Critica Sociale - anno XXIX - n. 1 - 1-15 gennaio 1919

CRff,1_<0~- SOCIALE 11 ·-0.nch'es·si~ N_è s.emb-F,ative&ti,re· ca,rattere <l'i insupera– bile d~ffico:ltà aèmm~n,6 quella -oi:iexazi,oo.-e firua-nzi-ariia, cbe dov~ssc esse·P p-redLs-!l>~sta _per « mobilizzare » e< reaLizzare, ooco.rrendo; le cess,i,on.i terriere ed immo- . <bi.Hia•rr ..che peirve111-i,s.sero aUo Sta.bo .in p,agame,n-to della. .i,mposta s•tr.aiordi,nairi,a. . ,,.. ~ :. · : ·~la, peir la ·,0-es•S1ÌiO't1 1 e. ·iia pag.arnenfo di ter,re• e di im- 1.nobiH, ·1-o ,non ,comprea-~do, ;dav;vero come iira i•l caiso . di aiiliarmai•&i,pyopdo quando da ogni paPite si chiede, l,a ri:co.sitftuz.-i,one de.i dema,ni:i ,coUeWvi. A ·me, sembr.a~ •Ìn,vece, che questa eventuale acqui,si.zione all'o Stato, attravers-o I '.imposta ,'?tr.àordina.i.·.i-a sul oapifale, di un notevoJ.e contige.nte -di pr-oµrie,tà terriera, cosiitu1s,oa una de,I,Je, ·ragioni. per ·cui la imposta dovrebbe ria.e– -comandar-si alJa conside1~azionc. e_ a'lilo studio dei so– ciali1sti. Re.sfa -i.nvece d~ s,ape1~e.se. pro.p-~·iosuss-i,sta-no p,e.r i- prqp,r,i-etairi terrieri, si,a pur~ del Mezzogi-orno d'Italia, le asserite .difffèolt!J_ cli paga.monto i1n· con– tanti, elle dovrebbero indur-li a . porta.re irnvece agli esattor,i ffS:ca,Jii, 'titol,i di propr-i-ètù de:lle loro terre. E quesito io non c,rndo. 'Prima di tutto pe,rehè i debi- . to.ri deJ,l,aiimposta rn:Jin Sifme!bbei prop,ni.etai;t minori, - roo quelli mµ-gg,i,ori - e quindi meno << impecu:niosi >J. E poi I'.attaccamento del oontadirno a.J.I,atena è éosì vivo, che ,B);so- vorrà tene~i, I; ltwra_ e ·preferirà pro– cura1•s,i i contanti: .speci-ai1men,te se, i11,sieme a,JI'im– posta,, 6aran,n,Q deliber.ati pròvvedimenti .c.apaci di fa.ci- litair1ne i•lpagamento, _oon op,portunò fina-nzfamento dei debitori. Cosa quesfa tecni,c.amente non difficile. Che s~, da u,ltim-o, terre dovessero pe1·veQ.ire ano Sta,t0: non sarà la fìné del mòrHio, e potià anzi es.swc Ul'l© cle-gìliinizi de:l mondeo ·soçia11i:sta. :IV. ·E, qui allia dimostrazi-tJ-ne che la imposta .straordi-_ naria sul capita,Ie non .. dainn egg.ia Jo syilupp<> eccmo- - mi,co de1l n00-tT10Paese, potrei far segui-re la enume– r-a~one di t}-1.tti vantaggi di-r.etti ed indi,retti che ta..Je imposta a,rrecherebbe al .n9s.tro p,r,oleta,r-i,ato. Ma si può andare per le spiocie p,er due rag.ioni: • perehè ·quèsti vantaggi sono intuitivi ed evi-denti, -e per.chè no,n c'è da farsi ti~oppe iHrisioini sull'-aocog,limento de.111:a· nostra proposta, _11 prole·tari.ato it.ailiiano ri,caivere-bb<eg.1'3/Il•di vumtaggi da.Ua riduzione dei- prézzi, daiHo st@zsso .,svifoppo deil– I'inàus1tri,a e deH ',agrfooltur,a., _dail m.i,noc_f.ard,eUo tri- · buta.r.io, e dalle disponi:f>i;Iità che ·I 'impos-ta offriorebbe p.er i grandi lavori pubblici ,in,diisipe.n~bi•li. Ma· più. spechilmente .il p,roletari.ato si avvanteggerebbe · d-al.– l'ess~rsi arrestata fa corsa pa~za d-e.l bifa.nci,o èle1:10 . Stato :ve1>so altezze. plefori 1 6he·, dovute, non .ailbenèfico aumento deUa -attiviità soci-a.le dello Stato, ma deri– ·vainti daill'i,ntaingibilità e a!Ilzi da:J ores,cere ~ deJ.le spese d0l Debito PubbHco.- Q~ést@ Stato, eternmriente e cres,cen,teme,nte debifore del capitali,smo privato, n.9n sarà nia.i · un0- Staio fav,o,revole aJ.le aspi,r,azioni p,ro~ !eta.rie, « 'per -la con_tr.adizion che no,J•consente ». • Ed è appunto pereiò ohe non c'è d.a farsi illusi.ani! Certo, ,l'imposta str,aord,i.naria su.I capita:1e fa-:voriirehbe - grainidemente I.a rip-:fresa·della indttstri-a e deJ.l.a agri– coltura, e i, capitruli,sti, che . .amano 1- a lo.ro flllnzione socia;Je di p-r.opulsori de!Ja p.roduzione, non possono non véderua con. impait,fa. Ma questi -cap,i,taili.stisono . __minoranza. I looo oonfra.teJ.)i, non, amano -la « m.i,s– si,-one soci:ale » di propulsOO'i della evoluzione. çapiia- . Usti-o,a; i'll fondo... runa