Critica Sociale - anno XXVI - n. 6 - 16-31 marzo 1916

CRITICA SOCIALE 91 . . I LAVORATORI E'LAGUERRA nella Gran Brettagna II. Il rincaro e gli aumenti di salario. Lo lotta della -cla.sse operaia inglese contro i.J -rin– caro segna la seconda fase -del suo -conflitto, col Go– , 1'erno, e a-1 risud.tato negati-vo di questa lo-tta è da attribu,ire il maJ.contento operaio e J.asuccessiva-azìone per l'aumento dei salari. Dai dati della statistica uffici-aie si rileva, infatti'. che i prezzi, discesi nel primo . semestre del 1914, andarono invece conti,nuamente risalendo do-po lo scoppio della guerra. I •p-rezzi al mfnuto, d-eHe der– rate erano già aumentati,· nel gennaio del 1915, del 18 % in •confronto di q,uelli de 1 l lug-lio 1914e l'aume.pto è continuato r-aggiungend-o il 32 % nel giug00 e il 44 ~{, nel dicembre 1915. Tale .aumento è d.a-attribuirsi, s,econdo il Cole, piut– to.sto a ragioni di ordine iri-terno ,che no-n agli effetti del'la gu.erra su l,e importazioni e le -espontazioni, e cioè aH1à.umen-todei ,noli, a) ma,ggi-or costo dei tras– po,rti e sopratu,tfo ,a.Jl'i,nfl-uenz.a monopolistica dei rings che control lano la 1 più parte delle industrie ;p,rinci– pali e che sfrutta.no senq,a· scrupoli la situazione a danno del ,pubblico. L'appo1Sito « Sottocorni-tato ,per i prezzi <lene derrate D, nominato nel g,ennai-o 1915 dal « Comitato nazionale del lavoro » di cui si è già fatto cenno, in -un suo rapporto sul -prezzo del grano-, con– statò infatti l'influ~nza. che ebbe- su di esso ! ,'aumento dei noli, dovuto al monopolio degli arma.to-ri inglesi, tanto che propose che il Gove-rno si assumesse il con– trollo su un maggior numero di navi e provvedesse direttamente al trasporto dtl -grano dall'America. Anche p·er ciò ohe ·riguarda il carbone, il Sotto-. comitato riteivò i grandi profitti fatti dai mercanti di carbone; ,so,p-ratutto s,wHequ,alità più a .buon me-r– eato, e da-i ,propri-etari delle mini-ere. Il Sotto,comita:to chiese :pereiò che il Govemo fissasse dei •preÌzi mas– simi ,per il carbone, che le ,reti fenoviarie v~nissero sfruttate fino al massimo rendimento, che fosse esteso il controHo p,u,bblico sulla •navigazione mercantile, ohe il Governo ,requis~s,se carbone da distribuire ai 41ri– vati consumatori pe•r il tramite <li Agenzie mu:ni-cipali o -di Cooper.àtive. A sua volta, il Partito .del Lavoro- presentava, nel febbraio del- 1915, alla Camera una mozione, colla quale, ritenuto ohe l'aumento dei prezzi del-le der- - rate, del carbone e di ,altri ,prodotti :nocess.ari -non era giustificato da nessuna conseguenza economi-ca della guerra ma er.a cau sato largament e da ll'incetta e dal-le ,inadeguate mi.su- re re,J.ativ•eai - tr.as- p,o,r-ti, invitava il GoteTno a ,pr~venire l'ingiustificato aumento impie– gando i mezzi necessari di trasporto navali e f.erro– viari, fissando pTezzi massimi e sottoponendo al pro– ,prio cont-roHo merci -che sono o possono essere sog– gette a costi artificiali. La mozione -non venne, -per-al!tro a,ccettata dal Go– verno -e, ,nelle conferenze o·r,g.anizzate ,nelle p,rinci.pali città dal Sottocom-i-tato ,per i prezzi, si votò un or– dine del giorno che Tecil.a·m.aiv-a l' ooettazione da parte del Governo deJle,proposte del Sottocom,itato; Io-stesso voto venne .poi emesso da una· Conferen,za ,nazionale convocata nel marzo -per lo stesso scopo dal -Comi– taLo nazfonale del Lavoro. La Conferenw. i,nvitò i-nol– l<re. il Pairtito d,e,l Lavoro a p-rendeTe tutte le misure possibili -per forznre. il Gov,erno ad .adottare prov-' v-edimenti suggeriti, q,uaJ.ocr>,a q,ues-to si fosse rifiutato di , a-ccoglie.re i voti della Conf.erenza. Però -nulla si ottenne in