Critica Sociale - anno XXIX - n.3 - 1-15 febbraio 1919

26 CRITICA SOCIALE frettolosamenlie nel maggio 1917 per rispondere a<l l'à rivolta del buon senso di una grande parl,e del- una ,delle tante improvvise attese rivoluziona.rie, dal l'umanità conto l'assioma che la voce del popolo è punto di v-ista istituzionale no~ ha nulla gua,dag!1?to la. voce di Dio » (Essai sur le gouvernement popu- in precisione e puI"ez_zasul primo postulato p~h~1co laire), sentendosi pr-esso a essere sopraffatto da.Ile .ctcll'antieo e non mm revocato programma minu~o onrlie popolari che la guerra ha sollevato ,in protèt.-ttt del Partito socialista, che era dichiarato stare 111 del mal governo fatto ,di esse e in decisa volontà rapporto col programma massimo come il mezzo sta · cti·.conquistate il -diritto ,d,i -disporre dei propri de- al {ine. Esso ,diceva: . · stini, apr,e gli spiragli all'entrata di quei principi « Stato democratico, dove il p·roletariato si senta elettivi, i quali, per-eh è sono ripugnanti alla sua na- realmenle uguale - politicamente e giur'i<!,icamente ·tura, segnano la sua m9rLe. Il sistema bicamerale è -- al capitalista, e quindi: . finito - perçhè o la seconda Camera r-ipeLela prima « 1 ° Su.[fra.giouniversale, seniplice, diretto e se- e.d è superflua, o d:ice diverso ed è nociva ; in ogni ~ greto, per ttftli i_ in_ag_giorenni d'a,!ibo i ~~ssi. - El~t- easo, quegli obbiettivi d'i competenza· tecnica, di rap- lol'alo passivo illunitato, salvo 1.nlerditione per in- prescntanza di quaWì.ca,ti interessi, che si vorrebbero fermilà. _.. Rappresentanza proporzio1tC1k_ - Refe- dare ad un Senato eleLtivo, sono la nuova_mira di rendum. ogni regime rappresentativo. A ciò il Sovieltismo sta « 2° Tutte le cariche, senza eccezione, eleggibili, recando un possente aiuto, Le cui conseguen7ie non ' revocabili, responsabili, retribuite». si canc,elleranno più, affermando lo sforzo più for- È il quadro d'i una -clemocraz:ia, non ,di u11a ·ditta- . miclabilc per rifare, in mezzo a così grande ingigan– lura, che il Partilo ,disegna, se anche, per la sua at- tire di rapporti umani e di masse politiche, urw tuazione, l'azione rivoluzionaria _possa richiedere, p,er ' democrazia -dii rappresentanza imrhecJ'iaLa, avenle i un tempo affalto transitorio, la -dittatura, come, in- sommi requisiti della competenza e -cliell'intere•sse di• duhbiamente, potrà esigere l'impiego della forza, rett.o. I c-ooati riforinator.i ,del Senato non accusano senza che il mezzo -cl'iv,entiun fine, lo sp,edi 1 ent,e di- che la sua condanna,- La Costituente, riv,end•1cata venti l'ideale ! Dove si reclama il referendum, 11011 <lalla Confederazione del Lavoro, memor,e della. sord•a è equivoco ivi il rispetto alla maggioranza e l'asso- osti!ità sempre opposta -dal Sena,to alle legg,j s,o– luto ,divorzio da ogni allettamento -di Governi di mi.: .eia-li, limitai1ti il «diritto» dell'imprencllitore, è fatta noranza, cli Governi ,di aristoctazia, .comunque rivo- per concl:unarla-. Il primo coHtrappeso ,della volontà luzionari,amente atteggiati, ,disponenti a loro talento regia alla volontà popolare sericèhiola penosamente, ,delle mobili greggie umane, cui resta eterno il l'e- nel tumulto travolgente della nuova coscienza dei I.aggio di essere ,cl.ailoro pastori votate all'olocausto! diritti delle masse .... * Ma la sLessa Ca~era elettiva n.on vive essa oggi,dl _ in mera dipendenza <lel Consi glio ,de.i Ministri ,del Invee-e, pienament,e integrativa del postulato è la re ? Date il suffragio pi4. largo possibile; che fa convocazione della Costituente a suffragio un:iver- ciò se gli eletti non sorra éonvocati ? se l'assembfoa sale, che definisca.; secondo i bisogni huovi, la forma non può convocarsi -da sè 7- Ecco, appunto, l'ultimo politica dello Staio. scandalo: un impeg1w di· Camera e. d,i ·Governo, so- Ta1uno (1) non vede in ciò una notevole differenza- lennemel)t.e assunto, per la riapertm:a della Carpe,ra ,ct·alla