Critica Sociale - XXVII – n. 12 - 16-30 giugno 1917

CHITICA SOCIALE 1G3 !ivi fra le varie parti del-l'Impero ;. creare, dei tanti mercati' ~ostituenti Timpero, un mercato possibìl– inente umco, in .cui i prodotti naturali delle colonie 1 .ed i fllanuf.atti' delta metropoli -circola~sero libera– mente, protetti ,gli un1 e gli altri -d~fronte all'estero, .e, come avviamento pratico· ad esso, un si;;tema per lo meno di dazii differenziali a favore della- metro– poli nelle colon{e e delle colonie nella metropoli o nelle altre colonie: eoco per sommi capi il pro- _gramma d ell'imperialismo britannico, quale veniva formula.to e bandito dal « missionario dell'Impero », .<:om' egli a mava ìntitolarsi, dal Ministro delle- colonie Joseph Chamberlain,: nei primi anni del· secolo no- 1,tro, <lopo ·la fine vittoriosa di quella guerra- sud- . africana, tipicamente' imperialista, d·a lui principal– mente preparata e voluta; programma alla cui rea-' lizzazione .costituivano ostacòli formidabili nel cam– po politico il diverso grado di civiltà e meIJ,talità :de'l'le singole colonie, ,con la -conseguente impossi– _bilità cli chi'amarle tutte, od almeno Je prin,ei_palifra • .esse, alla direzione generale dell'Impero (ostacolo :massimo in tal.campo l'Imper9 Indiçmo), nel campo .economico- il regime doganale liberi'sta <l.ella m'etro– poli, non conciliabile; noncJ;tècol protezionismo delle .coloniè autonome, nemmeno con quel regime di · preferenza commerciale .che le eolonie autonome an~ dayano spontaneamènte acéorda..nclovia vi.a alla me- 1tropoli, ma che questa non poteva contraccambiare · -sul mercato pròprio, aperto del pari a tutte le na– .zioni .senza differenza dì trattame_nto. ,. Gontro siffatte difficoltà, .aggravate per giunta, ne– gli: ultimi anni,, dal}a· riluttanza verso tale prògram– '.ma tlel radicalismò inglese al potere da,l cadere_ del 1~05, in ai'monia ·colla politica generale di esso, :liberista nel campo commerciale ed .autonomista in– .quello -coloniale, si erano urtate infatti le Cortfe- · renze coloni.ali britanniche, cioè quelle eccelse .assisi .dell'Impero -costituite dei rappresentanti· del Gover- . no metropolitano, di quelli delle c.olonie autonome e ·- più recentemente ~-dello stesso Impero Indian_ò, ,e chiamate appunto ..,___ d;apprima: oc_casionalm.entein ,circostanze, sole_nni,_poi periodicamente ogni quattro :anni - a tr.atta~e di que?ti gràndi pròblemi <finte– -resse generale dell'Impero: le quattro Conferenze coloniali di Londra, del 1887, 1897, 1902, 1907; e Ia pritna Confgrenza imperiale (chè in, tal modo .cominciarono da quell'armo -ad essere chiamate tali Col).ferenze) purè di Londra del 1911. Se ne eccettui, 'invero, il campo dèlla. difesa, imperiale, nel quale _ -avevano, già prima della guerra odierna, cqncretato ·provvedimenti militari e- più specialmente navali di carattere imperiale, aèiottati poi dal Governo; si può .dire che tali Confer:enze, pure essendosi nel frattem– po trasformate, da Convegni occasionali e poi pe~ -riodici, in un orgàno vero ~e proprio della cost_itu- -zione imperiale britannica,_ fossero. rimaste pratica- -mente senza risultati per quanto riguarda la solu- 1 zione del gr~nde problema dell' unione' imperiale ·brita,nniica: notevoli ad ogni modo, nel campo e~o– aomico, le ripetute affermazioni di esse in favore · d'un regime doganale preferenziale nei rapporti inter- 1mperiali. S. 11 Gabinetto· e la Conferenza imperiale .di· guerra del 1917. Tale lo statto deile cose nell'Impero britannico; .quando la guerra - scatenata dalla Germania e, per .quanto non voluta, accettata <li buon grado dal– l'Inghilterra a difesa preventiva del pr,oprio Impero e della stessa sua· esistenza nazionale, ogni giorno .più l'un-o e l'altra minacciati dall'aggressivo impe- 1 rialismo germanico ~ ri~olvev.a p_rati~amente il pro– blema dell'Imperò. ,Nella vasta, férvida; spontanea cooperazione delle grandi colonie autonome di razza ib1lotécaG-inoBianço e dell'In,dia stessa alla lotta gigantesca su tutti