Critica Sociale - anno XXX - n.4 - 16-29 febbraio 1920

GRJJ'.IrEA, SOCIALE ·. ,, . } ; ·. Considera.udo che non isi vive soHaot.o di ~entimenli, oonsigli.a la'. rì.presa c!e.lJe r-el,azionj commerci,a,li. · HenTi Barbusse, natur.a,lmente, port~ nel dibattitd una .nota più elevafa., Se,condo lui, co,ri l'.avve~rntodel. oomuni-smo i,11 Russia è -ecwiinci.a,to,per .tutta l'Europa· un 1petiodo di Jotte ;più• coJoosa.li di g,uelle che· im– pervei-siarono nei cinque u1ltimi an.ni. :Eg.li è favoirevo,le a una rie,onci.Jiazione oon l,a G.e,,J'l[Il.ania, m.a _i;:to(}ll. con, la ·Repubblica reazionari.a.. di Noske e di Ebert, ,dm è una mooareJai,a, ,m,aisc,herata·,in c'.ur ìl miHtairismo riap– pare da tutte Je ,p,airti. In GeTIJ}ani.a,oome negtli ,a;Jtri P,a,e,si;non, è possibile µn,a, c:onci.Ji,a!l;ionetra le forze popolari coscienti. de.Il.a loro o.n.nipotenz,a e l,e ·forze ree2i0lb!lrle· ',dHeadenlti i· ,p.r0;pi·ii p:ri.vileg.i. Una. So- . ,cietà di Na,ziooi elimin,a,nte definitiv,amentt.e og,i:iiperi, eolo di guenra ,può esistere· sinçer.a.!Ile.ne ,s•o,lta,nto ·m~l soci,alismo internazion.a,le. 1 ' . . . Funck-Brenban.o non crede ,aill,a coove11s10ne dèmo– c'.raticai della Germ.a-hia.. Egli co,nsiglia' .ài munire, le frontiere e di non abban ,dooa.re p.iù 1,a' riv,a, sini·stra del Ren'o·. Bi,sogn,a limita.rsi a conseiz:ym,e cç>n )a, Ger– m.ania .Je -in,d,ispenoobili rel-azi,on.i co-rninerciali, ma vigilare .a,tten,taimente .a,imrpedirle q-u.a,lsiaisi,nfiH.razio-. ne inteUettua.le e artistioà: e torna,re- :aUa chi.a,r.a,e previdente politica francese di Luigi -XIV e del trat– tato -di Wes-Ua,lia. Eviderut.emente, p1n il Funck-Blle'll– tano so,n,o !l.nascorsi i ,nva.no i tre secoli ehe sep,arano il Re Solè da Denin... - 'Moorioe 'P ·riv.at, genell'os.amente, coa~Ìite a non esdud~e ,l.a Germ.a,nia dal-l'uma,no corusor.zio; ma vu,o-. le una -Fr.anièi3'molto a<r.mata,, .I.a costituzione di àna Feder.a,zione ·da1nu1 >i.a.nu ; (:aITTc'ora·!) -Ohe formi c,:,n,tra,p– peso e oonrieTa al:La Germani.a., ui1a. politica tr.aincese che miri ,a,J,J'isol·amerut-o dei Tedeschi.' Costoro, popol:o di naitailità molto forte e ,di grande o>s:ta:nz.anel iJ.a– voro, .m>n tairde=o·_ia: Jid:iventar.e una mM1.acci.aper TEuropai; e, come sempre, toccherà ali.a Fra:ncia Pone– re -di temerli -in fren,o. - Occorre ,s,o,rvegli,airli, i'imitan– dosi a mantenere con essi i r.a,pporti in.evitabi-li fra. vicini. Altri corrispondenti. di ,inino.r leva,t1:111a insisfono suJ– J,a necessità di metter-e .J.a Gerrimni.a .a.Ibal!1do da.I inon– do civile, di ·combattere- ·111011 so,Jo la for.z'a, ma a.nche il perusiero tedesco, ,p-rofondiamente i!mmor.a:le.E qu,an– to :più ·tali corrisponden;ti porta,no U111 inome oscuro e rivela.no ,nei Loro .scritti .s,c,a,rsezz,ad'idee e pm,ertà di stile, fa ,n.to più s'i mostrano aooaniti .nell'esige:re l,a perpetuazione. degH ooii naziOEJa\i. · · · · ' ÀNGBLO '.J'REVES. Ciò che si stampa che vo•leva introdursi anche violentemente nella vita indl!lsti'ta:le·,tedesca. . . . · E fu al,lora una affannosa ricerca di dati su,l mopdo ' nuovo ·che .si scopriva, .'una vog,lia di ri,trovursi a')lche; . ne'll.