Critica Sociale - anno XXXI - n. 11 - 1-15 giugno 1921

CRITICA SOCIALE · '1.63, . • - terizzata dalla allegra ed- assurd_a ribellione alle conseguenze dei propri i atti. Distrutti· i sottili fili di una tendenz!!, verso destrtt, timidamente espressi. dopo il Congresso di Livorno neh par– tito socialista, e fissati nell'ordine del giorno dèll'on. Oasalini, ricacciato il partit.o: alla san-ta· protesta per fi:ra delle abbominaziÒni contro di .esso consumate, cotesta gente disin volt.a ci viene incontro, melliflua come ·un ma~stro di sµuola', a scanderci l'emistichi-0 ... molto da voi la Patria aspetta. t . · E sia puré che, nell'obbiettività dei fatti, un partito socialista, cli.e non fa la· rivoluzione, non possa non cooperai;:e alle riforme ne·cessarie quando disp_one,delle forze per farlo ed è asc;;il– lato dà. ta}iti bisogni -,- in j_n·imis La st~ssa si– curnzza del vivere del proletariato organizzato in Leghe e Cooperative - che gli impongono · di farl0; - resta sempre la ter.ribile questione del' come e del_ con chi, ché l'ultima fase della politica del blonco borghese ha esasperato in guìsa da determinare una vera impossibilità mor.ale di ciò che sj ·richiede. Il partito riostro uon esce collaborazionista da queste 'èlezioni; lo era, tendenzialì:nentè, as– sài pi-ù prima, per scotigiurare le elezioni, pre– vedute, come furouo, di_sangue e di fuoco. Per– chè' esso ritrovi se stesso e la ragione- sponta– nea di un suo movimento ve:rso - il notere ,per - motivi e interessi e forme assolutamente pro– prie, océorre che prima il tempo diss'ipi i fer– ment,i maligni di questo dopo-gue1'm elettorale, in guisa che il Partito nelle sue · assemble'e possa attingere còn piena tranquillità alla riv-e– lazione éssenziàle del supremo interesse prole– tario - così· nel1a coIÌtingen?,a del tempo come , nell'assoluto dell'ideale. CLAUDIÒ TREV~S •. ., .. H terror: pianco ~lei Pole-Stine ' --------- , sequestrato dolà per due gior~i, e poi ab'bando.:. nato in piena campagna. Quasi nello stesso tempo anche a Contarina si comincia· à forzare e invadere le case di. notté, a pe(quisirle coll'intimidaiione delle rivoltelle, · ca-- · .dcando sul camion le persone {per esempio, ·un - e.erto Franzoso) ·e poi abbandonandole legate a· qua,Iche albero nella campagna. · . '. • _ ' E da allora, ~9,rgata pef borgata, passa ·la di- . str~~ione, I~ min 6ia,,. il terrore per tutti i 6(! pic– colt Comuni del olestne. A uno a uno, nel breve volgere di due-:-·otre settimane, essi sono invasi di giorno da turbe di centinaia di forsennati, che Ba– stçrnano chiunque è ·1oro in.dicato come socialista dagli Agrari locali, penetrano nei locali, distrug~ , go-no il mobilio e asportano oggetti; di . notte,,.· a, gruppi, còn la maschera e i mòschetti, sparano a . mitraglia per le ~trade o lanciano bombe, entrano nel)e case di chiunque faccia parte di una ammi– nistrazione c·omunale, di una Lega di resistenza, - di ulià •Cooperativa o siriili e, ·tra il terrore indi– cibile delle donne e dei figli, lninaccjano, violen– tano, incendiano, estorcono dichiarazioni, •impongono cose vetgognose, o çostringono a fuggir.e. dispera-· tamente per la campagna. · . In tal modo le :organizzazioni .non possono•più riunirsi, le Case del Popolo; gli Uffici di colloca-· mentQ divengono inabitabili per il peficolo imme– diato di incendio e di morte. Le stess.e riunioni legali divengono oggetto di violenza: una Giunta comunale riunita è. c9modo pretesto per 1.,111 gruppo di delinqùenti a ~ntrare nel Municipio, a imporre dichiarazioni ignominiose, pena la violenza imme– diata sul posto o· qua_ndo i radunati rincaseranno. ,II c'ohsiglio comunale di Ramodipalo, .tranquilla– mente radunato per deliberazioni ordinarie, vede invasa improvvisamente l'aula da forestieri soprav- , venuti in camions, è forzato a sciogliersi, e i c·on– siglieri devono passare ad uno ad uno·tra la do·ppia· fila degli · enetgumeni bastonatori. Gli ass_essori di un Comune presso la Marina sono catturati· in camion e portati, fino a duecento chilometri di distanza, sugli· altipiani alpini I.Degno_ ricambio alle violenze dei... bolscevichi idi Rovigo, che avevano iRaugurato il loro Consiglio .. Comunale regalanélo 1111 mazzo· di garofani, bianchi alla minoranza av~ versaria !' , · · ln~un'ultima riunione· quasi clandestina degli 1 , amministratori degli enJi locali e dei dirigenti le Riprendere la storia documentata delle violenze .organizzazioni dei contacfinj, io predicavo ancora Lina. agrario-fasciste nella ,Provincia di Rovigo, al punto · volta di non ins<?q~e:è. di 1~011 resist_er~, di lasciarsi. in cui si fermm-ono gli accenni ·del. IO ·marzo ·alla'· battere, per la c1v1Ita. Ma 111vano; po1chè un fune– Camera (I), non è cosa semplice. · , raie, u11a bandiera, un nastrino, una cravatta, un Poichè quello che fin allora sembrava ancora gesto, ogni minima cosa è sufficiente pretesto per 'episo-dio staccato e sfogòlar\è!, per quanto ripetuto,_ le cosid~tte spedizioni punitive e per esplosjoni doveva poi diverrtare la cronaca di ogni giorno, e ·selvagge di violenza. • , , ' . di ogni piccoJo Comune, moltiplicandosi all'infinito Le. autorità ,tutte, dal Prefetto· alla P. S., · dai neUe forme più. fantastiche che il crudele medioevo Comandanti dei Carabinieri ai Procuratori dél re, o il più inumano regime coloniale abbiaiìo pofuto assistono impass·ibi!i? II Prefetto dichiara che i suoi inventare. T. • • ordini nòn ·sono' eseguiti·.. Tutto passa impunito', e, Nello stesso giorno in cui il deputato sOeia:lista si.. la legge vale esclusivamente contro l'ultimo conta– .avviava tranquillamente con un cavallino a un--conve-. dino che, torturato, osi comunque ribellarsi. gno in Casft-l!{uglielmo, e trov-ava invece 'allineati sulla .piazza duecei:ito arm_ati che sparal{ano come· pazzi e Io catturavano perchè non con!5entiva a rinne– gare nè cose dette nè pensieri; a Adrià andavano invece a sfondare, alle tre qi notte, la porta del– l'abitazione del cav. Canilli, colpevole di, avere adèmpiuti con zelo i suoi doveri· di Segretario co– munale anche con la nuova Amministr11zione so– cialista. A forza, e mentre le rivoltelle foc-utevano il dovuto terrore ·alla mo.glie io istato delicato e alle piccble figlie, era caricato egli pure su di un cami'on, portato alla sede del Fascio •di Padova, • • I (l)_ V. !D Or/.ticti Sociale del 1 r. 15 a~rile, N._ 1, pl~ll'• 10\ e, eegg, . ' * . * * Distrutta così ogni tessitura di vita civile, iso– lato ogni comune dall'altro, e 0gni lavoratore, dal suo vicino; la lotta ~graria è anche perduta, i con– tadini chi..èdono a uno a uno il lavoro ai~ padroni, ~ la Càmer 9 del lavoro di Rovigo,'già in".asa e di-· strutta nelle sùe cose materiali, si scioglie nei pri– mi giorni di apriJe .. Cessava 9uindi la ragione prima della violenza. .Ma non b1l,stava. • , Rimanevano ancora dei piccoli cei;itri; nei quali, se la lotta ~.eco110mica era st~ta perduta, lo spirito . ' ) . r - ., ,. I

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