Critica Sociale - anno XXX - n. 15 - 1-15 agosto 1920

' ~ . ·; - ,_' < ,, ~ ... GRITICA .SOCIALF 229 ACCORCIARE IL TIRO ! , ' ;;. ·che-rigu~rda ·più direttament: casa~-nostr~, si,rifiutàno i conversari ·che potrebbero· condurre alla pace -con i Jugo-slavi e risolvere, insieme .col -resto· del pr.o.blemà · Con questo· articolo il nostro comp;gno Gino Bai- adriatico,·' anche la qùestione albanese, che i nòstri · desi scrive, sull 'uitimo numero di. frattaglie Sindacali, s 'illusero di troncare con rumorose intimazioni e -ohe un artiçolo che ha avuto ed avrà larga eco nella il Governo, ipocritamente, d~po aver fatto promesse stampa, fra le organizzazioni economiche, .nelle .file piene di restrizioni mentali, lascia invece sussistere del Partito. Ciò che egli s.crive è,_ sostanzialmente, . e minaccia di aggravare. -" quel che no.i siam venuti dicendQ da mesi e Jnesi, E anche· all'interno la borghesia va orn ripren- quel che pensano, da tempo, tutti gli organizzatori, den<lo for;i:a. Ha più salde difese di carapinieri, di quel che cominciano ormai a pensare; anche fra i guardie regie; ha la guardia bianc!l di volontari, contro massimalisti,, coloro che hanno maggior· inttrito ·della ·V p~oletariato 'che non ha nessuna guardia rossa. Ha·, realtà t1 maggior senso di responsabilità. . ripreso il dominio anche nel campo dell'azione par- Si fa sempre più palese - la condizione di disagio lamentare :- e gli spavaldi annunciatori del sabotaggio _ per questa contraddizione- fra !_eparole e gli atti, ·in delle -istituzioni parlamentari; che r'ipudiavano'. con cui si riassume ormai e si esaurisce e si invilisce orrore l'idea di presentare concreti disegni di legge, . tutta l'attività del nostro Partito. S.i-,è pensato -'- anche di marca socialista, votano ora tutti quanti, son venti mesi ormai - che si fosse alla vigilia della non ·uno escluso, non uno ti-lut-tante,i disegni. di· leggi crisi definitiva e risolutiva e si è proclamato che ammanniti dal Governo borghese di Giovanni Giolitti. · l'azione nostra doveva tutta mirare alla esprop~·ia- · In questo stato di cose non è possibile om.tinuare. zione del capitalismo, alla instaurazione della difta- L'ammoniménto dei fatti incalza; era O'fVioche incàl– tura proletaria per la preparazione immediata del- - ·zasse più forte alle spalle della. Confederazione del l'assetto comunista. - Lavoro, che vive della realtà immediata di ogni giorno E i cannoni, da cui usciva solo il clamore di pa- e ne sente più forti l'impeto e lè esigenze. ·role sonore, si sono pu.ntati come se dovessero co·I-_ E' un _primo segno, a cùi alfri - speriamo - §e- pire questa mèta lontana, Volta .per volta la realtà guiranno. L'esperienza dei fatti costringerà tutti' a si curava di smentire le previsioni e le !:'peranze. guardare in faccia la realtà e a commisurare ·ad essa Dall'assalto alla redazione milanese ,dell'Avanti t le proprie speranze e_le proprie azioni. ,(aprile 1919) fino all'assalto alla redazione romana (luglio 1920) ripetute occasioni si offersero per un moto insurrezionale; e nella folla molti, chè avevano preso sul serio le parole dette venti mesi or sono, domandavano ingenuamente : ma perchè non ci date la parola d'ordine? Noi siamo pronti! PEL CONSIGLIO SUPERIÒRE DEL.AVORO' Una .lacuna del _progetto Abbiate·. / Credevano di esser pronti solo perchè avevano accumillato ~ nello spirito uno spasimo d'irritazione, una voglia infrenabile di muoversi e di agire, un'in– sofferenza irrequieta, un irrequieto, desicteno di no– vità. Ma chi poteva, dall'alto, abbracdar meglio la complessità dei fatti, s'avvedeva, posto di frqhte alla· realtà, che preparazione non c'era, nè di uomini nè _di condizioni. E avrebbe dovuto dire che- s'era in.– gannato, che occorreva prendere altra via ~ mirare• · a mète meno lontane, ma con più- speranza di sue-· cesso; affermare propositi meno audaci, ma attuarli; far meno clamore di frasi, ma più veraci conquiste. L'on. , Pietro Capasso; illustrazione d_ella scuola • chirUFgica napoletana ·e· valoroso _pubblicista versato E invece: no. _Siè· continuato ad alimentare spe– ranze, a voler tenere alto il morale con l'apparato esteriore di grida e di movimenti gladiatori, pur men– tre si acquistava la convinzione che da tutto ciò non poteva venire nessun utile risul'tato, che poteva in• vece venire una crescente esasperazione degli spi– riti, il cui impeto disordinato e cieco sarebbe stato poi ,ad un certo momento impossibile contenere. Dopo venti mesi noi possiamo constatare che l'ef– fetto è questo. Alla rivoluzione noi non ci siamo avvicinati di un passo. Le masse cominciano ad es– sere disorientate e deluse e possono, alla prima oc– casione, sbandarsi e allontal)arsi da noi, per andare - secondo i casi e secondo. 1 gusti - o fra i marosi dell'anarchismo o· nella palude del corporativismo egoista. Nella politica estera \a borghesia va ormai liberandosi da ogni controllo e spinta che sopra di lei a-veva cominciat'o ad esercitare il proletariato. A Spa è più fievole ché a San Remo l'eco delle voti socia– liste;. e Boulogne segna un nuovo sforzo di prevalenza della borghesia· più retriva e imperialfsta. · ·per quel i ' · H~tecaGino Bianco in tutte ·le questioni di sociologia sanitària, invia àl nostro Direttore la ..,.Jettera seguente, che siamo ben • - lieti di pubblicare.· ' Caro 1'urat-i, . Ho letto con la maggiore attenzione, ne-ll't,llimo nu– mero dell.a Critica S0cia(.e, il progetto del sena:tore Abbiate per, la riforma del Consiglio Superiore- del Lavoro.· Senza dubbio esso mppresent.a un .enorme ,passo in– n.anzi, non soltanto nell'interesse dèl J,avoro e dei la– v.or.atori, :m.aner il rpr,ogresso di ·quella legislazione sociale ,ehe deve essere nel è.uore di tutti, in un Paese dov; è convenuto che l'unica ricchezza seri.a del s110Io· sia. quella delle... braocta e l'uni-ca produzione· ab– bondante quella delta fotic,a, quando, benintesÒ·, c'è la vogHa_di lavorare. E, secondo me, il p,rog.etlo Abbiate ha in sè il ge1·– me di qualcosa di importante: queUo di un notevole decentr.am (l.nto .anche di quelle ,attività fattrici e legi– slative,, che potrebbe e,sijere di- esempio ad opere con– simili-in ogni manifes-t.azionedell,a nostr.a vita politico– soci-ale. L'.attribuzione, infatti, a questo Supremo -Consiglio /tecnico, quasi completamente elettìvo, di poteri ··1egis!:3-tivisotto forma d'inizi::itiva, e di legife.Mzione per delega, rappr,esenLa da1vvero u11a -conquista che oserei dire formid,abiJ,e, gia.cchè cominci.a a se.ardin.a– re i v-ecch.1meccanismi leg,islatori qu.a e li), .av.aria:fi dalla ruggine delle incompeteme o dall'influsso di ;:; f .• f

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