concreto; il Governo si limitò a nomi,nare una Commissione di 6 membri per studiare J.ecause dell'aumento dei p,rezzi del carbone per uso <lomesti•co. Anche questa Commissione rile-vò -che i· •prezzi erano stati di fatto fis-sati per· tutta l'in– dustria d.a .poc;he ,grandi <lìtte·e manten:u,ti, per il co– mune inte!'lesse· dei pr-opri-etar'i di mini,e,re e dei nego– zianti di carbone; ad un Ìivèllo esorbitante e propose, fra l'altro, che, se non ri-tor-nassero •pr-esto .ad un livel-lo ragionevole, il Governo -studiasse uno -schema per .assumersi il -controllo d-e.Jla•produzione deHe mi– ·niere per tutl,a la durata d•e-lla,g,ue-rra. Mentne fal 1 liva co-sì I.a,po,liti-cao-peraia contro il rin– -caro, il proletariato const.a-tava che__i fo.rnilo•ri mili– tari, le i-ndustri,e de-i trasporli, i proprietari di mi– niere e i negoq,ianti di carbone intascaiva-no enormi extra-profitti, e ,che lautissimi pTofit ti faoev .ano pure le industrie mecc.ani,c,he e navali. Gli oper.ai, .costretti a far sacrifici in nome d,ella. « tregua soci,ale >> da. indu– stri,ali ,ohe. f.ace-vano.per loro ,conto aff,ari d'o-ro co.Jla guerr.a, cominciarono a rifiutare le assurde condizioni -create daJila tregua industriai-e -e -a ,chieder-e, non sol– tanto aumenti di sala.rio per far fronte al rincaro, mà limitazi,one dei ,pro.fitti indust.ria,1i derivanti dalla guérra. Così i'! lavoro passa dalla soco-r\da alla terza fase <:!ella su.a politi-ca, ohe si inizia oo.J 1915. Al movimento as-cendente dei saJ.arl, che, cominciato nel l\HO,, raggi-u,nse i•lculmine -ne-Ha. ,prima metà del 1913, segu_i •una diminuzione nelle i,ndu,stri-e metal- , lurgi,che e minerari-e e un ,ar,re-sto nelle· altre indu– strie. Ne-i ,primi 7 mesi del 1914, il risultato netto -di tutte le modificazioni di salario rilevate d,a.Jlastati– stica uffici-aie si era risolto in una diminu,zione dei sal.a.ri nelle varie industrie per un totale comples– sivo di ,circa 13.000 ste,rline la se.ttimana. Il turba– mento della vita economi-ca. e ind-u-striale prodotto dalla guerr-a aveva, nei .primi mesi, a,ggr.a-v.ata la oo-n– dizione degli operai,,- molti d-ei quali dovetter-o J.avo– r.are ad orario ri-dotto e sopportare un.a notevo.J.e ri– d'uzione del guadagno settimanal-e, mentre molli altri dove;ttero- -so-ttòstare non solo ad una diminuzione del sal,ario rea,Je per eff.etto• del rìncaro-, ma anche de-I salario nominai-e di tariffa. Gli arruo.Jamenti e le grandi 01,di,nazio ni -per l ',es,er– cito, con conseguente tr,asferimento di - op-er.ai dalle industrie in -crisi a, quelle ,per la guerra, determina– rono ,però, come si è visto,, -dopo i primi mesi di guerra, un notevole migI-ior.amento nelle condizioni del mercato di lavbr0, e una rarefazi·on-e della rna,no d'oper,a, h-elle i, ndusi.ri, e di guena, cioè ne.Jl.emeccani– che, navali, laniera, del ouo-i-oed affini, nelle- quali si <l-ovette ri-cor!'lere largamente aJ.le o·re straordinarie e ad uria -grande intensitì,c.azi-o,nedel lavoro. Tutto ciò doveva costring,ere la olasse lavoratrice .ad a-bbandon,a,re la sua politica iniziai-e d.i rinuncia, s-e·nza-0ompensi, alle ,agitazioni. Col princi·pio, del 1915, -com,i,ncia il mo,vimento per l'aumernto dei safari, di re-go.Jasotto forma di « indennità di guerra», concessa cioè .pe-r le condizioni anormali e ?er ],a sola durata della -guerra, e il mo,vimento si manif-esta anzitutto nelle industrie più dirèttamente\i•nteressa•te alla pro– duzione dei proi,ettili e ai trasporti de,Jie trup-pe e. dei •rif.o,rnimenti, · quali 1-e meccani-che e _navali, le fer,ro,vie, il ca,rico e scari,co ,nei porti e i tr.a-spo,rtt ,'

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