à réalltà' meno' piacevole, ma pur 'Viv.!\,che turbi- nava e urlava .nel vento di riv@luzione c11.e· squas.sav.a, la vecchia Germania· così terribilmente cc hefoi,a,na », . in questa .:a,Jba di ,5angue e di repubblica. ,Così _.che . oggi,: vetrine di Hbi'ai, chioschi di giorml'li, libr.erie, ' posticce di grandi alberghi, ·mostrano copertine ! sgargianti, illus•trate da espI,essi-vi disegni, d_a,i:ui · balzano ncmi noti o ignoti, :titoH saporiti ci... paurosi ! . Il li:b-vµ. clel Paquet non è roè molto pe,regrino, nè : mo'lto p.ro.f.on, do; esso si riduce-. a, tre conforenze in cui ·co'testo· ic;.o,rrisponàente ,della cc F,·ankfiirfe.r Zei- · ; tung· ii, ,a1l su©• ritorno di .Russi\11, tentò riiassume.rre in · isco1•cio quel :-c-he-gli era sembrato lo s,pirito dell,a , imrt\ensa 1-ragediia di 1,egimi, di i,clee, G,i uomi.ni , ohe , arcl•e :lassù come un, immenso braeier,e. . · Que:11,a rivoluzione è già, nella bialtà oclierna, uno dei •Più for.micLab,j,)iavvenimenti della storia umarna, più pocieroso del cr@Ho d,el!la vecchia civHtà eur.-0pea nella guerra monclia,le e ,deJ'):aste_ssa rivoluzione fr.an - , cesè ;· .è una iip_mensa rivolta di .schiavi -dal con,t.a:gio irr<lsistibi-le ; un j.n,c-endio.con~ro cui forge è troppo • tnr<J.i, per coloro che· fu,rono sordi a tutti gli avvis.i. : premonitori, metter mano a .tutte le pompe di spe-. gni,men,to ;' è una sfida ed uno schiaffo ,al moncio, tra– cJ.iziona,le; · è, in quaJ.che' modo, il ·s0eialismo in mar– c_ia 'Verso la p,ropr:ia cc .aggFessiv.a >i realizzazione. ' * L'idea dello _Stato russò, come è sor.ta e ·si è svolta in .questi due ,anni di labo·riosa e dolorante esistenza, mostra chiaramente il proprio contrasto con tutte le idee ,di Stato sino ad oggi prattc,a,mente sperimen'tate. È chiaro che non le lar-ghe masse popola,ri reggono l,a Russia a mezzo ,dei Consigli: in pratica, sullà massa del popolo e ,su- quanto resta della borghesia, · regna.« un.a, minoran:za attaccata a,]]e pr'.oprie massi– •'me, giunta al pote-re appl,i.cando p,eh-~tamente, e fino . in fondo, i propTi principi ». Di fronte allo Stato ,ac- centratore, alla g.uasi inamovibilità dei reggenti e al sistema complicato delle rappresentanze i·ndir.ette, le 'correnti della pubblica .opinione non hanno qll/asi al- .. cun,a influenza sulla condotta dei Gover-ni. · 'l capi ascoltano 'le masse e cercano· di· intenderle, ma sopratutto- le ·pirigono e s'ingegnano di influen– zarle con ogni mezzo,; · agapi da età dei Gr-i,ochi, rappresenta;,.:ioni .teatrali a spese deJ.lo Stato, favori– ai poveri an~he a prezzo di ,crudeltà contro gli ,a•ltri ceti. Questo dominio di una minoranza illùminata ci riconduce per analogia alla cc Repubblica ii di Fiatone; J Commissari, che ogni notte 'si oodunano nel Krem- lino, rammentano i 37 ottimati di Platone; platonica "Lo spirito _dellJl Ri.volu_zione i;us-sa ,,. · 1 1,) è ,l'idea di bandire d,a,llo Stato ideale la proprietà pri– vata e di riunire gli uomini in una solà famiglia. edu- . Nelle magnifiche·vetrine dei lib:11aiche, nelle