Critica Sociale - anno XXX - n. 1 - 1-15 gennaio 1920

' . \ 1.6 CRITICA SOCIALE più gr'ave fu invece quello ·di non aver spin'to !a ·guer~ ra fino alle sue estreme e logiche conseguenze. Nes– sun uomo di cuore può volere la distruzione di a.Itri popoli ; ma combattere una guerra c,on tutte le cru– deltà e le barbarie che caratterizzano i moderni cori– battimenti, e non trarne i vantaggi che al vincitore dovrebbero derivare, è una ve,ra follia. Avrebbe dovuto il vincitore - per es·sere coerente - ins,eguire i resti di quell'esercito in rot!a e, por– t::mdosi nel cuore del territorio · nemico, pretendere tanto grano, tanto carbone, tanto Jerro, tanto oro, quanto sarebbe stato necessario per dar da mangiare al.la nazione vincitrice, per rimettere in efficie11za le industrie, per pagare ,i debiti èontratti con gli Al– leat~. Sarebbe stata. una crudeltà di più, è vero, ma I.a prosperità che ne sarebbe derivata avrebbe dato veramente al vincito-re la sensazione della vittoria ; e, come con disinvoltura o con troppa condiscendenza s'erano creati i motivi dell'intervento, ,rion s•a.rebbe mancata altrettanta- disinvoltura per giustificare i corr.pensi -della vittoria. Il non aver saputo o i.l ·non aver potuto f.a~e ciò porta a· dubHare che _anche nel!,a .fine della guerra - a parte il magnifico valore dei soldati - siavi stata mancanza di sin.cerità ; ma più che fond•ata. è la conch1sio11e che, se un ·vinto c'è .stato, questo non .fu l'Au-s-tria, ma la .Jogica. Onde pare che aria nostra vittor_ia si possa applicare· quan– to Ni-ccolò Miachiavelli scriveva. nel Libro VI delle Storie: << Fu sempre, e c_os.ì è ra,gionevo/e che sia, il fine di coloro che muovono alla guerr{l, d'arricchire sè .ed impoverire il -nemico, nè per altra cagfone si' cerca· ·1a vittoria, nè gli (1Cquisti per altro si desiderano, che per fare sè polente,, e debole /'.avversario 1 dond,e,. ne segue che quq_lunque volta, .o la tua &ittoria t'im– poverisce, o_ l'acquisto t'indebolisce, :conviene si tra– passi, o non s'arrivi a ·quel termine, per il qua1e··1e · guerre si fanno. Quel principe o quella repulibljca è dal(e vittorie o d{llle guerre arricchi/a, che spegne i nemici, ed è delle prede. e delle taglie signore: q ue/Lo nelle vittorie impoverisce, che i nemici, an- · cora elle vinca, non può spegnere ... , Ouesto .tale è nelle perdite infélice e relle vitt9rie. in)elicissim-o, p-erchè, perdendo, q,uelle ingiu,rie sopporta che gli - fanno i nemici; vincendo, quelle che gli fanno gli' amici; le quali, per essere meno . ragionevoli, sono meno sopportabili, veggendo massime e·ssere i suoi sudditi con taglie-e nuove offese di raggravare nec"es– sitato: e s.'egli ha in sè alcun{! umanità, non si può in quella vittoria interament~ raNegrare 1 della quale tutti i suoi sudditi si contristano. Solevano /'antiche e bene ordinate Rep-ubblicÌze nelle vittorie loro riem– pire d'oro e d'argento lo Erario, distribuire doni nel popolo, rimettere a' sudçliti i tributi, e e.on