Critica Sociale - XXVI - n. 20 - 16-31 ottobre 1916

CRITICA SOCIALE 267 ta~•er~.ti, _n?n fa:r.ebbe eh~ aigg'.ava~e sperequa:àÒni e rng1 ust1z1e .... E tutto 01ò me1i,tre 1 Co-mun:i.r,ocLa– ma.no , come giustamente ha fatto de.Jibera·re l'-ono~ revoile Siche! al ·Convegno dei Comuni di Bologna, un Istituto per il credito, agli Ent.i locali e « quo-la parte dlei cespiti straordin,ari che il Govc-rno: ricava dai provvedimenti ecoezi,ona:li e s-peci.a.lmente dei so– vra profitti di guerra» e chiedono che il Gov,e•rno Sii asS'llilla « l'onere di non poche spes,e che per 1 a loro natura spettano allo Stato,»! . Ci vuol molito,a capir~ che, in queste conbin.genze i ceti m_ed!initellettualistici, come que11:iche rnenr~ hanno ctifosa, e si offrono più docilmente e più co– mod~ente _alla, tosatura, saranno i preferiti dalle ceso1~ del Fisco? · · Ebben,e, ,ecco che, dalla c,o.rsa d'i tutti a fugg,ire i futuri balz,elli,, verrà l'incita-mento all o Stato• ad .at.1merutarele proprie ,en-trabecon pr,ofHti industria.li , con l'-esieirciziodi m:ono-poliì ,o, con parte cipazionri a impvese. Disputa:no i competenti se pure q ueste,. cor,mn,crt;e ,\TI_asche,rate? _non siaruo. p,er; .esse.re altro che tas~ .sw _cQns~m1: altvett,.an~ gab elle ..co me ·~l sale. Ma è d1scuss~one, p,er n-0,1, accademica.,, neJ– senso che non è politica, Se il Go,vemo inglese - per un e-semp,io eccentrico - invece di· creare la Char:tered Company, a•v.esse esercito direttarnente il monopolio dei diamanti a.I Sud-Africa, poco avrebbe :importato, dal punto di vista proletario, il modo con cui avesse fissarto i prezzi di vendita. Noi si.amo contro le tassaz;ioni dei consumi di prima rueoessità. e, mettia.m pure a.neo, di seconda, E, ad ogni. modo,. ,si può prospettare una parbooipazione di Stato ai lucri delle imp!'ese private, a tJi.tolodi condoinin:io, per i servizi che lo Stato· come tale vende, alle •industri,e, la quaLe ruon abbia riflesso- sui prezz:1, 1 Altra è la quesLiorue che il Partito deve decidere neJ.le pro,ssìme adun,an,z,e dei suoi organi: Se sì ,o s;e no esso, nelle condizioni pre5'.(}ntidella forza pol:itica delle <l~verse classi nelJ.o Stato, deve secondare ul– te·riori rinforzamenti della:. potenza deU.o Stato•! Se .i r. iti,enrelo Stato sufficientemoote « d,cmocr.atico, », oi.oè seIIISÌbileai voti ed ai b.isogn:i del pr,o,J.etariato, sotto la pressi,pne, ,si inten,d,e sempre, dell-0. più at– tiva lol'lai di claisse,' ed ,a.llo,r.asi deve dire di sì ai mooopolii e alle pa,rtecipa,zi,oni i-n-dUJstriali di Stato, ed-, entrandlO· nel giuoco, bisogna spogliarsi di molte intran-sig,eruz.e f,o,rm,a,J.istjche,per poLere· addentrarsi n,el folto del giuoco e del neoessa,rio controHo! Op– puve .si ritiene lo Stato, tutto borghesi e, tu tto a noi ed <1-Ipr-0le:tariato fondamentalmente a.vv, erso, non susce'tt iyo, malgrado, ogni sforZ0 cLel suffr agio .uni– vers.al ~ e della vigilanza parlamentare s,oei.alista, di adoper are !,e accresciute funrzioni -ed i nuovi poteri, altrim,e,nti che per tramare più fortemente che mai una, politica d,i privilegi,o e cl.ipreda, una. politica di imperiali-smo e di spo,gl,iaz:io:ne,-ed allora bisogna ri•spondere no .ai monopo,Iii e alle part,ecipazio,ni d~ Stato nelle jndustri.e, ancorchè tale atteggiamento ci dovesse mettere a<l un oerto moment o d allq parte dei reaz,io•narì e dei pescica-ni più vo ·ra.ci , stra-n,ian– doci da og,ni mo,vimento popolare, T utte l e o-scilLa– zioni tra cotesti estremi sono lecite sotto la cooentc impvesshme d,ei dolori, dei tra,dimeruti, delle atro– cità presenti, Ma 1a ·saviezza, che non si esprime in cona:ti di rappvesa-glie, ma guarda unicamente a,l maggior va,nrtaggio· oggettivo• del proletariato, finirà forse p,er tr.ovare un punto mediano tra gli estremi, argomenta•nrdo volt.a a volta secondo i ·casi ,e le ma– terie. Tuttavia il Partito non può a priori oolJocarsii nrel giusto mezzo del,la saivi,ezza; esso deve fissare una sua direttiva, sia pu11enon rigida, sia pure la– sciando• spazio pe.r tutti i tempera menti ,e le ecc(!