Critica Sociale - anno XXIX - n. 1 - 1-15 gennaio 1919

2 CRITICA SOCIALE ra, contro la possibilità del suo rip1·odursi, e a favo~e di tutto ciò che può concorr,ere a che questa s1_a stata veramente l'ultima guerra ; quindi per l'aboli– zione della coscrizione e per il disarmo generale. Non è questione ,di cl'eJ.ervi un po' più'.. un ~o' ~~1eno: anzi, chi meno vi cr,edle dov1\ebbe agire <l1 p1u; af– finchè sia hen chiaro, in caso di i11successo, che la incapa,cità del regime borghese a tenere le pro1misse della guerra non fu aiutala, neppur,e n:eg~t1v~ment~, dal nostro scetticismo. Spalleggiare qùmch B1ssolat1, affena.rci a Vvilson ; e gridar.e. sul viso la più atroce delle ingimie a tutti i Pier Sodèrini e Celestino quinto · della· vita politica, che in questa tremenùa ambage non prendono partito a viso aperto. · Questo comanùa la fede socialista ai socialisti ita- liani. Ma all'infuori <lei Partito Socialista, la cui via ' _è segnata - e, ,dicendo Partito Socialista., i11len- diarno alludere insieme. alla Coufetlerazione del La– voro e a tut~e le forze vive del proletariato organiz– zato e militanLe -- non vi hanno altri Partiti in Italia, non vi hanno altri uomini a cui un. grande dovere ·s'impone in quest'ora il'l'evocabile? Non vi è, di fronbe a questa molt.eplice crisi - che virtualmente è insieme <li Gabinetto, <li regime, di classe, cli storia - non vi è un Parlamento in Italia ? Nell'ultima tornata. della Camera - 1 ° dicemb11e·– all'atto -di separarci,·noi l'abbiamo pm dorna11dato éhe l'impegno si prendesse di riconvocarci appunto per questi giorni. Non ern difficile pt'esentir,e quel _ che fermenlava nell'aria. Chie,clemmo che, prima di fin d'anno, il Governo esponesse al Parlamento le · sue p1 1 ecise <li1--ettive per le trattative di pace su cia– scuna questione saliente e indicasse i nomi. <lei rie– goziatori, e il Parlamento discutesse -di quelle e cli questi. L',on. Nitti, che rappresent;,1va il capo del Governo allora a Parigi, rispose HOn potersi dubi– tare· ,della probità e della -democrazia che l'Italia porterebbe nei negoziati. Intanto la Carn~l'a si « squa- _ . gliava » - non escluso ii Gruppo socialista _:_ colla 'ra.pidi~à di uno s·ciame di scolari al clangore dell'a– mica campanella. Ci fu impossibile adunar,e le fame occorrenti per provocare una votazione nominale. '.E il voto anonimo, naturalmente, ci diede torto ! Democra,zia e probitù; sta bene. Oggi. però qual– cuno, che~non bara al gioco, si sbranca dalla com– pagnia .... Si fam,etica cl.i l,eninismo. Dove si trova ? Io penso che, se gli uoinini che rapprésenlano qualche cosa nella vita politica e parlamentare italiana non si muovono, non parlano, i10n cercano di intendersi· e di agire di conserva in questo momento -· se il Par– lamento rimanEl assente senza proteste· - quegli uo– mini sono già vane ombre e il Parlamento è o-ià morto_. Se lp stori~ chiama poi i becchini, di cl~t°la · colpa ? . · FILIPPO TmtATI. Amici del giornale, rinnovate subito l'abbonamento e indicateci indirizzi di abbonati probabili -a~quali spedire Numeri di saggio .. ·nnno . uovo, nuovi DOVERI 1 Anno, che sorgi ùal _fondo .dtel misterò, varcando ooeani di sangue e sòt·mo11tando montagne d1 ca– daveri e - di maceri.e, anno invocato_ e temuto <l'a,i popoli ,e ,dai Governi,. sarai tu l'a,11modella p,aoe. e ,della rinascita, l'anno dei compensi e delle ristora– zioni, o conLinuera-i niella guerra civile la furia delle stragi e delle rovine ? ·Chi sa 