Critica Sociale - anno XXXI - n. 9 - 1-15 maggio 1921

136 C.8,!'NCASOO!ALE I saccheggiano le merci. La coscienza di 'classe è ormai Incliniamo fin qui a c1;edere. a t1llesta ultima ipo• qualcosa' più di una somma. di atteggia meriti indivi- tesi. Pensiamo\ cioè, .c)le la · irrequieta psicologla ,li: du~li, è un fatto colleltivo, qua;;i una forza imperso· guena abbia .- nei due anui seguenti all'armistiiio -- nale che è nèll'arìa 'stes~a che si . respira. ,E, infine, fatto credere al p1'.oletariato di' ppssedere una-· forza, ciò che occorre per falsare il responso delle urne non non solo di' assalto, ma d,i permanente conqu.i'ata, assa.i ha bisogno di una lunga ,pr~~arazione: l5asta, dove si [ maggiore· di q~1ella che effettivame1:te pQssedev!).; · che può, l 'ostru7.ion ismo nel la ,d iRtribuzione dei certificati · contemporaneamente la crisi prodotta didla g11erra'abbia elettorali e l'intimidazione a mano armata, nel giorno, [ tolto, alla borg~esia la possibilità di una' immediat'a della votazione: sono le arti che i mazzieri. dì Puglia I efficace difesa delle sue po;'!tziooì, sus·cifandole nell'a- ' 1 Jiauno già da decen_nì additato 'all'imitazione dei loro I ·nfrno il' sospetto che fosse iniziato il periodo risolutivo recenti segnaci. , · . della crisi del siio regime; clÌe, quando i fatti dimo· ~ è certo che già \!in d'ora, coatringendo·in Ìnolti strarono (e l'occupazione delle fabbriche fo l'ultima luoghi gli organizzatori ad 1 a1,bandonare il l\10go di riprqva) che nè i\. proletariato era preparato e'inat,uro, loro abituale .dim•ora o 11.· viverci nascosti rinunziando a nè la ·bql·ghesia aveva perduto la possibilità di domi• qualsiasi propaganda e organizi:azione elettorale o ajtra nare ancora il .processo produttivo e; quindi, 'la vita forma d'attività; impedendo ·ogni possibilità, non che della so·cietà, allora lo sforzo per ricqncJurre Jlequilìbrio · cli pubblici c9mizì, anche di private riunioni; distrug- soci11.leverso quel punto che sembrava· megUo rispon- gendo i locali· stessi dovi\ queste riunioni s_i tenevano dente _al pres9nte rapporto cli, ma.t.qrità e di fopa -fra .e rendendo impossibile ogni vitrovo in cui· si possa or• pròletariato e borghesia assunse Ja fqrma violettta sotto ganizzare la campagna elettorale; 'tenendo tutti sotto c11i I ogg.i· si dibat,te la vita del nb, \t.ro P11,ese. · l'incubo di- vìole,nze... punitive se osino fare qualsiasi Ma se la. reaziope, di cui~ noi possiamo, oon In manifefìtazione della loro cosciebz!l:e ·,olonta: con questi bnssola sicura della nostra dottrina, indagare, a?che 1 e cpn altrr mezzi i fasci,sti hanno già preparato la più e' comprendere i moventi obietti vi e' pro.fondi, dove_sse grave alterazio.ne della volontà degli elettori. E il Go- veramente apparire come -qna _volontà. i11flessibi1edel,Ln verno li ha aiutati e li aiuta èon arresti dì.sovversivi borghesi•a di .nòn ammettere sòsfandiali ed 'effettivi ]i. che' per· sola colpa, ·o ·di aver tentato di difenàersi, o· · miti e Gontrolli al suo po.tare, di oppotsj àd' ogni a·t. di averle prese senza un tentativo di difesa\ o sotto tuazione pacifica e legale dell'a, velontà e dei diritti .l'illlput~zione di rocamboleschi complotti, nei quali ere- della ·maggioranza; allora la conch1sione pottebbe esaer dono solo i lettori ingenui de'i compi:acenti giornali, riem- ben, éliversa da 'quella. che, provvisorìa~eh'te, 'noi 'ere• piono ormai, in. cer~e provincie, tutti i posti disponi• diamo più consona n verità. bili di carceri e di guardine. · L'avvenire p,ossimo ci· 'dìrà qual~ di. questi c1iie Allora si p;esenta alla nostra mente (~· non alla moniti nasca dagli attuai/ avveniment·: o ch~_al Prole– nostra soltanto) un grave quesito. Noi abbiamo sempre tarinto incombe il dovere e' la necessit~, di .'commìs.u• professato ~ cercato di diftondeie in seno al nostro rar\3 con maggiore cautela .l.:i, .sua_ a-vanzata ,alla stia Partit!) l'idea che, col suffragio 'eletto1:ale, universale forza e capacità, non o'ocupando se non quel tanto di o quasi, la 7olontà. popola1;e ha modo di farsi valere I territorio che può 'diflnd~re e m!lnte_nere,; o Re esso il· anche iJ1 forma tranquilla e per le vie leo-ali • sicchè invece ancora costretto, <'lai destino chè. Caino- gl'i ha" la funzione della viol~nr,a viene ad essere 0 st/aordina· creato, e il cap}talis,mo ·man.tiene, ·a confidare sopr_a· ri'amente ridotta nella storia, r·ìspetto a.i tempi in c'ni tutto alla violen7,a la conqui,:;tJte la ùifesadel sn?