Critica Sociale - anno XXX - n. 7 - 1-15 aprile 1920

CRITICA.SOCIALE • f 111 in quedlo deJ.l'.a·rté fittile, che prima del 1915 si dove– vano importM-e dai)l'asitero. i;; s~ddi-s.f.aicerute ,a S01per.si,scrive •IQ Review, che la guerr.a ha creato neH'AusStraJia dell'ovest una p·ro- . sperità non già t3JI'tifìciiaJe,come -avve,n,nea!Lrove, m,a durev- O!e, ,e consistente IIlOn neHo spo.stamento, ma nel.la moltipliciaa.ione •de1'1eindustrie. La p opolazio– ne d i quedlo Stato, 1.1,n,a volte. co,n, osciu.to l'enorme . va;Jore delle sue industrie prinCif\ali, ha c ompreso la conve.nieinza di convertire l'AUtStrali,a occidentale in un .grande paese manifatturiero: ed è di sommo interesse poc 'l'Europa l'aver noti:vi.a del. ,eaimpo ster– minato che ·La,ggi ùsi ofJ.r e a 1l•l'impiego dei ca,pi!Ja,li e . 'delle braooi,a, e ,l': adope.ra, rei .per lo svi'luppo di risor– se d'inesauribile es,t ensione. Con Uiilt3. superficie pari a· die ci volte quena, deU'Italiià, l'Austra,li,a occiden– oo.le è mo!,to meno pop,ol.ata deJ,I.a nostria Sicilia. li: norma cos.ta111tein Ausitralia che lo Sta,to deve incora,ggi:a~e e aiutare quel1l,e imprese il cui inore– mento ,può aumenoba,re la prosperità della popqlaizi-0- ne. Ta,Je normia si ,a,pplfca nei!l'ovest non meno che in' qua,1siasi altra ·parte di quel 00111ti•nente ..' Enume– raite ·te v.airie•e ben studi-arte inizi,a,tive priv,ate, terro– vie, impi.ainrti idroelettrici, inidustri:a della pesca, del- ,la car!Ja, degJ,i estratti del carbone, deJla lavorazione della it.arta,rug,a. al cui sviluppo v-e,g,lia-lo Stato e che promettono al paese il più florido avvel)ire; la Re– v·iew si tndugia 0, tr,at!Ja,re de'll'industria deJ:la bale– na, ·Ja qu.ale sta, .togliendo ana Norvegia un mono– polio finora eia essa esereifato nel mo,nd•o commer– ciale.' Nel '1912 tre Compa,gnie norvegesi, avendo rf– vO'lto la lo.r,o .aittenmone iaJle pesch.erie di b,a,Jene nel– !' Australia del'l'ovest, ottenner o .Jio einz:a ·di fondare delle s,ta,zioni di pesoo su•He oos.te: 1Ja p-rima Com– pagnia si stabili pvesso Albany, la - sooonda , sul.la co– sta del nord-ovest, mentre !:ai:ter:z,a 1 ,che ope,rava su piocola scalia, « pescava» ,nelle vicin=ze del Capo Natura'lista. Nei tre, ,anni dal 1913 a,l 1916 esse p-ro– dussero ,ci,nque mHiqni ,di g.a:Morui •d'olio di balenia e circa 1500 t.onnenart.e di materiale fertilizzante. Le licenze co,n,cesse .a, .tali Compagnie vennero or.a ia spi– •rare · o fU,rono rtscatbate, ma le stazioni costie·re e J.e f.atto!'lie rimaisero a carko .dei èur.atori l>asc.iatisul posto cJ,aJJ;Je Gompag,nie. Le Società che le rileveran– no, faranrro un investimento di den,ar.o slroorclina– riamenrt.e f.ruttuoso. · L'Australia ,deU'Òvest, conclude ·la Rewiew, p,resen– La ifn.mènse pos&ibilità per J'espansione del commer– cio e deU'industria europea. Lw ,sua ·varietà ,di cli– ma e dii suolo I.a·rende. r1,p:a,ce di" um-a quasi in.finita, mqlteplicità di produzione. La su.a: vicina.n.z,aai paesi de,U'est :asia,tico, .densi ,di popolazione, le provvede u.n me,r,ooto sempre pronto e in continuo• p·rogresso, sia per Je ma•Lerie gregge ~io• per i gerueri 'lavorati. Essa. può ma,ntenere e •airr.iochire non solo lo s,ciarso suo n,umero ,a,ttu,a,le-di abitanU, ma un pop.o,Jo vepti volte più numeroso, e semplicemen1te collivallldo gli stermin,ati. suoi campi e tSfrliltando·tl suo ,sottosuolo può creare a,i nostri ,antipodi. una vera Terra p,ro– mess-a, oa,pa,ce di' f,a,re la fortuna cli coloro che vi dimorano.e degli slran.jeri che trafficaino con quelli. * La s,pinos.a quesli:ooe ,cleHa disugua,gilian:z,a deJ,le razze umane è studrua.1ta n,eNia Revue Mondiale da Jean 'Frnot, specia:li,s!Ja,in -ta,le problema. Egli• trae oocasiooe al' suo scritto da un 11ibro receruteme,nte .appan50 del celebre 0intropoilog,o Carlo Richet, 1nti– toJ,ato « La Sélection lrnmaine », H ,cui spirito ·si può ri assum er~ con qu,esle pairole ,del Ri-chet stesso: « Esi& to.no tncl ubbi.a mente, razze superiori e Tazze inferiori, ' e il . r.ap; porto fr.a di esse non potrà IIID.i venire ,mo<]ificato. Un niegr,o è ,differente da un giiallo, u,n giaJ,J.o è differente da un bi,anco ; ,assolutamente ditTer-ente, come ,J,a qinea retta•. ,differisce dalla ,linea curva o il sole d'<lll'J.a lunia ». E non potendo ,trovaTe queslfa superiorità ne,J.l,a · forza,. nè nell,~ bel!ezz~, nè ne'H'agilità mu,sco!a,re,. nè ne!l,a_f:econd1tà, 1I R1c~et lia fa consistere quasi esclus1via1mente nella superio– rità in,te!Jettuaile dei Bia nchi. E, per gius-tifìoaQÌe !<a• sua opinione l'emi,nernte fì.si• olog,osostiene che i Ne– gri non hta:nn'oin..nulla contribuito ,aU,acivi,ltà uma,n,~. Contro tale tesi si leva risolutamenrt:e la R.evue, d1- -chiamndola profondamente an,Uscientilìca. Il Richet, - . . rinchius.o ne,lla, swa ,speci.ailità, aioè tILe.J:!Ja fisio1ogia, ha· del ,tutto di:mentioaito qua,li furon,o le origini delJa civiltà, e qu:aili le · ev.oluzioni successive de!La razza nera a· -cui è -do,vuta, una delle p·iù splendide colture d,ell'>3JI)Jtiohirtà. . Intairuto, .no,n è vero che f.r.a ,la·r,a;z:z,a, nera e la bi.an– ca esista dive.r:sità 'di origine. Coloro -0he studiarono l'uomo paleolitico ·ct,eH 'Europ.a, lo trovarono ·in tutti i ·pun,ti somigli,am,te ai moderni Au,str.aliani. _Secondo la genemliziazio,ne formu,l,a,ta in b.aise agli. scheletri pervenuti fino a noi, molti scienzi,a,ti affermai:10 che . l'uomo .p.aleo!itioo .a'Vev,a la pelle nera, come gh ooch1 e i c,a,peLli. · Simile con&ta!Ja,zione si il'ioav,a, d.a!J'esame ,del'l'uo– mo di Neander.thal e di al'lri prototipi d ella specie umana. ALcuni -antropol,ogi , 1ttribuisco.no - aH'Homo primigenius 1a pelle grlgio-gi-a,Ma, ma molti esem– plari ,del'la rozza nera nel sud-Af.ri:c.a e nel Congo hanno egua1men,te la pelle di .taJe_tin.ta. · Ma .anche chi conteStta questi dati non può neg,are che !,a civHtà mad,re europea, .Ja qUiaJlefu di molto ,aruteri:ore a qu~Ha greca e ·romama e ,contribuì• .assai adla -loro nasci:La e .a1liaforo evoluzione, fu peo: eocel– le.ruza ,di origine egiziana!. Ora, gli a.bita~,ti . dell 'E– gitto cui è ,çlo,vU'La La brillante _coHura ·che v_1 ·S1svolse , quaranta secoli prima, di CrLs~o, fq,rono, mcon,testa: bilmente di origine nera. Su ciò sono d oocor~o gh autori greci e rom:arui, i quali ·tutti parJa,no degh Eg1- zi,ani come di neri ai1.11tentici, e gli iantr.opologi mo– derni ,che risc orut.rano -n elle mummie de.gli antichi 'Egizi~ni tutti i oar.attè.rù. distintivi del tipo ner~: il ne:so diargo ia,Ha base, 1Ja strettezza dell~ parte mfe– rioré del tro,n,co -reliativ.ame.n•tealfa s1uperwre, !lo.spes– sore de!Je· labbra Ja f·ormia del cranio. Gli esp.J,oratori contemporanei ,s~gnaJt3lt-0:1110 nehl'Afri-~ cer_it!al~ .tribù nere di tipo iderutico a que1'1•odegh E.