Critica Sociale - XXVIII - n. 15 - 1-15 agosto 1918

I . ) •' . ' r CRITICA- SOC~ALE 179 . . ,çonosoenza ,direhta dei. suoi bis0:gni,•,de~sl!l.01 stati ,di anim'o; deHe sue aspirazioni continge:nti e, fìna1istic:he . --. nel che è anche, per taluni, un utile ,correttivo alla 1 tero. 1 tlenz•a, tanbo .inalturate in eh.i si consacra aid un, la– voro pratico, dli·sopravaluta,rne l'importanza in con– irQio.to -delle finalità p·olitiiche meno im.mecLi::ite,ma .P\l're essenzi.alii-alla,vita, aUa fisionomia, all'avvènire <fol Partito, e ,di yrop:eo qµin,di -colil.cedere,alle esi– _g1eniedella realtà be>rghese d-ominànte. nella qual-e e .suija qualè ,debbono muov,e~si e,dla,gire, sia -' è più · ancora - per f air intende111e a ·quella ma·ssa, la n,e:ces-. ·.sità e l'opportunità anche di talup:i adattamenti, e il ,valore s@stanziale preminente, anche dal punto di ·vista della lotta ,çlelle classi, dii quel"-corhplesso .cfi la- ·:voro a cui èssi consacrano. · ' V.i sono infatti casi in cui certi adattamenti ·sono I , .impç>sti G'lit' nècessità, 'che non è possioil~ distruggere -0 vinèe-re se non ~ patto di .rinuncia,ri~ all'esercizio -di qualsiasi' puhblic!=l ·funzione: e in -ta-1 caso ·ne va subito spiegata fa ragione -a .queUe colletti:vità, ,delle– .quali si è e si: vuol rimanere rappresentanti sinceri -e la cui mentalità; ~ro,pensa _a.neidee- semplièi e non sempre adatta ad ·abbra,ceiare le 1 faoce poliedriche e l'aspetto compfosso .della realtà, ha bisogno' e di– ritto ,di -essere 1 i1luminata e persuasa. Ma vi sono' an– che casi i n. cui il s emplicismo• dell.e follè ,meno colte può ,d:are avvi.so e forza a -rtdurr.e nel loro, gjµsto ·valore alcurii atti ehe, come, aq 1 esempio, gfi omaggi ·a q.ualehe esponente del regime borghese, ,p.9,ssono , ·spesso s.ernbrare . (e non sono) n_1ece,ssarisolo in -qu_anto non si ·abbia la impressione continua, viva, immédiata della energia· innova trice che noi rappre- , ·se'ntiamo e dh,e può aiutarci· a tésiste.re •alle sugge-, ·stima.idella tradizione e dell'ambiente -' · necessaria– mente borghesi -· · in cui ,il Partito' ci ha mandati a compiere 1 9 nostra particolare missione. · . . ' . ~ ~' Amministra_zione e l organiz~azioni del personale. Il Comune comeimpa:-enditore e l'azionedi classe·dei laYtorratori .. Certo è che, da aver riconosciuta l' ~rganizzaiio– ·ne del person:ale dipend~nt~ dal Comu11:e,, ~a averne ricevuta la ,r.appresentanza 0igni qua}volt~ vi -fos~ero -d~vergenze, dà averla eh.iamata 'a collaborare FJ.ella • riforma ,dei Rego'lamenti organici, ·rAmmin~stravjone :n6n ,ha. avuto che •da giovarsi e. da loda.çsi, anche. se talvolta l'imp_azienza ,de!l'aspe~ta~va ,di· miglior~.- . menti, l'approvazione de1 quah dipendeva n~n pm ~ ' <\ali'Amminiistrazion~ ~om1;1na.l~, ma •~aU'_Autoirità_ tu: ·toria, faceva compiere a1 dLpend•enh d1mostraz1om -vtfl-so 1a rappresentanz·a socialista_ che,• :per _la loro dignità stessa,. ,avrebbero potubo. r1sp:;1rmiars1. · E la , . riprova si hà in ciò che qualche Règolamento, com– _pilato senza l'a .più, comp.let~ èoHahòrazìone clelJle ra.ppresentam:e della categoria o della class~, ha poi sus~i,tato nell'applicazione proteste e r,ett1fiche per evidenti -spereq½azioni r~sultantL · E, per quel' che ,riguarda 11 tra_ttame_ntoal _perso: 111ale, l'Amministrazione non ha dimenticato cli tener ,conto del fattore etico più. che di q uello econq-mico, temperando così la e.rudezza q.el regime del sala- Tiato. I . . I · Ài concett[ ·ql!ii espr-essi de.ve seÌnpr:e unifor~a~si un Comune, e par.tic.olarmente, un Comune socia- ·1ista: - . · « Esonerata la ~comunità dalla neces,sità diiri.c_avar~ il mas,simo ·pro fitto possi bile, senza ~1guardo_ail.suoi -effetti, -diventa possiòi.l e ?ff~ontar,~.rmtero ·p1:oblema -del lavoro da un punito di vista pm elevato d~ quelfo · -.dell'ordinario uòmo d'affari, consistente·. µe~ pagare all' operàio il suo « val or d~ mercato » _Per il lavoro fornito, senza pre~_cutpars! delle. relative resp_onsa- , ·bil~tà. ·Se, ad ,esetnp10, un. m.idustr.ialepa_gasse 11. suo ,person!3-le secondo il nurn~ro degh operai che ha alle ca Gino Bianco . . . prpprie, dipem:denz.e,.invece ,di pagarlo ·secondo la quantità ,di lavoro· da ognuno di e-ssi ,fornita {l), la sua azione. verrebbe giudicata come un atto di bene~ fic:enza, !:l, d~l punto di vista degli a~fari, egli.