Critica Sociale - XXVI - n. 4 - 16-29 febbraio 1916

Critica Sociale fl/VIST .IJ QUINDICIN.RLE DEL SOCI.IILJSMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 1.0 - Semestre L. 5,50 .DIREZIONE: Milano - PorticiGalleria,23 - AMMINISTRAZIONE: Via Dante,3 (Hegozio Ratti) - Milano AnnoXXVI - N. 4 Il Numero separato Cent. 40 Il Milano, 16-29 febbraio 1916 SOMMARIO Po 11 tic a ed Attua I i t à. La • disgrazia " democn:Ìtica (CLAUDIO TREYES). U11a ci-,si ext1·aprir1ame11ta,·e falUta alla Democrazia (FRANCESCO CICOOTTJ). Attorno al programma di Jean Fl11ot (Dott. ALBERTO VEDRANI). Collaburazlo11e del pi,bb!lco: Pet·chè slamo e ,•imaulamo t1el e col ParUt~ (Tra DONATO I!ACBI e F. TURATI). Studi economici e sociologici. Ye,·blcaro Lomba,·da (VERY WELL). Per risolvere il p,·oblema dell' Alsazla-Lo.-e11a: U11p.-ecedente sto,·ico (.Avv. RAFFAELE OTTOLENGBI). . Nietzsche e la gue,·ra: IV (Dnè) La missione della Germa11ta; La g1'e1·ra d·I Nietzscl,e? (Dott. GUSTAVO SACERDOTE). Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. Per UHa causà già perduta .... (La a. s. e MARCO RAMPERTI). Da Mazzlt1i a Shylolc (CORSO BOVIO). LA Il DISGRAZIA Il DEMOCRATICA Ci sembra pura giustizia riconosoe-r•e, che in cotesta bega d-i innamorati ehe imperv:ersa su per i gior– nali, specialmente ex-democratici, ing~lositi per la proposizione dell'on. Salandra nel suo discorso to– rinese · - spettare al partito liheral-e monarehioo (vulgo: i mode,rati), ,che ha fatto l'Italia, il com-. pirla, e, poi .... venga chi vuo,le - la r.agione è tutta dalla parte dell'on. Salandra. Si intenda hene, la ragione soggettiva, non -la ragione oggettiva del di– soorso, <lacchè noi non crediamo affatto che il par– tito moderato abbia fatto l'Italia, il cui risorgimento implica almeno il '48 lombardo, il '4.9di Roma, e il 1860 di Palermo. Ma, poichè il Salandr.a ha sempre tenuto che l'Italia sia la cosa dei moder.ati e non nascose mai, in ,scritti e disco,rsi pur mò ra,ccolti in nuovissima e cortigiana edizione, il pensier suo, che spettasse ai moderati di governarla, concedendo ap– pena ai radicali licenza di r.annodarsi ai mod.erati, se il volessero per fronteggiare il Partito socialista; non hanno• costoro alcuna ragione di scalpore per e!>sere apertamente trattati cdme i figli della serva! Non è d1 ieri - si può dire - la discussione par– lamentare, irucui l'on. Salandra impose alla, Camera - e non sulla guerra e sulle premiruenti esigenze storiche della po.litica ,este,ra, ma nella questione tri– butaria e nelle piane esigènve pratiche, della poli– tica interna - il consenso alle -direttive proprie del. partito moderato? E non disse .allora apertamente che la Camera poteva: lioonziarlo e chiamare altri a sostituirlo, che nulla era compromesso così, nell'or– dine militare 0 diplomatico, .da necessitare la con– tinuazione del Ministero che la guerra aveva ini– ziata : che, però, se la Camera il voleva,. d,oveva volerlo con le idee e i metodi suoi; cioè proprii · della tradizione della sua parte politica? AlLor.a i iblioteca ·Gino Bianco radicali, come un gregge di pecore matte sorprese dall'uragano, dopo- .aver detto tutti sì .alla teorica, arrivati alla pratica de.Jlarincrudita gabella del sale, si disp:er'sero - votarono no, votarono sì, si asten– nero•, si squagliarono - rno,strando- di av,er perso -ogni lume; ma la diffida er.a stata onesta, perentoria,. da sganna.re ognuno. . Or quando !'on. Salandra, alla prima eircostani,a, torna a battere quel tasto (e nol toccò nella sua visita a Milano,?), di ,che cosa gli possono far rim– prov,ero?... Di ,essere un mo-deratoL. Ma se,. ap– punto·, non si er.a di eiò infinto mai? - Ma la guerra, ma. l'unione sacra, ma la concordia nazio– nale? Ebbene, la guerra è dei m0derati, perchè il Ministero è moderato·, !'.unione sacr.a è coi mode– rati che Ia guerra hanno fatto·, e la concordia nazio– nale sta nel ragionevole -ossequio dei radicali a.i mo– derati. Di -ché adunque si Lagnano,, perchè mormo– rano- costo,ro? Forse· i compensi tardano, •O paiono inadeguati? Ma è questa l'or.a di mendicare le sportule? · , Forse i loro consigli non sono tenuti in sufficiente considerazione? · Ebbene, spe•riamo. che in maggior con.siderazi,one i lor consigli non siano tenuti mai. Dacchè, manife– stamente, i loro consigli troppo spesso, più che ~i bisogni ed alle idee d,el Paese, sembrano, attra, verso le ramificazioni delle società segrete, ispir.arsi ad altri inter.essi, sia pur alleati, ma distinti, ma stranieri, che. reclamano· una non mai abbastanza completa dedizione d·ell'ltalia. Si è •visto, infatti, nella questione vitale del carbonie e dei noli, una schiera di disinte·r.essati quanto, sciocc;hi democrabci anglomani sposare in tal modo, il punto .di vista inglese, che, qu_ando il Governo inglese già stava per capitolare acc-ogliendo la proposta requisizione d1eUenavi e la loro applicazione statale• ai·trasporti reclamati dalla necessità, essi insistevano a fare un processo infondato - per l'occasione, come fu uf– ficialmente dimostrato - al funzionamento dei no– stri porti, e,· specialmente da Genova, attac•ca'vano le marine mercantili dei neutri, su le, quali nulla da noi si poteva, difendendo, pe·r tutto il resto il principio libero-scambista, che il Ministro, inglese Runciman formulava, e.on manchesteri.ana allegria, in queste parole·: « E che torto abbi.amo noi, se i noleggiatori ci ot{rono più di quanto noi stessi ose– .remmo domandare?». Oh! la ·bellezza di cotesta augusta legge britannica de-lla domanda e della .otf– f.erta, mentre l'incandesc,ente conflagrazione mette a sangue ed a fuoc,o il v,ecchi.omondo,! Non è un saggio eloquente degli appoggi che ,cotesta demo– crazia sa dare al 'Governo· « nazionale >> ed al suo messo ·straordinario ufficial,e,,il Mayor d·es,Planches, ed a quello, ufficioso, Gùglielmo, · Marconi, in un momento ,capitale· non solo• per i. rapporti tra Al– leati, ma per la causa comune della guerra? ... E cosi l'ardente campagna, condotoo.febbrilmente dalla stessa stampa, perchè il Governo abbia ,da dichia– rare la guerra alla Germania, non sa farsi forte di altre r.agioni più nostri! di quelle che ,attingo-noalla

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