Critica Sociale - anno XXVI - n.2 - 16-31 gennaio 1916

-CRITICA SOCIALE 19 9.ere, in una magnificenza nuova, la missione del Comune nostro? E chi non sente g-elarsi l,evene per il terrore d,e1lealte responsabilità? E chi non intende come a tutti sia leciLo tentare sfuggirvi - e lacere, e dormire e sognare tra le braccia paterne dello Stato, dopo tante democratiche ciancie di franchi– ·gie comunali - a tutti, ma ai so-cialisti, no,? E per– ciò il Convegn,o nazionale amministrativo di B-o– logna, indeUo dal parliLo nostro, in quest'on1 men di ogni altra propizia alle vane accademie-, sii an– nunzia come un impegno di ono-re, mentre è già un, nobile gest.o di consapevolezza e di a,rdimento socia– lista, un alto di fede nella vita, la quale, tutta la guerra d,el mond,o non basta a spegnere e si ostina a vivere, e, vivendo, manda dal prÒfondo al sociali– _sm_o il suo grido di soccorso- e· di speranza .... Ma anche davanti a questa assise gli avversari ripeteranno ohe noi ci apprestiamo, demagogica– mente, « a sfruttare il malcontento, inevitabile con– seguenza della guerra»! Ah! · Es war einmal ein Konig Der hatl'einen grof$SenFloh. C'era i.uta volta. un ne· che aveva una gro-ooa .... CLAUDIO TREVES. LEPRIME PROVE D L COMUNE SOCIALISTA NEL MEZZOGIORNO lo vorrei, io mi auguro che questa domenica, aJ Convegno di BoLog_na, intervengano in buon nu– mer-o le rappresentanze de!Je amministrazioni co– munali socialiste ·del!'Italia Meri,dionale. Essie, in. verità, non sono ancora molte; ma non sono più rare. In questi ultimissimi anni il suffragio allargato ha abbattuto laggiù molti argini della persiste,nbe feudalità municipale, e vi hanno faLto impeto un po' i gruppi orientati e discipliooti dalla nositra propaganda e più le folle sospinte irres:istibi 1 lmente e quasi istintivamente verso di noi da una rivo.Jla lUJtgamente compressa, ma tenace, contro gli uo– mini e le cose d·ell'ambiente depauperatore ed o,p– pressivo. Sembrava dapprima a quelli stessi, che pure la desideravano, una novità audace, e troppo bella per resistere al cimento della realtà, 1a con{[llista delbe pubbliche amministrazioni, nell'Italia Meridionale, da parte dei ca/ani. Altrove la grande industria, an– che 1a relativa industrializzazione de-Jl'agricoltura, e le Lrasformazioni conseguenti degli ambienti l,o,cali e la diffusione delle ferrovi,e e delle scuo\ie e l'inten– sifkato ritmo dei nuovi rapporti della vita so,cia,J.e, avevano già acco,rciato le <listanz,e gera,rchiche fra padro-ni e salariati, allorchè la lotta eletto,raJie so– cialista cond1,.1sse gli uni e gli altri a sedere di fronte netJe aul,e consi glia,ri. Da noi, nel Mezwgiorno, questa prefazi.on ~ economico-sociale, e quindi men,.. tale, a lla novità f u soppTessa dalla subitanei.Là ond'e si produsse il fenomeno· de!La conquista p•rolela•ria ooi Comuni -e - bisogna tenerne conLo per la valu– taz~on,e di ciò che si fatto, laggiù, dagli ammini– stTato,ri socialisti e per la previsione di ciò che po– trà farsi - anzi acca-dde ,che tale conquista fu piut- . 1osto una delle caiuse e non il contraccolpo- di una rinnovazione dell'ambiente eco,nomioo-soci.ale. Nulla è, quiodi, più .... pittoresco de!La seduta inaugurale di una amministrazione eCJmuna1ledi un grosso borgo del Mezzogiorno d'Italia, conquistata dai socialisti o, semplicemente, da una Lega di con– lad·ini. Vi si r,espira un po' dell'aLmosfera vittoriosa, di una riv-oluzion,e plebea. I· nuovi eletti s;tanno di fronte più come· nemici che come avversnrii. È nei ibliòtecaGino Bianco vinili la torva rassegnazione, che cova le riscosse e le vendette, ,con tutte le armi =-- da quelle del sign.o-r p1<efetto, dall'.a,rsena.Ie ostruzion ista dell'autorità tu– to1·i.1,ai pugnali dei sicarii. È n.ei vin,cito,ri la gioia un po' esaltala• della vittoria e l'im paziente brama, . .un po' otLimista, cli rinnovazioni radicali, tantopiù a,rdentemenle .soJ,l,ecitatc, quanto più lunga fu la stasi cliell'ambie.ntie,più pesa,nte ed oppvessivo l'im– mobilismo delle costumanze e delle dominazioni ar- caiche. · Nei plebei ,che amministrano si svegli.