Critica Sociale - anno XXXI - n. 11 - 1-15 giugno 1921

ca ' RIVISTA QUINJJIGINALE,. DEL SGGIALISMO, Nel Regno: Anno L. 2.4 - Semestre L. 12 All.',Es·te.r,o: Anno It. L. 26,50 -'Semestre L. 13.25 DIREZIONE: MUa.nò - Portici. Galleri~t 23 ~ AMMINISTRAZIONE: Via,,Om.enoni, 4 - Milano ' \ \ • I Anno XXXI . N. 11 Nun,iero separato Lire _UNA Milano, 1-15 Giugno 1921 SOJVIMA RIO Politica ed Attualità. . Ad elezio1ii compiute <0LA0010 TnEvEs). ll terror bianco nel ,f'olesine (G'I.AcoMo MATTEOTTI). Oomt. contùma il ter1·or bian~o 11 el Reggiano JlL TÈsTn.rON'E),' n fascismo nella- Venezia Giulia (Prof. _ALoo 0BERDORFER). Xreni equipaggiati (S1G1SMONDO BALDUÒCI). 1 La Frat1cia e le inde~nitci tedesche (OEsAnx. SP,Et .. LANZON). LetteratJrij; ·Filos,ofia, Fatti so,ciali'. La scuola cilla · ga,·ibaldina e lo Stato· (GrnSEPPF; BEDE'l'TI). Oiò che si stampa: Dott. 1 P10 BExAss1, Affittanze col,lettive (lfoQ); Pubblicazioni ,'Parie della Casa lfJditrice Bemporad, detta Libre1·ia dell,Àvanti ! e della Casa Editrice R. Qu.intieri (***). 1 \ ', La rivoluzione• legale. del 16 novembre 1919, che aveva _avuto la sua conforma nella conquista" socialista di 2500 Comuui e di piÌl di 20 Pro- .vincie, è st~ta meravigliosamente s11ggellata il 15• maggio dalle urne it,aliane. 'La tesi borghese. era questa: Il voto del 16 novembre, che d'un balz~ tri plic_av a il numero dei deputati sòcialisti, era stato 1.ma truffa sentimentale che ave va a se stesso teso il popolo di Italia - vo'to d'oi: J.io 'e di rancore, voto di delusione e di smarriinento, in cu:f si erano confusi, con gli strazi della guerra e il cttpio diqsolvi della disfatta, le ,proteste per la pace italiana ~oµ conseguita, .. i corrucci per l'univers◊' disordine àmministrativo, le preoccu– pazioni per lo· sprofondar§li del deficit. Vera Ca– poretto borghese .elettorale, cui avrebb@ ben pre-. sto dovuto succedere la grande Vittorio v'en,eto borghese! Non è meraviglioso come qae.ste care 1 ,anime d,i nostri compatriotti adattan:o le al,hi– sioni della giJ.erra guerreggiata alla lottii, di elasse oivile? Ed ·essi- sono per la pace e la concordia ed !l,bbominano l'empia lotta di classe; ·iIJ.venzione diabolica .dei socialis't,i, dei senza•patria !'... Ahimè! .Ahimè! Per p,r.opiziare la Zo1·0 VA– torio Veneto c~ntavano nori soltanbo sul tl:impo, che è amnesi, e sulle v-ere o sll!I'poste restaurate 'fortune del bilancio, e sulla pace di Rapa)lo, che soffia sull'Adriatico quella brezza di idillio che tutti sentono, tra l'fatr ia, Fium1:1e la, Dalmazia, così fortùnata pe,r g.li accordi italo-j~goslavi; ma éontavàno sopratutto sopra la prestanza di una guardia biMJ,Ca ~ppositamente c9stituita, eh-e do– veva far mei·avigZie. ,Le regioni i'a voeè,.di s0c,ia- , liste furono abbandonate durante pare~chi mesi ' a tutte •le sevizie di un te.1'?'01· bianco, che ba superato tutto ciò che il ,dopo-guerra contro-' rivoluzionario aveva dato di. E:\sempio nella II1:a– teria in Finlandia, in BaAriera, in Prussia, 1 in · Ungheria, tra i :f\irghisi. L'incendio .e, l'a11sas- . sinio 'contro i\ proletariato, i suoi uomini, le sue cose, i sµoì istitutj, ebbero piena fra!lchigia e connivenza g0vEjrnaJiva; il b.astone e la bomba ,. dive:pitarono L'a~gom,en~o·supremo della '« ri,scossa » · borghese!, Tutta. la sta_mp a e.cci tava, esaltava, in– neggiava a ·Horthy, senza rp.ai aver conoseiuto Bela-Kuhn! Dopo mesi e mesi di, tal feroce bom– bardamento, sepondo· .il dolce stil' nuovo . qella guerra di posizione, il 'dì delle elezioni. doveva ess·ere l'assalto sterminatore alle trincee $Opiali– st.e. Tutto fu come era stato infernalmente me-. ditE1,toe disegnato ... T.utto ... t;r::anneil° risultato! · Q,uestQ v~cch,io proletariato, pieno di forza e di senno, che ha una secolare esperi(;lnza-· di IIJ-ar– tirii e di tjranniei- e sa come piegarsi per non spe~·a.rsi, il 15 maggi?, senza predicp.e, senza man,.if~stt, senza schede quasi, sili;mzioso e sicuro, COl)levomitato dalla m,adre 1 ter:ra, sbucò da' tutti gli spazt liberi- nel suolo plebeo, circu~nd_9, iso-• landt>; 'turlupinando i persec\1tori, 11,vanzando sempa:e verso. il co1J. v'egno delli urne, dove triòn- i;- p • 1 • 1 h' . 11 · 1almente s1 ritrovava pressoc e ne .o stesso nu- mero che il 16 novembre ] 919, avendo -lasciato nell,e mJ:!,n,i degli in~eguitori ~pietatì men0 di due dozzine di mandati e l'l:Yterl).adissol:vitrice igno- 1 minia del modo ·onde- li avevano _presi: • Fu v1:1ragloria? Fu :vera vittoria? I ri,emici, ìn' blocco~ sgòménti, avviliti, non sapeJJ.dQ pi~ que) che si dicessero, qu,ello che si facessero, in trn primo momento- tentaropo - gli scemi - di contestarlo. La liev~' perdita _c,lelnumero degli e~etti, ché sarebbe pure stata trascu,rabile, se non fosse stata in. mezzo la violenza dèlla guetra fa-. , scis'ta, se fosse stata il risultatq spontaneo ?i un certo restringimento del nostro fronte, in un tempo di ·c~lma, dopo il rigurg\to appassionato d'ella p rptesta proletaria' contro la g1wn:a · dete– soo.ta, in ques•te circostanz§ implicava una cori– q\ l-ista reà,le di almeno 50 alti:i mandati, ove, con;i.e al 16 novemb:re, fos$e stata ·sicura la li– bertà del voto, e l'Emilia, la Romagna,· le ,Pu– glie, l'Abruzzo, il· 'Polesine non fos~ero_ st.ati letteralment-e soffoca'ti e imba vagliati. Co,sì evi– dente (;lra il fatto, che alfi.ne il b}occo lo dovette oonfessar 1 e. Eq allora la rissa•v·ergogn0sa e pazz!l, scòppiò nel citmpo bloocardo, tra_ açcuse, divi– sioni, lazzi, min(l.ccie .intesti;né,. corµe · in tm cam- ' po di b;riganti . dqp9. una s,p.edizioue 'teùn.ìnata

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