•po– trebbe essere battuto nella lotta coi suoi concorrenti. Or~? solta~to _lo.Stato, e ~l Comune pq_~ono per~e.t– ters1 larghi m1ghoramenti al lavoro, po~sono .lascaa:rie \il $entiero battuto.nei metodi. di rimunerazione, pQ.i– chè la maggior.e spesa che avesser0 a,d incontrare è ripa,rtita sopra un così -largo numero di persone, che il peso nè è lieve, ·ed, a lungo ,andare, viene piena– mente· ricomp ensato· d a un mig1i6ramento ·.delle con– dizioni di un gran.de numero di cittaidini, e, in se– condo luoge, per.eh.è ~olo lo ?fato e !l Comune, alla lunga, .adottano buom meto,d1 finanziari» (2). . I miglioramenti dei salari, specialmente alle ca.t<i– gorie ,de,gli_operai, ,d.eisalariati e degli impiegati mi– nori, le _v;:icanzeannue assicurate anche agli operai, · le garanzie loro date in caso cli rn,alatti'a, invalidità ed- info-rttJ.pio,la' larghezza <li traittament0 nei casi di malattia per tube:ricolosi, i'l contributo alla iscFizione de.Jle-donne alla Gassa di maternità, la conce,ssione zçlelleindennità in -relazio·ne.all'-effettivo rinèaro dei viveri ie in proporzi'onè· inv-ersa dell'altezza dei salari e stipen-cV, sono tutti provvedimenti che attestano come. i,l Comune, pur essendo sempre un locatario di opera, non ~ peggiore di un privato i111dustriale, anzi, ,<dimostrapI"eooq1p.azioni 'di ordine mora1,e ver– so.i suoi dipendenti, che J'industriale privato, in via ·ge_ne:a_le,'. se·_non• si31 U!l, filantropo che guadagna in con,d1z1omdi monopolio; no11ha. Questo miglior· trattame'hto dei salariati çla parte del Co.m,l!lne in confronto al pri.yato, e s0ì)ra-. tutto 1' anriullarnento .per essi de1 rischio· della <lis– o~c'upazi'one, potr.ebbero far pensar~ che, in ta_lmò– dQ, si atienuirio in essi ill ·senso di classe e la' solida-. rietà oon· gli a,ltri lavoratori privati , e che quindi _li incluca ad adagiarsi in un' inerz.ia e in un to -rpore che ri.escano .dr impaccio e_,di· no~umento a.ll'azione gèneral,e, della elass~ lavoratrice per· liberar.e sè e l'umanità ,dal sistema del ca,pitalismo privato. Ora, come il Comune rappresenta _una fase più evoluta e .superiore di capitalismo· pubblico, in con– fronto •al capita,lismor privato, così le ·m·aestranze da · esso clipen,de~i debbono ·esser messe in grad0 .di sentire·più vivi i ·doveri e i còmpiti di classe, perfe– ziorìando i lgro metodi di lavoro, eq.uca~dpsi' a ge– rire le azi,ende a cui sono ad.dette, senza bisogno -del- 1' allettamento di pfl,rtecipazione agli utili, servend10 · di esempio, agli op~rai dell'industria libera e per lè ·co·ncliiioni di lavoro e di vita raggiunte e per le qua– lità e: J.e abilità" ind,iv~duali e collettive acquistate: Per que:sto riguardo., l' Amìniriistrazi9~1e so~ialì~ta non ha ·ancora fatto un passo, quello, ,cwè, d1 ch_ia– mare la rappresentanza ,del,peirsònale, specialmente di queillo addetto ai servizi ihdustriali, a cominciare a partecipare alla gestione tecnica dell'azienda. . Ad. esempio, no-i siamo convinti che, ove vemsse costituita -sotto'. la presidenza <lell'Assessore, una Com,:missione consultiva tecnica dell'Azienda tram– viaria_ muni·cip~le, c~n rappresentanza •?el perso!1~le v_iaggiante e d1 •. officma, ,d,e1c~m_trollorie. ~e1 diret– tori, per l'espe.fl.enza che quotid1aname,~te 1 cond-:t,It– tori e gli. o·perai. vengono facendo, essi ,potrebbero portare un 'contributo non :spr.egevole_ ~11 andam~nt~– del servizio senza alcuno di quegh mconvement1 che la loro ingerenza può far temere· ai dirigenti di incontrare. ~ _ .. Occocre che il personale si 'interessi al serwuo pubblico al qua~e è adibito, npn solo come pro,dut- (1) Pj.ù esattament,e Òonverrebbe dire: secondo la forza.di lavoro da lui presa in affitto. · · (2) E:mL DAVl'ES: The collectivist State in the ma1cing. (London, G. Bell, 191' 1 pa.g. 191). ,. . l , l ... \,

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