~1w,am_deU_e àtn:tiche dina~t'ie f,arooni,che. D1.11nque .'l,a più antica ,c1- vH:tà'. fu creata e diffuSta·per i'l mol!-do _d~quella_ ra~z,a di cui si vogliono e:sc-lu<lerele att1tudt1m morah e in– teLlelltuadi ! Non meno ,&ever,ooon le razze gialle, Carlo Richet, rifiuta ,Loroil merito ,di qu:ailsi.asi.concor?o a:IJe s•c~~ze matematiche, fLsi-che, bi-ol-ogi:ch~ e soc1ah. Il di:~1tt.~ ,ci'nese è' bairooco, i Giia,pp,ones1 sannd s•ol-~ainto1m1: taire, còpia,re. H ,pirimo prindpio de·JJo.sel~z,1~ne.urna~ n,a è que'Jtl.o di iJrnterdi,re fonmail:rnernte.1 umone ~eJ Bi<lJll,chi ,con ,èloone di .aLtro razza; me,di,a,n.te tale in: terdizio,ne, scrive ti Ri,chet, impedir~mo i_l r ipetersi de,Hil..wudele aben,a,zi:one ,ohe permise di P?P'~are J 'America me,ridtonale di venti milioni di Met1-cc1. . . Ma .se· i Bianchi sono risolu>li ad .as~en~i;s1 da -0~1 intimo avvicinamento ooi Neri e coi G1,a :Lh, perchè. in– w1idono i i.oro ,paesi? perchè nel,l,a g.ue- rra moJ1Jd1ale li chi-aiJI1a1'o,n.,o 1311oro fiainco a difendere oo,nt~o.. ~l~r-1 Bianchi i principi del,lia mor.rule e della giustizia in– tern.a.ziorua,le? Nulla è ·più futile dellai doL(f'inia che vuo;l separar~ nettamente e in ete'r'nto le razze umane, ·basam,dos1 sul,la diversità del colore. Lo sLudio degli anima:)i e de:J'le pi,ante dimostro. che La cliversa.çolorazione .di~. rpende dalla divel'<sità d eH 'ia mbi~note ,abi~art.o,_n,on da fond,amenmli differenze fi.si- olog1che e b10J.og1ohe. S1 può modific.a·re la tin-oo. di pesci e di insetti iallevian: doli i'n v.aisio in g,a:bbie ,di a:ltro. col,ore da_ queU.? dei · ,luoghi gen,eralmerute ,aihi'tati d1al1l~. ,specie a ·cm _ap– ·pia-rteng.o,no.E .a.sta in g .rain p~rte I mlluen~ ~el d1mia ,a &piegare le varie.là di .colore nelle ,stirpi uma·I!-e . Essa ,opera sulil'uomo .1irettamente ~li e~terno, e _in· di:rebtamente ,con, .Je diverse reazwm dei p,olmom e dell'intestino. I Negri deHe pianure ,a,fricane, es,po:3ti .,all'azione del ,sole toI'l!'ido, si p-roteg.gono con un p1g– mento più scuro e più .a.bboi:idante in con.fr01?1to: dei ·Negri• viveruti a:ltl'ombr,a de'J:le foa-es-te .e,quatoriaih, I~ · ,cui pelle ,t,e,nde .ail giaiHo o aJ -ros,so. Sul c~lore dei Giia.Ui raz:r,a ilrutermedi-a fr.a ,la ner.a e •I.abianca, VI· venite 'in terre ,coperte di erbe, la ·IIID.•ncanza di umi: dità e i grandi srarti cli te1!1-p.eratunafra :te st.ag.1oni -esevcitano un.a paTttico;lare mflue.nza . La storiài, umana evolve per mezzo deg.li incroci fra razze e popoli ,di òg,ni origjne e di_ ogni tmta. Pe~ molti eln9\·ogi gli Etrus.c~1, I.a cm parte fu ,cosi considerevole nella formazione del popolo romano, accusano tr.aillti nee-•r-oidi: per Brinfon sono addiril-. I

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