1~isponde1~ea questa cloman<la, che angoscia H cuor.e <liitutti ? Un nuovq terrore segue il terrore della guerra: il terrore della p1·otest.a .della guerra, il terrore bolsoevico. Tutto ciò che in quattro anni il mondo ha sofferto, con l'intuito <l,ell'assur,dità della sofferenza per l'irrag– giungibilità ~ei fini prop?sti _alla guerra, _è.stagnato ne~ cuore cl_e1 r.,opoh ~ si cluaìna bolscevismo_. Non. è 11 -retagg10 della disfatta, sebbene nella ,disfatta giganteggi'. Neppure è retaggio esclusivo de.i belli- geranti, perchè non c'è neutralità così assoluta che– difenda <lalle ripercussioni della guerra nella li– bertà, nel b~:messere, nella vita - segno evi1dente della sohclari,età fondam 7 entaLe clegli interessi umani .. Perchè tutta l'Europa soffre, s~nza distinguere tra vincitori e vinti, tra belligeranti ,e neutrali, tuUa l'Europa reca nei ·suoi brividi il boJscevismo, <:he è la protesta della sofferenza .della guerra. J'..: la protesta ,d:ell'istinto conculcato ,delIQ vita, e si volge contro i Govemi -che sono v-enuti meno ::illa nri1na funzione -dell'autorità: salvare la vita; custodire i modi della vita. Protesta - dir,emo così - èonser– vatric.e. Quando i. Governi scatenano la guerf.a e poi non Io. dominano più e l'abband'onai;i.o -a sè, come l'incendiarfo l'inc,endio che ha appiccato af– finchè duri per quanta ,1nateria consumabile tro– verà·, i pop.oli sj rivoltano a •difesa. dell'istinto di vivere. Hivoluzione·? No .. ! Conservazione. Il bol– scevismo è l'accusa appassionata, ,disperata, contro i Gov.erni che non governano secondo i fini primor– •tliali di ogni Governo. Anarchia contro anarchia. T,errore contro terrore. Vi è chi dice: « Rivoluzione. Eccò la guerra ..ri-_ voluzionaria ». Piano ! La guerra, che ,distrugg-e la vita, annienta gli. elementi veri di formazione -d~lla rivoluzione, che è espaRSIQne di vita, equil'i.brio di vita che ne supera un altro. +,a guerra 110n è rivo– lu:tionaria, la ,guerra Ron è che bolsoevi·ca, cioè noR genera che la protesta, la quale mal si confonde con la rivoluzione .. Certo, <li tra le rovine., mm è facile ,discernere tra la rivolta ioeluttabiJte· e la ~rivo- 1uzione agognata. I termini· si, confondono ; l'intes-a si oscura, l'enimma_ del nuovo anno sembra impe- netrabile. _. _ . _ . Il socialismo stesso. ·_è. p~rnlesso. Quella « prnte- · sta» contro la gue:r:ra 'è sua, p.erchè, oltreché istinto conculcato. di vita, è conculcala coscienza ,drell'unità internazionale- dèl proletariaito·. E sua, perchè, nel suo afflato, il socialismo è umanità e fratemità, non può esse-re la f,e,die che la,., ·più follè pandistrtj,ziorue sia il sup,postò deHa pifu ·tal,fm.aturg~ea paID.,rie<l!ifìica– zi.bn.e. La ,distruzione d 1 elle proprietà non è protasi della ricostituzione socialistiea <l.ella proprietà. Lii distruzione ctelle vite non è la prem·essa della armo– nièa organizza,z~one della. -vita. L'odio non è una base, e la ·vend'etta· è l'appagamento amaro ,d.:iuFl istinto,_ non il fondam~nto perenne di una· costitu– zione di giustizia e di Iib_ertà. Perciò il. socialism:o comprende, spiega; giustificai, diifendie anche le jacqueries, anche -i luddisti, e ogni portato dell "e.se. .:: c~·azione deHa oppressione e · della tiranniid.e. M a dioe ch'e essei noti è ciò,, o 10 è .in ininima pai"te. Chi ·si illude che il• socialismo SLa ci9, non può ·ft:wl(,) che tratbando la r,iv0lt,1z.iò11@ ~oniie la g~rn, .._. " .

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