_'Cliri~to. màncava .alle classi soggette ogni diritt,o di cittadi1i"anza U,, G:. MoNDOLF0 . .uèllo Stato. ' Ma se l'arma del voto vien(I ·cosi viol.entemeute spezzata nelle niani di còloro èhe vogliono servi'rsene, p~r un intento di radicale trasformazione, e le· classi dirigenti,· sulla guida del classico monito _dell' Odilon Barrot, ritengono necessario o legittimo hcorrere alla violenza _per non esser sopraffatte dalla legalit,lt, se violano esse stesse le leggi che ha.nno create, pérchè non le ritengono più sufficienti alle esig!)nze della d,i• fesa dei loro pr.ivilegi, è natnrn)e che il problema-della · .funzione storica della violenza risorge e s 'inìpone con terrificante eloquenza. Tutto ·il patrimonio di civiltà che c;i eravamo illusi di av'er ccingnispnto, viene ab.· bandonato alla infì.da e se)vaggia puotezi,one delle mazze ferrate., delle ·rivoltelle,_ delle bombe. Nòn vince chi rappresenta un 'ìdeale più con'sono a un più largo in• teresse sociale, meglio rispondente alle esigenze della vita collettiva, chi riesce perro.nto ad .aver dietro sè p.iù largo ,stuolo di seguaèi e c'ollaborato1); ma chi rie(lce a disporre di una violenza meglio organizzata e presidiata di armi più paurose e micidiali. · ' . _Noinon sappiamo ora se que;ta resistenza armata, con cui classi· dirigenti e Stato si opP9ngono alla marcia ascendente delle classi e"onomicamente·e politicam.ente soggette, rappresenti una organica e permanente neces• sita ·del non breve. periodo del loro tramonto· ~ 'se sia • •• • I , 1 ' nna contrngenza ep1sod1ca, determinata da· circostanze .par_tiq9larì: Comè s1 prepara ·una gu·er7ra. I . L a ques ,tione così .eontroversa delle responsabilità d_ella 'guer.ra europea ~cquista .ndvellall).ent~ un· c~n– s1d.er evole v alore pol'itico. La indagine sull'an1efatto dell'immane conflitto: comin_cìa a superar\) di, molto l'obiettivo storìcq-docum en.ìario;, .pur tanto ·interes– sante, per div,ehiré un -mev.zo pratio'o di.• progréssiya pacificazione dell'Europa, ,ma nec essità psicol'ogìca-d'or• dine superiore per pj.ega1:e.,:i.Ile~eciproc-l1e amnistie i vin~jtori:• e i vinti di !eri e p'er,'évég1la'i·é ne~!~ èosci.enza pnbqlìca la nozi911e definitiva di questa ~ealtà: che alla guerra i popoli sono ti;ascinati da tutti i loro gove11• 1mnti, ,senza eccezione, e \\Ì sono· trascina'ti insensibil– mente, mentre i popoli 1naggiormente crecfono di non esserné in alcno modò minacciàti. Mi sembra, quindi, della pi~ alta importanza in-q,ue• >1to ·momento' il compito di fare m1 po' dii luce intorno a_gl'intrighi su-bdoli e. scellerati, coi quali_ i Governi e, Le diplomazie dell'Europa :prepai:aroo-o la ·.guèrra e paralizzarono le foq:e atte a scongiurarla, perchè, in questo periodo, è, per 'mille indizi, visilrile un ritorno alla stessa C!l-lamitòsà politic3; di prepa,11a ,zio.ne d'un nuovo conflitto -intetnaz~o·9al-e.,D'lil.ltra parte, l a poli tir>a delle r_ìparazioni' e'delle sanzioni, trionfata n~l r~cente ConvP'gno di Londra,, poggia quui int:er arnen te>Rtil mito delle respoo~ahHità eschisi,vamen,1e t.ede 'sc.he clel)'ultìma' guérra -e, mentre la controversia stille dpar azioni· mi-' 1;1accia di sboccare in nu ove !'\:pericolose violenze, contro questo pericolo restà.no fiacchi o d$0rientati gli spi:iiti • f - Biblioteca6fr1toBianco , . . ,,

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