Critica Sociale - anno XXVIII - n.9 - 1-15 maggio 1918

• ,/ , . ·' C~JT1CA ·SOCIALE . ' 1Q5· -tuale e,. s~pTa tutto, mo.r.aile, ch,e sii le,gg-e,v:a nel -bel volto,· .nella· fronte s·piaziosa, nell'-o,ochio limpido, in tl!ltta l:a -vene,randia figura:, 31J:i1C0·ra e-retta ·malgrado la. tardiss,ima età. r>er GJ:l!leBa conversfone che,. maturata.si con lunga ·-me-• ditaz.ione e· a traverso fi.ere lotte di men.te e di ct10:r,e' . . ' ' era giunta I ,a;l suo :punto critico guardando. zl rosso. di ·u_narosa, -a p,roposito, ci-oè, di qù.eUa v.er ,ame))te M.i :av.ev -a: -p,a·:r:Iato d-i UI}O scr,~tto,.cui sta,y.aattendendo,· tragica qu°:estio d:eHaifilo,so.fi.a-, che è il p-r-oblèma deHa e delle p,asse-ggj:ate, oon le· quali, avanti i,l tramon,to, si conoscenza. ri_posa:va 'della quotid-ian.a~fa,tica in-tellettu.a.l;, d,ive,r- Anèhe: i1 Goy.e-rno,,or.a, vuol essere'i-nf.Òrmafo assai tendosi, <l.aun r.emmo_oaffeurroio, ad assistere al volo- sq-vente·clella salute· cte-l•ven~ran-douomo, a- mezz;o del dei nostri aeroplani. ~ •. . . P,vç\vvedi,torato agLi situdi d-i Mant0va, d.i ,cui, pe·r f.or– . Pi\). tardi-, in aù~unrno, gh ave~o scritto, a p-rop,os,ito tunata comrb-iri,,azi,one; si :trova a<l essfre a capò uno di certi mie 1 i studi-i 1ntoriro a Garl-o Cattaneo. Avendo ?col.aro b.ene ,amàto diell'Ardigò, il valenti,ssimo pro– .letto ne1l.a-pn~fazi,0nedi Ni,ooola Maìnéti.a•l vol. VI·d:e-Ue 'fess.oile Vi•\tori-◊-, Ostmo (rammentano i lettori -della « Opere edite ed inedite » del Cattaneo che anche Ar~ Critica Social-e i succos,i articolf; su << la fil9.sofia di di,gò era· stato consultMo da Albérto Miari•o ci·r,ca la Roberto .Ardigò e il Socialismo», dovuti, ali.a penna pubb_licazione dei l,?vori filosofici- del Ga;tt~ne,omed.e- di- ·q,ue-lsimpatico scrittore; che si firmava ;z;.) y. ?). simo, g_fi dorp.,andai informazioni ÌI_l .proposito. -M-iri- . , , Mentre, co'.rfl'amico che mi 8.C(',Omp,agna, al p,ari- di . sp,o~e questa lette·rina, che ·qtJa:lche.altro studfo,so può me di-sGe.p,o,lo :affe·zfonatissimo del· fìlo-so.fo -aspettiamo · a·vere interesse <li éo:q·osce re': , · - ·, ' · _. di esse-re·introd-o.tti p.resso di lui, ci intratteniamo- con Padova.; 3 ottobr·e 1917. · le buone perso.ne .che d:a ·tànti, anni io, cu~,ari.ocon ge-· Car.4$simor-Rrofesso-re, .i:·r ,., " ,. , • ••, • ,.---i • r Iosa ,J,>JPem-tHa,-,i m,antov,ani coniugi-· Magri ·e<l un.a do- p · • -h- · · ; · · ·. mesti,c,a ,p,adov-a 1 na,; ,pure a lui ca-:r-issima·. 1 • . er cio c e mi domanda ri(}sco •a ricordare ·che 'il - _ Mario (riteng-0 sollecitato dal dott. Bertani, amfcò e Gi facciamo r,aÒcontare· i p,artico.I.a•ridella terribile discepolo del,Cattaneo e pubblicatore delle sue opere scena: non ~on un ·rasoi-o, -◊ome .di-ssero i gi,o,:rnali, - complet·e) mi richiese_ l,ln parere circ,a"1apTJbb_lic_a?ione bensì con un coltelli4ér; cq,e teneva sul ta:volp, lo stàn:co delle lezioni di filos@fi.aa Lugano del Cattaneo stesso vegli.ardo aveva tentàto <li tagliarsi là go-la--;quando redatte da uno de.' suoi scolari; al che mi p-are rìsp.on - · la signo,ra Magri, che {!.vev,a potato p,oèo· p•rima .qual-, dessi, che, trattandosi di uno scritto non diretto del · che cosa di strano nel «·p~Do.fessore », gli · o~chi tur– maeitro, occorresse un esan;vea(terito di ess@per parte hati- e l:a fis,ionomia stravolta, accorse p-r-esso di lui, · di mio· pratico deJ[e dÒttrine del maestro ~nedesimo lo trovò -tutto insanguinato. Fortuna volle · che, in - per assicurarsi che corrispondesse la redazio~e ·sem: 1 quel :_momento, :passasse dà vanti ailla· casa un medico-, pre alla paro.la dell'i:~segnante. . . · che ap.p,restò le,_prim,e cure all'illustre v,eochio. E mi pare, data l'occasione della -di Lei leftef'(l, di· Sparsa sul tav•Oll()• dell'elegante ,salotto è -l'abbondante doverle domandare, se Ella c~nosce il libto di Aìfredo, -_co.rrisprè>ndenza,<;he còn.