo, la 'fine dell0 sfrut– tamento capitalistico, l'umanità redeiJ.fa, nella pace e nella solidarietii, la fine delle guerre, il principio della ea.lvezza., la redenzione umana: t11tta l'antica .e sempre nuova poesia. del primo mag~io ..• Si, va bene .•.E' e.osi.'E'...così sia! ... . Viva il prlmo magg.[o} · 'CLAU.QIO Tn:mv:ms. · · ianct>· Il Convegno· di Berlino -------~--- Probabilmente esagei·ò quel giòrnale socialdemocra– Lico viennese che definì il Convegno dei delegati delle tre Internazionali operaie, tenu,to~i in Berlino dal 2 · al 6 di aprile, cotne uu avvenimento di maggiore importanza' e pi~ gravido di conseguenze che la Conferenza dip\o• mat1ca di Genova; ma cert11-mente esag~rò più gravemente nel senso opposto, la stampa borghese, che completamente -i'guorò .il -Congresso j:Jerlinese, o gli dedicò poche rìghe di cronaca frettolosa. Parliamo, s'intende, della stampa borghese italianH: quella estera,· i;iù accorta, illµstrò t> chiosò l'evento in lunghe colonne; specialmente la fran– cese, i cui organi più gravi, il 1'ernps e i Débafs, l'Eclafr .e l'Ech-o de Paris, non si curarono di nas,condere lo stu– pore e la preoccupazione destata in loro dal!' accordo raggiunto in ·Berlino. . Prima· àoùora che i· delega~i delle tre massime orgl!· oizzazioni proletaffe si incontrassero, il Ternps avevà mo– strato di in tendere cniaramente la portata del pr9gettato Convegno. • In grazia é!'i_questo, • scriss~ quel giornale, • si troverà ristabilito i-1contat-to dei socialisti coi comu• nisti, e .così sarà superata la prima tappa verso il rista• bilimento dell'unità rivoluzionaria, almeno per guanto si riferisce .alla· lotta contro la socie~à stabilita. , E pro· seguiva palesando senza _velila sua meraviglia e il suo di– spetto piir un fatto, alla cui possibilità era stato sempre lontapissimo dal credere: • I riformisti della seconda Jn. te1·nazionale.avevano proclamato altamente che ogni in-· tesa coi comunisti era impo.ssìbile; i centristi dell'lnter– nazioi:i..le viennese non volevano andare. nè verso i rifor– misti, troppo poco ri voluzionarì, nè verso l comunisti, troppo poco compresi dell'utilità dell'organizzazione o-. peraia e dell'azione sindacale: i bolscevichi, finalmente, consideravano i riformisti e i centristi come puntelli della °Qorghesia e del capitalismc, Ed ecco che tutto· si acco• • \Iloda, e che i gruppi,· che si scomunicarono a vicenda, si riaccostano p_er.l'opera comune di disordine sociale., Da queste parole, e da altre analoghe che si potreb• bero ·Jargamente ricavare dai giornali conservatori di Pa– rigi e di Londra, appnre che, per la borghesia e·uropPa, · il fatto ·solq della convocazione der Congresso assunse la qualità e l'aspetto'- d'un pericolo e di una mi~accia. •Nè poteva avvenire diversamente. Nella scissione·· del proletariato è _riposta la maggior c~us'.a dei' successi ri– pbrtati dalla r-eazione negli ultimi due anni;· il persistere di quella scissione è con_d:'zioi:ie·necessaria del perdurare e dell'inten_sificarsi di tali sttccessi. Al capitalismo, che dappPrtutto trionfa e celebra le sue orgie, ridendosi del pro– letRriato impotente perchè divi~o, le parole• fron·t\) unico proletario,. devono tare l'effetto di quelle altre, • Mail.EI Techel P~a{es •, all'antico re di Babilonia. Il propo~ito di raccogliere i~torno ad ·un tavolo; per cercare·um .. via d'intesa, delegati -delle tre Internazio– nali e di certi impor.tanti pn.rtiti socialìsti che (cÒme-l'i– talia noJ non s ono affigliati ad alcùna dì quelle, nacque a l!' rancofor.te nel marzo scorso, fra alcuni uomini rap– prAsentativi di diverse organizzazioni prolet-arie non a· derenti a Mosca. Il piano era audace, data l'ostil.ità di rapporti tuttora esistenti fra l'Internazionale comu_nista -e i gruppi non 1tderenti ad. essa; e 'più d'uno pose in . dubbio che Mosca fo,sge per entrnre n_ell 'ordine d'i,dee prevalso a Frnncoforte, ed acc;ogliere l'invito, ad un Con· gresso comune. Fortuoatamen'te, ìl senso della reale si• tuazione del ·proletariato ni-J 'mondo fu più forte délle prev·enziooi. dottrinali presso i capi bolscevichi, i quali annunziarono _che i loro rappresentanti si sarebbero- tro– v11ti il 2 aprile in Berlino. Il C:imitato esecutivo dell'In– ternazionale comunista, nella mozione con cui si pronunziò io favore dell'in_tervento al Congresso berlinese, formulò una serie di considerazinni che coincidono esattamente con quelle di cui da due anni si valgono ·q~_anti _socia– listi nell'Occidente d'Europa vanno .denunciando 1 ter– ribili 'effetti della scissione voluta da Mosca. • 1 capi– talisti di tutt9 il mondo (si legge in quella mozione) sono passati a ll'offensiva contro i lavoratori. In ogni paese si riduco.no i sal<ari, si, pi;olungano gli orari, -cresc~ il ~~mero dei disoccupati; aumentAno le gravezze tnbutane e il costo della vita. L 1 imperialismo mondiale approfitta .I .• '

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