Critica Sociale - anno XXX - n. 1 - 1-15 gennaio 1920

' 'I f?IVIST .11 (ìUÌN'DICIN.IILE JJEL SOCI.1/L/SMO · \ , . , I ~ Nel Regno: Anno L. 10 - Semestre L. 5 - All'Estero: Anno L._12,50 - Semestre L. 6,25 DIREZIONE: Milano• Portici Galleria, 23 - AMMINISTRAZIONE: Via Omeno~i;4':,,~Milano .r' -------------'-------~-----------:c------:----------,---- , AnnoXXX - N. 1 \\ Nuìnèro __ separàto Cent. 50 Il , Milano 1'·-15 gennaio 1920 ========~=====~======-a;;;========= •bbonamenti · Qumulativi : vegga,si nel– l'ulfima colonna. SOMMARIO Politica ed Attualità. tll nostro trentennio (LA CRITICA Socu.LE} • .Strenne (CLAUDIO TREvEs). <..'onsiderando gli elementi dlii successo socialista nelle urne (Prof. G10- VANNI ZIBORDI). La cn,·sa al1a ro'Vina: a proposito della propaganda di Einaudi (Prof. VINCENZO GruFFRIDA). 1 Studi economici e socioloQ"ici. Bisogna decidersi! (La. C. S. e Ing,, EUGENIO R1GHANO). Nicco!O Machiavelli giudice della nostra vittoria (,,Dott. ANTONIO ~ONTI). L~ CatTtc.a. SoéIALE nel 1920. - Abbonamenti cumul~tivi. ~ Amici del giornale, rinnovate subito l'abbonamento e indicateci indirizzi di abbonati probabili ai quali spedire Numeri di saggio. IL NOSTRO TRENTENNIO I Con questo fascicolo la · Critica Sociale entra nel suo trentesimo anno di · vita I ' Età quasi venerabile per una Rivista; e che le darebbe il diritto di sentirsi stanca, invecchiata, di riconoscersi inevitabilmente monvtona, di pro.:. - n:unciare bravamente 'il suo: cursum consummavi, fidem servavi ; e, se veramente serbò fede alla fede, - .di a,mmainare le tenui vele di carta; che la bora del pens{ero ha logorate.... Noi no. Fidiamo di varcare oltre la terza dé~ .cade.· Troppe cose nuove ci-aspettano, troppa an– sietà ci sospinge di osservarle, di penetrarle, .di .esserne parte. In questi ormai quasi trenfanni, .sfilò quasi tutta la storia del Socialismo italiano: dei suot inizii, dei ~uoi dolori, . delle sue totte, J:iei provvidi disinganni e dette s'udate vlttorie. Nelle pagine, che precedettero questa· pagina, tutto ciò .ha.lasciato una traccia fedele: sono, in sintesi,, un, .blocco di storia. Perch~' mai troncarle pròprio ora,. mentre tutto questo p • sato è visibilmente in gran– de e penoso travaglio di gestazione, e tantj segni· ci ammoniscono che i mondo·si rinnova ? Quando la vita· e la. storia accelerano così il loro ritmo, I Biblioteca Girio Bi-anca, quale operaio ha diritto di dirsi stanco, di volgere il desiderio ai casti riposi? In sostanza, è '1a nu_ovagiovinezza del mondo, che. abbiamo intuita e sperata, che, giorno per giorno, abbiamo anche noi concorso a suscitare. Essa, è anche un po' cosa nostra,, Non indugia·' moci à interrogaref a~tidiost lo specchio,se qualc,he solco maligno di ruga ci ha scalfito le lempie, se . qualche fiocco di nevischio, lungo i tormenti e le tormente della via,·,ci si è appiccicato ai capelli. Ancora i garretti son sa(di ed è saldo il cuore. Prosegµiamo con lena I A vanti nel vento · del!~ vita, se anche ci sferzasse il viso con insueta ru– dez?a I Non perciò rialzeremo il bavero e ci ca- .' !eremo sugli occhi il ctfppuccio, laudatori_ queri– .moniosi del tempo che fu. Il nuovo tempo ha ra– gione. I figli hanno ·sempre ragione, se anche non _ ripetono pedissequi le fattezze· e la parola dei padri; e, se 'questi furono a lor tempo· ribelli, sa– lutino, come segno di squisita legittimità, la santa ribellione dei figli. Il domani - qual che sia - è, più vero del– l'oggi e del!' ~eri. Il Socialismo - quésfo eterno morente,sempre, a dispetto delle prèfiche, più giovine e vivo - que– sta perpetua fenice, che .la·guerra· doveva consu– mare nella sua fiamma - il Socialismo, nel quale, del qualè e pel quale vivemmo, ha vinto la guerra, sta vincendo la pace di guerra, e, dopo essere stato utopia, lirica, didas.calica, critica, affermazione, pred(caz(one, presagio, si appresta a divenire epo– pea e realtà. Noi non crediamoalle improvvisazioni prodigi~$e, ai colpi di violenz.acreatrice; oggi più che mai siamo qui per reagire - con la trepi– danza di un amore che non langue - alle illu– sioni impazienti e imprudenti, oggi che - appunto perchè. il ritmo della storia sembra accelerarsi - esse possono presentare le più ingannatrici attrai- . tive e i piÌI, gravi pericoli. Non prestiamo fede, neppure nellè ore apparenteimmte_ più vulcàniche, al plutonismo' sociale. Una lunga esperienza sto– rica, illuminata dal profòndo spirito della conce– zione marxista, · ci ha insegnato a diffidare del facile volontarefsmo,come sia vana la lùsinga di saltare a piè pari le fasi dèlla s_toria e qqali dure e~piazioni attendano le classi e i partiti che pre- J -

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