~inua .a· giunge-re all'Ardigò: Espinqs, 'col titolo « La ;phi·l9-sÒphi,e xpérime:~Ù,le en : ce ·· •lafan.no ·-v-ed,ere:disp,aoci, :affetttios.e parole di, QOl- 1:t-aili.e '(Paris, .1880, (ibrairié Germer Baifilière) che leghi e d,i·sce,poli, lettere· ufficia•li°al ·«senatore>>., al parla del Ca,ttaneo· nel[e pa-gine 64 e seguenti e ·.clJ,e ·. mémbro dei Lincèi e dell'Istituto di Francia, e -··p,are · . ritengo possa giovarle pel suo lavoro. imp!@•ssibifo•! - anche_e,pistole di impo·r.tuni, che· chie~ · f:_ar.ingrazio del salutò che rtcambiÒ 1 per Lei, p~r la dono, ancora- ed in mome·nti -come questi, r.accom.an -- sqa SigTJ,Qrae pe' s_uoi_, e Le auguro ogrii ben~. · da~foni -od autografi o, raccontano .- al novantenne, Aff.m•o· " . che voleva. scendere ·nel sepolc;o - la te-I-a di comp,o- Prof. ROBERTO Aaarno'. -si:_z,ion'1 p-oetico-rriu~icali ! * . Il M,aestF'.o' ci .accoglie con l'-abitù.alie, ,c,ommove-ritè _ ·.· co~dfahtà. M.a.come. è dolor?so rivederlo- così !· Egli L'ho ,riveduto p,Òchi giornii or sòno, in una maHn- · ·con.serv,a, è v-ero 1 rner.avigli,osamente limp'ido il p-en– conica giorn.ata di -marzo, chè rendeva -ancor più m,a~ · siero pure .a tt.àverso l:a parola un po' impacci,a,ta ; il li~-conic.a M,anto,v.a, •101 città ,a lui èa.rissim.a., ,che gli suo' S,OTI"iso è sèmp·1::è aff:~b-i,le; espressione de,H,aca~– aveva o.fferto -ospitaUtà già' prima_ del Je-ntato suicid;io did.ai_bontà_del cuo-re; è cir:cond.afo <la quan~ 'cure per~sottrarre la sua 'lP•r.eziosa voochi.ai ,a ~.Ì· .p,eri,~Òli d·eHe •ognuno: p,ossà de\s1id-er,a:r ,el, p-er I.a perso na eh '-egli abbja _incursioni aeree e rinnovò l'o-flrerta, s:p,on-tane-a· e ·gene- p,iù ca:ra; non soltanto nulla gli manca, d~ ciò -che, rosa, non appena saputolo -miigl.i.orato. · mat-er.ialment~, .p,ossa r,endergli- meno penosa la v'ita; _Quanti vogli-on.o.hene a Roberto Ardigò - e soho ma ogni suo des,iderfo, è s·p:iato perchè s-i,asoddisfatto assai più che non i disèe.poli dell3! sua· scuola o i, let- .ancor p·rima ché espresso,. e tutte le comodità di una tori d:el1e·sue ope·re - ·de·voN,onl!l;trirregr,a,ti-tudine vi- abita21i,o,m,e ve-r.amerut.e· :s,i.gnoril-e,-alle quali- ·egH,' nella vissima pér 'l',attu:ail'eamministrazione del Comune d-i su.a_semphcità,. non era mai 4:;tatoahituato, ora lo oir- Mantova,, eh e vigila e.on amor,osissima cura :afìfinchè condano. !vla- il filosofo è incurabilmente triste! · La nullfl m~nchi ,a.il· Maestro di dò cµe egH, p-ossa. des:i<le- sùa mirabil-e- sere•Iii-t.à l'ha ?-bhando'n:ato, ed· anche qui, ·r.are; per la città .nobilissima. oh,e, senza· di~timzione di ainche, •OI'la, -ih meiz.izoad 4gi inconsueti: fatto· segno -p:artf),~i interessa, con filiale dévo-zion:e, deUe condi- : -ad omagg~, che -gh sono,. naturalmente, assa 1 i · cari, zionii dfll propri-ò ciittadiino onorari,o.' La famigHa Po- grato p-èr l'improvvisafa <le-Ila visita d'i persone -che sio, con si'g0prile· .osp,it.alità, ha: messo a sua d_iS<posi-- gli v-ogliono bene; -egli si, 1 dichi.a11a stufo, stµfo di vi– zio.ne un magni.fico· viHi-no. E non v'è abi,tante della ve-re. città,' che, come tubti sanDJo, ha ,t-radi'z,i,O'Iil1h di diffus,a Quali- causg. lm ques-ta s,ua. sta,nohezia 1 Senza duh- cultura, il quale·, ,anche senza aver letto « La m,or,ale bio, c.ause p,rev.aiLentementefisi,che. Ogg-i,s.piecialmenite,, dei po_sitivis.t.i » o « L'unità della coscienza», ignol.'~òhi do,p,o il ,t_entativ·oco•mpiuto, il v,egliard(2' è quasi es.an- sia .Roberto Ar<l•i,gò.I p1i,ùveochi- lo rammentano an- gli~. Ci· n,a.rr.ache la notte non può .dormire, p·.e·ril ,cora· saoord-ote· e lo ricordano, pòi:, professore liceale, - gran freddo che sente aid una gamba; e non gli:m,anca ~ustero e .ro'odiesto, sdegno-so <li a,e;c,a,bt~rep-op10-liarHà d~vvero il fuoco. Ricordo che p,0 1 chissimi anni, or sono BibHoteca Gino Bianco ,, ' '

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