– ziorì,i che si prevede le ,ciroo-s;tanze sa.ra ,nno per im- ibli.otecaGino Bianco • I, ' po,rre,, .. Ma ùna linea ci vuoLe-: O v,e,rso· il più Sta(o o ve'rs,o il meno Stato. Il Partito si d'eve de-cid-er,e. Dobbiamo prend:er.e, ·come un p,veludio. della sua decisione, J'o,rdine del giomo già votato dal Gruppo p&rlam-entare .a Bologna sulla questi,on,e delle terre incolte e Le deliberazioni sottoposte- -dalla Commis~ ·si,o,n,edella F,ederazione NazionaJe dei Lavoràtori d:e,lla Terrai à.,lMirustro _<liAgrico.Jlura « per otteniere. provvedimenti a difesa della produzione agricola » c che suo,n,ano,così: I O pr0<vvedii me·n rtirutesi all'assi– stenza: tecni,c:a e all'ag,evo.J .a'iione' d.el credito ai pic– coli coltivato•ri; ;? 0 cveazi.on, e di org ani di sorveglianza sulla coltivazione, inv-estiti i diella neoessaria autorità e faooltizzati a requisire le terre in caso, di renirenza dei propri,e,ta,rt; :.3° requisizi,oine delle terre che fos– sero tenute a: bassa coltura, e \.o,ro conse-gna-.ai la– v-oratori, costituiti i:n ido;n,ee organizzazioni per la ooJ-tlÌvazione-?GLi ~rgani « lihe:risti » _-già sono andati· su tutbe le furie, ,osservand10, con oer!Ja.giustezza, che terre incolte non ,ci sono, che terre· poco coUe ci _sono;_m:à, se sonio tali, -non~ tanrt9- p:er difetto di ,brA~ta·, quairito per q,ifetto di capifale; se ciò è, al– tl,o,ra· il P:òblema, si. r'j-duooa trovare il ca,p-itat'.e che si, sacrifichi à lucrar· poco, mentre v,e,de a- portata, in– v,estimenti di graiII lunga più profittevoli!... Do-ve· tro-va:r\.o?Adunque non basta che lo Staito, ,espI1oprii le te•i:re p,er da,rle a<l idoooe 0 1 rganizzà.zioni. dJi laV10- rat1:m; vuo,Jsi a-IIco,rache queste organizzazioni ~no, dota-te di capitale, ,e,che in, \,or-o-mani la ,congiunzione del capitaLe e del lavoro divenrti cosi pro"fìcua da vincere la ragione ,c!JeLl'abband:ono-·delle terre· d:a pa rte· d el ca pitale d~i prop·rieta,ri la Lifondisti, M.ai c heochè sia <li ciò, qu:a·SIÌ contm la nostra vo– lo ntà, n oi si.amo, costr.ettii a ri,con,osc.è-reche la linea · cleI più Stato ci pare queHa maggio-rm,ente emergente da,ll'aggl'oviglio dlelle cose. E ciò p,er questa ragion,e. Che, tutti i gruppi cercando di volg,ere q~esta po– ~nza. f~rm1~abil~ cLeHoStato nel giuoco dei proVii mteress1 - e ,ciò avve-rrà tanto, più dopo, nel, bm.– lamme ~e -1_ dopo guerra· - as~'.do <liv~nJa che-; p,er scrt.1p.oh di precoinc-etta oppos1m,one, si rin unèi d al p,ro.Jeta,r iato.a fare, quanto !,o creda sp,edi ·en.te , al– trettanto. Più· sopra, abbiamo, già acceIInat, o. ad, un caso di n,a,z,iorualizza.zione che si impone o-iusto per storn.a11e dallo Stato un,a delJ.e più forti':' cause di g_uerra, secondo le- sup·neme aspirazioni del pro-l'C'ta– nato : la naz·ionalizzavione dell'industria deo-li arn1a– inent.i. Ino,ltre l a- ste ssa lotta, che 'si prepa~a all'ul– ti~,o sa;11gué 1 ~r.a.il proletaria-lo ed i protezionisti e 1_ ,n,azwnahsh, !·n torno aJ.1e tram:e che quest\ jn– t_esso-no Pt3X: contmua,re La guerra .dopo k guerra ,Co•~le um~•ni per l',ostraicisrp,o a mezza .Eur.o,p:a, r.i- 1 , ch1ed-erà forse a:d un certo momento che noi ci .te– niamo pr.esso allo Stato, Certo è . che la o-rand,~ o,pe-z:adi. ri~o,struzion~, che s.a-rà necessaria...,,d,opo le_cl1struzwrn e !,e rov1.µ,edella guerra, non, si com– pirà tutta fuo-ri ·e tutta oontro lo Stato, E il Partito sociali.sta ed ,il prol,etariato -orga,nizzat.o non potranno storicamente •essere estranei a' tale opera, E pertanto il Pm-tito socialista ed il pro,l,etariato orrranizzat,o, dove-n·clo partecipare a quelÌ'opera non '"'potrann~ ignorare J.o St:ato. dicendo, come 'cleme-nceau d'.el papa, j' Ìgnore le Pape! Ecoo, gli ~me.lii del1a cat.enJa già si ved,on,o•saldarsi l'uno all'altro: Chissà che il sociali-smo di fronte al!.o Stato- non s:i,agià per ripe- _ tere n,el ~uo, intimo- il grido cli Gi-ulia,n,o moro,nt,e: Vicisti, Galilee, Ma, se pure così sarà, a differenza del Ga lileo che fu perduto nella sua vittoria col t.rion.fo del cristianesimo, se il socialismo vin~:rà per lo- Stato, esso vinoerà ,anche Io Stato riniwvan– dolo, e tra'Sfo.rmando,lo ab imis. Sarà intere·ssante su ciò sentire l,e opin:ioni dei oomp:agnri del Gruppo e della Dinezionè del Partito. . CLAUDIO TREVES.

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