~ pwdi.gio– samente l'istinto della classe, che accoglie in. una larga e subitanea percezi-0ne la -coscienza dei suoi diritti e de,11asua missione· s:to-rica; rnei « galantuo- .mini», ridotti ad essere .amministrati, è il furore contro lo sca.Il!dalo e lo sgomento del peri,colo. Chi · non tenga oon,to di questa atmosfera psicologica, .nella qua,le si concrelan,o e si sviluppano i rapporti fra i partii.i all'indomani delle conquiste socialiste e pro.Jet.arie .di un Comune de.l Mezzog-io.rno,. non sa,prà mai spi,ega•rsi le violenze che assumono que– ste competizioni municipali e la passione ardente con la quale ad esse si ·saldano - assai più ch,e per le eLezioni poLitiche - le folle del nostro, Mezzo– g10rno. * ** I socialisti, i lavoratori deJ.lea!Lre regioni d'Italia do-vrebbero ,conoscere, altra-verso una realistica isto– riai episodica, la somma enorme di lotte terribili, -di sacrifizii inenan'.abili, di abnegazioni eroiche, che costa ai nostri. compagni di laggiù la conquista dapprima e la difesa poi delle loro amministra– zion.i. Le ostilità, gl'inciampi, che altrove i nostri aiwe·rsàrii e le auto,rità hanno da m-0lti arn;ri. posti da parte, sic-uri di .vederli travolti nel ridicolo. pri– ma che .niello sdegno collettiv-o - da n-0i sono an– oo,ra in mo-lto.... onore. f.: il segretario oomunaJe che truffa sulle iscrizioni ,el~ttorali; è il padrone, ,che licenzia- il salariato fedele alla Lega o lo fa bastonare da-i suoi mazzieri; è il delegato di pub– bli,ca sicurezza,, che carica i leghisti dinanzi a.JJe sezi,oni .eleitto,rali,alla testa· dei po-liziotti e dei maz– zieri confusi i-°' una s·ola schiera di difensori delle istituzioni; è il leguleio della minoranza padronale, che, d'a,ccovd:o.,co,l segretario ciel Comune, te,ncLe traippole prnce-durali all'amministrazione e prepàra addentellati ai futili pretesti ostruzionisti, alla osti– lità implacabile dell'autorità tutoria;. è un, qualsiasi Mefistofele, che crea Je parvenze cli un peculato, di p-oche lire (,éedi i classici esempii dell'amministra– zione socialista, di Cora.to!), por il quale verranno, l'uno dopo l'altro, molti Gommissarii e si scioglierà l'ammirustrazione e si denunzieranno gli ammini– stratori. in masisa all'autorità giudizi.aria, E, se itutto– ciò non bastasse aooor.a., un sicario tirerà la fuci– lata cli dietro la siepe al sindaco, o getterà il ter– rore nelle famigLie dei nostri amministrato,ri ..più pro·vetti, più temuti, per .... rompere da questa pm<Le il fronte della milizia proletaTi.a, e ripr,ende_re·il Comune e to,ma1rea mutarlo nella r.occaforte de!Jo -sfruttamento·, nella Bengodi de\.le rapine, nel mastio delle vessazioni padro-nali. Nel Mezzogi-orno, o•ve il regime spagnuolo• pri– ma·, e queUo dei Bo,rboni poi, crearono i 1 l Comune Latifondista e dettero vita ·.ai demanii ,comunali, il tena-ce e rabbioso .attaccamento dei signorotti al go– Vie1,no, de:1Munic-ipio si spiega col fatto det!le usur– pazioni dei de,manii, che essi han compiu:te e che dev,ono ,conservare e difendere contro le eventuali ·rivendicazioni ,degli .ani.ministrato,ri pro I.eta rii. Solo dopo questo ,obiettivo viene l'altro, ~i ri~artire_ 1~ tasse con- una progressione a rovescw, d1 serv!l's1 cLegli impiegati municipali per J,e proprie faccende private, di a1dibire « i ,corpi .armati» d,el ç.omvne

RkJQdWJsaXNoZXIy