giuochi solenni festeggiarli. Ma quelle di quelli tempi : che~ nof descriviam?, prim{l votavano l'Erario, dippoi im- , poverivano il popolo, e de' nemici non t'assicura– vano». Dal qual brano del •grande storico fiorentino - che· si direbbe scritto guardando .nel futuro a' casi nos-'tri -;-'-mi pare -si debba con ogni ra-gione _giudicare nori essere la nostra una bene ordin(lta repubblièa .. ANTONIO MONTI. Ai pi·ossimi Numeri: l,a socializzazione della grande proprietà, di OTTO BA{!ER; Biblioteca Gino Bianco ' . Problemi concreti;' La Séuola; L'.azione • pro Schola. ·e la dif.esa della coscienza ·laica, del-Prc;,f. RoDOLÌ>'u ÌIIONDOLPO ,. . ' ' ' ' H nuovo Partito popoJa,re italiano, di CESAREGORE'rTI· L'educ-a;r;ion~ degli adulti n·eu~ R.ussia dei Sovlety' · di N. ~- ULYANOVA (Sig.a Lenin); · Da « La vraie Italie • alla vera Sdcietà delle Nazioni, del Dott. ALBERTOVEDRAN1'; Ciò che si stampa:, "L' equilibriò delle N1..1,zioni,,,di F. Carli, (VERY-WELL); "Lo.spirito della, Rivoluzione russa,,, di A. Faquet .(In(i', R. · BALDuco1). Preghiamo la. cortesia di chi avèsse disponibile,· là Critiçà ,d~l 1918, e non tenesse a conservare la raccolta, di voler rimandare alla PIREZlONE (Portici Galleria, ~3, Milano) i Numeri ~. 3, e 1, che ci servirebbero per completare alcune collezioni: · Dell'annata ultima~ 1919, ci sa1·ebberopreziosi i Numeri 2 e 10/· ... ' . · RingraMq,menti cordiali ! PBr il J9ZO (Anno 30°) .·, ' ·~ . ' ' CRITICA SOCIALÉ' I • r •• ' ITALIA Anno L IO - ~em. L 5 ESTEJ;xO ·' ·':anno Fr, 12,50 - !em. Fr, 6,25 l'nvlare vaglia ·all'Amministrazione di Critica S9cialè. · ,MILANO: Via Omenoni, 4 ' - (Un nq,mero d"i ~aggioyratis a semplice richiesta) I ABBONAMENTI CUMULATIVI Oritica Sociale , eq ..4 voint'iI : ITA~IA: anno ':• 34, - Semestre ,L. 17,50 -E~TERO: ,, , Fr. 52, -:- _ ,, -Fr: 26,5.0 L'Avàntl'I, da solo;'.costa,pel Regno : .. ann9 L; 25 ;;semestre L.'13, -· Pe,• l'Este,•o, rJspettlvamente, 'Fr. 40,50 e Fr. 2.0,75. ' •' •! I • • • I • • - ' • Pei· tùtte l~ al.tre combinazioni con- l' Ayantll; e con'• · . le pubblicazioni accessorie al medesimo: e·ompagni I .,.',. Avanguardia' - Germoglio - Difesa 'delle L!lvoratrlcl - - Comunismo.-: . Giustizia sociale, CO(l'l,_suitare i prospetti particolareggiati nell'Avanti! e indirizzare rispettive 1 commissioni e 'vaglia alla Società Editrice Avanti!, Mi- . j lano, via S. Damiano, 16 (per t'13dizioneromana, Roma, via Seminari.o, 87; per l'edizion·e piemontese, Toi·ino,~ via XX Settembre, 19). Coper~ein téla e 01·0 per rilegare l'annata 191f! _di Critica Sociale, L:' 3. Ritegatu1·a e rispedizione della, 1·aecolta.sp.edi~adal– f abbonato, ogni annata L. 4. lndi'riz.zare chiaramente ·all'Amministrazione di " Cri– tica Sociale,,, Via Om•noni, 4 1 MIiano. Solo ciò che at~ienealla. Redaziol'I~ vuol.essere sempre indirizzato ql vecchio recapito: Portici •qalleria, 23, Milano.. ' RiG:lllONTI G1us'Ì:PP~ .• gerente responsabile. ,

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