consueta el,ezione della Camera de-i deputati; in gennaio. Il Gov~rno 110n può attenderlo ; esso è una volta che dottrinalmente e pratic·amente ·si con- altrove, occupato a disporre della vita ,del popolo ; · venga ne~l'ammettere che la Carnera ittaliana ha po- dalta stessa ~norme g1·avità· -delle imminenti ·a.eci~ tni costituenti proi;tressivi e che ha infrante e cancel- sioni il Gov,erno ·trae a.rgom~nto giustificativ-o per_ late le storiche parole di pr·emessa allo Statuto Al- 'non, ascoltare il popolo e per eluder.e la sua rappre– bertino: « di nostra certa scienza e Regia autorità, sentanza. Un decreto infat1i rimanda sihe die la con– avuto il parere del nostro Consiglio, ·abbiamo· ordi- vocazione della Camera: Per quindici giorni? per un nato ed ordiniamo in forza di Statuto e leqge fonda- m~se ?... per semp1~? Chi lo sa? Tutto può essere~ mentale, perpetua ed irrevocabile della monar- E, p-@rchètutto può esser e, -bis ogna far si che tutto• chia... >>. Ma chi <lice ciò non riflette ai contrappesi ciò non sia più. Bisogna. da.re a1la Cam,era 'la sua· che sono applicati alla Camera elettiva, di cui il sovranità. Quando a Parigi la C onferenza della P.ace maggiore è l'esistenza ,dii un'altra Camera, e preci:- ·sta -cLecidend,osulla sorte <lielle genti, i poteri poli– samente di una Carnera vitalizia. · . tici -degli' Sta.ti debbono •escludere ogni arbitrio di Dice bene il Rensi nel suo libro: Gli « anciens. persona, per, dare alle deci_sioni ,della Conferenza la ré(limes >> e la democrazia diretta: « j.J Sen::ito è la rati·fìca, non. dei Gov'e.rni e di maggiora.mz.e parla- polente armata di ·riserva per. il sostegno della vo- rn-entari, ma -dei popoli. · . · · lontà del re e d,ella classe politica dominante, cor.1tro Eeço quell o ·che è ~alsò a "r1ehiama,re '.dal confuso , la v0lontà popolare.». Noi di ciò ebbimo forse il dei t-eclami ·obliati.la parola Costituente, poichè le · torto qualche volta <li dimenticarci. Ma il conserva- riforme polit icb,e con sei?;ui.bili.attraverso- la sola Ca- tarismo italiano - esso - non se lo <limenti-cò mai, rnera dei D~putati, comunque eletta a suffragjo lar- _malgrado che i suoi st,essi scriUori e leaders non ab- ghissimo, •,n,0n sono_ suffiçi,entì, ·nè rapi,~e · e valide bi ano mai negato quella· constatazione con tutte le · · abbastanza, p,er neutralizzare' .i contrappesi e le' re- illazi~ni che ne conseg·uono. Il C::ivour, per· e-semp,io, sistenze del vecchio re,gime. Uni;\' investitura totale _(La riforma del Senato. Scritti, N. Zanichelli) è stato del popolo nei suoi diritti è l'im1ovaz.ioné che s_i .sente fieramente critico del sistema del Senato di nomina necessaria, e -deve essere soienrue e aperta, in. guisa re~ia : e il Palma, nel suo classico Corso ·di Diritto da colpire anche .per h maestà della f0rma inusata, co.~tituzionale, scrive: « qualunque siano gli elett~ che suggella nelle m~nti il fatto storie-o. ~eco il po.rro (,del Senato), essi hanno un peccato di origine, ·di unurn."necessarium~ Di taNte pròmess-e, lanciate in essere non un· j)otere proprio, ma una seconda e.di - ::i ria col ventilal!fro durante la guerra, quest'una bi.- zi.one d·i un altro potere >>. :. , · , sogm.a effçttuwrè: ehe il' .popolo sia .messo in gra.d:o Oggi il nostro Senato, che il conservatore su·mmer di realizzare <l:a s_;è tutte 'le altre;- qhlà:ndo lo' voglia. "" Maine cons_ide'rn ya cor1!e il migl_io,r esempie> •<l'iuna Ecco il problema-chiave. Bisogna an•d~re incontro Camera dei Pari nomma.ta a vita « per esprimere arditamente a· tutta la sua soluzione,. s.enza arrestarsi <lavanti ad ostac0Li, senza abboccane• a blandi infin~ (1) Veggasi a questo pro_posito l'articolo .che segue.· _ · '' ' éNota del Oompilatoi·e). Biblioteca ··Gino .Bianco ,, . . ,~ - .. · gimenbi di riforme minor~ e parziali.- lt'istint.Ò felice · proletari0·,,dell~ Cenfedierazi0ne d~l Lavor,o l''ha: sen-

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