qba;l,e. è ,l 'avv,en,t,o d1e1Ja ,società · s.or, iia.lista. I loro confratel.U prefe_rioooii-0 i-I beato do-. at.tna1e,, anche se_. ques.to deve impo1:trir~i i-n:c forme mep.,o evolute, così n~l campo economico- come ne:J _campo poJ.iitioo; pref.eriscono vivere al.Ira giorniata, aiJl.che ,dopo d'immane ca-ta1cli,sma delila guerra, cer– ca• n.do di, ,tiraré aiva,nti ·aU-a rri'egEo, ·con le rrìi-nori sicoss,c·, Taccoma,n:d.aindos.i ana virtuos'i·tà dei pi'op-ri •uomini d.i Governo e di fi-na_n:Za;' piuttos~ che aHe auda,c,.i,einquieta,Qti dei nov,atori. Vivacchiare per d0- min.are, , domi.na, re pe,r viv,aJOChiare .... fin ,che .si può: ecco il loi•o .solo pi·ogramm·a! , - · Vero è ohe questf, c.alooli ,poltroni dovrebbero e potrebbero esser disturba-ti d:aill'i.I,lumiina-toenergi,cò in,terven-to del proleta-ri,ato ,socia.lista, de-ci-so a vive're efficacemente, nel ìlroprio interesse, J,a vita di que– st' or.a sto:r:i,ca, senza, rinunzie, ma con o"g11ipiù pre– iei,s.a .,con.,sapevol-ezza delle possibilità ,a:ttua:l.i. E, fr.a le pos,s.ibi•li1tà .attuali-, io credo ci ,5,j,a an~he ·J'imposta _ ~traordina,ri,a- .su,[ ùap.itale cohl•e l'ha proposta i•l G-rup– po, PaJ 0 l.a,menla,re-·Soci,a,Jista. E·ssa, .ie nolll mi iinganno, è ver:ameinte car,atte-r,istica come esempio di quello che · dovrebbe ess,ere J,a~·n,osbra'{lzi,onei•n ques'.to momento: .,a.gire sul reg,ime _eco~.ornic·o-pol,i,ti,co,aLforulep·er sp,in– ge,rlo energitcainent,e, &uLla.sua steS1sa braietto•ri,a eco– nomi-ca, ve.r·so J,e sue forrlle ul~ime, nel1Ie quali già si i,ntravedono ,i pr.imi Iine•ameinti durev,oli" e prog-rc-. dienti, non irnp1~ovvtsati e -non utop-is:Lid, deHa futur-a società so·ci,a,1.ista,. Dicembre 1918. G. E MODIGLIANI.. L'AVVENTO .DELL'ASIA · Conferenza t uta lCircolo fi logico diMilano, il 4 aprile 1918 I• -I. Vi sono certe verità geogl'afiche e ·storiche tanto elementari, che sembrerebbe inutile ripeterle; eppure il ·nostro particolarismo ci- porta troppo spesso a dimenticarle. Invero, se noi, spogliandoci del nostro orgoglio oçci-dentale ed animati da una serena ob– ·biettività scientifica, gettiamo lo sgu.ardo su di una carta g-eografìca, ci convinciamo facilmente che l'Asia è, per oosì dire, là parte principale, la pa'rte migliore di questo nostro piccolo globo: è, se mi si permelle una espressiGne arrischiata, il continente più rap-pre– .se-ntativo <lel nostro pian~ta; col quale, all'occhio di ipotetici abitanti d,i altri pianeti, si identificherebbe. L'Asia, infatti, non _solo è il più grande tra i con– tinenti, e di gran- lunga il più grande, ma è quello· che ha in sè le particolarità _geografiche più spiccate e più v arie. I più poderosi còlossi alpini, di fronte ai qua.li le nostre Alpi fanno ben modesta figura; gli al– t ipiani più vasti ed elevati, i fiurp.i più lunghi e rigur– gitant~, le steppe più- ampie, le boscaglie• più dense, le solitudini più remote, le città piti•popolose, le isole e le penisole più estese, i golfi più profondi, fanno dell'Asia la regina delle_ terre .. Essa si spinge dai gelidi squallori bo1;eali al lussureggiante ardore dei tropici; essa racchiude le p'iù svariate ricchezze di minerali, essa nutre le più varie specie di vegetali e ,di animflli, essa ha visto crescere le più diverse fa– miglie di uom_ini delle due razze più evolute, la bian– ca e la gialla·. Ma vi è di più. L'Asia è il centrn, ,Iler così dire, delle terre del globo, e costituisce così il ponte di passaggio tra i vari ~onlinenti : mentre si incurva a toccare quasi l'America, mentre colle sue isole si al– laccia all'Oceania, d'altra parte è attaccata all'Africa dalfistmo che solo l'arte umana ha tagliato ma che nei sècoli ha unito i destini dei popoli d'Egitto e di · Libia a quelli d·ei popoli d'Arabia e di Siria; essa,· infine, è divisa dall'Èuroi;>a solo dalla convenzionale· ...

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