i campi della terra, nella più intima fusione economica e finanziaria fra Ie varie parti, che lo costituivano, l'Impero britannico appariva in modo tangibile una unità reale; di cui male poteva, ai nni ·stessi della lotta, una sola parte (la metropoli) con,tinuare ad arrogarsi la rappresentanza e 'la direzione suprema. Ed ecco così nel marzo 1917, ·per opera di quello stesso Lloyd George che del radicalismo inglese era stato, prima della guerra, l'anima e il duce, avve– rarsi il grande fatto nuovo, nella storia coloniale dell'Inghilterra e' del mondo, della .costituzione d'un Gabinetto imperiale di guerra, incaricato della dire– zione politica e militare della guerra e della prepa– razione della pace, ·costituito non più di soli Ministri metropolitani (più particolarmente dei Ministri com– ponenti il Gabinetto o Diret~rio di guerra in seno al Ministero inglese) ma anche di Ministri coloniali, di .rappresentanti cioè delle colonie .autonome e dello stesso Impero Indiano; fatto storico rivoluzionario per eccellenza, come quello ,che, da una parte, sov– vertiva tutti g li antichi rapporti fra metropoli e co– lonie e, da.ll' altra, immettèva, per dir ,così, le gio– vani de mocraz ie coloniali dell' A:merica.e dell' Austra– lia, della Nuova Zelanda e dell'Africa meridionale, nel sistema politi-co dell'Europa, chiamandole ad in– .fluire direttamente, colla volontà dei loro rappresen– tan'ti, sugli ulteriori -destini politici, non dell'Iri– ghilterra soltanto, ma dell'Europa e del mondo . Apert~, il 21 marzo 1917, la prima ses,sione del– l' lmperial War Cabinet (Gabinetto imperiale. di guer– -,.a), s.i chiudeva il 1 ° maggio 1917, dopo aver preso decisioni, destinate naturalmente in. gran parte a ri– manere pel momento secrete, relative alla -condotta militare e politica della guerra, ma non senza aver trattato anche cli questioni le quali, pur essendo con– nesse colla guerra e più colle future trattative di pace, rivestono u'n carattere imperiale di natura per– manente anziché transitoria: massima fr.a tutte quella ~ del commercio intèr-imperi.ale, pel quale il Gabinetto di guerra delibera_va il sistema della preferenza im- . periale. Nell'ultima seduta di esso, per di più, il premier ir:iglese faceva ai suoi colleghi dei Dominii e cl-ell'Indià la proposta formale, cl.asottoporsi alla decision_e dei loro rispettivi Governi, che il Gabi-: netto inìper.iale divenisse una istituzione permanente, . convocabile. ogni anno per trattare delle relazioni iinter-imperiali e degli interessi e problemi di •c_arat– tere generale dell'Impero. Se quindi, come non v'ha dubbÌo, tale proposta sarà accettata dai Governi co– loniali, il problema politico delI'unione imperiale avrà -compiut0, in linea sia pure di fatto prima che di diritto, col solito -p_rocedimento empirico -che carat– terizza tutta l'evoluzione costituzionale inglese, un passo decisivo sulla via della sua s,oluz~one.,.a~che - indipendentemente da que}Ja eventuale ricostruzrone . su nuove basi ,costituzionali ·dell'Impero, che spetterà alle Conferenze imperiali di elaborare ed al Parla– mento britannico o, più prob.abi_lmente, alle Con– venzioni delle singole colonie autonome ed al Parla– mento britannico cli deliberare. Contemporaneamente al Gabinetto imperiàle. di guerra e composta degli stessi _rappresentanti dei Dominii e dell'India, partecipanti al Gabinetto, e del Ministro inglese delle colonie, si convocava a Lon– dra, il 22 marzo 1917, quella seconda Conferenza imperiale, che avrebbe dovuto convocarsi nel 1915, p~r trattare, in sostanza, ma in condizioni storiche e_ politiche ben diverse, degli stessi problemi che erano sta'ti trattati dalle precedenti Conferenze co~ loniali e imperiali e proporre al Governo imperiale ·te soluzioni relative. Il 3 maggio 1917, la Conferen– za, che ormai veniva denominata anche ufficialmente .Conferenza imperiale di guerra, avev?' in sosta!lza terminato i suoi lavori; ed un comumcato uffi.crale

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