larghe· calia in comune sqtto l'impero di principi ,uniformi; vie èentrali ed aristocratiche delle ·città germaniche, platonic,a è la uguaglianz,a delJe -occupazioni dei cit– mostravano ~1, passapte _le. ultime esp·ressiotii det)a , ladini (agricol.e, commerei,ali, industri-ali), .protetti da « Ku/tur »: ncer,che filosofiche, storie di tutte le ci- eserciti di .guerri-eri e di impiegati, da cui es-cono viJtà, _anal1si qell'oper(! d',arti,sti p:19ndia·li, ,;olumoni : i reggenti la cos,a, pubblica .. Orci e argénto non hanno scientifici degli innumeri « Herren Professo 11 en » de)c p'iù ·valore, poichè anche coll'estero le merci si s.cam– le tante Università, era difficile, ante-bellum, trovare' bi-ano direttamente con mer,ci, e vietata_è l'importa– qualc)le opero di eseg,esi socialista: .Mehring, Kaut-, zione delle mer~i di .Juss-o. Là f-\l,lce,che figura negli sky, Bernstein, e gli stessi M.a.rx, Las_salle ed EngeJ.s ,5temmi, ricorda invece l 'UlopÌ(l di Torna-so-Moro co– avev.ano un loro pubblico, i loro editori, i loro librai, · ~e. _La _ri_sordan? le un!form·i -~evere e povere degli coi:ifìnati nei quartier-i popoLari, negli ·« Jndu·strie-, 1mp1egati e dei soldati. NeH'isola folioe di. Utopia quartiere» .. Ora, <lopo la « Umsturz » del no'Vembr,è imperava la giornata legale di sei ore, ne,ssuno do~ 1918, l,a buona borghesia tedesca .si è accorta che, veva .nè ·o'ziare inè fati ,ca.re sino ,a,]]'esa,urimento; i a~nt<? ad. es-:'8-,viveva altro gente, che ,a,veva altri servi, i mendicanti, i nobili e i sace4'doti erano sop- bisogm, _altr~ idee, che pa:r,la,vaquasi un',altra lingua, • pressi; ogni padre- di famiglia trovava nei grandi ma- ohe sentiva m. sè germina·re ]',av'ven'ire e ohe ,all'avve- gazziili delle ,città tu~to .il necess.ario; comuni erano ì nire marci.ava, se non col passo '..sàJ.do ·e oaden!l;:l'to refettotii; magnjfici g)i os.pizii e gli spedali. I,n-,Rus~ .de~e divisioni. di· fel'llo, è'ol lavoro lento e tenace deUe· sia è 'evidente J.a tendenza ,a -realizzare tutto ciò. Al ·Leghe, ~elle C<;>o~erat_ive, del-le Sezion'i di partito. governo ,di ·Uiop'ia il denaro non -serviva ohe per as, Dopo i foschi giomi deHa •riv@lu:iione di novembre, soldare all'estero eserciti mercenarii di dif.esa e per questo mondo-quieto e q.uasi igpor.ato balzò a,l primo cor:ro_mp~re i Governi stranieri; ai bol,scevic4i esso · piGilo dell'iat~,a,Jità storica con le sanguinose gior- serve per·sostenere le agitazioni dei partiti comunisti nate ·sp,artachiste di Mona•co, di Beflino, di ògn~ città,' fuori ,di Russia! M,a,, ne·11a.-cospirazione di B,abeùf, gh>rnate d0inin;ate d,a,I mito· orientale del «Soviet»,' ne1 sistemi di S,a:hit,.Sjmon, di Fourier, di Pr.o,u,dhon,. (1),ALF~RSE PA.Q(!ET:' Der Geisl der russischen Revdlulion. -Ku~·t Wolf Verlag; Leipzig, 19111,. che intendeva sostituire io Stato con una federazione di grnppi politici,. decentrata all,'estremo, neilo stesso Cabet, e persi-no in Lot1i,s Blanc, il cui programma di Go''i 1 erno d_el 1'848 .affidava a un. Con~iglio superiore ' '

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