Critica Sociale - anno XXXII - n. 5 - 1-15 marzo 1922

.CRITICA SOCIALE 77 ,, SOGNO ·01 ·Sogno di pace chiama il,,nostro Balduccl l'idea che egli accènùa :n.ell'articolo che segue. E intatti la sua fantasia, che suole elevarsi così leggermente sopra. la to,rpida e greve , realtà, vede sub specie somnii un ideale che la volontà fetma e ~conco'rde del· proletariato · potrebpe, · secondando è soddisfa– cetJd;@le necessità di 'vita e' te- aspirazfoni dei po– poli, avvicinare potentemente alla ·realtà fo u'n do– mani non lontano. Forse c'è, in questo sogno, meno u.topìq e più programma pratico· che a prima vista non- paia. Che' questa stessa tren{enda crisi di dopo guerra, qmJe s_ono OP!HIJSSiugualmente vinti e vin– citori, atte_sti cne non c'è salvezza per nessuno fuori della çomune solidarietà, ~ cosa orma.i che non veggono solo i ciechi che. non vog1ion· v.edere. La mèb · è, quella, indubbiamente;. e. per giung-ervi, ... infinite sono le viè del Signore. ' . Not. In ·fovizzera vivono, in perfetto' ·accordo, tre popoli assai di versi fra lciro, che, viéeversa: 1 fuori dei ·còn.fini . e~ veti'ci si od_iano co_s\ feroc_ernente, da dilania'rsi. ~c~m– b1evolmente 111 .. tutti I modi, fino, a mettere pendd1ca– mente a soqquadro il mondo con le loro sanguindse-guerre, ri:iucendolo n~llo stato lacrim()vole in cui ora esso ,si trova. , ' • a:U'u_rùanità, Ìa perdì~a di milioni di uomin1· e la" rovina, ad ogni mezzo secolo, dl estese zone. Se 0 quest~ union~, su\ piede cli eguaglianza, ayveuisse a pocò a poco,. si smobilitereboe l'odio. fr{1 'fedeschi Il Fri,,n– cesi e fra Italiani e Austriaci -' s() pure fra qaesti ul– timi è proprio mai esistito •- e la sete di vendetta,. che è tutt'uno con la in,evitalMe smania \li 11i vincita, si smor- zerebbe: .Ja:pace sarebbe così assicurata. ' · Sorgerepbero però innumerevoli problemi ElCÒnornici, clre darebbero lavoro à tutti quei cos-ìdett~ espei·ti che non san-~o sbrogliare la arruffita matassa del dopo·gue~r~; uia sarebber~ i:esi di più facile spl-uzion'e, .giacchè sopra 'il tappeto vei·de aliterebbe lo spifito della conc01'dia: e 110n deU.'iriimic1zìa, e il· comune interesse saprebbe 11ug-· gerire le migliori solÙzioni. 1 debiti verrebbero compeo– ·sati, e ciò i-ndurrèbbe an.c-he l'America a quella - pilt 'che' d-òverosa? uecessar.ja alfa, sua prosper-ità - rinunzia ai .suoi 'ci-editi di guerra,, alla qual=e·non, vuol decidersi l ' ~ • , • ' ,, ancora.· · , · Le materie· p'l"ime, di cui sarebbe cosr ricéa la Con– federazione è per il cut possesso· si scatenarono ·mfoidiali guerre,. equamente ·1:listribnit!l fra i .t1'e po•poli, _assiéure-' rebbero. un pacifico lavoro à. tutti, sei1za gqn'd~ neces– sità di correnti migra.tor/e, inter~e od ·estreme. . Si.obietterà che l'Italia non ha materie prime, ·e che · N~I• piccolo reciu.Lo svizze1~0.,ogni volta lambito ~falle Ji,amme fratricide, sempre reino, invece, la pace pitt )per-· fetta: eppùre coloro che si sgozzavano vicendevolinente, a due passi, erano frateLli loro; eppure là le trist,i ·noti– zie dei reciproci massacri,. delle inenarrabili barbarie - commesse ind-istintame~te dà_.tutti gli e~e.i:citi neÌ nome della proprj~ razza e· il!I 9d_io.all'avver::1a, tutte rappre-, senta.te nel piccolo. popolo_. elveti(lo - vi penetravano prin,1a che altrove; eppure la vittoria strepitosa dell'un belliger<1,nbe sulÌ'al_tro significava, per il lor~ triplice ~r, goglio di ·razza, vittor-ia e sconfitta ad un 'tempo! peré_iò sarebbe · peso _insopportabile - a carieo delle··.alere . _'duè confederate,:· eiò è erroneo. Aazitùtto sul- nostro sottosuolo non è ancor ·detta t}ultimà. parola; ,:e quello che. non sappiatho trovare rroi, lo trQve-rebber~ forse i Tedeschi;· inoltre, siamo l'icchi di carbone bia·nco, che; .. coul'aiuto franco-,te.i~iico, sareb.be -!l'restomesso in_sL~1•ahde "alore, da ··pareggiare quasi la pattita, Abb_i,amo anche suolo f(ll'-tilissi"mo, così 'da poter fae.ilnrente. cliveni-re noi gli alim·eritatori,e di noi stessi e degli altri confe'derati'; e, soprartutto, siamo riechi:,di buone ·braccia, che altrove· Ciò_non per'tanto gli El v.etici ~on ·perdetter 1 0 la calma e, come da secoli, se ne stettero fr ... ternamente uniti e 1·accolti, intenti solo a che il ciélooe di fuoco non avesse ad investirli e a travolgèrli. Non, d):1·emo eh~ anche J;à, nou serpeggiasse un. e.erto spirito di parte: il sangu·e, <ionie,disse il buon cardinale, non è,· infine, a~qua; ma tutto si ridussè, come ·entrò un reci'r\to sportiyo, ·al– l'auspicare in i!egretò la vittoria, poich-è alla fine una , vitto1:ia doveva ben ,esservi, al p1:oprio colore: e•ciò_ è perwttament(l umano. · Bisogna quindi coneludern..e che là _qostituzione sviz– ·zera, col suo ill,vidiabile contenuto. di libertli.·e Ji mora– lità, ba saputo fondere in una l'à.nima di tre rnzze che, fuori di lì, sembran.'o votate all'odio eterno: tutte le 0 dif- ..._ fe~eu,ze etnichè, r_eligiose; cultura.li , eèonomiche, che ;ren– dÒ'no talvo'lta impossibili, difficili sempre, i rappor'ti fra queste tre gran'di·famiglie, ricche 'di stòria e tutte iudi– sp~usabili alla civiltà·, armonizzanò invece perfettamente in quel piccolo,crogiuolo. Ed allora, ·non sorge ~pontanea la domanda: al1a,i:gand6~o sirto al ·punto da·assorbire in• t·era..melite le tre razze, iri. perenne· disc~rìlia'., non si i-ag- giungerebbe la paéificazione? ' Giacchè vana è la sper~nza che una·int.esa duratura possa sovra.ggiun.gerfl ;_.a parj;e l'odio seminato dalla g110rra e l@ spirito di vendett'a o di r,iviacita, il germa– m,simo; sotto'la duplice spinta demografic_a e com·merciale,. , J;rattenuto ad est dal deserto di ghiaccio· russo:slavo, tenrle al st1d ed ali 'ovest,. così come le acque scendono forzatamente ~l piano e raggiungono il mare: •e ciò costa, '( · ioteéa Giho .Bianco I mancano'. . ' , . I ·f La n_ostra si-t'ùa:!:ione ·geogr-afì.ra permettere4lie v,oidi t1·as"forma1:ela nl!lst1;a ·peni·sola in imm·ensi ,J,ocks ··per il 'transito delle· Ì'nerci déstin•ate al bacino meditèrranéo ed all'Oriente viéino ed estremo: ·ed i Tedeschi lo sanno, .F>oichè, a guerra vi,nta, a •questo princi:palmeute ,aueb- · bero mi1:àto. E ohi sfrut'terà, comi;ne,·cialmen:te, la_gr·anih, Russia, se- non questo grande popolo? · Nel cuore d'J,;uropa si asaiderebbe i 'nsom.ma un JJO· polo di 200 i;nirioni cirea, intelli>gente,. pac-ifìco, attivo e ricco,. retto da una sgla costituzion!l, ~ome ,l'ame'ri-cano, ma governato da leggi che, Cantoae per Cantone o Stato per St~to, potrebbero contenere, secqndo la varietàdelle condizi0ni, dei bisogni, d~Ue tradizioni, di:Ìfèrenze-sostan– z-iali e profonde. Se non avremo m:ia sola lingua, non sa1·anno, col . tempo,_·p_iù straniei·e l'una all'altFa q.uelle parla-te dai tre popoli: avremo una. sola moneta, identiche tù:tte le unità cli misurn,. una srila politica doganale ed estera, brevi con– fini da ·gu'ardare, largo sviluppo dt cost~ -e ricchi specchi d'acqua da sfruttare cori 'l 'esperìehza, larga e _fruttifera, dei -rivieras.chi del Nord, esperienza che man-ca·a noi I– taliani. Le armi. cadrebbe'ro di mano ai guerrieri, e il disarmo verrebbe spontan~o, con la gr ..duale sostituziÒne della na: zione armata .agli ese,rcitj_ stanziali. F~rse che .'il Tede-. sco, at·mato, un bèl gioro,o· si' getterà. sui Latini per· ri– pristinar-e il suo imperìo{ E perchè non lo ha fatto e non lo fa nella Svizzera, ove gli sarebbe stato e· gli sarebbe tau to agevole? !Eb via! Questa Confederazione ·richiede, prima di attm\rsi, e gene~·erel:)be alla sua volta, quando I.

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